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Autore: Danmel_Faust_Machieri    02/04/2016    0 recensioni
Sono passati due anni dalla battaglia sulla luna, due anni dalla sconfitta del Kishin e della follia... Ma la follia è un connotato fondamentale dell'essere umano, qualcosa che non è debellabile... Ci attende una nuova DWMA, una nuova storia e dei nuovi eroi che prenderanno le orme dei vecchi. È inutile rimanere qui a cincischiare, quello che dovevate sapere ora lo sapete non mi resta che augurarvi una buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se prima della narrazione premetto questa, spero, brevissima introduzione. Sono stato assente da questo sito per un bel po' e ho lasciato in sospeso molte cose che volevo portare aventi e, al tempo stesso, sono maturate nella mia mente nuove idee. Avevo voglia di ricominciare e in maniera più seria quindi lascerò che siate voi a decidere per me. Sono consapevole che i miei lettori saranno circa due ma se siete capitati casualmente su questo capitolo vi inviterei a rileggere anche i primi della storia e, a seconda delle vostre approvazioni, disapprovazioni, commenti e opinioni valuterò la possibilità di fornire capitoli a scadenza regolare ogni tot giorni. Quindi a voi "l'ardua sentenza" come avrebbe detto un mio caro amico. Scusate per il disturbo e buona lettura.



"La follia può comparire in diversi soggetti variando forma, apparenza, aspetto e, al tempo stesso, variando il suo carattere: può esistere una forma di follia più incentrata sul potere, una forma relativa all'astuzia e così via..." Era da inizio ora che la professoressa Maka Albarn stava affrontando l'argomento "Follia" Byron però non riusciva a seguire i suoi discorsi, il suo pensiero vagava sulle condizioni di salute del compagno che non si era ancora ripreso dall'incidente. Sarebbe rimasto accanto all'amico fino al suo risveglio ma ogni volta che passava davanti all'infermeria vedeva Angelica che vegliava su Vittorio e non voleva interrompere quelle scene di tenero sentimento. 
August "Ehi Byron; stai pensando ancora a Vittorio?"
Byron "Eh? Ah sì scusa è che sono molto preoccupato per lui..."
August "Non ti preoccupare ha la pellaccia dura; lo sai anche tu: è sopravvissuto più volte al micidiale "lancio dell'enciclopedia della storia della DWMA" della professoressa Albarn"
I due scoppiarono a ridere ma la loro risata attirò l'attenzione della professoressa che lanciò un libro verso di loro accompagnato dalla frase "Se siete qui per fare casino vi consiglierei di iniziare a correre via!" I due amici che avevano miracolosamente evitato il tomo sbiancarono e sussurrarono intimiditi "C-ci scusi... P-professoressa..." 
Maka "Sarà meglio per entrambi..." e tornò alla sua lezione.

Vittorio iniziò ad aprire lentamente gli occhi. Inizialmente distinse la luce al neon dell'infermeria poi iniziò a guardarsi intorno: ogni oggetto aveva i contorni sfocati e si accorse in quel momento che, probabilmente, non stava indossando gli occhiali. Si appoggiò a fatica con la schiena allo schienale del letto e cercò a tentoni gli occhiali sul comodino alla sua destra; col tatto riconobbe un vaso, qualche scartoffia e infine riuscì a ritrovarli. Li inforcò e iniziò a distinguere pian piano gli oggetti: alla sua sinistra c'era una finestra che dava sulla città e una flebo che aveva attaccata al braccio; a destra, invece, sopra al comodino, il vaso era pieno di gigli e fiori di assenzio. Si chiese chi avesse pensato a quella composizione formata dai suoi fiori preferiti ma la risposta brillò nella sua mente quando vide che, addormentata sulla sedia alla destra del letto, c'era Angelica. Vittorio sorrise immediatamente e dopo poco distinse, stretta nelle mani della ragazza, una copia della Commedia; allora rise tra se e se. In quello stesso momento la compagna si svegliò e vedendo che il ragazzo si era ripreso gli si gettò al collo urlando "VITTORIO GRAZIE AL CIELO STAI BENE!" e iniziò a piangere. 
Vittorio "Angelica non esagerare... Non sarà nemmeno due giorni che sono qui..."
Angelica si asciugò le lacrime e gli disse "Vittorio... Sono passati dieci giorni dal tuo incidente..."
Vittorio "Cosa?! Com'è possibile?"
Angelica "Eravamo tutti molto preoccupati per te; gli altri sono passati a trovarti ogni giorno..."
Vittorio "E tu invece? Da quando è che sei qui?"
Angelica "Da quando ti hanno ricoverato... Sono rimasta qui tutto il tempo: mi sono presa cura dei fiori, ti ho letto i tuoi canti preferiti e poi..." ma non riuscì a finire la frase prima che le labbra di Vittorio si appoggiarono alle sue. Quel loro bacio durò forse un attimo, forse durò un'eternità ma entrambi aspettavano solo quello.
All'improvviso la porta dell'infermeria si aprì e comparì il professor Stein "Vedo che ti sei ripreso piuttosto bene; eh Vittorio... Yuk yuk!" I due ragazzi si separarono e arrossirono per la sorpresa. 
Vittorio "P-professor Stein... Grazie mille per avermi curato"
Stein "Non dire sciocchezze, te la sei cavata da solo..."
A quelle parole il ragazzo intuì che il professore poteva aver capito quello che aveva visto nella sua testa... Mefistofele... La follia... Dante... Ma quel fiume di pensieri venne interrotto dalla comparsa del resto della squadra che si affollò velocemente nella stanza.
Byron "Oh finalmente ti sei ripreso! A causa tua sono in crisi di astinenza da anime"
Vittorio "Scusami Byron giuro che domani andiamo a fare incetta" 
E i due si scambiarono un ciunque seguito da una stretta poderosa
Tiber "Finalmente ti sei ripreso non sapevo da chi copiare gli esercizi in tua assenza... la signorina dei fiori è troppo studentessa modello per lasciarci dare una sbirciatina"
Ginevra "Ehi!?"
Stein "Tiber stai forse parlando male di mia figlia? Spero di no perché se no potrei arrivare a vivisezionarti" disse il professore estraendo il suo bisturi dalla tasca
Tiber "Eh... No... Io... in realtà..."
Ginevra "Dai papà smettila di fare lo scemo"
La combriccola scoppiò a ridere.
August "A proposito: Vittorio puoi lasciare l'infermeria o devi ancora stare qui per un po'?"
Vittorio "Non ne ho idea, professore lei cosa dice?"
Stein "Dagli ultimi controlli sembra tutto a posto" disse sfogliando la sua cartellina "quindi per me puoi anche andare però ti consigli prima di darti una lavata. Se vuoi puoi usare i bagni dell'infermeria"
Vittorio "Mi sembra perfetto, grazie mille professore" disse alzandosi in piedi.
August "Tra l'altro, Vittorio, il sommo Shinigami ha chiesto di vederti non appena ti saresti ripreso, quindi, dopo che ti sarai sitemato, è meglio se te e Byron andate da lui"
Vittorio "Ricevuto!"
Angelica "Molto bene allora noi andiamo; ci vediamo più tardi"
Vittorio "Certamente!" e mentre salutava il gruppo lanciò un occhiolino alla ragazza.

Vittorio si era cambiato e ora, insieme a Byron, stava attraversando i corridoi della scuola diretti alla stanza di lord Shinigami.
Byron "Allora dimmi un po'... Com'è stata la convalescenza?"
Vittorio "Qualcosa di folle... Ho sognato un diavolo con cui giocavo a scacchi che diceva di essere la manifestazione della mia follia..."
Byron "Urca... Quindi pensi che la tua follia stia lentamente venendo fuori?"
Vittorio "Così sembrerebbe; comunque per un po' dovrei essere tranquillo"
Byron "Speriamo. Com'è stato il risveglio con accanto la tua Angelica?"
Vittorio "A cosa stai alludendo?"
Byron "Sarei potuto rimanere anche io con lei però ho preferito lasciarvi da soli apposta"
Vittorio "Dici sul serio?"
Byron "Oh yes"
Vittorio "Sei un grande"
Byron "Lo so"
I due si batterono il pugno proprio mentre giungevano davanti alla porta della stanza.

Maka "Quante volte te lo devo dire che non puoi lasciare i piatti sporchi nel lavandino!?!?!? Poi, mi chiedo io, sarà tanto difficile dargli un minimo di sciacquata?!"
Soul "Lo sai che sono troppo cool per lavare i piat..."
Ma un Maka chop vecchio stile interruppe la frase lasciando Soul privo di sensi steso sul pavimento.
Kid si getto a terra per soccorrerlo e guardò la donna negli occhi "Non ho capito: stai cercando di uccidere tuo marito o cosa?"
Maka "Non ti preoccupare quello stupido ha la testa che è un sasso"
Mentre i tre ex compagni di squadra discutevano bonariamente Vittorio e Byron gli si avvicinarono.
Kid "Vittorio vedo che finalmente ti sei ripreso"
Vittorio "Sì sommo Shinigami, ora sto molto meglio"
Soul "Ci hai fatto molto preoccupare" Disse massaggiandosi la testa.
Vittorio "Lo so e mi dispiace moltissimo soprattutto perché è stato un mio stupidissimo errore a condurmi a tutto questo"
Maka "L'importante è che tu abbia imparato la lezione"
Vittorio "Certo professoressa"
Kid "Molto bene visto che ora stai bene siete liberi di tornare a casa quindi..."
Vittorio "Veramente sommo Shinigami le volevamo chiedere se potevamo allenarci un po' con il professor Stein e la professoressa Mjolnir"
Kid "Oh... Certo, se loro due sono concordano non vedo che male ci sia ma non preferiresti aspettare un po'? Ti sei appena ripreso"
Byron "Lord Shinigami vede... Vittorio è così se si rende conto di aver perso del tempo si infuria con se stesso e si sforza per recuperare subito"
Kid "Capisco... Se la mettete così siete liberi di andare"
"Grazie mille lord Shinigami" dissero i due amici all'unisono congedandosi.

Soul "Perché non gli hai chiesto nulla della sua convalescenza?"
Kid "È meglio aspettare un po'... Non vorrei preoccuparlo più del dovuto"
Maka "Vedrete che ce la farà, ha degli amici splendidi che lo aiuteranno come abbiamo fatto noi con Soul" disse stringendo la mano di lui.
Kid "Hai ragione Maka. Potete andare anche voi se volete, da quello che ho capito Soul ha delle faccende da sbrigare"
Soul "Maledetti piatti verrà il giorno in cui..."
Maka "Dai non continuare a fare lo scemo e andiamo. Ciao Kid"
Kid "Ciao ragazzi" e i due se ne andarono mano nella mano.

Vittorio cadde rovinosamente a terra ma, nonostante la botta, riuscì a rialzarsi.
"Stein Franken non è che ci stai andando giù un po' troppo pesante?" Disse Marie trasformata in arma a suo marito.
Vittorio "No professoressa Mjolnir! Va benissimo così! Ho bisogno di riprendermi come si deve" Detta questa frase scattò avanti e cercò di colpire il professore con Byron-palla chiodata ma lui si difese alla perfezione usanto l'impulso di Marie-martello magico. Lo scontro andò avanti per un'altra oretta nelle quali si ripeteva continuamente la formula "attacco di Vittorio-respinta di Stein-attacco di Stein-caduta rovinosa di Vittorio-attacco di Vittorio" raramente interrotta da qualche colpo andato a segno di Vittorio e qualche parata riuscita.
Al termine dello scontro Byron riassunse la sua forma umana e si stese per terra insieme al partner.
Stein "Per essere in fermo da dieci giorni non ve la siete cavata troppo male" disse tranquillo
Vittorio e Byron "Grazie professore" dissero riprendendo fiato ad ogni sillaba pronunciata.
Marie "Tenete ragazzi" disse loro ofrrendogli due borracce "Ah... Stein guarda come si è fatto tardi! Dobbiamo scappare a casa sta sera dobbiamo cenare con Ginevra!"
Stein "Hai ragione! Cerchiamo di fare in fretta che se nostra figlia si arrabbia è capace di radere al suolo casa... Bene ragazzi ci vediamo domani a lunedì a lezione trascorrete un buon fine settimana"
Byron "Certo professore arrivederci!"
Vittorio "Mi vuoi dire che oggi è sabato?"
Byron "Esattamente"
Vittorio "Oh che notizia meravigliosa" e dopo questo rapido scambio di battute i due si lasciarono cadere al suolo.


I due ragazzi tornarono a casa percorrando la loro strada preferita: quella che gli consentiva di passare dal negozio di liquori della citta, davanti al parco e a un tabaccaio. Byron comprò un paio di birre mentre Vittorio acquistò un pacco di tabacco per pipe. Arrivarono a casa molto tranquillamente ma non appena Vittorio girò la chiave nella toppa della porta prednola dalla casa si levò un urlo:
Tiber, August, Angelica e Ginevra "SORPRESA!!!"

   
 
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