“Coraggio figliolo…”
Le parole erano state due.
Semplici, chiare e assolutamente… incomprensibili, o meglio, inaccettabili.
Com’era possibile che fossero uscite proprio dalla sua bocca?
Il sangue iniziò a ribollirle e sulle tempie le vene si ingrossarono ed iniziarono a pulsare in maniera così accentuata, che sembravano stessero per scoppiare.
Se fosse stata una sayan con poteri illimitati, si sarebbe trasformata lei stessa in una Fatal Blonde e sarebbe andata lei stessa a prendere suo marito per il bavero della tuta, per poi disintegrarlo con un’onda energetica potentissima.
Come aveva potuto farle questo?
“Oh, no… Il mio nipotino…” sentì dire da suo padre poco prima che le saltassero completamente i nervi.
“NOOOO! MA GLI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO FORSE? QUELL’INCOSCENTE VUOL FAR COMBATTERE NOSTRO FIGLIO CONTRO QUEL MOSTRO! NON PUÓ FARLO, NON PUÓ! MI AVEVA PROMESSO CHE… AAAHHH…
“Calmati tesoro!” cercò di tranquillizzarla il padre, inutilmente.
Chichi aveva già sollevato da terra il televisore attraverso cui, prima erano arrivate le immagini agghiaccianti dello scontro tra suo marito e Cell e, successivamente, la voce del coniuge che pregava il loro amatissimo figlio di sostituirlo sul campo di battaglia.
Faceva roteare l’apparecchio per aria, scuotendolo, come se sperasse che, così facendo, suo figlio e suo marito potessero uscirne e concretizzarsi lì, di fronte a lei.
“IL MIO BAMBINO NOOOO!” gridò la donna mettendosi a piangere disperatamente, dalla rabbia che aveva in corpo.
“Non è possibile… Goku è l’uomo più testardo del mondo: pur di combattere non si fermerebbe davanti a niente. Con lui ho deciso di arrendermi, tanto non cambierà mai. Ma Gohan no, lui noooo! Quante volte l’ho supplicato di non metterlo in pericolo! Quante? Gohaan! Non batterti contro quel mostro, non puoi farcelaaa!” gridò disperata prima di lanciare, in un impeto d’ira, fuori dalla finestra, il loro unico televisore.
Le parole erano state due.
Semplici, chiare e assolutamente… incomprensibili, o meglio, inaccettabili.
Com’era possibile che fossero uscite proprio dalla sua bocca?
Il sangue iniziò a ribollirle e sulle tempie le vene si ingrossarono ed iniziarono a pulsare in maniera così accentuata, che sembravano stessero per scoppiare.
Se fosse stata una sayan con poteri illimitati, si sarebbe trasformata lei stessa in una Fatal Blonde e sarebbe andata lei stessa a prendere suo marito per il bavero della tuta, per poi disintegrarlo con un’onda energetica potentissima.
Come aveva potuto farle questo?
“Oh, no… Il mio nipotino…” sentì dire da suo padre poco prima che le saltassero completamente i nervi.
“NOOOO! MA GLI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO FORSE? QUELL’INCOSCENTE VUOL FAR COMBATTERE NOSTRO FIGLIO CONTRO QUEL MOSTRO! NON PUÓ FARLO, NON PUÓ! MI AVEVA PROMESSO CHE… AAAHHH…
“Calmati tesoro!” cercò di tranquillizzarla il padre, inutilmente.
Chichi aveva già sollevato da terra il televisore attraverso cui, prima erano arrivate le immagini agghiaccianti dello scontro tra suo marito e Cell e, successivamente, la voce del coniuge che pregava il loro amatissimo figlio di sostituirlo sul campo di battaglia.
Faceva roteare l’apparecchio per aria, scuotendolo, come se sperasse che, così facendo, suo figlio e suo marito potessero uscirne e concretizzarsi lì, di fronte a lei.
“IL MIO BAMBINO NOOOO!” gridò la donna mettendosi a piangere disperatamente, dalla rabbia che aveva in corpo.
“Non è possibile… Goku è l’uomo più testardo del mondo: pur di combattere non si fermerebbe davanti a niente. Con lui ho deciso di arrendermi, tanto non cambierà mai. Ma Gohan no, lui noooo! Quante volte l’ho supplicato di non metterlo in pericolo! Quante? Gohaan! Non batterti contro quel mostro, non puoi farcelaaa!” gridò disperata prima di lanciare, in un impeto d’ira, fuori dalla finestra, il loro unico televisore.