Sono passati ben due anni da quando ho messo piede l'ultima volta in questa scuola, era tutto diverso, le classi, la disposizione dei banchi e dei quadri creati dai ragazzi dell'artistico che venivano esposti all'entrata, in più la pittura da giallastra era diventata di un azzurro chiaro che quasi ricordava il mare calmo nei più belli giorni d'estate.

Erano due anni che non entravo in quella scuola per il semplice fatto che avendo perso un anno ebbi la bella idea di iniziare a lavorare in un negozio di parrucchiere, proprio simile a quello di mia madre, ma dopo ormai due anni arrivai a conclusione che finire il liceo non sarebbe stata proprio male come cosa anche per avere un futuro migliore e per provare a fare sempre qualcosa di più.

Nella mia attenzione ad osservare tutto sentii una voce di una ragazza urlare il mio nome e d'istinto mi voltai.
"Marilyn! Marilyn!" era una ragazza più o meno alta un metro e settanta, occhi scuri e capelli neri molto lunghi, indossava un jeans con una semplice maglietta e un cardigan che si faceva abbastanza notare per i suoi colori. Aveva un area familiare ma proprio non riuscivo a capire chi fosse.
"Ci conosciamo?" le risposi un po' incerta se chiederglielo o meno.
"Ma come non ti ricordi?" aveva una faccia abbastanza delusa, "ero alla classe accanto alla tua in primo, Kae, ora ti ricordi?" 
Ora ricordavo, tra un'ora e l'altra scambiavamo sempre qualche chiacchiera e avevamo legato abbastanza, però poi dopo il primo cambiò scuola per problemi con la sua classe e purtroppo non mantenemmo nessun contatto.
"Oh mamma mia Kae! Sei cambiata davvero tanto. Com'è sei di nuovo qui anche tu?"
"Veramente dopo fatto il secondo sono tornata qui per il terzo."
"Ed ora stai in terzo se non sbaglio?"
"Bravissima, e tu? Scusami non ricordo bene."
"Io devo rifare il terzo, proprio come te, chissà magari è la stessa sezione." 
Continuammo a parlare e fatto sta che entrambe eravamo nella sezione B.

Mi portò in classe facendomi strada siccome non ricordavo più bene tutto lì dentro e ci sedemmo al banco in fondo a destra in modo che, ovviamente il professore ci aveva meno possibile sott'occhio.
Nel giro di cinque minuti iniziarono ad entrare un po di persone, tutti con lo zaino e ovviamente il cellulare in mano. 
La lezione iniziò e dopo ben altri dieci minuti si sentì bussare la porta ed entrò un ragazzo.
"Ecco il pezzo forte della classe!" mi disse Kae.
Era un ragazzo moro, alto ne tanto ne poco, zigomi ben definiti e abbastanza coperti dalla barba, indossava un jeans nero abbastanza stretto con una t-shirt nera e bianca quasi coperta da una giacca di pelle dalla quale dalle maniche si riuscivano ad intravedere dei tatuaggi uscire. Avrà avuto probabilmente dicianove anni.
Si girò verso la classe dopo aver convinto il professore a farlo entrare e notai che mi guardò per un attimo con quel suo sguardo quasi calamitato che provocò un piccolo brivido dentro. 
Si sedette al banco accanto al mio, l'unico rimasto vuoto, e si notò bene che portava un buonissimo profumo che però non riuscivo a riconoscere.
"Non è bellissimo?" mi sussurrò Kae guardandolo.
"Carino, niente di che."
Passarono le ore in fretta con il profumo di quel ragazzo, di cui neanche sapevo il nome, che mi perforava il naso.
Tornando a casa, durante il traggitto, non facevo altro che ripensare a quel ragazzo, e al suo sguardo, era così intenso e attraente.
Ma non poteva piacermi, oltre al fatto che non penso avrebbe voluto aver a che fare con me, c'era un problema..



Ciao! Spero abbiate trovato questo capitolo o anche introduzione interessante. 
Ditemi cosa ne pensate e man mano andrò avanti prima possibile con il continuo.
Un bacione.