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Autore: Pix27    02/04/2016    0 recensioni
Marinette riceve per la prima volta delle lettere da dei fan di Ladybug e tra queste trova una lettera firmata da Adrien Agreste, sarebbe tutto perfetto se non fosse che lei non si riconosce nelle parole della lettera perché è per "Ladybug" e non per "Marinette".
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Adrien si gettò stanco sul letto, aveva passato una giornata a dir poco stressante: prima l'interrogazione a sorpresa, poi lo strano comportamento di Marinette e poi ancora le lezioni private di cinese e scherma. Una volta entrato in camera si gettò nel letto buttando a terra il borsone della palestra, Plagg uscì dal borsone massaggiandosi la testolina "Certo che per essere stanco ti è rimasta forza sufficiente ad abbattere qualche akuma" disse stizzito volando fino alla scrivania per tenersi lontano dal suo prescelto, il ragazzo seguì con lo sguardo l'esserino nero "mi dispiace è stata una giornata talmente normale che mi ero dimenticato che ti eri nascosto lì…" per farsi perdonare prese una chiave che teneva nascosta nel cassetto del comodino ed attraversò la stanza fino ad arrivare al piccolo frigo dove teneva il camembert per il suo amico e lasciando che il kwami si servisse da solo si prese del tempo per riflettere -Devo trovare il modo per ringraziarlo, dopotutto se non fosse stato per lui, Chat Noir non sarebbe mai esistito e sarei rimasto per sempre intrappolato nel futuro che mio padre ha deciso per me, dopotutto ho sempre saputo di non essere il vero protagonista della mia vita...- "Se vuoi scusarti per il madornale errore fatto, regalami 20 forme di Pied'Echloé!" Disse Plagg con gli occhi che brillavano "E che caspita è?" domandò a metà tra lo sconcertato e il divertito "Eretico! Come fai a non saperlo?" Il ragazzo avrebbe voluto ribattere ma non ne ebbe il tempo, "Ma ovviamente la marca di camembert più pregiata sul mercato!" A quel punto Adrien non riuscì più a trattenersi, inizio a ridere come un matto senza riuscire più a fermarsi mentre il suo compagno lo guardava scioccato senza capire che cavolo avesse detto di tanto spassoso. Il mattino seguente fu svegliato da Plagg che agitato lo informava che un akumatizzato stava trasformando i cittadini in alberi ed arbusti, dopo essersi trasformato riuscì a raggiungere la sua Lady sul tetto della propria scuola dove già si vedevano le prime conseguenze dello scontro: vari alberi crescevano a vista d'occhio nel cortile e sui tronchi si potevano notare i volti delle povere vittime "Tutto questo è decisamente inquietante!" Esclamò quando fu a portata di voce della sua amata "Non è l'unica cosa inquietante!" Rispose Ladybug mentre schivava per un pelo la frusta di spine della nemica, l'eroina quel giorno non sembrava in forma, ma Chat non riuscì a confermare i suoi sospetti perché l'avversaria l'aveva subito incalzato a combattere, anzi a difendersi. "Questa ragazza non risponde a nessun tipo di provocazione! Sembra in trance!" Disse l'eroina squadrando dalla testa ai piedi la nemica. La ragazza akumatizzata aveva l'aspetto di una ninfa dall'età indefinibile il suo corpo brillava e dalla vita in su era ricoperta da un sottile strato di foglie mentre i suoi fianchi e le sue gambe erano un groviglio di rovi con cui attaccava i due eroi senza dar loro un attimo di respiro, la situazione sembrava peggiorare sempre di più. Ladybug venne colpita al fianco e rotolò rovinosamente accanto al suo partner "Mylady!" esclamo il gatto gettandosi su di lei per proteggerla dall'ennesima frustata che subì lui, l'unico motivo per cui non urlò e che non ne ebbe il tempo, il dolore bruciante che provava alla schiena gli fece una bruttissima impressione, non aveva mai provato tutto quel dolore, la tuta avrebbe dovuto proteggerlo da quel tipo di attacchi, guardò la sua amata stringersi una mano sul fianco ancora dolorante, così prese una decisione in un attimo le prese in braccio e corse verso la porticina che li avrebbe portati al sicuro dentro la scuola. Gli attacchi erano cessati e per il momento sarebbero stati al sicuro "C-Chat, ti prego riportami sul tetto…" "non posso Mylady, la situazione è molto più pericolosa del previsto e LEI non è una semplice akumatizzata, è un mostro! E non lascerò che ti faccia del male!" Esclamò il gatto camminando per il corridoio continuando a portare in braccio la coccinella, "Chat ti prego fermati! SEI FERITO! FERMATI!" Effettivamente era vero, stava sanguinando da una ferita alla schiena, ma quello dal suo punto di vista era l'ultimo dei problemi, poi però quando vide la sua amata Ladybug piangere per lui aggrappata al suo petto si fermò, la adagiò a terra con cura e si sedette di fronte a lei "Ehi, non c'è motivo di piangere, ti assicuro che la ferita è meno grave di quello che sembra, quindi ti prego fidati di me! Fa apparire il Lucky charm e spiegami come usarlo, al resto penso io" Ladybug ricacciò indietro le lacrime e scosse la testa "Sei tu quello ferito! Io invece sto bene, dovrei…" Chat Noir le poggiò un dito sulle labbra e lentamente le baciò la fronte "Tu hai la febbre alta mia Lady, devi riposare." disse serio alzandosi pronto per ricominciare a combattere, lei rimase senza parole, c'era qualcosa di strano in Chat Noir quel giorno, ma si rese conto che il gatto aveva ragione, lei non riusciva nemmeno a reggersi in piedi, quindi evocò il Lucky Charm facendo apparire uno scatolo rettangolare pieno di cubetti bianchi "Ci mancavano solo i cubetti di zucchero!" Esclamò Chat indeciso de ridere o piangere "Certo che a volte sei proprio senza speranza mon minou, quello è uno scatolo di accendi fuoco!" Disse l'eroina portandosi una mano alla fronte, ci impiegò poco a spiegare il da farsi a Chat, ma era comunque preoccupatissima -questa è lo scontro più pericoloso mai affrontato ed io non posso aiutarlo… Sono un fallimento…- pensò guardando la figura di Chat allontanarsi. Quando Chat Noir tornò sul tetto la situazione era degenerata, i rovi si erano moltiplicati in modo allarmante e ormai tutti nel quartiere erano stati trasformati in piante "Sai è davvero un peccato che tu non possa parlare, vorrei almeno sapere il tuo nome" disse con aria di sfida, sperando di distrarla almeno un pochino poi senza perdere un solo secondo di più, corse verso l'akumatizzata schivando i suoi attacchi e dopo aver gettato il contenuto della scatola fra i rovi toccò alcuni di quei cubetti che iniziarono subito ad infiammarsi, quando le gambe della ragazza furono visibili tra le fiamme Chat la prese per un braccio e la trascinò via dal fuoco che sparí non appena tutti i rovi divennero cenere. Dove prima c'erano i rovi ora era rimasta una sedia a rotelle che bruciava lentamente, catturò l'akuma chiudendolo dentro la scatola vuota dell'accendi fuoco e in quel momento, alle sue spalle senti la voce della sua coccinella preferita. Ladybug, era seduta a terra accanto alla ragazza appena tornata in sè "Ladybug, come stai?" L'eroina si alzò prese la scatola contenente l'akuma e in un attimo purificò la farfalla e scagliando al cielo la scatola vuota fece ritornare tutto alla normalità, persino la ferita di Chat Noir guarì miracolosamente "io mi sono ripresa. Lei, invece pur essendo cosciente non riesce ne a parlare ne a camminare, ha bisogno di essere portata all'ospedale..." Lui annuì prendendo la ragazza senza nome in braccio correndo verso l'ospedale più vicino.
  
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