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Autore: mangagirlfan    03/04/2009    6 recensioni
Ed eccomi ancora qua con una nuova fan fiction sul Bleach! Sta volta Yaoi!! Volevo informarvi che è già stata pubblicata su manga.it e che se l'avete già letta o vista, beh, sono sempre io a pubblicarla XD Ringrazio la Aiko per la sua immensa pazienza visto che non avendo l'adsl *si dispera* non riesco a scaricare il programma per convertire i testi così è lei che si prende la briga di farlo. Grazie ancora!! Aggiungo ancora una cosa: questa fiction la dedico a Raxialia_Runnig che, come me, continua ad affermare in quasi tutte le sue fiction che Le Ichi x Grimm rullano quindi questa è tutta per lei!! Presentazione:"I wanna play with fire Even in the pouring rain Even in the stars above I'm here with you again... Sapeva muoversi bene il rossino. Il suo ondeggiare attorno al palo partiva dalla testa, i capelli corti che sfioravano di tanto in tanto il collo, lenti, tremendamente lenti. Per arrivare fino ai piedi, le ginocchia piegate mentre si accucciava lentamente, preso da quella musica che cambiava ogni sera...."
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Strip Me?


Coppia: GrimmjowxIchigo.
I personaggi sono tutti maggiorenni e non sono stati creati da me ma dalla geniale mente di Tite Kubo.

Postilla:
salve a tutti!!! Allora, dopo giorni e giorni che ci rifletto su, ho deciso di postare questa fan fiction XDXD Già presente su manga.it ho ricevuto qualche commentino e devo dire che è piaciuta. Ho cercato di non essere troppo volgare e comunque ho deciso di metterla sotto rating arancione anche perché sono abituata a ben peggio. Se mai dovesse risultare Rating rosso avvisatemi e cercherò di modificare il tutto^^
diciamo che questa fiction la dedico ad una ragazza che scrive da dio! La mia amatissima radiali_Running *_* mi piacciono troppo le sue storie e visto che continua a dire che Le ichixgrimm rullano ne aggiungo un altra, sperando che la legga XD mi aspetto qualche commento, neh?? E dora vi lascio alla lettura!!
Bacioni!



 

Estate.
Sete.
Il rumore dei locali notturni nelle orecchie mentre cammini veloce per le strade della città, la gola secca che grida ed anela a quella birra che non hai ancora tra le mani..
C’è chi ti fissa.
Ti guarda, affamato.
E tu girovaghi, senza una meta precisa.
Si sa, poi, alla fine, cosa fa un ragazzo in una calda sera estiva, in una città che vive solo di notte, dove la persona più calma e quieta, nel momento in cui cala l’oscurità, si trasforma nelle peggiori tra le creature della notte.
Va lì, dove sesso e perversione ne fanno da padroni.
Dove chi entra come lavoratore lascia la propria vita diurna dietro alle spalle, diventando l’ombra di ciò che è in realtà.
Per mia fortuna, non è così.
Mi limito a fissare.
Come hanno fatto sia donne che uomini poco prima con me.
Persone che, per paura del mio sguardo, mi evitavano.
Tsk.
Idioti.
Ma, alla fine, che mi importa di loro?
Nulla.
Ed allora anche io, come loro, mi trasformo.
In una bestia affamata di carne e di sesso.
Una bestia che, chissà, forse troverà un corpo in cui finalmente si sentirà sazio…


Non era certamente la prima volta che entrava in quel locale. Orami, lì dentro, lo conoscevano abbastanza bene. Sapevano poco di lui. Il nome, Grimmjow, e che voleva essere lasciato stare, lì, in quella poltrona. Da solo.
Ad osservare chi o cosa non lo capiva mai il proprietario dello strip-club.
O quasi
Non ci sarebbe certo voluto un genio per capire che osservava lui, la star del locale.
Ichigo
Sapeva muoversi bene il rossino.
Il suo ondeggiare attorno al palo partiva dalla testa, i capelli corti che sfioravano di tanto in tanto il collo, lenti, tremendamente lenti. Per arrivare fino ai piedi, le ginocchia piegate mentre si accucciava lentamente, preso da quella musica che cambiava ogni sera.
E lui lo fissava quel angelo che sapeva di dannazione. Lo fissava e rimirava per delle ore intere, leccandosi le labbra quando qualche goccia di birra colava su di esse.
Sempre dietro a trangugiare alcool… per dimenticare cosa, poi?
Chi lo sa…
Aspettava chissà quanto perché quegli occhi nocciola che, invece di trasmettere lussuria, trasmettevano solitudine, lo cercassero.
Tristezza.
Ogni sera aveva l’impulso di avvicinarsi, di chiedere al proprietario se poteva… “Affittarlo” per un po’. Ma si bloccava. Sempre. Forse beveva troppo poco per trovare il coraggio. O forse era semplicemente un coniglio e basta. Fatto stava che rimaneva sempre lì, senza fare nulla.
Fissando l’altro danzare per le signorine che si accalcavano attorno alla piattaforma dove stava. Per poi, fare cosa?
Puff…
Sparire. Andando a fare la puttana chissà dove, chissà con chi… Magari gli piaceva anche.
Ma in realtà, non gli piaceva per niente.
Ed appena quello spariva, il ragazzo dai capelli dal colore turchese se ne tornava in quel suo squallido appartamentino di periferia dove rimaneva delle ore a rimuginare su di lui e ad imprecare contro quel dannato mal di testa che martellava il suo povero cervello ogni santa mattina.
Ma quella sera in quella stessa testa era scattato un qualcosa.
Una molla che l’aveva fatto ammattire del tutto?
O forse, per una volta, aveva bevuto abbastanza surrogato di coraggio formato drink superalcolico?
Può darsi.
Ma in realtà era la musica che sentiva a farlo andare in ebollizione. Vederlo ballare sulle note “Fire (Sexy Dance)” gli aveva mandato il sangue al cervello!
Aveva aspettato due ore prima di alzarsi. Continuando ad osservarlo mentre ballava. Portandolo sull’orlo della disperazione e del desiderio. La lingua che leccava le labbra ancora una volta rendendole lucide e decisamente allettanti. La lingua di Ichigo. La lingua di quella creatura lussuriosa che voleva tanto assaporare.
Fece un cenno al proprietario del locale, che fu ben contento della proposta.
Pago quello che vuoi. Ma lasciamelo per tutta la notte.
E così fu.
Quell’uomo era avido, non si sarebbe certamente lasciato sfuggire una preda del genere!
Un uomo affamato sa essere decisamente poco lucido.
E quando finalmente arrivò il suo turno, non poté fare  a meno di rimanere a fissarlo mentre scendeva dal palco, dal retro.
Sembrava il condannato che si dirigeva verso il patibolo…
Sta notte sei suo. Guai a te se non fai il tuo dovere.
E lui aveva annuito, rassegnato.
La cosa a Grimmjow non era piaciuta per niente. Sapeva che l’altro non era una semplice… Puttana. No. Non lo era. Lo capiva da quei dannati occhi che lo fissavano quando si girava verso di lui, per vedere se gli stava dietro. Si muoveva veloce in quelle ale del retrobottega. Dove l’oscurità ed i gemiti dei commensali ne facevano da padroni.
Una puttana non ti guarda in quel modo, vero?
Dannazione!
Dannazione, dannazione, dannazione!
Non doveva guardarlo con tanta tristezza e compassione, anche!
Non lui.
“Eccoci…”
Un soffio. Un sussurro.
La prima volta che sentì quella voce.
Nessuno, con un semplice sussurro riusciva a farlo stare così. A fargli venire i brividi come se gli avessero lanciato contro una secchiata d’acqua gelata. Come se qualcuno l’avesse sfiorato nel profondo…
Un sonoro “CLANG!” lo fece ridestare da quei suoi pensieri poco casti che aleggiavano nella sua testa matta, facendolo tornare a quella realtà che sapeva di prossimo orgasmo. La stanza però, nonostante fosse nuovamente con i piedi per terra, era l’ultimo dei suoi pensieri. Chiuse la porta, voltandosi poi di scatto.
Rimase senza fiato, il cuore in gola ed i battiti sempre più accelerati.
Ichigo, non seppe dire come, si era steso sul letto, gattonando probabilmente, l’indice sulle labbra rosse e sensuali, i capelli color rame spettinati, a coprire lievemente gli occhi.
Voglia.
Lussuria.
Desiderio.
Grimmjow chiuse gli occhi e sospirò.
Non sei la mia puttana…” mormorò, fissandolo.
Gli occhi nocciola di Ichigo si spalancarono in un urlo di muta sorpresa. Per poi socchiuderli quando la mano dell’altro passò il dorso della mano sul suo viso. Era calda, morbida. E stranamente delicata.
Chi ti dice che non voglia esserlo?
Le labbra che pronunciano quelle parole si avvicinarono pericolosamente alle sue… invitanti. E fu uno solo il momento in cui le rubò.
Un solo attimo.
La lingua che cerca vogliosa quella del rosso, divorandola ed abbracciandola. Volendola e facendola sua. Il fiato corto, mozzato e rarefatto da quello dell’altro. Sembrava un lotta la loro. La lotta per la supremazia in quella danza. Le mani che si cercavano, per poi abbracciare, sfiorare  e toccare il corpo dell’altro, tentando di levare quei dannati vestiti di dosso…
E rieccola, la canzone scatenante.
L’inno alla lussuria.
Fire
Un moto che ti porta sempre più giù nel baratro della follia.

I wanna play with fire
Even in the pouring rain
Even in the stars above
I'm here with you again
Even if we're not in love
We'll dance together in the dark
I know how to light the spark
I'm burning up with my desire
I wanna play with fire
Ah Ah Ah
I wanna play with fire
Ah Ah Ah


Fuoco…
Come quei capelli morbidi e setosi. Da stringere e sfiorare. Da tirare anche, quando l’altro fugge. Per unirlo ancora alle sue labbra.
Non c’è tempo per respirare…
E via quei pantaloni di pelle, così attillati da non lasciare spazio all’immaginazione.
Via maglietta, jeans e scarpe.
Ed anche quel perizoma rosso scuro, così tanto da risaltare furbetto sulla pelle lattea…

Guess this is where it all beging
When we let the music play
Wanna drag me in
Taste me like champagne
And let your hands go everywhere
On my body, through my hair
Your moves are so amazing
You know it makes me crazy
Ah Ah Ah
I wanna play with fire
Ah Ah Ah
I wanna play with fire


La lingua che ti sfiora, ti lacera la pelle al suo passaggio… ti brucia con un semplice sfiorarti… segni umidi e semi-invisibili, scie bollenti che ti donano piacere. Labbra che rubano le tue, che ti sfiorano la pelle.
E lasciano un marchio rosso dietro di sé.
Mio, mio, mio!
E tu che tenti di render pan per focaccia, graffiando, gemendo e stuzzicando là dove è più sensibile…
Con le mani, con le gambe… strusciandoti addosso a quel corpo nudo che sembra non volerti dare soddisfazione. Strusciandoti contro quella mano che ti tocca, senza farlo veramente. Che sfiora la tua punta, senza liberarti dall’insoddisfazione.
Per poi fissarti e ghignare, allargandoti le gambe.
Cotto a puntino…!
Penetrandoti e facendoti urlare dal piacere…

Don't stop it no, surrender to the beat just you and me
Just like it used to be, set your heart free when you surrender
Don't stop it no, cause I can feel the heat of you and me
Just like it used to be, set your heart free when you surrender

(I can barely breathe.......I can not believe
There's only you and me.....Moving
Desperatly.....Suddenly dance the dance)

(El beso.....Otro beso
Nada se compara...only you to me
Nothing means more to me)

Gemiti.
Fremiti.
Passione.
Desiderio.
Lacrime che scendono, mentre il piacere si diffonde, il sudore che cola, corre dalla fronte e passa sul viso, lungo il collo, fino al petto… cadendo sul suo amante ad ogni spinta.
Più forte, più forte, più forte!
Lo senti il suo desiderio. Lo comprendi dalle unghie piantate nella schiena. E socchiudi gli occhi, lasciando da parte la gentilezza.
Per fare, finalmente, sesso come si deve.


And when we can't get enough
And history repeats
I only hear the sounds
Of your voice echoing
We'll do it all again somehow
Because it feels so good
We'll do the things that everybody-
Else wishes that they could

Ed il respiro che si condensa sui vetri freddi, il calore dei corpi troppo alto per essere trascurabile. Le mani che lo cercano, cercano colui che lo possiede, che lo dilania a causa del troppo piacere, dell’eccitazione che cresce ad ogni suo movimento, anche minimo dentro di lui.
Lo senti.
Lo stringi perché raggiunge il tuo paradiso, raggiunge là, dove vuoi essere sfondato.

Don't stop it no, surrender to the beat just you and me
Just like it used to be, set your heart free when you surrender
Don't stop it no, cause I can feel the heat of you and me
Just like it used to be, set your heart free when you surrender

La voce che esce da quelle labbra ti rende schiavo.
Inneggia alla passione che ormai vi ha resi un tutt’uno.
Non ti fermare…
Continua…!
E ti trasforma in una bestia sempre più affamata di sesso, affamata del suo corpo e del suo spirito.
Ed all’ultima nota della canzone la mano che stringeva quei capelli turchesi si accascia sul letto ed un sorriso si stampa sulle labbra.
Soddisfazione.
Piacere.
Orgasmo.

Don't stop it no, surrender to the beat just you and me
Just like it used to be, set your heart free when you surrender
Don't stop it no, cause I can feel the heat of you and me
Just like it used to be, set your heart free when you surrender…


Era rimasto ad osservarlo per ore, mentre dormiva.
Quante volte l’avevano fatto, quella notte?
Due?
No, no.
Minimo tre.
Aveva perso il conto.
Ma andava bene così, infondo.
Si mosse nel letto, arricciando le coperte e le lenzuola per averle tutte per sé. Doveva avere freddo senza il suo corpo a scaldarlo….
“Mhm…”
“Oh… finalmente ti sei svegliato…” lo stuzzicò il ragazzo dai capelli turchesi, punzecchiandogli la guancia.
Rispose con un semplice brontolio, mentre si tirava su le lenzuola, coprendosi del tutto, stanco ed accaldato. Con nessun altro l’aveva mai fatto. Di solito si alzava appena finito l’amplesso, afferrando tutti i suoi vestiti e cambiandosi in fretta e furia.
Quel ragazzo lo aveva sicuramente fatto impazzire…
“… Non voglio alzarmi…” era stato davvero lui a dirlo? Per davvero? Oddio.
Grimmjow sorrise, accarezzandogli il viso.
“Per sta notte sei mio… quindi puoi anche dormire.” Disse, la voce un po’ maliziosa e cattivella.
L’altro lo fissò con gli occhi nocciola intenso, non capendo se stesse dicendo la verità o meno. Gli sorrise, in risposta.
È tremendamente bello quando lo fa, vero?
Il ragazzo lo baciò all’improvviso, dolce e passionale. Ichigo rimase un po’ spiazzato, gli occhi socchiusi che si chiudevano del tutto, lasciandosi trasportare.
Gli accarezzò i capelli e le guance come poco prima, il dorso della mano che esplorava il suo viso.
“Da sta sera sei mio.”
Autoritario.
Come al solito.
“E chi ti dice che sarà così?” chiese il rosso, ghignando, coricandosi sopra di lui ed allacciando le braccia attorno al suo collo.
“Mhm… Una vocina….”
“Idiota.”
“Tu lo sei di più.”
Si soffocarono in un bacio, lottando tra di loro.
E da quella sera fu solamente suo.



End.
   
 
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