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Autore: Scintilla19    02/04/2016    3 recensioni
«Il giorno in cui Light-kun non avrà il bisogno di dire centomila parole sarà il giorno in cui potrò mangiare in pace!»
Raccolta di storie brevi in cui L e Light si infastidiscono a vicenda.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: OOC, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Pattinaggio sul ghiaccio
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Annotazione numero 3
Ore 09:37
 
Sono ora in possesso di una grossa e soddisfacente busta di caramelle, grazie alla nostra uscita al supermercato di due giorni fa. Ho anche effettuato un esame del sangue per vedere se avessi contratto la rabbia da un cane che mi ha morso, su insistenza di Light. Il risultato è stato negativo, ma vuole farmi fare ancora un altro test per esserne certi. Io mi rifiuto.
Eravamo giù in ufficio oggi e ho avuto una discussione con Matsuda sul fatto che la Terra giri intorno al sole. Gli ho detto che in realtà procediamo in linea retta attraverso innumerevoli galassie e mi ha creduto. Poi Light mi ha sgridato dandomi dello "stronzo".
Anche Misa si è fatta vedere in ufficio. Mi ha chiamato "pervertito" e ha poi continuato a palpeggiare Light, a quel punto ho deciso di riportarlo nelle nostre stanze per allontanarlo da lei. Non posso assistere a tale dissolutezza senza agire, soprattutto quando Light sembra sul punto di piangere. Onestamente, non so perché sia così cieca al fatto che lui ami solo
 
«Ryuuzaki?»
«Hm?» L alzò lo sguardo dal suo computer portatile e vide che Light stava raddrizzando il dipinto sul muro per la quinta volta quel giorno. «Light-kun deve controllare le sue manie ossessive.»
«Non prendertela con me. Mi stavo solo chiedendo se ti piacerebbe andare a fare pattinaggio su ghiaccio.»
«Perché dovrei voler fare pattinaggio su ghiaccio?»
«...perché ti piace il ghiaccio?» chiese Light, facendo un passo indietro e guardando il quadro.
«Non mi piace il ghiaccio e non mi piace pattinare. Le due cose combinate sono assolutamente poco allettanti per me.»
«Hai mai pattinato in vita tua?» domandò il ragazzo.
«Sì. Ho esperienza in molte e varie attività che Light-kun potrebbe trovare scioccanti.»
Light si voltò e lanciò ad L uno sguardo strano, in risposta al quale L afferrò la sua busta.
«Light-kun vuole un verme gommoso?»
«No! Puoi ficcarteli su per il-»
«Buono, buono, Light-kun. Non c'è bisogno di un simile linguaggio» lo interruppe L succhiando un altro verme. Soddisfatto quando Light tornò a fissare il dipinto, L riprese il computer e aprì un grafico che aveva fatto sui membri della Yotsuba. Ma invece del grafico, c'era una foto di Light a torso nudo.
L sbatté le palpebre.
«Sai, pattinare sul ghiaccio sarebbe davveeeero divertente» insisté Light. «Dai, solo per un'oretta?» Spostò il quadro un po' più a sinistra e inclinò la testa di lato.
«Ti sembra dritto?»
L continuò a fissare lo schermo del suo computer. «No» rispose con voce atona.
«Hm? Beh, non ho intenzione di combatterci più; resterà così com'è. Ora, che hai deciso per il pattinaggio su ghiaccio?»
«...Ghiaccio? Cosa? Fa un po' caldo...» rispose L stordito.
«Ok. Andiamo, allora.»
 
 
 
«Dannazione, le file sono lunghissime.»
L chiuse gli occhi per un attimo e fece un lungo respiro mentre Light si agitava di continuo accanto a lui. Il giovane aveva ragione; le file erano enormi e L certamente non voleva star lì più del necessario, così esaminò le cassiere e trovò la sua vittima.
«Light-kun vede quella ragazza alla cassa della terza fila?»
Light la guardò di sbieco e annuì. «Sì, perché?»
«Light-kun deve andare lì e fare la sua magia per farci entrare prima.»
Il ragazzo dai capelli rosa alzò un sopracciglio. «Non sono una strega» disse. «E non ho intenzione di attaccarla.»
«No, non è questo che volevo dire. E naturalmente Light-kun non è una strega... va' e convincila a farci entrare» chiarì L. «Comunque dubito che Light-kun possa attaccarla con successo...»
«Che hai detto?»
«Niente, vai.»
L spinse Light accanto al bancone, e questi rivolse alla ragazza il suo più bel sorriso e un dolce «ciao.» Mentre Light continuava ad incantare la ragazza, L fissava il pavimento e pensava all'immagine che aveva trovato sul suo computer.
Light stava cercando di flirtare con me? Non è un modo molto concreto per farlo... Questo è un problema. Se gliene parlo, potrebbe mal interpretare... ma se non lo faccio, potrebbe arrabbiarsi e offendersi. Non voglio nessuno di questi risultati... Ma perché l'ha fatto? Non pensa prima di agire?! Quando ha fatto quella foto, comunque? Incredibile! È un idiota. Un completo idiota. Non posso credere che lui-
«Andiamo, Ryuu.» Light aveva ottenuto i pattini e stava tirando L nella sala principale con la pista di pattinaggio. «Dovrai togliere le manette, lo sai.»
L spostò lo sguardo vacuo su Light. «Light-kun sta affermando l'ovvio. È tedioso.»
«Io non sono tedioso! Proprio tu chiami me tedioso?» fu la strepitante risposta.
«Light-kun vuole un verme?» chiese L, tirando fuori un verme gommoso sporco dalla tasca. «È alla ciliegia.»
«Non voglio il tuo verme!»
«Prendilo, Light-kun.»
«Non lo voglio.»
L lo dondolò davanti al naso di Light e lo agitò un po'.
«Toglimelo dalla faccia! È disgustoso!» Light lo artigliò, facendo venire in mente ad L l’immagine di un gatto, e lo fece volare e atterrare lateralmente sulla pista di ghiaccio. Si fissarono per un momento.
«Dovrei raccoglierlo?»
L aggrottò la fronte. «La probabilità che qualcuno ci vada sopra pattinando e si faccia male è... del cinque per cento» disse. «Presumo non sia necessario raccoglierlo.»
Light annuì e fece strada verso una panchina, dove entrambi si sedettero per indossare i pattini. Poi L rimosse le manette, le infilò in tasca insieme alle caramelle e minacciò Light un paio di volte:
«Se Light-kun prova a pattinare via, lo seguirò e lo immobilizzerò.»
«Non c'è bisogno di essere così aggressivi!»
Riuscirono ad avanzare fino alla pista di ghiaccio e si fermarono lì davanti, fissandola entrambi e aspettando che l'altro andasse per primo. Dopo qualche minuto così, L si spazientì e diede un colpetto a Light.
«Vai.»
«No, vai prima tu.»
«Prima le signore, Light-kun.»
«Non sono una signora!» Con questo, Light spinse sulla zona lombare di L e lo fece scivolare sul ghiaccio in modo alquanto goffo. Diverse persone ridacchiavano e lo indicavano, ma L non vi prestò attenzione.
«Light-kun! Perché l'hai... ah!» esclamò L. Barcollò, girò e scivolò fino a farsi (involontariamente) strada al centro della pista, dove volteggiavano i pattinatori più veloci.
Light guardava divertito tutto ciò. Sì, ci voleva un po' di pubblica umiliazione ad L qualche volta. Si appoggiò alla parete laterale e fece il pieno di figuracce di L.
«Per favore... Ah! Spostatevi, sto arrivando! Pista!» L continuava un po' a camminare e un po' a cadere sul ghiaccio passando tra i pattinatori veloci. Una ragazza lo evitò per poco e lui allargò le braccia nel tentativo di riprendere l'equilibrio. Perse il controllo delle sue gambe...
«Non sapevo che Ryuuzaki sapesse fare la spaccata» mormorò Light tra sé. Si strinse nelle spalle e decise di dover aiutare il compagno caduto, facendo un timido passo sul ghiaccio.
Si diresse malamente verso L, spingendo via alcuni ragazzini lungo la strada.
«Fuori dai piedi, marmocchi!»
L, seduto nella sua posa e non facendo più la spaccata, guardava Light che arrivava inciampando e allungò la mano una volta che il giovane fu di fronte a lui. «Aiutami ad alzarmi, Light-kun. Tutto ciò è degradante.»
«Va bene...» Light barcollò in difficoltà per un secondo, cercando di restare in equilibrio. «Ok, vieni.» Afferrò la mano di L e tirò, ma invece di alzarsi in piedi, il detective semplicemente scivolò in avanti sul ghiaccio.
«Tirami su, Light-kun!»
«Ci sto provando, Ciuffo da Panda!»
«Hai bisogno di aiuto?»
Light guardò in direzione della voce improvvisa e vide un giovane che gli sorrideva. Light arrossì.
«Uhm, beh... Il mio amico qui non può alzarsi. Ti sarei grato se potessi aiutarci...»
Il ragazzo annuì, afferrò l'altro braccio di L e insieme a Light rimise in piedi il giovane dai capelli scuri.
«Grazie mille» disse Light con un piccolo sorriso. «Uhm... Qual era il tuo nome?»
«Forza, Light-kun» brontolò L sgarbatamente. «Ce ne andiamo.»
«Mi chiamo Tatsuya» rispose il giovane. «Quindi uhm, voi due siete solo... amici? Se sì, vorresti...» indicò Light «...bere qualcosa con me più tardi?»
«Uhm...»
«Dobbiamo andare via, Light-kun.»
Light gettò uno sguardo infastidito ad L e fece un largo sorriso a Tatsuya. «Ignora il mio amico, è un po' insistente a volte» disse in tono di scusa.
«Va bene» disse Tatsuya. «Allora, quando ti va di veder-»
«Non verrà da nessuna parte con te» scattò L.
Il giovane sembrò alterarsi. «Perché no?» domandò.
«Perché lui è mio.» Detto questo, L si avviò zoppicando verso l'uscita. «Vieni, Light-kun.»
«Uh...» Light fissò la sua figura filiforme per un momento prima di voltarsi verso Tatsuya. «Mi dispiace, a quanto pare sono impegnato.»
«Light-kun!»
«Arrivo!»
Nessuno dei due notò Tatsuya scivolare sul verme gommoso mentre uscivano.
 
 
 
«Ryuuzaki?»
«Hm?»
«Cosa intendevi quando hai detto "lui è mio"?»
«Volevo dire che... Light-kun è il mio sospettato e lo sto tenendo d'occhio.»
«Oh. Va bene, allora.» Come dici tu, Ryuuzaki.
 

 
   
 
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