Characters: Will Gorski; Wolfgang Bogdanow; Lito
Rodriguez; Whispers;
Pairing: Wolfgang/Will/Lito { friendship }
Words: 403
Warning: post season 1;
Prompt di: Donatella Ceglia ~ Wolfgang/Will/Lito: in tre a parlare
su un tetto raccontandosi intimamente, svelando parti di sé mai raccontate.
Scritta per la
Drabble Weekend 19/09-20/09 2015 @We
are out for prompt
Will rincorreva il silenzio.
Di giorno e di notte i sussurri si affacciavano alla sua mente, lo tentavano con
menzogne cucite addosso e promesse di far finire ogni sua pena. Presto. Per
sempre.
Cedere sarebbe stato così facile.
Il tetto e il cielo di Messico City si erano aperti sotto di lui in una notte di
pioggia: giunti come luci fiammeggianti su di una tela nera che, poco per volta,
aveva mutato i confini della sua stanza. Lito aveva continuato a guardare il
cielo con tranquillità, mentre chinava il capo verso di lui raccontandogli di
prime volte – di quelle più spaventose e di quelle più dolorose – e sfiorandogli
la spalla con la propria, in un invito a usarla come sostegno.
Stancamente, Will vi aveva poggiato il capo e aveva sospirato.
Un'altra voce nella sua testa.
E diventava così difficile ascoltarle tutte, quando quella di Whispers le
valicava anche nei momenti in cui l'uomo non c'era.
Wolfgang era comparso dopo, insieme all'alba. Con la testa a pesare sulle cosce
di Will e le braccia incrociate al petto, aveva parlato come se fosse sempre
stato lì. Aveva raccontato del fantasma di suo padre che rivedeva nei propri
occhi e nelle proprie mani insanguinate.
Finché non c'era più stato niente da raccontare.
Con lo sguardo spento dai calmanti, Will era scivolato in carezze distratte sui
capelli di Wolgang e aveva chiuso gli occhi.
Ma le voci c'erano ancora, tutte lì, ammassate nella sua testa. L'aveva
raccolta tra le mani, premendosi le orecchie e scavando con le unghie nella
cute.
«Perché non state zitti? Voglio solo un po' di silenzio!»
E il cielo si era spento sopra la sua testa.
L'anonima stanzetta di un'altrettanto anonima cittadina irlandese sul mare,
accolse il suo ritorno insieme al sorriso acido di Whispers.
La tortura ricominciò nei suoi sussurri, nelle lusinghe, nelle minacce, nei
lasciati andare e sarà tutto più facile.
Serrò i denti, sentendo il sapore di sangue in bocca e la sua forza venire meno.
Poi, mescolate ai sussurri, altre due voci ripresero a parlargli. I volti di
Wolfgang e Lito erano di nuovo di fronte a lui, seduti entrambi sul suo letto a
parlare di due vite, due città, due amori, due amici…
«Faremo silenzio, quando avremo la certezza che tu stia ascoltando noi,
Flatfoot.»
In un continuo brusio di sottofondo, fatto degli atoni mormorii di Whispers, per
la prima volta dopo tanto, Will sorrise percependo voci amiche.