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Autore: WikiGabry    02/04/2016    2 recensioni
(Aggiornamenti un sabato sì e uno no)
Shawn è un pessimo studente, perseguitato dalle domande dell'odioso prof. di storia Oswald Gunner.
Una notte, il ragazzo intraprende un viaggio nella storia in compagnia di una strana donna, che gli mostrerà i personaggi storici (ispirati ai concorrenti del reality) che ha studiato da un lato più insolito e divertente...
Genere: Comico, Parodia, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shawn, Un po' tutti | Coppie: Cody/Sierra
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Dopo un'oretta di volo, Shawn e la Maestra Pax atterrarono in un grande accampamento, con diverse tende e un enorme braciere spento nel mezzo.
-Wow!-esclamò Shawn-Dove mi hai portato?
-Siamo nell'accampamento dell'orribile Attila, il mostruoso e spietato capo degli Unni-spiegò la Maestra, per poi indicare un punto all'orizzonte-Eccolo, guarda, sta arrivando proprio ora!
Il "flagello di Dio" stava infatti raggiungendo l'accampamento a cavallo, scortato da due guerrieri: era grossissimo, aveva lunghi capelli neri parzialmente nascosti da un grosso copricapo e un'armatura di ferro battuto molto resistente.
-Caspita!-esclamò il nostro eroe, quasi impaurito-È un gigante spaventoso!
-Osserva, mio caro, osserva bene...-fece Lindsay Pax, misteriosa
Attila si schiarì la voce e si rivolse ad uno dei suoi scudieri con un vocione penetrante:-Brick, nel pomeriggio sterminiamo i Visigoti poi, verso sera, vorrei distruggere anche i Traci...
-Certo, mio principe-rispose orgoglioso il guerriero, un ragazzo dai capelli neri rasati ai lati-Sarà un gioco da ragazzi!
-Grande principe-intervenne il secondo scortatore, un giovane dai lunghi capelli marroni-Cosa ne facciamo dei 1700 prigionieri Celti che abbiamo catturato stamattina?
-Ah, già, quelli...-rimemberò il capo degli Unni-Impalateli tutti, mentre io vado a pranzo...
-Come desidera, mio signore-commentò il guerriero 
-Tieni, Tyler-fece il re scendendo da cavallo e porgendo le redini allo scudiero dai capelli castani-Porta il mio fedele Satanio nella stalla, dagli del buon fieno e fagli bere il sangue dei Celti, che se l'è proprio meritato...
-Agli ordini, maestà!-obbedì Tyler prendendo il destriero del suo capo.
Tutti gli Unni si spostarono lontano da lui.
-Oooh, finalmente solo...-esclamò Attila, soddisfatto.
 
In realtà, il terrificante e maestoso Attila, soprannominato "il flagello di Dio", nascondeva un terribile segreto inconfessato.
Si trattava di un fatto privato, privatissimo, del quale una sola persona al mondo, oltre a lui, era a conoscenza: la sua fedele nutrice Katie.
Lei custodiva il segreto peggio di una tomba, anche perché, se solo avesse accennato alla benché minima cosa, nella tomba ci sarebbe finita lei con la testa decapitata.
Il re degli Unni entrò nella sua grande tenda e urlò:-Katie!
La donna arrivò, trafelata:-Sì, mio signore?
-Chiudi la tenda, sigillala e mettiti di guardia al buco di osservazione-ordinò Attila
-Subito, mio signore!-disse Katie, chiudendo con attenzione la capanna e cominciando a osservare da un foro
-Allora?-domandò il capo, speranzoso
-Via libera, mio signore!-annunciò la nutrice
-Molto bene...-fece Attila
Così dicendo, il capo degli Unni cominciò a togliersi un enorme quantità di vestiti ed imbottiture, compresa anche la parrucca.
-Vi sentite meglio, mio signore?-chiese Katie
L'aspetto del "flagello di Dio" era radicalmente cambiato: si trattava in realtà di un ragazzo basso e grassoccio, con dei capelli corti tinti di viola.
-Oooh, finalmente si respira!-esclamò Attila, che ora era vestito solo con dei calzoncini corti ed un lupetto attillato, e si stava infilando un bavaglino da neonati, pronto a mettersi a tavola.
 
Ebbene sì: nessuno l'avrebbe mai detto, ma il gigantesco e mostruoso Attila, in realtà, non era altro che un nanetto grassoccio.
Fin da bambino aveva avuto problemi di crescita: sua mamma non l'aveva allattato, suo padre l'aveva sempre preso in giro e lui era diventato alla fine un ragazzo scontroso ed un po' nervosetto.
All'età di dieci anni decapitò i suoi genitori, a undici, per sfogare la rabbia che aveva dentro, sterminò tutto il suo parentado, e a dodici diede fuoco alla scuola del suo paese dopo aver chiuso dentro a chiave tutti gli insegnanti: insomma, era quel che si dice un ragazzino un po' ipersensibile...
-Il mio signore gradisce una cenetta frugale, per caso?-domandò Katie
-Sì, brava Katie!-esclamò Attila-Però portami poca roba: entro stasera devo sterminare i Visigoti ed i Traci, e berrò molto del loro sangue, quindi non vorrei appensantirmi troppo...
-Certo, signore-acconsentì la nutrice-È una scelta molto saggia!
La donna portó così a tavola una quantità incredibile di cibo, e cominciò ad elencare:-Abbiamo un cinghialetto di antipasto, tre bistecche di manzo, due di cavallo, una minestra di lenticchie, una di carciofi ed un purè di patate lesse.
Attila divorò tutto, lanciando qualche rutto di soddisfazione ogni tanto:-Buonissime!
-Poi, di secondo, ho preparato due fagiani e tre piccioni in crosta-riprese Katie
-Piccioni? Ottimo, ottimo!-esclamò il re degli Unni, sbafando tutto, per poi alterarsi-Il vino, dannazione!
-Arrivo, arrivo subito!-disse la nutrice andandosene, per poi rientrare con diverse caraffe-Qui abbiamo il rosso indemoniato, la sanguinella, il bianco del morto e la vodka dei resuscitati...
Attila bevve tutto, smodatamente:-Buoni, buonissimi!
Poi ruttò in faccia a Katie:-Com'è il mio alito?
La nutrice, semisvenuta, rispose:-O...Ottimo, mio signore, pronto alla battaglia! Gradisce anche un dolcetto della casa?
Attila picchiò un pugno sul tavolo:-Ho detto che voglio stare leggero, per tutti i vampiri della Transilvania!
-Mi scusi, mio signore-fece Katie-Sparecchio e porto via tutto...
-Brava-approvò il re degli Unni-Portami solo due fette di tiramisù ed una ventina di cannoli siciliani, che vanno giù leggeri...
-Come desidera, mio signore-ubbidì la nutrice
 
Ebbene sì: il mostruoso Attila era un ingordo tale che neanche il Tyrannosaurus Rex sarebbe riuscito a stargli dietro.
Purtroppo per lui, però aveva uno stomaco che non assimilava bene le sostanze nutritive, quindi non c'era verso di guadagnare un centimetro, o un chiletto di muscoli.
Essi restavano flaccidi, ed i suoi pettorali erano più piatti della Pianura Padana.
Solo la sua rabbia cresceva a dismisura, ogni volta che si guardava allo specchio.
Per questo, ogni volta che usciva dalla sua tenda, doveva passare interminabili mezz'ore di toeletta, per diventare quel l'essere spaventoso che voleva essere.
Ma Attila era davvero così cattivo come i testi lo dipingono?
   
 
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