Oh, you can't hear me cry
See my dreams all die
From where you're standing
On your own.
“Tsukki, io e Yachi-san ci siano fidanzati, sono così felice che potrei urlare!” Il moro sembrava non riuscire a stare fermo mentre pronunciava quelle parole.
“Zitto Yamaguchi... Sono contento per voi.” Kei si nascose dietro la sua espressione perennemente scocciata ma qualcosa dentro di lui si spezzò.
“Scusa Tsukki, grazie!” La risata di Tadashi fu il colpo di grazia.
It's so quiet here
And I feel so cold
This house no longer
Feels like home.
La casa di Tadashi era come un rifugio per Kei, lì poteva essere se stesso senza doversi nascondere dietro la sua solita espressione annoiata; tra quelle mura si era sempre sentito come a casa, quel giorno però, dopo la confessione dell'amico, aveva sentito una strana sensazione: ormai quel posto non poteva più essere chiamato casa.
Oh, when you told me you'd leave
I felt like I couldn't breathe
My aching body fell to the floor
Then I called you at home
You said that you weren't alone
I should've known better
Now it hurts much more.
Erano passati solo pochi giorni dalla confessione di Tadashi, il cuore di Kei però non aveva fatto altro che fare male, avrebbe voluto passare del tempo da solo, ma stare senza l'amico era difficile.
“Yamaguchi, sei a casa?” Kei non aspettò neppure il “pronto” dell'amico per porgere quella domanda.
“Sì... Ma vedi... Yachi-san è qui..”
“...”
“Tsukki? Ci sei ancora?”
“Sì, scusami. Ci vediamo a scuola.”
Adesso il cuore faceva ancora più male
You caused my heart to bleed and
You still owe me a reason
I can't figure out why...
Vedere Tadashi era insopportabile, dover fingere con lui era davvero troppo difficile. Kei non era il tipo che scappava davanti agli ostacoli, eppure per la prima volta in vita sua scappò.
Uscì in fretta da scuola e si lasciò dietro i pensieri, per quel giorno non volevo vedere nessuno.
“Tsukki!!” La voce di Yamaguchi lo fece sobbalzare, si bloccò appena fuori dal cancello della scuola e attese l'amico cercando di ricomporsi.
“Tsukki... Stai andando a casa? Posso venire con te? Non voglio stare a scuola, io e Yachi abbiamo rotto e non mi va di passare altro tempo qui. Voglio passare del tempo con te e...” Le parole di Tadashi gli morirono in gola, le labbra di Kei si premettero con forza sulle sue mentre qualcosa di caldo aveva iniziato a bagnare il viso del moro. Quando finalmente Tadashi ritornò in se notò le lacrime che bagnavano il viso dell'amico, staccò le labbra da quelle del biondo e prima che potesse dire qualcosa Kei lo fermò.
“Sta zitto Yamaguchi... Andiamo a casa...”
“Scusa Tsukki, va bene.”