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Autore: Gloria Lovely    06/04/2016    1 recensioni
Jia Li, detta Maestra Dawn, è l'ultima allieva del Maestro Croc e si reca al Palazzo di Giada per consegnare un messaggio. Un nemico è pronto a vendicarsi, Po e tutti gli altri decidono di aiutare Dawn perfezionando il suo kung fu. Riuscirà nell'impresa?
Revisionata e ampliata nel 2021.
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[Kung Fu Panda's Missing Moments - Prima storia]
Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2016
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Po, Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Kung Fu Panda's Missing Moments'
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- Capitolo 4 -






Passarono tre lunghe settimane e nessuna delle nostre mosse combinate corrispondeva alla soluzione dell'enigma. Po cadde a terra come un sacco di patate col fiatone e lo sguardo del tipico pazzo, mentre io restavi in piedi davanti il pupazzo di legno ormai ridotto ad un braccio e una gamba. “Io mi arrendo.”
Se il panda si era arreso, io avrei continuato fino allo sfinimento. Doveva esserci un modo, eppure nella Sala delle Pergamene qualcosa era venuto fuori. Combinare diversi aspetti del kung fu non erano la soluzione giusta per trovare uno e l'altro, né tantomeno perfezionare le mosse.
“Ehm, panda” lo chiamai, lui si rialzò da terra stropicciandosi un occhio e inumidendosi il muso. “Dove hai trovato l'enigma?”
“All'ingresso come tutti gli altri messaggi, arrivano sempre tramite una freccia.”
Quando notai Po grattarsi sciattamente il didietro, mi accorsi che dietro c'era un altro rotolo – più grande degli altri che avevamo consultato in quei giorni, alternando la Sala Allenamenti e la Sala delle Pergamene di Oogway. “Da dove sbuca quella?”
“Nella stanza dove tengono le altre pergamene...uhm, come si chiamava...?”
“Dovunque l'hai presa, rimettila a posto.”
“Perché? He... hei, aspetta!” Mi fermò di colpo, mentre mi avviavo verso la porta.“Questa è la nostra ultima speranza, non puoi mollare.”
“Invece sì! Quell'enigma puzza d'imbroglio, me lo sento. Non è possibile che nulla di quello che abbiamo fatto in tre settimane non sia servito a nulla.”
“Jia Li, ricorda che un vero guerriero non molla mai.”
Po aveva ragione. Non potevo arrendermi, quell'ultima pergamena era la nostra ultima speranza per sconfiggere il Demone di Fuoco. Con aria fiduciosa tornai dentro e presi in mano l'ultima pergamena.
“Ok, riproviamoci.”
Mi riguadagnai il sorriso del Guerriero Dragone e dopo aver letto le ultime memorie di Oogway sul mistero dietro quell'enigma in rima, passammo le ultime sette ore ad allenarci con calci, pugni, bastoni, anelli di fuoco, fantocci di legno e paglia... Fallimo lo stesso, ma avevamo fatto qualche progresso. Eravamo vicini nel trovare quella mossa che avrebbe potuto distruggere il Demone una volta per tutte.
Dove avremmo potuto trovare il coraggio e la rabbia che ci servivano per attivare la mossa? Il Drago c'era, ma non c'erano le emozioni.
Strinsi la biglia di vetro fra le zampe, cominciando a pregare. Fa che trovi il coraggio e la pace... fa che trovi il coraggio e la pace...
Maestra Daaaawnnnnn...” un lamento proveniva dal retro della stanza. Mi affrettai a raggiungerlo e quello che vidi mi fece sfuggire un verso a metà fra una risata e un sussulto.
Po era a pancia in giù con una freccia conficcata nel didietro, nell'esatto punto dove c'era la toppa del suo pantaloncino. Era buffo, ma quella punta di legno duro doveva fare parecchio male.
“Un aiutino?” pigolò con una lacrima all'occhio destro. Mi avvicinai, e all'improvviso si rialzò. “No, no! Non così. Fammi preparare psicologicamente.”
“Panda, se non la togli peggiori la situazione. Ora stai fermo e vieni qui” allungai una zampa, ma lui retrocedette.
“Ferma, è una zona delicata...”
“Stai fermo!”
“No, no, non ti avvicinare con quegli artigli...”
“Non muoverti!”
“Ehm... pausa, pausa!” Con le zampe mimò il gesto, puntando gli artiglietti della mano destra contro il dorso della mano sinistra. “Facciamo con calma, va bene?”
“Da dove viene quella freccia?”
“Per farla breve: ero alla ricerca di qualche bastoncino di bambù, volevo riprendermi dagli allenamenti con quella specie di pupazzo legnoso. Poi... non so, ad un certo punto ho sentito un rumore di carta che veniva arrotolata e un forte dolorino sul mio sederino. Non riuscivo ad alzarmi e ho dovut... oooow!” Inarcai le labbra, mostrandogli la freccia impugnata sulla mia zampa. “G-grazie... ow, che male.
La guardai meglio. “C'è un messaggio attaccato alla pergamena.”
“Chi lo manda?”
“Non lo so, non ci resta che leggerla.”
La estrassi dalla freccia, dalla forma e dall'odore di quella pergamena, capii che era una minaccia. Non poteva essere dei loro precedenti nemici, sono stati catapultati nel Regno degli Spiriti. Sapevo captarlo attraverso l'olfatto, avendolo sviluppato durante gli allenamenti del Maestro Croc. Il contenuto mi fece raggelare. Po mi chiese il perché di quell'espressione così... terrorizzata. Era questa l'espressione che più mi descriveva in quel momento: terrorizzata. Cominciai a leggerla, la voce tremante e le zampe sul punto di cedere.

  
‹‹Alla maestra Jia Li, detta Dawn.
Ti aspetto vicino al campanile della Saggezza allo scoccare della mezzanotte di domani.
Ricorda che c'è in gioco il futuro della Valle della Pace e di Krocàn.
Dì al tuo amichetto panda ciccione che i suoi giorni sono contati.

Esattamente come quelli del tuo maestro e tutti coloro che ti amano.

Affrontami, se hai coraggio, vigliacca.
Maestro Flame ››
 
 
 
Lui si alzò di scatto e cominciò a correre come un pazzo per tutto il corridoio del Palazzo di Giada.
“Oddio no... non devo avere paura, è solo uno stupido mucchio di ossa... no, ho paura. Dawn, aiutami, ti prego!”
“Come posso aiutarti, Po? Non possiamo fermarlo senza una mossa speciale, ci abbiamo provato e riprovato ma abbiamo fallito.”
Mi afferrò per le braccia, scuotendomi con gli occhi pieni di panico. “Deve esserci una soluzione! Le abbiamo provate, Dawn! L'Aurora Boreale!”
Con le lacrime agli occhi, abbassai lo sguardo. “Non so evocarla, Po, e di sicuro non basterà a fermarlo.”
Guardandomi abbattuta, mi lasciò andare e cercò di alzarmi la testa, ma io mi ritrassi più e più volte. “Ci riusciremo, fidati.”
“No, non ci riusciremo” ripetei, arresa. “Sei tu che devi sconfiggere il Demone. In fondo, sei il Guerriero Dragone. Io sono solo un'allieva, non la prescelta di Oogway.”
“Aspetta, cosa...?” 
Lentamente, aprii il portone del Palazzo di Giada. “Mi arrendo, Po.”
Percorsi la strada di ritorno e lasciai la Valle della Pace al suo tragico destino, mentre una raffica di vento stava per colpire l'intero villaggio. Fu la scelta più stupida della mia esistenza; avevo abbandonato Po, i Cinque e tutta la Valle. Ho lasciato che il Demone di Fuoco avesse la meglio. Fui un'idiota a lasciare Po da solo a combattere contro un nemico fuori dalla sua portata.
Mi ero arresa, e i veri guerrieri non mollavano mai.
Maestro Croc non me lo avrebbe perdonato.





   
 
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