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Autore: Danmel_Faust_Machieri    27/11/2015    0 recensioni
Sono passati due anni dalla battaglia sulla luna, due anni dalla sconfitta del Kishin e della follia... Ma la follia è un connotato fondamentale dell'essere umano, qualcosa che non è debellabile... Ci attende una nuova DWMA, una nuova storia e dei nuovi eroi che prenderanno le orme dei vecchi. È inutile rimanere qui a cincischiare, quello che dovevate sapere ora lo sapete non mi resta che augurarvi una buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era avvolta nell'oscurità. Il buio rimaneva immobile, impassibile, non un filo di luce lo perturbava. Poi, all'improvviso, si accesero le sei candele di un candelabro che pendeva in mezzo a quello spazio quadrato. Le fiamme tremanti illuminavano la stanza che Vittorio aveva visto nel suo sogno la notte precedente, era tutto uguale: il grammofono, i libri, la scacchiera.
"Finalmente arrivi in orario!" disse l'ombra seduta accanto alla scacchiera "Scusa se ieri ti ho cacciato con tanta irruenza ma, sai, delle volte arreca più disturbo chi arriva in anticipo che chi arriva in ritardo"
Vittorio "Si può sapere chi cavolo sei tu? E cosa diavolo è questa stanza?"
Mefistofele "Per quanto concerne la prima domanda puoi chiamarmi Mefistofele"
Vittorio "Mefistofele? Come il diavolo del "Faust"?"
Mefistofele "Esattamente! Invece, riguardo la seconda domanda, la risposta sono convinto che tu la possa trovare senza il mio aiuto..."
Vittorio si avvicinò al tavolo e finalmente vide in faccia il misterioso interlocutore: aveva un volto incredibilmente affascinante, due profondissimi occhi rossi che sembravano contenere l'intero inferno, i capelli corvini come la notte, aveva due corna lunghe una decina di centimetri e dei canini parecchio affilati; indossava una tunica rossa dalla quale fuoriuscivano delle immense ali di pipistrello.
Mefistofele "Non guardarmi con quegli occhi increduli e prova a rispondere alla tua domanda"
Vittorio distolse lo sguardo dal diavolo e vagò con gli occhi nella stanza. Per prima cosa analizzò i libri impolverati: erano tutte opere di letteratura che il ragazzo aveva letto nel corso degli anni, c'erano le tragedie di Sofocle, le poesie di Leopardi, le favole di Fedro e innumerevoli altri fra cui Dante, Shopenauer, Montale, Machiavelli, Saffo, Orazio, Omero, Proust, Alfieri... Poi guardò i vinili poggiati affianco al grammofono: lesse i titoli delle opere di Verdi, "la boheme" di Puccini, poi artisti come Vecchioni, De Andrè, i System of a Down e moltissimi altri che conosceva a memoria.
Vittorio "Perché questa stanza è zeppa della mia musica e delle mie letture preferite?" poi un'illuminazione "Aspetta... L'altra volta che sono stato qui stavo sognando e probabilmente anche ora sto dormando quindi... Questa è la mia mente!"
Mefistofele applaudì "Deduzione corretta"
Vittorio "Ma allora tu cosa sei in realtà?"
Il diavolo ghignò "Permettimi di condurti alla risposta attraverso una partita" disse indicando la scacchiera.
Vittorio "Va bene ma io mi rifiuto di giocare con i bianchi" disse sedendosi difronte all'avversario.
Mefistofele "Pretendi che un diavolo non giochi con i neri?"
Vittorio "Allora visto che siamo nella mia mente..."
Il ragazzo chiuse gli occhi e i pezzi bianchi divennero verdi esattamente come le caselle bianche della scacchiera poi mosse un pedone.
Mefistofele "Molto bene allora... Prima domanda: sai cos'è successo vent'anni fa nel tuo mondo?" disse replicando la mossa del ragazzo.
Vittorio "Certo, la vecchia squadra del sommo Shinigami ha sconfitto il Kishin Ashura così facendo ha salvato il mondo" mosse un cavallo.
Mefistofele "Eccellente, e, seconda domanda, mi sai dire perché l'hanno dovuto far fuori?" fece avanzare un alfiere.
Vittorio "Semplice perché dovevano debellare la follia" mangiò l'alfiere con il cavallo.
Mefistofele "Bene e ora veniamo all'atto conclusivo: terza domanda, secondo te, la follia è stata realmente debellata dal mondo?" mangiò il cavallo con la regina.
Vittorio "Beh, probabilmente, all'epoca eliminarono una delle principali fonti della follia" mosse un alfiere.
Mefistofele "Non stai rispondendo alla mia domanda" mangiò l'alfire con la regina.
Vittorio "La follia è sicuramente un connotato fondamentale dell'uomo quindi è impossibile che la follia sia stata eliminata completa..." ma un pensiero improvviso interruppe il suo pensiero "Allora tu sei..."
Mefistofele "Esattamente. Io sono la tua follia!"

Tiber, August, Byron e Ginevra si trovavano al cospetto di lord Shinigami per fare rapporto riguardo alla missione del giorno prima.
Shinigami "Quindi da quello che ho capito mentre cercavate lo strumento magico vi siete imbattuti nel laboratorio di una strega non identificata e avete trovato solo la custodia che conteneva lo strumento dico bene?"
Tiber "Sissignore!"
Shinigami "Quindi questa parte della missione si è rivelata un buco nell'acqua... In compenso siete risciti a far fuori il killer"
Soul "Ma dove sono Angelica e Vittorio?"
Byron "Vede, al termine dello scontro col Medico della Peste, Vittorio è caduto in una trappola e ha riportato ferite gravi"
Shinigami "E ora dov'è?"
Ginevra "Si trova in infermeria con mio padre mentre Angelica controlla che vada tutto bene"
Byron "Sono rimasto con lui fino a quando non mi avete chiamato e sembra non aver ancora ripreso coscienza"
Shinigami "Capisco... Per il momento siete liberi di andare ma appena Vittorio si sarà ripreso ditegli di venire da me"
I ragazzi risposero in coro "D'accordo lord Shinigami, a presto" dopodichè uscirono dalla stanza lasciando soli Kid e Soul.
Soul "Siamo difronte a un bel problema"
Kid "Già... Gli appunti della strega sono stati consegnati al reparto di stregoneria?"
Soul "Si, Kin e Elka li stanno studiando"
Kid "Pensavo che la nostra alleanza con le streghe sarebbe durata di più" disse stringendo forte il pugno
Soul "Non è colpa tua Kid. È dai tempi della battaglia sulla luna che si è creato un vero e proprio "partito di opposizione" fra le streghe che ripudia la nostra pace"
Kid "Lo so ma se trapelasse la notizia che stiamo indagando su una presunta strega immagina lo scandalo e pensa se alla fine saltasse fuori che è innocente"
Soul "A questo ci penso io, farò in modo che queste indagini siano top secret"
Kid "Grazie mille amico. Chissà Vittorio come sta..."
Soul "Speriamo si riprenda senza problemi..."

Angelica "Allora dottor Stein cosa dice?" disse la ragazza andando incontro all'uomo, ormai cinquantenne, che entrava nella stanza dove si trovava Vittorio.
Stein "Al momento siamo riusciti a bloccare l'emorragia e abbiamo curato le ferite più superficiali però..."
Angelica "Però cosa?"
Stein le poggiò le mani sulle spalle, la guardò negli occhi, sospirò e disse "Angelica lo dico solo a te ma non ne devi far parola con nessuno intesi?"
La ragazza fece un cenno di consenso
Stein "Vedi quando vi siete iscritti alla DWMA vi abbiamo sottoposti a diversi test per valutare le vostre capacita e al test psicologico è emerso che Vittorio possieda una elevata dose di follia repressa."
Angelica "Quant'è elevata questa dose?"
Stein "Beh... È di poco inferiore a quella che possediamo io e Soul..."
Angelica "Ma se voi riuscite a dominare la vostra follia ce la può fare anche lui!" disse alzandosi di scatto.
Stein "Non è così facile... Io e Soul l'abbiamo affrotata direttamente la nostra follia e da quello che ci risulta Vittorio, fino ad adesso, non si è mai scontrato con essa"
Angelica "Quindi, secondo lei, in questo momento, lui sta..."
Stein "Sta combattendo la sua follia"

Mefistofele "Vuoi che mettiamo su un po' di musica? Ti vedo teso"
Vittorio "Più che teso sono sorpreso"
Mefistofele "Eh?"
Vittorio "Ho sempre sospettato di avere una massiccia dose di follia latente ma non capisco come mai sei saltata fuori adesso"
Mefistofele si alzò dalla sedia, prese un vinile e azionò il grammofono "Il preludio del Macbeth di Verdi credo che sia perfetto" e la musica iniziò a danzare per la stanza. Una vocina sussurrò qualcosa nell'orecchio di Vittorio, il ragazzo si girò di scatto ma non vide nessuno, allora riprese a dialogare col diavolo.
Vittorio "Aspetta un attimo! Io ora non sto dormendo vero?"
Mefistofele "Vedo che l'hai capito" disse tornando a sedere.
Vittorio "Ero caduto in una trappola di quello stupidissimo Medico e si vede che ora sono nell'infermeria della DWMA privo di sensi" mangiò un pedone con la torre.
Mefistofele "Esatto, esatto, esatto! Ma voglio capire chi te l'ha suggerito" mangiò la torre con l'alfiere.
??? "Mi vede la tua follia e non mi vedi tu Vittorio?" In quel momento un'ombra si materializzò alle spalle del ragazzo. Si voltò e si trovò faccia a faccia con la persona che gli aveva cambiato la vita. 
Vittorio "Sei proprio tu Dante?"
Dante "Mi hai riconosciuto dal naso?"
Vittorio "Ma perché sei anche tu nella mia testa?"
Dante "Pensaci bene: sono una delle persone che ha più influenzato la tua vita; è naturale che mi trovi qui!"
Mefistofele "pfui... Alighieri vai via di qui non vedi che stiamo giocando tra di noi! Ascoltami Vittorio sei stato sconfitto come uno stupido durante la tua missione a Venezia e sei vivo per miracolo, io ti posso dare quella forza grazie alla quale non ti fermerà più nessuno! Ti basta perdere questa partita e avrai libero accesso alla tua follia!" mise in scacco il re.
Dante "Vittorio devi prendere ora la tua decisione"
Vittorio "Sono consapevole che la follia sia una fonte incredibile di forza ma ora non ne ho per nulla bisogno!"
Mefistofele "Cosa stai dicendo? Non vedi che non mi riesci nemmeno a battere a scacchi?" 
Vittorio "Io non direi" Dante sorrise
Vittorio risolse lo scacco, ci fu un rapido sussseguirsi di mosse obbligatorie finchè l'alfiere verde non diede scacco matto al re nero.
Vittorio "Scacco matto"
Mefistofele "... Avrai vinto questa partita ma ricordati che io sono una parte di te e la prossima volta che ci batteremo fidati che non vincerai così facilmente"
Vittorio "Lo spero" disse alzandosi "Perché messo come sei adesso sei veramente scarso"
Mefistofele "Stai un po' zitto..." disse sistemando i pezzi sulla scacchiera.
Vittorio "Ora posso uscire?"
Dante "Viene ti faccio strada" prese un libro dalla biblioteca dietro al grammofono, lo aprì e rivelò al suo interno una chiave.
Dante "Afferra la chiave e uscirai da questa stanza"
Vittorio "Grazie mille Dante spero di rivederti presto"
Dante "Sai di avere il mio spirito sempre a portata di mano finché hai una Commedia sulla scrivania ahahahah"
Vittorio "Ahahahah hai ragione, a presto" afferrò la chiave e sparì.
Mefistofele "Non lo credevo così in gamba"
Dante "Bah credo che tu stia cercando una scusa per aver perso"
Mefistofele "Stai un po' zitto nasone"
Dante "Ehi perché non ci facciamo una partita io e te come ai vecchi tempi?"
Mefistofele "Dai vieniti a sedere"
I due fecero le prime mosse con assoluta naturalità.
Mefistofele "Il libro in cui è conservata la chiave è la tua Commedia vero?"
Dante "Ahahah ci hai beccato"
Mefistofele "Siete proprio senza speranze" disse il diavolo e sia lui che il poeta scoppiarono a ridere.
 
   
 
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