Hoseok amava il
fatto che lui e Yoongi non dovessero più
nascondersi. O meglio, non dovevano più nascondersi da Jin,
quindi, almeno nel
loft, potevano essere liberi di fare o dire quello che volevano. Non
che fosse
cambiato qualcosa, tra loro. Yoongi arrivava ancora quando voleva e lui
continuava
a non avere alcun controllo sui loro incontri, ma ora non doveva
più farlo
entrare di nascosto, portandolo subito in camera sua e chiudendocelo
dentro. E,
soprattutto, Yoongi non doveva più sgattaiolare via la
mattina presto. Quella,
probabilmente, era la cosa che preferiva più di tutte.
Potevano svegliarsi con
più calma e Yoongi, se ne aveva voglia e se non aveva
fretta, poteva anche
fermarsi a fare colazione con loro. Jin hyung gli aveva addirittura
lasciato il
suo posto a tavola spostandosi a capotavola, tra Namjoon e Yoongi,
appunto. A
Hoseok piaceva davvero averlo intorno. Poteva imparare a conoscere
tante
piccole cose su di lui, cose che non avrebbe potuto di certo scoprire
se non
avessero portato quello che c'era tra loro ad un livello successivo.
Non che
quello fosse un livello successivo, chiaramente. Non era ancora niente,
solo
che, nel niente, ora c'era qualche dettaglio in più. Ad
esempio, aveva avuto
modo di scoprire che, se non aveva impegni urgenti, Yoongi amava
perdersi in uno
stato di dormiveglia, di mattina. Ed era esattamente quello che stava
facendo
in quel momento. La sveglia era suonata ormai da mezzora, Hoseok si era
alzato
subito, come faceva ogni giorno, e dopo averlo salutato con un
buongiorno -un
buongiorno ricambiato solo da un mugolio infastidito- era andato in
bagno a
farsi una doccia. Dopo essere tornato in camera e aver ritrovato
l'altro
esattamente come l'aveva lasciato, spese una manciata di minuti davanti
all'armadio spalancato, scegliendo con attenzione quello che avrebbe
dovuto
indossare per andare al lavoro. Si infilò un paio di boxer
neri e poi si
sedette sul bordo del materasso, vicino a Yoongi, e, piano, lo
chiamò "Ehi
dolcezza, sono già le sette e mezza. Non hai nessun impegno
stamattina?"
La
risposta di Yoongi
fu uno "Stai zitto" borbottato mentre faceva affondare ancora
più la
testa sul cuscino. Era steso su un fianco e gli stava dando le spalle,
Hoseok
poteva ammirare la sua pallida schiena in contrasto con le sue lenzuola
blu, colore
che stava magnificamente bene con i capelli rosa dell'altro, sparsi sul
cuscino
coperto dalla federa della stessa tinta delle lenzuola. No, non c'era
niente di
studiato in tutto quello, ma Hoseok era convinto che quel ragazzo, tra
le sue
cose sistemate in quella stanza secondo il suo ordine logico e
assoluto, ci
stava perfettamente bene. Come se quello fosse esattamente il punto in
cui
doveva stare. Si permise di sorridere appena, tanto l'altro non se ne
sarebbe
accorto, troppo impegnato nel tentativo di ignorarlo per poltrire
ancora un
po'. A quel punto, poi, partì all'attacco. Gli si fece
più vicino, quasi
stendendosi, e, con estrema delicatezza, iniziò a lasciargli
dei morbidi baci,
che dovevano in realtà fargli solo un po' di solletico,
partendo dal collo e
scendendo con calma, seguendo la linea della spina dorsale. Lo
sentì
rabbrividire e subito dopo gli disse "Falla finita. E' tua la regola
del
niente sesso di mattina dopo la doccia, non spingermi ad infrangerla"
La risata che
gli provocò quella frase lo costrinse a
separarsi dalla pelle liscia di Yoongi "No, la regola non s'infrange"
a quel punto si rialzò e, dopo essersi infilato la camicia,
riprese
"Almeno sei riuscito a formulare una frase di senso compiuto di
più di due
parole. Sei sveglio, l'intento era quello"
Lo
guardò mettersi seduto, con estrema calma e stiracchiarsi
pigramente, per poi guardarsi intorno con gli occhi ancora assonnati.
Quando
questi si posarono su di lui, mentre ormai si stava abbottonando i
pantaloni,
ghignò appena "Puoi essere davvero sleale quando vuoi, sai?"
Il fatto che
avesse ancora gli occhi gonfi dal sonno non
rendeva per nulla credibile quel sorriso furbetto. Se le cose fossero
state
diverse, probabilmente Hoseok non si sarebbe limitato a pensare e basta
che
fosse estremamente carino in quel momento e glie l'avrebbe detto senza
farsi
troppi problemi. Lo era sempre, in generale ma così, appena
sveglio e tutto
spettinato, lo era in un modo ancora diverso. Si limitò
semplicemente ad
ignorare ogni suo pensiero, rispondendo alla domanda, anche se
retorica,
dell'altro "Beh, tra meno di mezzora devo uscire e non posso farlo se
il
letto rimane in questo stato, per cui, mio caro, vedi di alzare quel
tuo bel
culetto da lì"
Lo
sentì sospirare, mentre lui gli dava le spalle,
recuperando una cravatta scura dal cassetto. Preferiva non guardarlo
negli
occhi mentre gli diceva certe cose. Il letto doveva rifarlo veramente,
prima di
uscire, altrimenti avrebbe pensato solo al fatto che la sua stanza era
in disordine
mentre avrebbe dovuto lavorare, ma la realtà era che non gli
piaceva dirgli che
doveva andarsene. Non quando era convinto che, se fosse stato suo anche
Yoongi,
probabilmente quel letto non lo avrebbe nemmeno mai rifatto, tanto si
era
convinto che il suo posto nel mondo fosse quello.
Con la coda
dell'occhio lo vide alzarsi e andare subito verso
il comò, dove sapeva avrebbe trovato i suoi vestiti.
Infatti, dopo nemmeno una
manciata di secondi lo sentì ridere e dire "Sono due
settimane ormai che ti
ci vedo e ancora non mi spiego come tu possa alzarti per piegare e
ordinare i
vestiti subito dopo averlo fatto"
"Cosa dovrei
fare? Lasciarli per terra come fossimo in
un campo profughi?"
Glie l'aveva
già spiegato, ormai. L'aveva spiegato a tutti
quelli che glie l'avevano visto fare, in effetti. Non sarebbe mai
riuscito a
dormire con la consapevolezza di avere tutta quella roba sparsa per il
pavimento della camera in quel modo. Non sarebbe mai riuscito nemmeno a
rilassarsi. Yoongi gli sorrise "No" si infilò la maglietta
bianca a
maniche corte che teneva in mano e poi gli si avvicinò,
dandogli un piccolo
bacio sulle labbra "Devi fare quello che ti senti di fare. Va bene,
anche
se non me lo spiego"
Quella era la
differenza tra Yoongi e chiunque c'era stato
prima. Qualcuno l'aveva preso in giro, altri invece gli avevano
semplicemente
detto che era uno strano forte o che, probabilmente, c'era una cura per
le sue
ossessioni. Lui, invece, l'aveva semplicemente guardato, dopo la loro
prima
volta in quella camera, e, dopo avergli chiesto cosa stesse facendo,
aveva
ascoltato la spiegazione, rispondendogli con un ok e un sorriso
stampato in
faccia. Sicuramente quel sorriso era una vaga derisione e quell'ok era
stato un
po' troppo menefreghista, ma gli andava bene sul serio. Non chiedeva
troppo,
non lo prendeva mai davvero in giro e non pretendeva che lasciasse
perdere. E
sì, tutto quello aveva influito sul fatto che Hoseok avesse
iniziato ad
affezionarsi a lui, volendo passarci più tempo ancora, al di
fuori degli
incontri in camera da letto. Pensava che, anche se non si sarebbe mai
abituato
al ritmo frenetico con cui il suo cuore cominciava a battere quando gli
capitavano mementi come quelli, poteva imparare a convivere con quella
sensazione. Yoongi, in un lasso di tempo a dir poco troppo breve, era
riuscito
a stravolgere completamente la sua esistenza e le sue convinzioni.
Erano
piccole cose, certo, ma per lui anche quelle riuscivano a fare
un'enorme
differenza. Il problema era che, tutto quello, all'altro non glie lo
poteva
dire. Non c'era niente, tra loro, e Yoongi sembrava assolutamente
intenzionato
a lasciare le cose così com'erano e Hoseok, di delusioni, ne
aveva avute anche
troppe prima di incontrarlo, quindi non avrebbe mai fatto nulla per
compromettere, cambiare o rovinare quel poco che c'era tra loro.
Così, dopo
aver ricevuto quel leggero bacio, non disse nulla, non rispose,
ignorò il suo
cuore che sembrava essere impazzito e riprese a fare il nodo alla
cravatta,
mentre l'altro se ne ritornava a riprendere le sue cose.
Calò un silenzio
pesante, quasi ingombrante, fra loro. Hoseok non le sapeva davvero
gestire
certe cose e non riusciva a capire come per l'altro tutto quello fosse
normale.
Sospirò internamente e iniziò a rifare il letto
mentre Yoongi, dopo essersi
rimesso anche i pantaloni, aveva iniziato a controllare il telefono.
"Merda"
Hoseok
alzò lo sguardo nella sua direzione "E' successo
qualcosa?"
Lo vide digitare
di fretta un messaggio mentre si mordeva il
labbro inferiore, aggrottando le sopracciglia in un'espressione
accigliata
"No, mi hanno solo anticipato una specie di servizio fotografico a
questo
pomeriggio. Avevo promesso a Jin hyung che sarei stato un po' con lui,
dopo il
modo in cui l'ho trattato mi pareva il minimo. Si arrabbierà
ancora"
"Sarà
una cosa lunga?"
"Non dovrebbe,
solo che lo diventerà sicuramente. Tra
che riuscirò a togliermi tutta quella roba dalla faccia e
raggiungere questo
posto, Jin hyung si sarà comunque già offeso"
Hoseok
sospirò, riportando lo sguardo sulle coperte del suo
letto che cercava di stendere con precisione "Puoi dirgli che potresti
solo fare un po' di ritardo e se vuoi ti vengo a prendere io con la
macchina,
così non dovrai perdere tempo a struccarti ma non dovrai
nemmeno andare in giro
a piedi per la città conciato in quel modo"
Yoongi
lasciò il telefono sul comò e, dopo aver disteso
le
braccia lungo i fianchi, si girò completamente verso di lui,
guardandolo
stupito "Davvero lo faresti?"
Scrollò
semplicemente le spalle, come se quello che aveva
appena detto fosse una cosa da niente "Comunque a casa dal lavoro
dovrei
tornarci, allungare un po' la strada o fare un po' più tardi
del solito non mi
costa nulla"
L'altro
inarcò le sopracciglia storse un po' la testa in una
chiara espressione di chi aveva appena ascoltato una colossale
stronzata.
Hoseok, però, insistette "Dico sul serio" il che era pure
vero, non
aveva problemi a modificare i suoi programmi, non se lo faceva con un
largo
anticipo. La giornata, in quel caso, continuava ad avercela
programmata. Finì
di sistemare il letto e, a quel punto, si rimise in piedi, guardandolo
serio, per
fargli capire che era davvero così che stavano le cose.
Yoongi,
continuando a guardarlo, stavolta in maniera più
scettica, riprese "Lo fai solo perché così questa
sera sarò già qui e non
dovrò perdere tempo a discutere con hyung, vero?"
Fu come se il
suo cuore fosse stato afferrato da entrambe le
estremità e poi tirato senza pietà. No, lui a
quello non ci aveva minimamente
pensato, non c'entrava nulla il sesso. Non quella volta. Forse non
c'entrava
proprio più niente, nonostante ci fosse solo quello. Prese
la sua
ventiquattrore dalla poltrona, posizionata ai piedi del letto, e la
giacca
dalla stampella appesa all'anta dell'armadio e, mentre si stava
dirigendo verso
la porta per uscire dalla camera, mise su un sorriso finto "Beh,
qualcosa ci
dovrò pur guadagnare, no?"
Ancora,
evitò di guardare l'altro negli occhi dicendo quella
bugia, perdendosi così anche la delusione nel volto di
Yoongi.
---
Il fatto che
quella, in ufficio, fosse una giornata
estremamente piena, per Hoseok era una vera e propria benedizione. Il
tempo che
avevano a disposizione per la preparazione della campagna pubblicitaria
prima
della presentazione ai dirigenti e al cliente era ormai agli sgoccioli
e tutte
-tutti Hoseok, ci sei pure tu, anche se
non conti un cazzo- erano estremamente indaffarati per gli
ultimi dettagli
fondamentali, quelli che potevano fare la differenza. In quella maniera
aveva
avuto modo di ignorare quella brutta sensazione che aveva alla bocca
dello
stomaco, come se avesse avuto un brutto presentimento. Era arrivata
mentre
stavano facendo colazione tutti insieme, a casa. Yoongi stava spiegando
a Jin
che avrebbe potuto fare un po' di ritardo, quella sera, al loro
appuntamento,
ma che Hoseok si era offerto di accompagnarlo, così che il
ritardo, se ci fosse
stato, sarebbe stato ridotto al minimo. Namjoon, a quel punto, dopo
aver tenuto
gli occhi puntati sul suo piatto senza dire una parola a nessuno, aveva
alzato
la testa e, guardandolo con espressione fin troppo seria, s'intromise
"Che, vuoi tornare a fare lo zerbino un'altra volta?"
Hoseok lo aveva
semplicemente ignorato, sussurrando anche a
Yoongi di lasciarlo perdere dato che era evidente che fosse il suo
cattivo
umore a parlare, ma quella strana sensazione, quel brutto
presentimento, era
nato lo stesso e ancora non se ne era andato. Certo, era riuscito a far
finta
di niente continuando a svolgere il suo lavoro per la maggior parte del
tempo,
ma era lì e si era pure intensificato quando ricevette il
messaggio da Yoongi
con l'orario e l'indirizzo a cui si sarebbe dovuto far trovare.
Sicuramente,
l'aggiunta di quell'"Aspettami in
macchina" come conclusione del testo, non era di aiuto.
Lui davvero non
si stava facendo alcun tipo di illusione,
proprio come aveva detto al suo amico giorni prima, ed era vero che si
stava
facendo bastare quello che c'era tra lui e Yoongi senza pretendere
altro, ma le
parole di Namjoon l'avevano scosso e non poco. Non voleva tornare ad
essere
l'Hoseok dei primi tempi del college, quello che cercava
irrimediabilmente di farsi
degli amici e che non ci riusciva in alcun modo per via delle troppe
prese in
giro. Era cresciuto, era cambiato ed era riuscito a diventare una
persona di
successo, con un buon lavoro che gli piaceva e che era pure ben
retribuito.
Certo, la sua crescita gli era costata qualche altra piccola mania, ma
aveva
imparato a conviverci. E stava bene. Non poteva negare a se stesso,
però, che
per quanto la compagnia dell'altro ragazzo gli piacesse, facendogli
probabilmente
anche bene da una parte -alla fine aveva accettato di perdere il
controllo su
delle cose e si lasciava trascinare in qualche piccolo imprevisto-
dall'altra,
come aveva detto Nam, poteva rappresentare un rischio, portandolo a
compiere
dei passi indietro. Quella era una cosa che lo terrorizzava a morte. A
lui
piaceva il nuovo e migliorato Hoseok, nonostante non potesse uscire di
casa
sapendo che qualcosa, qualsiasi sua cosa, non fosse al suo posto. Era
una
fissazione, era vero, ma gli dava sicurezza ed era tutto ciò
che gli serviva
per poter andare avanti. Yoongi, invece, era il più grande
punto interrogativo
che avesse mai incontrato in vita sua, era un salto nel vuoto e, dopo
aver
sentito il suo migliore amico dirgli quella cosa, non poteva
più negare di esserne
terrorizzato.
Purtroppo,
Yoongi stava iniziando a piacergli davvero troppo
per farsi bastare come unica certezza da parte sua il non poter entrare
in
alcun modo nella sua vita.
Mentre lo stava
aspettando in auto, come gli era stato cortesemente
richiesto, quella
sensazione era diventata talmente forte che era ormai impossibile far
finta che
non ci fosse. Yoongi era in ritardo, di almeno cinque minuti, e Hoseok
non
riusciva a far tacere quella voce nella sua testa -voce che somigliava
in
maniera sconcertante a quella di Namjoon- che gli ripeteva che, in quel
modo,
stava praticamente facendo da autista al ragazzo che non voleva avere
niente a
che fare con lui nella vita reale, ma che poi si intrufolava nel suo
letto ogni
volta che ne aveva voglia. Continuava a ripetersi che lo sapeva, che
quello tra
lui e Yoongi era solo sesso e che quella proposta di andarlo a prendere
glie
l'aveva fatta lui, spontaneamente, perché era vero che non
gli costava nulla
farlo, ma non riusciva a calmarsi in alcun modo. L'agitazione aveva
preso
possesso del suo corpo, non riusciva a tenere fermi mani e piedi, e
sapeva
perfettamente cosa significava tutto quello. Sarebbe andato presto
fuori di
testa, come simpaticamente diceva Namjoon. E il pretesto per farlo glie
lo
presentò proprio Yoongi, qualche istante dopo. Era appena
uscito dalla porta
dell'edificio in cui il suo servizio fotografico si era svolto, vestito
in
maniera fin troppo diversa da come era abituato a vederlo di solito,
con i
capelli perfettamente pettinati e il trucco pesante sugli occhi. E in
compagnia. L'altro ragazzo, non aveva idea di chi fosse, era vestito in
maniera
molto simile a quella di Yoongi, anche lui perfettamente acconciato e
Hoseok,
guardandolo, pensò che era quello il tipo di ragazzo che si
sarebbe aspettato di
ritrovarsi davanti quando Jin aveva detto di conoscere un futuro idol.
Era
davvero bello. E troppo vicino a Yoongi. Lo vide posargli una mano su
un
braccio, in maniera quasi intima, per poi farla scendere delicatamente
accarezzandolo per tutta la lunghezza fino a sfiorare la mano di Yoongi
e
posarsi lì per qualche secondo, prima di lasciarlo e
allontanarsi da lui.
Yoongi, invece, gli stava sorridendo calorosamente mentre lo salutava.
Hoseok
distolse lo sguardo, puntando gli occhi sul volante dell'auto, mentre
Yoongi
attraversava la strada e lo raggiungeva. Non si girò nemmeno
quando l'altro
aprì lo sportello e ed entrò, salutandolo.
"Grazie per
avermi aspettato. Sono tanto in ritardo? Non
ho perso tempo nemmeno per guardare l'ora quando abbiamo finito"
Mise in moto,
sentendosi ancora sul punto di esplodere. Non
erano affari suoi, Yoongi non voleva metterlo in mezzo alle sue cose e
lo
sapeva, ma non poté non chiedergli "Chi era quello?"
Si permise solo
per un attimo di guardarlo con la coda dell'occhio
e lo vide fare una smorfia seccata che disturbò Hoseok
ancora di più.
"Chi?"
"Il ragazzo che
era con te, mi pare ovvio"
"Un amico. E
collega"
Hoseok rise
appena "E' molto bello. Lui sembra
un vero idol, non c'è che dire"
Riuscì
a percepire quanto Yoongi fosse seccato anche senza
guardarlo in faccia, sentendo solo quel misero "Già"
praticamente
ringhiato. Per l'ennesima volta, Hoseok non seppe come
arrivò a quel punto. Gli
succedeva fin troppo spesso quando era con lui, ma se prima era stato
sempre merito
dell'altro, quella volta, ripensandoci, non avrebbe potuto incolpare
nessun
altro al di fuori di se stesso. E solo di colpa poteva trattarsi, dato
il modo
in cui sbottò "E' un amico come lo sono io, oppure?"
"Scusami?"
Yoongi scandì con estrema lentezza ogni lettera di ogni
sillaba, sottolineando
con grande efficacia quanto la sua domanda lo avesse offeso.
"Non posso
sapere neanche questo?"
Sempre con la
coda dell'occhio, riuscì a percepire Yoongi
girarsi completamente verso di lui per chiedergli arrabbiato "Mi stai
veramente chiedendo se ci vado a letto?"
Hoseok a quel
punto, praticamente incominciò a sputare parole
"Beh, sembravate affiatati" -non
dire per nessun motivo al mondo quello che stai pensando Hoseok, non
farlo-
"Non mi sorprenderebbe se ci fosse qualcun altro visto il modo in cui
hai
iniziato con me"
Ma
perché non si dava
mai retta? Ah,
giusto. Era matto.
Dopo un silenzio
che sembrò infinito Yoongi gli rispose
"Ferma la macchina"
"Ti ho detto che
ti avrei porta-" si interruppe
quando gli ripeté la stessa frase, stavolta alzando la voce,
però. A quel punto
fece come gli era stato chiesto, accostandosi al marciapiede. Una volta
fatto,
fece per girarsi verso l'altro ma questo, invece, non perse tempo.
Aprì lo
sportello e, dopo avergli sibilato cattivo un "Vaffanculo, Jung
Hoseok" scese dall'auto e iniziò ad allontanarsi di corsa.
Hoseok, rimasto
lì, solo a fissare come un imbecille il punto
in cui Yoongi era sparito, si rese conto che quella volta, a follia,
aveva
decisamente esagerato. Alla fine, non credeva fosse da tutti riuscire a
perdere
un niente e dare indirettamente della puttana al ragazzo per cui si
provava
qualcosa. Si era
davvero superato.
Unendo le
mani sulla parte alta del volante e buttandoci
sopra la testa, sospirando e imprecando contro se stesso, si chiese
come
avrebbe fatto a rientrare in casa, più tardi, sapendo che
quella notte e il
giorno dopo non avrebbe trovato Yoongi nel posto che gli aveva
assegnato quella
stessa mattina.
Buon salve a
tutti
quanti voi, miei cari!
Siamo qui
riuniti
questa sera con un capitolo un po' particolare xD
Il tono
è
decisamente differente da quelli precedenti e anche per forza, l'ironia
questa
volta non mi sarebbe stata d'aiuto. Sarò sincera, non
è stato facile scrivere
di Hoseok e del suo stato d'animo. Come avrete sicuramente capito, il
suo
personaggio sente il bisogno di avere tutto sotto controllo e, quando
questo
non succede, anche per la più piccola delle cose, non riesce
più a ragionare. E
Yoongi per lui non fa decisamente parte delle cose di poco valore, la
ragione
questa volta l'ha proprio buttata nel water.
Più o
meno, questo
è quello che volevo trasmettere e lo so che lo dico sempre,
ma questa volta
sono più seria che mai: sono completamente insicura e
totalmente insoddisfatta.
Spero quindi di non
aver deluso nessuno e mi piacerebbe tanto sapere cosa pensate di questo
capitolo, diverso rispetto agli altri.
Detto questo,
ringrazio come sempre tutti quanti! Siete fantastici, davvero ♥
Buonanotte
a tutti,
a presto spero ♥
YoongiYah
(che torna a logorarsi con la sua
disperazione)