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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    07/04/2016    7 recensioni
[STORIA AD OC - ISCRIZIONI SEMPRE APERTE]
Nelle profondità della Fascia Oscura, un potente demone si risveglierà dal sonno in cui era stato confinato! La sacerdotessa che si era sacrificata per sigillarlo si risveglierà a sua volta e toccherà di nuovo a lei fermare l'avanzata dei demoni ma questa volta non sarà sola. Per sconfiggere il nemico radunerà i maghi più forti e con loro creerà una gilda di maghi volti alla difesa dell'umanità!
La guerra ha inizio!
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI DAL PROLOGO AL VENTESIMO CAPITOLO (praticamente tutti i capitoli pubblicati XD). Altra cosa, al capitolo numero 20 (secondo EFP) è presente il riassunto della storia fino a quel punto e il riassunto di tutti gli OC presenti.
Spero di avervi incuriositi e grazie a chi leggerà e/o parteciperà! Alla prossima, chaos!!!
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 24



I versi dei gabbiani, così numerosi ed insistenti le fecero aprire gli occhi. Un'improvvisa fitta alla testa la svegliò del tutto, stordendola per il dolore e facendole sputare un po' di acqua salata. Cercò di guardarsi attorno, vedendo solo degli alberi, alcuni cespugli e i gabbiani che volavano in cielo, sospinti dalla brezza marina.

L'inconfondibile profumo del sale le invase le narici e pian piano l'aiutò a ricordare. Era vicino al covo della sua gilda di ladri che dava su un'alta scogliera. Improvvisamente alcune immagini le balenarono nella mente.

Il portone della gilda che veniva letteralmente distrutto. La polizia che entrava cercando di arrestarli tutti. Una corsa senza meta per scappare e poi il vuoto sotto ai suoi piedi. Kenta che si gettava per salvarla.

Sgranò gli occhi per lo shock -Kenta!-

Ehi qua ne abbiamo preso uno. Ne avete trovati altri?” domandò una voce oltre il cespuglio facendola sussultare. Aileen attivò all'istante il suo potere e divenne invisibile, sporgendosi leggermente oltre le foglie.

Quello che vide le fece perdere un battito. Il suo migliore amico, Kenta, stava venendo ammanettato da alcuni poliziotti. Si guardò attorno cercando di pensare ad un modo per salvarlo, ma all'ultimo notò che il suo sguardo era diretto verso di lei e le stava chiedendo di non muoversi.

Aileen provò ad ignorarlo facendo qualche passo in avanti ma lo sguardo di Kenta si indurì leggermente, facendola desistere. Nel più completo silenzio lo vide entrare dentro ad una carrozza usata per il trasporto dei prigionieri, svanendo poi all'orizzonte.

Un'altra fitta alla testa la fece cadere in ginocchio mentre una voce femminile iniziò ad urlare nella testa.

...leen!”

Aileen!”

AILEEN!!!”



La ragazza si riprese giusto in tempo per gettarsi di lato, evitando un grosso shuriken a tre lame fatto di materia oscura. Dopo essersi rimessa in piedi, spostò lo sguardo sul suo avversario: Kenta, colui che era stato il suo migliore amico per diversi anni e che ora era diventato un pupazzetto nelle mani di un arcidemone.

Spostati Aileen!” urlò Akira alle sue spalle scagliando diverse lame di ferro arrugginite addosso a Kenta che, creando un grosso scudo a torre, riuscì a difendersi da tutti gli attacchi della bambina. Dopo aver gettato via lo scudo, il ragazzo impugnò la sua spada e si lanciò addosso alle due avversarie.

Akira incrociò velocemente le braccia davanti al volto e tutti i pezzi di metallo e di legno presenti davanti a lei si frapposero tra di loro, ostacolando l'avanzata di Kenta che fu costretto a distruggerli tutti con la sua arma, mentre Aileen diventò nuovamente invisibile cercando di aggirarlo ma il ragazzo si voltò rapidamente verso di lei e cercò di colpirla con un fendente dall'alto.

La maga fece un ampio balzo all'indietro ed evitò il colpo, tornando visibile -Mi ero dimenticata dei suoi occhi... possono vedermi anche quando attivo il mio potere...-

E' inutile che provi ad affrontarmi. Non potrai mai sconfiggermi.” sibilò Kenta fissandola con gli occhi iniettati di sangue, evitando poi alcune schegge di ferro scagliate da Akira che tornò ad affiancare Aileen.

Hai un piano?” domandò la bambina continuando comunque a mantenere lo sguardo su Kenta, accompagnato da un ghigno non proprio rassicurante. Aileen non seppe risponderle, afferrando nel mentre la corda che teneva appesa sul fianco “Riesci ad impegnarlo?”

Akira ampliò il suo ghigno “Quando ci hanno insegnato la magia, io sono risultata la migliore di tutti loro, Kenta compreso. Non avrò problemi!” e piegando leggermente le gambe, portò le braccia verso il corpo. Una leggera scossa sismica fece tremare la stanza sorprendendo Aileen e, creando svariate crepe, diversi pezzi di roccia si staccarono dalle pareti posizionandosi davanti alla bambina.

Kenta si posizionò con una guardia alta, stringendo con forza l'impugnatura della sua arma con ambo le mani. Nello stesso istante, tutte le rocce bersagliarono il ragazzo che, con dei movimenti ai limiti dell'umano, le colpì tutte senza batter ciglio e senza muovere le gambe, sfruttando soltanto le braccia.

Dimenticavo che lui è risultato il miglior combattente di tutti i prigionieri...” rammentò Akira creando altri proiettili di roccia e di ferro, continuando a scagliarli addosso al bersaglio “Devo ferirlo una sola volta e poi potrò ucciderlo”.

Aileen sgranò gli occhi nell'udire quelle parole “Non devi ucciderlo! Dobbiamo salvarlo!”

Aileen... lo so che voi due siete molto legati e devi credermi, ho provato in tutti i modi a farlo tornare in sé ma non c'è stato verso di farlo ragionare.” spiegò Akira guardando l'amica “Neanche io vorrei ucciderlo ma preferisco farlo io piuttosto che un arcidemone cannibale che si diverte a veder soffrire noi umani”.

Devo provarci io! Tu non ucciderlo!” la implorò Aileen preparando la corda come un lazo “Ti prego!”

Akira la fissò ancora per qualche secondo, sbuffando con sguardo innervosito “E va bene... ma se dovesse tentare di ucciderti, lo eliminerò senza esitazione”.

Aileen la ringraziò con un cenno del capo e si allargò sulla destra, venendo seguita dallo sguardo di Kenta che alla fine lo riportò su di Akira, il nemico più pericoloso dal suo punto di vista. La bambina, dopo aver creato un centinaio di lame metalliche e di piccole rocce, iniziò a farle levitare in tutte le direzione, circondando lentamente il ragazzo ma senza avvicinarle troppo ad Aileen.

Con uno schiocco delle dita, tutti gli oggetti schizzarono verso il centro e Kenta, diversamente da prima, fu costretto ad ruotare anche su sé stesso riuscendo comunque a deviare o a distruggere tutti i colpi di Akira. Con la coda dell'occhio notò un altro movimento e, calando un potente colpo dall'alto, schiacciò al suolo la corda di Aileen, senza tuttavia riuscire a tagliarla.

La ragazza ritirò subito la sua 'arma' e si preparò a scagliarla un'altra volta, mentre Akira risollevò tutti i frammenti a terra ancora utilizzabili. Capendo di essere in una situazione di stallo, Kenta fece svanire la sua spada e creò due balestre da polso, anch'esse dall'aspetto grottesco e ne puntò una verso Aileen, mentre con l'altra mirò ad Akira.

Le due rimasero in attesa, flettendo le gambe. Aileen poteva contare sulla sua agilità per evitare gli eventuali dardi di quella balestra, ma non era tanto sicura per Akira. La bambina poteva anche avere un grande potere magico ma di certo non era così agile da poter evitare qualcosa di così veloce.

Contrariamente a quanto immaginato da Aileen, Akira fece cenno a Kenta di avanzare “Su, spara!”

Il ragazzo non se lo fece ripetere e sparò un dardo mirando alla testa della bambina che, alzando una mano, bloccò il colpo a mezz'aria, facendolo ruotare verso Kenta per poi rispedirglielo indietro. L'avversario inclinò leggermente la testa, evitandolo al pelo e sparò un altro dardo, ripetendo il gesto anche con l'altra balestra.

Akira bloccò nuovamente il colpo a mezz'aria mentre Aileen si limitò a schivarlo gettandosi di lato verso il muro opposto alla compagna.

-Se ci troviamo su due lati opposti avrà di sicuro più difficoltà nel mirarci entrambe.- si disse Aileen preparando la sua corda. Kenta rimase fermo per qualche secondo e alla fine puntò entrambe le balestre verso Akira, sorprendendole entrambe perché quella era un'ottima occasione per fermarlo.

-Perfetto, se mira a me non potrà colpire Aileen e lei potrà immobilizzarlo!- pensò Akira preparandosi a scagliargli addosso delle lame di ferro ma all'ultimo bloccò qualunque idea di attacco, facendo ghignare il suo avversario.

Se mi manchi, riuscirai a controllare i tuoi attacchi, così da non colpire Aileen, e proteggerti nello stesso istante?” domandò Kenta fissando la bambina dritta negli occhi che, mantenendo in vista il ghigno, sibilò “Tu sottovaluti il mio potere”.

Allora mostrami cosa sai fare sotto pressione!” la incitò Kenta scoccando svariati dardi in rapida successione. Akira li bloccò tutti a mezz'aria seppur fossero molto più vicini rispetto a prima e, dopo averli puntati verso il suo avversario, glieli rispedì mirando alle gambe, così da non poter ferire Aileen che si lanciò in avanti in quel momento.

Kenta ampliò in un istante il suo ghigno e, facendo un breve scatto in avanti, saltò in alto posando poi un piede su uno dei suoi stessi dardi e, usando una sola gamba, fece una capriola all'indietro, tenendo le braccia puntate in avanti che, quando si ritrovò con la testa verso il basso, puntarono Aileen con somma sorpresa delle due maghe.

Due dardi vennero sparati senza esitazione e, mentre il primo graffiò Aileen sulla coscia destra, il secondo le colpì in pieno il fianco sinistro, facendo schizzare sangue tutt'attorno. La ragazza cadde a terra urlando per il dolore ed estraendo rapidamente il dardo, gettandolo poi lontano.

Tu maledetto bastardo!” tuonò Akira scagliando rapidamente tutti i suoi colpi addosso a Kenta che, senza batter ciglio, creò un altro scudo a torre davanti a lui, usandolo per proteggersi completamente.

La bambina puntò entrambe le mani verso lo scudo facendolo a pezzi in pochi istanti ma, con sua somma sorpresa, Kenta era già scomparso. Prima ancora che potesse mettersi in posizione di difesa, un dardo oscuro si conficcò nella sua coscia sinistra, facendola cadere in ginocchio all'istante.

Il ragazzo le si lanciò addosso da quel lato, brandendo la sua spada ma quando fu prossimo a calare il colpo finale, una corda gli bloccò la lama, strappandogliela dalla mano. Kenta si girò infuriato verso Aileen vedendola in piedi seppur barcollante, con la corda ancora stretta tra le mani.

Sei davvero un insetto fastidioso.” sibilò il ragazzo cambiando bersaglio per poi spararle addosso altri dardi che vennero prontamente bloccati da Akira, la quale si beccò un calcio in piena faccia, venendo scagliata contro una parete già danneggiata. La bambina sputò un po' di sangue accasciandosi poi al suolo mentre Kenta iniziò ad avvicinarsi ad Aileen.

La ragazza preparò nuovamente la sua corda e, quando Kenta creò un pugnale per colpirla dall'alto, lei la tese orizzontalmente, bloccando la lama dell'avversario.

La tua corda forse è più fastidiosa di te.” sputò il ragazzo colpendola a tradimento con una ginocchiata allo stomaco. Aileen colse al volo l'occasione e, dopo avergli afferrato la gamba con entrambe le braccia, gli fece uno sgambetto all'unica gamba d'appoggio, facendolo finire a terra.

La ragazza si preparò quindi a legarlo con la sua corda ma Kenta si rialzò all'istante, balzando poi all'indietro e creando due grosse lance oscure. Aileen chiuse gli occhi preparandosi a ricevere il colpo ma nell'aria risuonò l'urlo del suo ex-amico e, riaprendoli di scatto, lo vide cadere in ginocchio con delle lame di ferro conficcate nelle gambe.

Dietro di lui vide Akira ancora a terra ma con la testa leggermente alzata e la mano destra puntata contro il loro avversario.

Prendendo la palla al balzo, Aileen avvolse rapidamente Kenta con la sua corda costringendogli le braccia al corpo, per poi schiacciarlo al suolo, sedendosi sopra di lui “Kenta! Per favore torna in te!”

Levati immediatamente!” urlò Kenta divincolandosi al meglio delle sue possibilità ma la ragazza non si fece disarcionare e gli afferrò con la forza la testa con le mani “Kenta non mi riconosci! Sono Aileen!”

Lo so chi sei! E devo eliminarti come richiesto dalla grande Aghisa! Tutti gli intrusi e i ribelli devono essere eliminati!” sbottò Kenta cercando di gonfiare i muscoli per liberarsi ma senza successo.

Aileen lo guardò fritto negli occhi “Kenta... non ricordi il mio cognome? Sei stato tu a darmelo...”



Aileen e Kenta erano seduti su una panchina della gilda, intenti a mangiucchiare qualcosa.

Quindi tu ti chiami Aileen ma non hai un cognome, giusto?” domandò Kenta con sguardo curioso e l'amica annuì. I due rimasero in silenzio per qualche minuto, quando Kenta esordì con “Gray!”

Aileen la guardò confusa “Gray?”

Sì! Il tuo cognome, d'ora in poi, sarà Gray!”

Perché Gray?” domandò Aileen.

Perché i tuoi occhi sono grigi e così non lo scorderò mai!” spiegò Kenta sorridendo. Aileen lo fissò per qualche secondo e alla fine sorrise anche lei “Aileen Gray... mi piace!”



Aileen...” sussurrò Kenta sorprendendo le due maghe. La ragazza seduta sopra di lui notò con sollievo che il sinistro bagliore nei suoi occhi si stava affievolendo sempre di più. Di getto, lo abbracciò con tutte le sue forze “Ehi Aileen mi fai male!”

La ragazza lo lasciò andare asciugandosi poi qualche lacrima “S... scusa! E' che sono felice di averti ritrovato!”

E io sono felice di aver ritrovato te.” commentò il ragazzo sorridendo, per poi girarsi verso Akira “Scusami se ti ho ferita! Non ero in me in quel momento...” ma la bambina scacciò qualcosa con una mano “Non fa niente, l'importante è che sei tornato in te!”

Dopo essersi alzata in piedi, Aileen liberò Kenta, aiutandolo ad alzarsi per poi abbracciarlo nuovamente, mentre Akira si portò vicino a loro, fissandoli con un ampio sorriso. Dopo essersi separati, il ragazzo fece qualche passo indietro, spostando lo sguardo tra le ferite delle sue due amiche.

Io... non so cosa dire... mi disp...!”

Una grossa lama oscura gli perforò il torace da dietro, schizzando una grossa quantità di sangue addosso alle due maghe che fissarono la scena completamente shoccate. Kenta guardò prima la lama e poi le sue compagne, vomitando un'enorme quantità di sangue e cadendo al suolo di faccia, permettendo così ad Aileen e Akira di vedere un altro Kenta alle spalle dell'originale.

Quel Kenta che aveva colpito il loro amico aveva gli occhi completamente rossi e il suo intero corpo sembrava fatto di oscurità. Con voce roca, sibilò “Tsk, si vede che non eri di alcuna utilità per la grande Aghisa. I deboli devono essere eliminati!”

Senza esitare, Akira frantumò la spada con cui Kenta era stato trafitto e scagliò i frammenti addosso al nuovo nemico che, con un ampio balzo all'indietro, riuscì ad evitare tutti i colpi, creando a sua volta due balestre da polso dall'aspetto molto più mostruoso con cui sparò, nel giro di pochi istanti, una decina di dardi contro le due maghe.

La bambina provò a bloccarli tutti a mezz'aria ma, con sua somma sorpresa, nessuno di essi si fermò e Aileen fece appena in tempo a gettarsi contro di lei, trascinandola a terra così da evitare i colpi nemici che si conficcarono nella parete alle loro spalle, dissolvendosi subito dopo.

Spiacente, ma il tuo potere non può influire su qualcosa che non ha una consistenza solida. I miei dardi sono fatti di oscurità magica, non puoi fare nulla per fermarli.” spiegò il Kenta oscuro ampliando il suo ghigno.

Akira, cosa diavolo è quello?” domandò Aileen preparando la sua corda.

Non lo so... so solo che ora lo ammazzo!” sbottò la bambina con sguardo inferocito sollevando svariate schegge di metallo che scagliò contro il suo bersaglio, il quale le deviò tutte con i suoi dardi.

-Maledizione... ormai tutti i miei colpi sono stati distrutti. Devo crearne altri dalle pareti ma correrei il rischio di far crollare qualcosa.- pensò Akira fissando il nemico che riprese a scagliare dardi addosso ad entrambe le maghe. Aileen si limitò ad evitare i colpi cercando di avvicinarsi. La ferita al fianco le faceva male ma non poteva permettersi di fermarsi, non poteva aspettare l'aiuto di Kaori Yuno.

Con un movimento fluido del braccio, menò una sferzata con la sua corda che colpì rapidamente il nemico sulla guancia. La figura oscura si voltò nuovamente verso di lei, cercando di colpirla con altri dardi ma, non appena la ebbero toccata, i dardi rimbalzarono su di lei saettando addosso al Kenta oscuro che fu costretto ad evitare i suoi stessi colpi.

Ma che diavolo...?”

Sembra che tu non conosca il mio vero potere.” commentò Aileen indurendo lo sguardo “Se si tratta di oggetti solidi e materiali, non posso farci nulla, ma essendo quei dardi parte del tuo potere magico, posso ritorcerteli contro senza neanche guardarli”.

-Questa mocciosa... il suo potere agisce su ciò che la bambina non può controllare. Sono una perfetta combinazione di difesa...- pensò il Kenta oscuro “Quando la grande Aghisa mi ha creato dentro quel ragazzo avrebbe dovuto darmi più potere per accedere ai suoi ricordi. Avrei di sicuro preparato qualcosa per due insetti come voi”.

Aileen impugnò ancora la sua corda e si lanciò nuovamente all'attacco, mentre Akira, ormai prossima a seguirla, venne fermata proprio da Kenta che le afferrò debolmente una caviglia.

Aspetta...”

La bambina si inginocchiò di fronte a lui “Non parlare stupido. Devi mantenere le forze”.

Eh... non sono un bambino... come te... so bene che or... mai non posso farcela...” sussurrò Kenta cercando di riprendere fiato “Fai a pezzi il mio corpo...”

Akira lo fissò shoccata “Cosa stai farneticando?!”

Il ragazzo la guardò sorridendo prima di vomitare altro sangue “Con le mie ossa... avrai abbastanza colpi per battere... quel demone... almeno potrò aiutarvi...”

Non posso farlo. Sei mio amico.” obiettò Akira con voce stranamente calma “Se fossi ancora un nemico, non esiterei a farti esplodere, ma non posso farlo... non davanti ad Aileen”.

Preferisci rischiare di farla ferire... per mano di un demone uguale a me...?” domandò Kenta con sguardo ormai spento, facendole mordere il labbro inferiore. Lentamente, la bambina mise la mano a pochi centimetri dal corpo del ragazzo “Qualche ultima parola...?”

Colpisci forte...!” sputò Kenta mostrando uno sguardo determinato.

Un raccapricciante rumore di carni lacerate e di ossa spezzate risuonò nella stanza, fermando sia Aileen che il demone i quali si girarono verso Akira, sgranando gli occhi per la sorpresa nel vedere il suo abito ormai lercio di sangue e almeno duecento frammenti ossei levitare davanti a lei.

Aileen... levati.” sibilò Akira mostrando un ghigno da psicopatica praticamente uguale a quello di Ireth.

Akira... che cosa hai fatto...?” domandò Aileen osservando i rimasugli degli organi di Kenta ai piedi della bambina che non le diede risposta, scagliando in avanti tutti i frammenti ossei. Prima ancora che il demone potesse fare qualcosa, si ritrovò completamente circondato.

Aileen, Kenta ha deciso di darci una mano come ultimo atto di amicizia. Non importa ciò che dirai, io eliminerò quel bastardo.” disse Akira riacquistando per un solo istante uno sguardo serio. La ragazza fissò prima la compagna poi il sangue a terra ed infine il demone che aveva assunto del sembianze del suo amico “D'accordo... se si tratta di un demone, non mi tirerò indietro!” e, con dei rapidissimi movimenti, avvolse la gamba destra dell'avversario con la sua corda, cogliendolo di sorpresa.

Miserabile insetto!” urlò il demone puntando il braccio destro verso di lei ma, con dei movimenti talmente rapidi da non poter essere visti dall'occhio umano, decine di frammenti ossei lo colpirono tra la spalla e il gomito, recidendogli di netto l'arto che cascò a terra, dissolvendosi in pochi secondi.

Il demone urlò per il dolore volgendo lo sguardo verso Akira che, ampliando all'inverosimile il suo ghigno, sibilò “Non preoccuparti, presto anche quella insulsa cannibale finirà all'inferno insieme a te!” e, schioccando le dita, bersagliò il corpo del nemico con tutti i frammenti delle ossa di Kenta, distruggendogli facilmente la testa e il torace.

Il nemico si accasciò al suolo, dissolvendosi più lentamente del braccio e alla fine di lui non rimase nulla. Aileen si lasciò cadere in ginocchio cercando di recuperare fiato, mentre Akira andò a sedersi di fianco a lei, poggiando la testa sulla spalla.

E' finita...” commentò la bambina con voce stanca e l'amica annuì “Sì... ora Kenta non soffrirà più”.

Le due rimasero in silenzio per qualche secondo ma alla fine Aileen si rialzò e Akira a fare lo stesso “Su, troviamo le altre. Potrebbero aver bisogno di una mano contro quell'arcidemone”.



* * *



L'ennesimo colpo di Fujiko non sortì alcun effetto contro Aghisa. La giovane maga fece appena in tempo a creare un enorme muro di ghiaccio così da poter ridurre la potenza del pugno dell'arcidemone che la colpì in pieno, scagliandola dall'altra parte della stanza.

Aghisa fece qualche passo in avanti ma all'ultimo si arrestò a causa di un forte dolore alla schiena. Come se nulla fosse, ruotò la testa di centottanta gradi e vide Ireth che aveva trasformato gli avambracci in due grossi uncini d'acciaio con la quale si era attaccata alla carne dell'arcidemone, recidendola nel mentre.

Stai diventando alquanto noiosa!” urlò Aghisa facendo spuntare diversi spuntoni ossei dalla schiena e costringendo l'azzurra a saltare via. La maga trasformò quindi il suo corpo in elettricità e usò la sua elevata velocità per evitare un calcio di Aghisa che, colpendo la parete, la crepò pesantemente, facendo tremare l'intero castello.

Avvertendo un forte potere magico davanti a lei, riportò la testa al posto giusto e vide, poco lontana da lei, Kaori Yuno intenta a compiere la danza del fuoco avvolta da una densa aura rossa. Quando l'arcidemone fece per fermarla con un ruggito, Ireth la colpì con una scarica elettrica negli occhi facendola indietreggiare per il dolore.

Maledetta! Me la pagherai per questo!” urlò Aghisa aprendo un terzo occhio sulla fronte così da sopperire alla momentanea cecità degli altri due. Ireth le mostrò il suo classico ghigno e, a mezz'aria, trasformò il suo corpo in aria, mantenendo comunque la sua forma.

Quello fu il segnale per Kaori Yuno che muovendo entrambe le braccia in avanti, urlò “Infernal Guardian's Assault!!!”

Dal suo intero corpo scaturì una gigantesca tigre fatta interamente di fiamme che spalancò le fauci, inghiottendo la stessa Ireth, sorprendendo così l'arcidemone. Ciò che però Aghisa non poteva sapere, era che la maga, all'interno della tigre, avrebbe semplicemente alimentato le fiamme dell'attacco della sua compagna.

Con un'improvvisa fiammata, la tigre crebbe di grandezza fino a superare la grandezza dell'arcidemone e si abbatté sul bersaglio generando una vera e propria esplosione di fiamme che diedero fuoco a tutte le ossa nelle vicinanze, mentre Fujiko controllò l'acqua vicina a Kaori Yuno per proteggerla dalle fiamme troppo vicine.

Le due ragazze fissarono l'immenso incendio recuperando fiato e, in mezzo alle fiamme, videro Ireth, il cui corpo era ora composto proprio dal fuoco, avanzare verso di loro con un ghigno soddisfatto sul volto.

Eh! L'abbiamo abbrustolita per bene la bastarda!” esclamò Ireth tornando al suo aspetto normale. Un ringhio sommesso, tuttavia, la fece fermare sul posto. In una frazione di secondo, un'enorme mano la schiacciò al suolo generando una forte onda d'urto che scagliò all'indietro Kaori Yuno e Fujiko.

Vi ucciderò...” sibilò Aghisa emergendo dalle fiamme con delle orribili ustioni su tutto il corpo e parte dei capelli carbonizzati “Di voi non resteranno neanche le ossa!”

"Non sembra proprio propensa a morire." commentò Fujiko alzandosi a fatica per poi richiamare verso di lei tutta l'acqua nelle vicinanze. Kaori Yuno si rialzò subito dopo portandosi però la mano destra sull'occhio attraversato dalla linea nera.

Fujiko parve notare il suo dolore e le domandò se andasse tutto bene, mantenendo comunque lo sguardo fisso sull'arcidemone. La compagna annuì lentamente ma le sue orecchie si trasformarono pian piano, diventando uguali a quelle dei gatti.

"Sei proprio sicura che vada tutto bene?" domandò ancora Fujiko sostando lo sguardo su di lei e quella piccola distrazione venne colta al volo da Aghisa che, distendendo il braccio destro, provò a colpirle dal loro lato sinistro con una violenza spazzata.

Mettendo in mostra i canini appuntiti, Kaori Yuno si girò di scatto verso la mano dell'avversaria e, distendendo il braccio completamente nero, bloccò l'attacco nemico senza batter ciglio. Il terreno sotto ai suoi piedi si crepò pesantemente mentre l'onda d'urto costrinse Fujiko a coprirsi il volto con le braccia.

Aghisa osservò interdetta la sua avversaria che, lentamente, voltò la testa verso di lei, mostrandole due occhi iniettati di sangue "Mi dispiace per te... hai appena perso la tua unica possibilità di farci fuori".

L'arcidemone non sembro capire le sue parole ma, prima che potesse tentare un nuovo attacco, la ragazza le saltò sul braccio iniziando a correrle incontro. Fujiko osservò la scena senza parole, sorprendendosi nel vedere che, continuando ad avanzare, Kaori Yuno aveva anche preso a danzare.

Aghisa cercò di afferrarla con la mano sinistra ma un grosso tentacolo d'acqua dalla punta di ghiaccio le trapassò il palmo, impedendole di muovere l'intero braccio. L'arcidemone volse quindi lo sguardo verso Fujiko che le mostrò un sorriso enigmatico "Non mi sembra corretto lasciarla combattere da sola." e, a rafforzare quelle parole, Ireth, dopo aver trasformato le braccia in un enorme spadone, le trapassò la caviglia destra, facendola ruggire per il dolore.

L'azzurra cadde poi in ginocchio con il fiatone cercando di non svenire, mentre Kaori Yuno raggiunse la spalla dell'arcidemone in quel preciso momento.

Dopo aver fissato con sguardo feroce l'enorme mostro, la maga chiuse di scatto i suoi ventagli e, su tutto il braccio di Aghisa, si accesero le sue impronte, bruciando la carne dell'arcidemone dall'interno.

L'enorme creatura scagliò un potente ruggito liberandosi la mano sinistra con la forza bruta per cercare di colpire Kaori Yuno ma la ragazza saltò in alto e, riaprendo i ventagli, riuscì a compiere alcuni movimenti della danza del vento, generando un tornando davanti a lei che, colpendo l'arcidemone, lo fece crollare al suolo di schiena.

Un grosso tentacolo d'acqua afferrò poi lei e Ireth, riportandole vicino a Fujiko "Notevole la vostra resistenza".

"Facci l'abitudine." ribatté Ireth ritrovando il suo solito ghigno "Non ho alcuna intenzione di morire per mano di una stronza come quella!"

"Dobbiamo fermarla in modo definitivo." commentò Kaori Yuno cercando di fermare il tremore del suo braccio maledetto ed osservando nel mentre la loro avversaria intenta a rialzarsi. Fujiko, dopo qualche secondo di silenzio, le chiese di creare una grossa quantità d'acqua.

"Hai in mente qualcosa?" domandò la maga della danza iniziando poi a compiere dei movimenti fluidi con le braccia malgrado i vari dolori.

"Voi dovete comunque recuperare un po' le forze. La terrò impegnata e già che ci sono la sconfiggerò." spiegò Fujiko con il suo solito sorriso prendendo il controllo dell'acqua appena creata dalla compagna.

Chiudendo gli occhi, si concentrò intensamente, facendo assumere all'acqua la forma di un grosso drago serpentiforme. Grazie al suo potere, ghiacciò parte del liquido, creando una sorta di corazza per la sua creatura, mentre un leggero strato di vapore circondò l'intero corpo, facendogli assumere un'aria più minacciosa.

Senza dir niente, il drago si abbatté contro Aghisa, cercando di azzannarla alla gola, ma l'arcidemone lo afferrò con entrambe le mani vicino alla testa, cercando di farlo a pezzi con la sola forza bruta. Il grosso animale acquatico, tuttavia, non perse quello scontro di forza e, avvolgendo la coda intorno al braccio destro dell'avversaria, ghiacciò parte dell'acqua creando degli affilati spuntoni che conficcò nella carne di Aghisa facendola urlare per il dolore.

-Stanno mirando solo al mio braccio destro.- notò l'arcidemone, liberandosi l'arto con l'aiuto di una grossa coda da rettile appena spuntatale dalla schiena. Il drago aprì nuovamente le fauci ma, a differenza di prima, non tentò di azzannarla, bensì sparò un sottile raggio d'acqua ad alta pressione.

Aghisa fece appena in tempo ad inclinare la testa che il raggio d'acqua le tagliò di netto l'orecchio sinistro, facendolo cadere a terra insieme a litri di sangue blu.

Mentre l'arcidemone riprendeva a combattere con la creatura di Fujiko, Kaori Yuno cercò di recuperare parte del suo potere magico, pensando ad un modo per sconfiggere definitivamente la loro avversaria. Volgendo lo sguardo verso Ireth, la vide osservare con sguardo eccitato lo scontro davanti a lei ma, così come le sue compagne, anche quella pazzoide aveva ormai raggiunto il suo limite e un chiaro segno erano le ferite aperte sul suo corpo.

Credevo che tu fossi fatta di sabbia.” commentò Kaori Yuno e Ireth ribatté “Infatti è così miss danzatrice! Solo che se raggiungo il limite del mio potere magico non posso rimarginare le ferite perciò le lascio sanguinare! Figo vero?!”

Sì, davvero figo...” commentò Kaori Yuno senza alcun entusiasmo sgranando poi gli occhi “Ireth... tu puoi trasformarti in un'altra persona vero?”

Certo che posso!” confermò l'azzurra guardando la compagna “Oltre a copiare il suo aspetto posso anche accedere ai suoi segreti, ai suoi poteri e via dicendo ma quella persona deve darmi il suo consenso”.

Allora... diventa me!” le ordinò la bionda tenendosi il braccio destro “Copiami completamente da cima a fondo!”

Hai in mente qualcosa?” domandò Ireth ampliando il suo ghigno. Kaori Yuno annuì volgendo poi lo sguardo verso Aghisa “Abbiamo una sola possibilità, se falliamo, la situazione precipiterà”.

La compagna si limitò ad annuire e, dopo qualche secondo di concentrazione, tornò ad essere semplice sabbia, assumendo poi una nuova forma con dei nuovi colori fino a diventare una copia perfetta di Kaori Yuno che, d'altra parte, la osservò particolarmente colpita per la riuscita della copia.

Sei pronta?” le chiese poi, intuendo che la compagna avesse già appreso il suo piano. Ireth annuì con un ghigno e poi si guardò il seno, soppesandolo con le mani "Ma non ti stanno strette in questo vestitino?"

"Taci e segui il piano!" sibilò Kaori Yuno con un leggero rossose sulle guance. Ireth si lasciò andare ad una breve risata isterica ma poi appoggiò la schiena contro quella della compagna "Quando vuoi sorella!"

Nel contempo, il drago d'acqua tirò una violenta testata contro Aghisa per cercare di buttarla a terra ma l'arcidemone non cedette ed aprì di scatto le fauci, scagliando un raggio di energia che vaporizzò la testa della creatura.

Fujiko strinse i denti e cercò di far ricrescere la testa al drago. Ci riuscì, ma l'animale diventò leggermente più piccolo visto che quel raggio aveva completamente dissolto gran parte dell'acqua colpita, impedendole di riutilizzarla.

Ruggendo a pieni polmoni, l'arcidemone scagliò svariate sfere di energia più piccole dalla bocca che colpirono sia il drago che il terreno intorno a Fujiko, scagliandola all'indietro. La ragazza però si rialzò subito e riuscì a mantenere il drago che si avventò nuovamente contro Aghisa, la quale però lo schiacciò al suolo con entrambe le mani, cercando di distruggerlo del tutto.

-Avrei bisogno di più acqua per rallentarla al meglio, ma non possono interrompere Yuno mentre sta recuperando potere magico...- si impose la maga quando iniziò ad avvertire qualcosa di strano alle sue spalle. Era come se dietro di lei si fossero create due entità perfettamente contrastanti, come la luce e l'ombra.

Si voltò lentamente e rimase completamente senza parole nel vedere due Kaori Yuno intente a ballare a specchio anche se vi erano delle piccole differenze tra le due.

Una di loro era avvolta da un'aura bianca, mentre l'aura della copia era nera come la pece. In contemporanera, distesero un braccio verso Aghisa, sfiorandosi appena, poi una di loro lo spostò verso l'alto come a voler accarezzare il cielo, mentre l'altra si abbassò, sfiorando il pavimento con le dita.

Il terreno iniziò a tremare lentamente mentre dall'arua bianca si formò una specie di angelo completamente bianco. Da quella oscura, invece, si creò un demone e le due proiezioni si fusero lentamente assieme, diventando una grossa figura metà bianca, con un'ala d'angelo ed armata di spada, e metà nera, con un'ala da demone e una mannaia stretta nella mano. La creatura distese le ali, mentre, dalla vita in giù, si collegò all'enorme aura generata dalle maghe.

Le due Kaori Yuno si voltarono poi verso l'arcidemone e concentrarono tutto il loro potere in quell'unico attacco. Aghisa ruggì in quel momento, decisa a fermarle prima che mettessero in atto il loro piano, ma Fujiko non era intenzionata a lasciarglielo fare, così trasformò il drago in semplice acqua e, sfruttando tutto il suo potere, generò dal basso due enormi lame di acqua ad alta pressione che tagliarono di netto le braccia all'avversaria, facendola urlare in preda ad atroci dolori.

"Fujiko! Levati!" urlarò la Kaori Yuno avvolta nell'aura bianca e la maga dell'acqua fece come richiesto, correndo via. Con degli ultimi movimenti, le due maghe danzanti chiusero le mani davanti a loro, per poi aprirle rivolgendo i palmi verso Aghisa.

"Ancient Dance of Life and Death!" urlarono le due maghe mentre la creatura alle loro spalle incrociò le braccia al petto "Purgatory's Judgement!!!"

Con un movimento fluido di tutto il corpo, la creatura di energia si scagliò addosso ad Aghisa che scagliò un altro raggio di energia in preda al panico. La proiezione usò entrambe le sue armi per dissolvere l'attacco nemico, incrociando poi nuovamente le braccia al petto.

"Voi... luridi vermi!!!" urlò l'arcidemone prima che l'attacco nemico la colpisse con un violentissimo colpo ad X sul torace, facendo scaturire fiamme bianche e nere dalle ferite. L'impatto fu talmente potente da scagliare l'enorme essere contro la parete alle sue spalle, facendola finire in un'altra stanza, mentre svariati pezzi di roccia crollarono dal soffitto.

Kaori Yuno crollò al suolo insieme ad Ireth, tornata al suo aspetto originale, mentre Fujiko si avvicinò a loro barcollando, sedendosi poi di fianco alle compagne.

"E'... finita?" domandò Fujiko riprendendo fiato.

"Direi di sì..." sussurrò Kaori Yuno girandosi sulla schiena e chiudendo gli occhi.

"Oh? Già finita? Peccato..." commentò Ireth con un ghigno restando a terra per riposare, quando delle voce giunsero alle loro orecchie. Pochi istanti dopo, il muro crollato dietro di loro tremò leggermente e alcuni massi andarono in fratumi, permettendo ad Aileen ed una bambina di entrare.

"Aileen!" esclamò Kaori Yuno cercandoi di alzarsi ma senza successo. La compagna corse verso di loro e l'abbracciò di slancio, rincuorata dal vederla ancora viva. La maga della danza rimase leggermente interdetta ma poi sorrise e le diede delle leggere pacche sulla schiena "Ok Aileen, ora puoi lasciarmi... sta diventando imbarazzante come cosa..."

"Quindi queste sono le tue amiche?" domandò Akira con un ghigno sedendosi a terra e Aileen annuì, mentre Ireth si mise seduta a sua volta, rispecchiandosi del ghigno della bambina "Questa piccoletta mi sta già simpatica!"

Prima che Akira potesse ribattere, dall'alto arrivò un grosso tentacolo di oscurità e su di esso scivolarono Sisara, Leya e un ragazzo dai capelli rossi.

"Vedo che anche voi ce l'avete fatta." proferì Sisara guardando le compagne che annuirono.

"Lo stesso vale per te." disse Kaori Yuno indicando Sebastian che si presentò leggermente imbarazzato "Grazie per avermi salvato".

"Se fosse stato per me non sarei mai venuta a salvarti!" commentò Ireth con uno sguardo divertito, beccandosi un pugno in testa da parte di Kaori Yuno. Le varie maghe si scambiarono alcune informazioni riguardo l'esito dei loro scontri, quando un ringhio sommesso si udì nell'aria, facendole zittire all'istante.

"Se non sbaglio... avete detto che l'arcidemone era stato sconfitto..." commentò Leya voltandosi verso il buco nella parete dalla quale era arrivato il ringhio.

"Infatti dovrebbe essere morta quella stronza... oh beh, altro divertimento!" esclamò Ireth alzandosi in piedi, quando Charlotte si lanciò dal buco nel soffitto, atterrando davanti a loro e crepando il terreno. La rossa guardò una ad una le varie maghe, soffermandosi poi su Akira e Sebastian "Vedo che siete sopravvissute e che avete anche recuperato l'ostaggio. Notevole." commentò poi, senza alcuna emozioni nella voce.

Un nuovo ringhio si udì nell'aria e Charlotte si girò verso la stanza dov'era stata scagliata Aghisa "Sisara, fai uscire tutti da qua e portali alla locanda. Tutti i maghi nemici sono stati eliminati perciò non dovreste avere difficoltà".

La maga dell'oscurità sembrò quasi restia ad andarsene così ma ubbidì annuendo per poi creare dei tentacoli di oscurità che afferrarono lei e gli altri, portandoli di sopra.

"Dite che ce la farà? Aghisa è un osso duro".

Aileen si girò verso Akira ma non seppe cosa dirle, mentre Sebastian e le altre iniziarono a camminare verso l'esterno del castello.

"Nessuno di loro pare preoccupato... vuol dire che possiamo fidarci." la rassicurò l'amica, per poi prenderla per mano ed uscire a sua volta da quel posto.

Nello stesso istante, Charlotte si avvicinò al corpo di Aghisa, ora tornata alla sua grandezza originale.

"Aghisa, uno degli arcidemoni di Ruganax." commentò la maga fissando l'arcidemone mentre si rialzava con le braccia ormai rigenerate quasi del tutto.

"Tu eri insieme a quelle mocciose..." sibilò Aghisa per poi scattare verso di lei, trapassandole il torace con un braccio "Ora ti divorerò e poi andrò ad uccidere quei vermi!"

Charlotte non batté ciglio e, dopo averle afferrato il braccio, glielo strappò di netto all'altezza dell spalla, facendola urlare per il dolore. Subito dopo, avvolse il pugno destro con delle fiamme viola e colpì l'arcidemone al volto, facendolo finire a terra.

"Smettila di resistere. Non hai possibilità di vittoria contro di me." disse Charlotte "Se fossi stata al massimo del tuo potere, avresti potuto tentare di affrontarmi ma anche in quel caso ti avrei sconfitta..."

"Tu... mi ricordo di te. Eri presente durante l'ultima guerra!" ruggì Aghisa rialzandosi "Charlotte, la messaggera della morte... è così che i demoni ti chiamavano".

"Ricordi bene." si complimentò la rossa camminando verso di lei "All'epoca i nostri soldati erano spaventati da voi arcidemoni, ma ormai siete deboli. Siete solo un'ombra del passato ed è tempo per poi di morire".

Aghisa indietreggiò ringhiando ma poi si lasciò andare ad una grassa risata, fermando Charlotte che si limitò a fissarla.

"Noi eravamo gli esseri più potenti del sommo Ruganax! Eravamo i demoni più potenti!" urlò Aghisa "Io sono tutt'ora uno degli arcidemoni più forti! Ma ormai il nostro tempo è finito... esseri ben più forti sono diventati i generali del nostro signore e padrone!"

"Chi sono?" domandò Charlotte facendo alcuni passi verso di lei, avvolgendosi nelle sue fiamme viola.

Aghisa ridacchiò a quella domanda "Lo scoprirete presto... i Dodici sono vicini a voi più di quanto possiate immaginare!" e alle sue spalle si creò un portale oscuro all'improvviso.

"Spiacente, Undead Dragon Slayer! La prossima volta forse riuscirai a prenderti la mia anima!" sogghignò Aghisa per poi attraversarlo e svanire nel nulla. Charlotte lasciò uscire un ringhio sommesso dalla gola e si voltò, tornando nell'altra stanza e da lì al piano di sopra.

Quando uscì dal castello, vide Sebastian e le maghe vicino al cancello, intenti ad aspettarla.

"Ora lo chiederò a tutti voi." proferì la zombie "Il vostro aiuto e i vostri poteri potrebbero aiutare Aika nella sua guerra contro Ruganax. Vorreste unirvi a Last Hope?"

"Beh, la nostra risposta la sai già." tagliò corto Kaori Yuno con un leggero sorriso, alludendo a lei e alle altre maghe che avevano partecipato alla missione. Charlotte annuì e si voltò verso Sebastian che, dopo essersi grattato nervosamente la testa, disse "Devo pur ripagare il debito che ho con voi in qualche modo e se posso aiutarvi, sarò felicissimo di farlo".

"Io vado dove va Aileen! Perciò se lei entrerà in quella gilda, lo farò anche io! Sarà come ai vecchi tempi!" esclamò Akira facendo sorridere l'amica.

"Molto bene, allora mettiamoci in cammino. La strada è lunga." disse Charlotte e gli altri annuirono, iniziando a camminare lungo le strade di quella città che, di lì a poco, si sarebbe di sicuro ripresa.



- - -



Contriaramente a quanto successo prima di ogni singolo sconto, in quel momento l'arena era avvolta da un silenzio intenso, quasi surreale. I vari maghi della gilda avevano preso posto nella tribuna speciale tranne che per alcuni casi isolati e i cittadini si erano accomodati nuovamente ai loro posti, attendendo che la finale iniziasse.

Dopo qualche minuto di attesa, Aika si alzò e camminò fino al margine della tribuna speciale.

"In questo torneo abbiamo assistito ad incontri incredibili ed emozionanti! I maghi di Last Hope si sono dati battaglia fino all'ultimo ma di tutti quelli che hanno partecipato, solo quattro di loro sono arrivati in finale!" urlò Aika spostando lentamente lo sguardo sulla folla "E' giunto quindi il momento di scoprire quale sarà il team che uscirà vincitore da questa competizione! Per primi, i vincitori del blocco A! Un team di calcolatori ma anche feroci combattenti! Zero e Miyuki!"

La folla si risvegliò completamente alla vista dei due maghi che fecero il loro ingresso nell'arena, sommergendoli di urla d'incitamento, applausi e fischi. Dopo aver salutato distrattamente il pubblico, si andarono a posizionare alla sinistra di Aika, fissando il portone di ingresso per l'arena.

"E adesso, le vincitrici del blocco B!" riprese Aika "Le emozioni guidano le loro azioni e non si arrenderanno davanti a nulla! Angel e Yelle!"

La folla iniziò ad applaudire non appena le due maghe entrarono nel terreno di scontro, salutando il pubblico e i loro compagni seduti in tribuna. Dopo qualche secondo, si posizionarono alla destra di Aika, volgendo gli sguardi verso Zero e Miyuki.

"I due team finalisti sono ora presenti perciò, senza perdere ulteriore tempo, diamo il via alla finale del torneo!" urlò Aika e la folla scoppiò nuovamente, facendo tremare l'arena.

I due team continuarono a fissarsi in silenzio, isolandosi completamente dal resto del mondo. Gli applausi e le urla del pubblico non arrivavano alle loro orecchie e i loro occhi erano fissi sugli avversari.

"Pronta?" chiese Angel e Yelle annuì sorridendo "Quando vuoi!"

La dragon slayer annuì sorridendo e, dopo aver avvolto la mano destra in un forte bagliore bianco, la poggiò sul petto di Yelle, creando uno strano simbolo bianco sullo sterno della compagna, dopodiché fece lo stesso sul proprio corpo.

Dopo alcuni secondi, i simboli smisero di brillare, restando comunque visibili sui loro vestiti. Zero e Miyuki fissarono in silenzio la scena, fino a quando il ragazzo non ipotizzò "Deve avere usato una magia di supporto, ma non riesco a capire che tipo di magia".

"Non importa, se sarà un fastidio, la dissolverò con il mio braccio." lo rassicurò la compagna chiudendo la mano meccanica e facendo sfregare il metallo delle dita.

Dopo essersi date il cinque, Angel e Yelle si voltarono nuovamente contro i loro avversari e la maga del vento, dopo essersi alzata in volo, si scagliò in avanti, creando un enorme spostamento d'aria. Zero si preparò a disperdere il vento ma un improvviso flash lo colse impreparato costringendolo a chiudere gli occhi e Yelle, passando rapidamente tra lui e Miyuki, riuscì a sbalzarli in aria senza neanche toccarli.

Dalla distanza, Angel scagliò quindi svariati spuntoni di ferro dalle braccia trasformate in arpioni ma, mentre Zero bloccò a mezz'aria tutti i colpi diretti verso di lui, Miyuki afferrò il primo con il braccio meccanico e lo usò per colpire tutti gli altri, deviandoli completamente.

Alle loro spalle Yelle scagliò delle lame di vento ma neanche questo attacco servì a qualcosa visto che la maga del sangue le dissolse rapidamente con il suo arto meccanico dopo che Zero le ebbe bloccate senza neanche batter ciglio.

"Dovrete fare più di così per metterci in difficoltà." commentò il ragazzo voltandosi verso Angel per poi scattare verso di lei. La dragon slayer si fece trovare pronta e, balzando all'indietro, scagliò un grosso cono di fiamme dalla bocca. Zero lo dissolse prontamente con il suo potere ma poi si fermò, notando che l'avversaria era svanita.

Senza esitare, alzò lo sguardo e la vide a diversi metri d'altezza ricoperta di fulmini. Angel si lanciò quindi in picchiata per provare a colpirlo con un calcio dall'alto ma il ragazzo la bloccò a mezz'aria, fermandola del tutto ancora prima che l'elettricità potesse sfiorarlo.

Tuttavia, un grosso spuntone di roccia lo colpì nella schiena, schiantandolo contro la parete dell'arena, permettendo ad Angel di muoversi di nuovo. La ragazza si girò poi verso Zero che si era già rialzato, dicendogli "E tu dovresti ricordarti che io non sono un'avversaria facile!"

"Keh, cercherò di ricordarmelo!" ribatté Zero lanciandosi nuovamente contro di lei.

Lontano da loro, Miyuki osservava annoiata Yelle mentre le volava intorno, scagliandole di tanto in tanto delle lame di vento che venivano prontamente dissolte dall'arto metallico della maga del sangue.

"Stai diventando ripetitiva." commentò Miyuki scrocchiando il collo "Perché non vieni qui così la facciamo finita?"

"E dove sarebbe il divertimento?" domandò Yelle con un sorriso "Ma se credi che questi attacchi siano ripetitivi... come mai non hai evitato l'ultimo?"

Miyuki la fissò confusa ma all'improvviso un taglio si aprì sulla sua guancia destra, facendole sgranare gli occhi. Senza pensarci, usò la sua magia per curarsi, chiudendo la ferita ma ciò non toglieva che Yelle era riuscita a ferirla e non aveva neanche visto come.

L'avversaria continuò a svolazzare a qualche metro da lei, restando ad una distanza tale da poter contrastare qualsiasi attacco di Miyuki. La maga del sangue la seguì con lo sguardo, estraendo la sua accetta ed iniziando a rigirarsela tra le dita della mano.

Yelle la osservò a sua volta con sguardo divertito, generando delle occasionali folate di vento che però non impensierivano affatto la sua avversaria, fino a quando svariati tagli non si aprirono sulle gambe di Miyuki, sorprendendola nuovamente.

-Mi sta attaccando senza darlo a vedere... quelle lame di vento così come le folate sono solo dei diversivi.- osservò Miyuki creando una serie di coltelli da lancio con un po' del suo sangue. Dopo aver preso la mira, scagliò in rapida successione tutte le lame, ma una potente folata di vento generata da Yelle le sbalzò via tutte quante.

La maga del sangue ripeté il gesto, creando però una lunga lancia con cui mirò alle gambe dell'avversaria ma anche quell'arma fu fatta volare a diversi metri di distanza, al che Yelle ne approfittò e scattò in avanti, generando un improvviso vuoto d'aria tra lei e Miyuki.

Il vuoto attirò improvvisamente a sé Miyuki che non riuscì a fermarsi del tutto e Yelle, dopo aver annullato l'attacco, la colpì in pieno volto con entrambi i piedi, scagliandola all'indietro ma una frusta di sangue le legò le caviglie trascinandola verso la maga del sangue che le lanciò la sua accetta, ferendola alla spalla destra prima che potesse reagire.

Yelle allora recise la frusta con una lama di vento e si rialzò in volo, generando un grosso tornado davanti a lei che si abbatté contro Miyuki. La maga del sangue tirò un pugno al tornado con il suo braccio meccanico ma non riuscì ad annullarlo all'istante e svariate sferzate d'aria le ferirono il corpo in vari punti.

L'avversaria si preparò ad attaccarla nuovamente ma svariate lame di sangue le si conficcarono nella schiena, facendole sputare del sangue a sua volta.

"Ma che diavolo...?" iniziò Yelle girandosi di scatto, notando che, tutti i pugnali e la lancia che Miyuki aveva scagliato prima, erano svaniti "Li hai scagliati apposta per potermi colpire in un secondo momento, vero?"

"La tua difesa era troppo forte." spiegò Miyuki iniziando a curarsi le ferite "Bisogna saper aspettare per poter sferrare un attacco sicuro".

Yelle parve divertita dalla cosa. Affrontare così tanti avversari abili ed esperti le stava mettendo in corpo un'incredibile quantità di adrenalina ed era intenzionata a ribattere colpo su colpo. Con dei movimenti circolari delle mani, creò un tornado attorno a Miyuki la quale venne sollevata dal suolo dopo pochi istanti.

-Bene, ora non può attaccarmi!- pensò Yelle lanciandosi in avanti ma dal tornado venne sparata una piccolissima sfera di sangue che le bucò la gamba destra, poco sotto il ginocchio. L'impatto la destabilizzò facendola cadere a terra e l'albina si portò subito le mani sulla ferita, digrignando i denti per il dolore.

In alto, invece, Miyuki dissolse il tornado con il suo arto meccanico, atterrando a pochi metri dall'avversaria. Yelle alzò la testa per osservarla e, prima che la maga del sangue potesse fare qualcosa, un fulmine colpì il terreno in mezzo alle due ragazze, catturando l'attenzione di Miyuki che, solo in quel momento, notò Angel voltata verso di lei con un braccio disteso verso il cielo.

Quella distrazione però costo cara alla dragon slayer che venne colpita in pieno petto da un pugno di Zero che la fece schiantare contro la parete dell'arena, facendole sputare un po' di sangue.

"Non dovresti guardare altrove." la ammonì il ragazzo con un leggero ghigno e la ragazza, dopo essersi massaggiata la testa, diventò ombra, apparendo in pochi istanti alle spalle di Zero per tentare di colpirlo con un colpo di taglio alla base del collo ma l'albino si chinò in avanti, evitando il colpo, per poi balzare in avanti, riportandosi a distanza di sicurezza.

Angel non gli diede tregua e fece spuntare diversi spuntoni di roccia e ferro dal terreno ma il ragazzo li evitò tutti saltando in aria. La dragon slayer si lanciò a sua volta in alto e gli fu addosso ma Zero la vide arrivare e la colpì con un pugno allo sterno, sgranando però gli occhi nel momento stesso in cui la vide schiantarsi al suolo.

La folla si zittì per la sorpresa nel vedere anche lo stesso Zero cadere a terra senza controllo, ferendosi a causa degli spuntoni sottostanti.

"Ma che... diavolo...?"

"Dovresti fare attenzione quando mi tocchi..." commentò Angel rialzandosi con un ghigno sul volto "I sigilli del drago bianco possono essere applicati anche quando si viene colpiti, ho usato un metodo simile in un altro scontro".

Zero cercò di muoversi ma non vi fu verso. Il suo corpo era completamente bloccato e Angel aveva già avvolto il suo pugno con delle potenti fiamme per dargli il colpo finale. Quando fu ad una distanza favorevole, saltò in alto per poterlo colpire ma un grosso shuriken di sangue rischiò di colpirla, in pieno, costringendola ad annullare l'attacco.

Lo shuriken tornò nella mano di Miyuki che, evitando delle lame di vento di Yelle, si avvicinò a Zero, toccando il simbolo luminoso sul corpo con il braccio meccanico. Il sigillo di Angel svanì nel nulla e l'albino poté nuovamente alzarsi, ringraziando la compagna.

"Potremmo avere un problema." ipotizzò Miyuki fissando Yelle mentre si avvicinava alla compagna.

"Di che tipo?" domandò Zero massaggiandosi il collo dolorante.

"All'inizio Angel ha applicato un sigillo anche su Yelle e su sé stessa. Quella magia mi impedisce di controllare il loro sangue." spiegò Miyuki con tono annoiato.

"Non puoi annullarla con il tuo braccio?"

"Se riuscissi a toccare i sigilli potrei spezzarli ma Yelle non lascia mai scoperto quel punto." disse la compagna per poi prepararsi a scattare "Dobbiamo provare ad attaccarle insieme".

Poco lontano da loro, Angel si preparò a ricevere i loro attacchi. Grazie al suo udito aveva scoperto a cosa avrebbero puntato e ora sapeva cosa fare per tentare di prolungare lo scontro.

A differenza degli altri, lei poteva ricaricare il suo potere magico mangiando qualcosa e ciò l'avvantaggiava ma se avesse subito troppi danni da Zero o Miyuki, sarebbe stato game over anche per lei.

"Yelle, sei pronta?" domandò Angel e la compagna annuì malgrado il dolore alla gamba dove il suo sangue continuava a colare fino a terra.

Nello stesso momento, Miyuki ed Angel scattarono in avanti. La maga del sangue imprecò sottovoce dato che, contro di lei, non poteva usare la sua magia ma doveva puntare tutto sul suo braccio meccanico e sulle sue abilità nel corpo a corpo.

Creando degli artigli di acciaio, Angel cercò di colpire Miyuki con dei rapidi affondi ma l'avversaria scartò di lato e le afferrò il braccio sinistro con entrambe le braccia, proiettandola poi a terra, facendole impattare la schiena con il suolo.

Angel restò senza fiato a causa del colpo ma ora era vicina alla maga del sangue, così scagliò un cono di fiamme dalla bocca per provare a colpirla. Miyuki, avendo immaginato una tattica simile, mise la mano meccanica a pochi centimetri dalle labbra di Angel, annullando il grosso dell'attacco ma il calore e le fiamme riuscirono a ferirla al petto, sbalzandola poi all'indietro, dove Yelle la colpì con una ginocchiata nella schiena, ricevendo a sua volta un calcio laterale da parte di Zero che la scagliò contro una parete, prendendo poi Miyuki per allontanarsi nuovamente dalle avversarie.

"Continuano a proteggere i sigilli." notò la maga del sangue, fissando Yelle mentre creava delle lame di vento che vennero prontamente assorbite da Angel, facendole recuperare un po' di potere magico.

"E' meglio cercare di concludere lo scontro in fretta. Noi non possiamo ricaricarci come lei." propose Zero scrocchiandosi le nocche per poi avviare il programma Berserker dal suo MP3, mentre Miyuki annuì, preparandosi a combattere al massimo delle sue potenzialità.

Poco lontane, Angel e Yelle si scambiarono uno sguardo incredibilmente serio ed agguerrito.

"Pronta?" domandò Angel e l'amica annuì sorridendo. Il corpo della dragon slayer si ricoprì all'istante di squame di drago mentre una densa aura dai mille colori la avvolse completamente. Yelle, al contrario, si concentrò intensamente e un fortissimo vento si sprigionò da tutto il suo corpo, facendole svolazzare i capelli come se fossero dotati di vita propria.

Miyuki fu la prima a scattare, correndo a piena velocità contro le due avversarie. Yelle cercò di bloccarla con delle violente folate di vento, ma lei creò dei piccoli spuntoni di sangue sotto alle scarpe, riuscendo a conficcarli nel terreno ad ogni, passo, senza rallentare.

Svariate ferite si aprirono su tutto il corpo della maga, la quale non se ne curò minimamente -Ora capisco come hai fatto a ferirmi prima... stavi usando l'aria intorno a me per attaccarmi a distanza zero!-

Quando fu abbastanza vicina, Miyuki cercò di afferrare Yelle ma lei si spostò di lato ed Angel si fece avanti. La dragon slayer cercò di spostarsi sul lato non coperto dal braccio meccanico ma la maga del sangue non le diede spazio d'azione e le fu addosso all'istante, colpendola con un violento pungo al volto.

La rossa strinse i denti e, riportando in avanti il corpo, riuscì a colpire Miyuki con una violenta scarica elettrica. L'avversaria non parve risentirne troppo dell'attacco e, con la coda dell'occhio, vide Yelle pronta a colpirla con delle piccole lame di vento circolari. Non appena le ebbe scagliate, Miyuki fece uscire dei piccoli tentacoli di sangue dalle sue ferite e colpì al volo tutte le lame.

Angel cercò di approfittarne per assorbire il sangue ma la mano meccanica di Miyuki si chiuse sulla sua faccia, stringendola con una forza sovrumana. Tuttavia ciò lasciò la maga del sangue scoperta e la dragon slayer, dopo aver trasformato il braccio destro in una lancia di diamante, riuscì a trapassarle la spalla sinistra.

Miyuki afferrò la lancia con la mano e cercò di tirarla fuori ma Angel ci mise ancora più forza, facendola indietreggiare, mentre con la mano sinistra cercò di liberarsi la faccia dalla presa dell'avversaria che, per tutta risposta, rafforzò la stretta, facendola sanguinare.

Una grossa lama di vento ferì Miyuki sulla schiena che fu costretta a lasciare andare il volto di Angel per dissolvere un'altra lama in arrivo. La dragon slayer allora ricoprì il braccio sinistro di fiamme per poi tentare di colpire la maga del sangue.

"Presa!" urlò Angel ormai a pochi centimetri dalla faccia di Miyuki che la fissò senza batter ciglio "Che strano... stavo per dirlo io".

Angel non fece neanche in tempo a comprendere quelle parole che cinque sottili raggi luminosi azzurri le colpirono il braccio sinistro dal fianco, bucandogli le carni e bruciandole all'istante, cauterizzando le ferite.

La dragon slayer urlò per il dolore interrompendo l'attacco ma riuscì comunque a vedere Zero con una sfera di luce azzurra posta sopra la sua testa e un sinistro bagliore rosso nei suoi occhi.

"Che diavolo è...?!" domandò Angel cercando di sopportare il dolore all'arto che cadde lungo il corpo, ormai reso inutilizzabile da quel colpo.

"Plasma." sussurrò Zero con un ghigno, facendole sgranare gli occhi "Mi dispiace per te, ma il calore può tranquillamente essere manipolato dal mio potere." e, dopo un attimo di concentrazione, dalla sfera fece partire un raggio molto più grande e potente di plasma, mirando proprio ad Angel. Miyuki riuscì a rimuovere la lancia dalla spalla e si portò in fretta alle spalle dell'avversaria, colpendola con una lama di sangue per impedirle di muoversi.

L'attacco ebbe l'effetto desiderato ed Angel sputò un po' di sangue, barcollando in avanti, senza riuscire a proteggersi. Quando ormai l'attacco di Zero era a pochi metri da lei, Yelle si piazzò tra i due, sorprendendo i vari maghi e, con due rapidi movimenti delle braccia, creò due onde d'aria in avanti dall'incredibile potenza.

I due spostamenti d'aria impattarono contro il raggio di plasma rallentandolo e, con somma sorpresa di Zero, iniziarono a dissolverlo, rendendolo sempre più debole.

L'albino fissò interdetto Yelle, notando che il suo fiato si stava condensando come se fosse in pieno inverno.

-Non dirmi che...- pensò il mago notando poi la reazione tra i loro attacchi -Sta usando dell'aria sempre più fredda per tentare di indebolire il mio plasma... spiacente, ma non ti basterà questo per fermarmi.- e dalla sfera partirono sei piccoli raggi di plasma che, passando ai lati, colpirono Yelle nei fianchi, facendole sputare un po' di sangue, oltre a strapparle un urlo di dolore.

Tuttavia la maga del vento non smise di attaccare e, sfruttando ancora più potere magico, circondò Zero con svariate sferzate e lame d'aria, riuscendo a ferirlo in diversi punti a causa della quantità degli attacchi. Il ragazzo si ritrovò, suo malgrado, costretto ad annullare il suo attacco di plasma per poter annullare in un colpo solo tutti quegli attacchi, restando poi barcollante e con un giramento di testa.

-Maledizione... non mi sono ancora ripreso da prima.- notò Zero mentre un sottile rivolo di sangue iniziò a colargli dal naso -Credo di avere al massimo cinque minuti di potenziamento. Dobbiamo sbrigarci a concludere lo scontro!-

Allo stesso modo, Yelle cadde in ginocchio, tenendosi le mani sui fianchi feriti. Ormai anche lei aveva raggiunto il limite e non era neanche sicura di poter ricaricare la sua compagna con altro potere magico.

Poco dietro di lei, Angel si era voltata per fronteggiare Miyuki. Il suo braccio meccanico restava uno dei problemi più grandi in quell'incontro ma un match prolungato non l'avrebbe aiutata di certo.

-Devo togliere di mezzo quel braccio, altrimenti non riuscirò mai a sconfiggerla.- pensò Angel cercando di colpirla con dei calci ricoperti di spine roventi. Miyuki ovviamente rimase sulla difensiva usando il suo arto artificiale per parare tutti i colpi, cercando poi di contrattaccare con dei rapidissimi colpi usando delle lame corte di sangue, così da non permettere ad Angel di assorbirle.

Fu durante uno di quegli attacchi che Angel si lanciò di sua spontanea volontà verso l'attacco di Miyuki. Non appena la lama di sangue la ferì alla spalla destra, la dragon slayer le tirò una spallata, dando la schiena al braccio meccanico, e la azzannò con forza poco sotto la spalla, facendole digrignare i denti per il dolore.

Miyuki sgranò gli occhi subito dopo nel vedere una grossa macchia viola espandersi dal punto in cui era stata morsa.

-Sta usando del veleno.- quel pensiero allarmò la maga del sangue che, con una violenta ginocchiata, si liberò dal morso dell'avversaria e usò il suo potere magico per contenere il veleno ma ormai il suo braccio sinistro era molto debole.

-Ora dovrà per forza usare il braccio destro!- si disse Angel notando come, dopo tutti quegli attacchi, l'arto artificiale era pieno di graffi ed ammaccature. Di certo non era al meglio delle sue potenzialità e doveva approfittarne subito per neutralizzarlo.

Miyuki ormai aveva capito il piano di Angel ma in quel momento non poteva fare nulla per fermarlo. Con il braccio sinistro praticamente inutilizzabile, usare quello meccanico era l'unico modo per continuare a combattere visto che, usando il suo sangue, avrebbe solo rischiato di far recuperare potere magico alla sua avversaria.

Di punto in bianco, colpì Angel con un violento pugno al volto, facendola indietreggiare di qualche passo, al che la dragon slayer si fece avanti e la colpì con un pugno a sua volta, rivestendolo di squame d'acciaio che procurarono diversi tagli sul volto di Miyuki.

La maga del sangue le afferrò allora il polso destro e provò a colpirla con una ginocchiata al ventre ma uno strato di diamante bloccò il colpo, intorpidendole la gamba a causa della botta.

Soffocando un'imprecazione, Miyuki indietreggio di un paio di metri, caricando il braccio destro e lo stesso fece Angel, piegando leggermente le gambe e trattenendo il respiro.

-Ci siamo, ora devo riuscire a distruggerglielo senza usare neanche un po' del mio potere magico.- pensò la dragon slayer stringendo i denti per poi scagliarsi in avanti, distendendo il braccio per colpire l'avversaria.

Miyuki fece lo stesso e ruotò l'intero busto per dare più potenza al suo pugno. Era al corrente delle condizioni del suo arto artificiale ma, in quello scontro, Angel non ne sarebbe uscita di sicuro con il braccio ancora intero.

I due pugni si scontrarono con violenza, generando un'onda d'urto che fece cadere a terra Yelle e creò un piccolo cratere sotto di loro. Urlando con tutto il fiato che aveva in corpo, Angel cercò di metterci ancora più forza, cercando di spingere indietro Miyuki, ma la maga del sangue conosceva l'anatomia del corpo umano a memoria e, nel modo in cui aveva tirato il pugno, aveva anche sistemato le gambe in modo tale da non poter essere sospinta all'indietro.

Angel strinse di colpo i denti, mordendosi con forza il labbro inferiore mentre percepiva le ossa delle dita andare in frantumi, squarciando la sua pelle dall'interno ma, dopo pochi istanti di scontro, avvertì un piacevolissimo rumore metallico e, alzando di poco lo sguardo, vide diverse scintille scaturire da tutto il braccio meccanico di Miyuki insieme a delle piccole colonnine di fumo.

Con un ultimo sforzo, entrambe le maghe spinsero in avanti i loro corpi e, come risultato di quella prova di forza, il braccio meccanico di Miyuki andò in frantumi fino al gomito, mentre quello di Angel si spezzò di netto a metà tra il polso e il gomito, schizzando sangue ovunque.

Malgrado la perdita del braccio, Miyuki cercò di colpire l'avversaria con una testata ma Angel intuì le sue intenzioni e inclinando il busto di lato, evitò il colpo, riuscendo poi a rifilarle una violenta ginocchiata nel ventre, per poi alzare la gamba, distendendola, e scagliarla dietro di lei, facendola schiantare a terra vicino a Zero.

La regina dragon slayer crollò poi al suolo boccheggiando a causa del dolore e della fatica che stavano assalendo il suo corpo mentre il pubblico, rimasto in silenzio fino a quel momento, scoppiava in un'ondata di applausi ed incitamenti per i quattro maghi finalisti.

"Stai bene?" domandò Zero alla sua compagna, aiutandola a rialzarsi.

"Sì, ma ora non ho più il braccio meccanico e non possiamo più spezzare i sigilli sui loro corpi." spiegò Miyuki fissandosi il moncherino di metallo.

"Pazienza, vorrà dire che vinceremo anche senza quel pezzo di ferro!" esclamò Zero con un leggero sorriso, pulendosi poi un po' di sangue dal naso.

"Stai sanguinando parecchio dal naso... hai raggiunto il tuo limite?"

"L'ho già superato." sentenziò Zero con tono serio, sorprendendo leggermente la ragazza "Quanto tempo ti resta prima di collassare al suolo?"

"Il tempo di un ultimo attacco." azzardò l'albino, mentre la vista già iniziava ad annebbiarsi.

La situazione di certo non era migliore per l'altro team. Yelle si era avvicinata ad Angel ma non era in grado di ricaricarla con del potere magico mentre la dragon slayer aveva entrambe le braccia inutilizzabili e anche il suo potere magico era ormai prossimo ad esaurirsi.

-Potrei mangiare un po' di terra ma non mi darebbe abbastanza energie per continuare lo scontro ancora per molto.- osservò Angel cercando di rialzarsi "Yelle, so di chiederti molto ma ti per favore, usa tutto il potere magico che ti è rimasto per scagliarsi verso di loro".

"Hai in mente un piano?" domandò Yelle con sguardo speranzoso, rialzandosi a fatica, e l'amica annuì "E' un piano da tutto o niente..."

"Mi piacciono gli azzardi!" commentò Yelle con un sorriso "Lascia fare a me, ti scaglierò come una palla di cannone!"

"Ci conto!" ribatté Angel con un ampio sorriso, iniziando a richiamare a sé tutto il potere magico che le era rimasto, mentre Yelle si posizionava dietro di lei.

Poco lontano, Zero e Miyuki osservarono le azioni delle due avversarie e il ragazzo creò una piccola sfera di plasma nella mano destra "Riesci ad usare il tuo braccio sinistro?"

La maga del sangue annuì e, seppur a fatica, sollevò il braccio, creando una sfera di sangue sul palmo della mano.

"Uniremo i nostri due attacchi." spiegò Zero "Probabilmente Angel tenterà di colpirci ad impatto zero ed è quello che faremo anche noi. Se riusciamo a sconfiggerla, potrai gestire Yelle senza alcun problema".

"Ricevuto." sussurrò Miyuki per poi portare il braccio sinistro all'indietro, venendo imitata da Zero che fece lo stesso con il destro. Le sfere di plasma e sangue si unirono in un'unica sfera di un rosso accesso che sembrava pulsare come un cuore.

"Yelle! Ora!" urlò Angel per poi rivestirsi completamente di fulmini, iniziando a correre verso i suoi avversari. La maga del vento richiamò a sé tutto il potere che le era rimasto e scagliò un enorme tornado orizzontale in avanti, colpendo in pieno Angel che, tenendo la testa puntata verso Zero e Miyuki, iniziò a ruotare sul proprio asse, diventando come una lancia di elettricità pura.

La distanza tra di loro si azzerò in pochi istanti e, rilasciando ancora più energia, la dragon slayer urlò "Queen Dragons's Storm Horn!!!" mentre Zero e Miyuki distesero in avanti le braccia, con la sfera che diventò ancora più brillante "Blood Heat Explosion!!!"

Nel momento stesso in cui la sfera venne a contatto con l'elettricità di Angel, un fortissimo flash abbagliò completamente il pubblico, costringendo tutti i presenti a coprirsi il volto con le braccia, e una fortissima esplosione lo seguì, facendo tremare l'arena e danneggiando gravemente anche la barriera magica posizionata dai maghi del re.

Un'enorme colonna di fumo si alzò dall'arena, coprendo interamente il terreno di scontro e lasciando gli abitanti col fiato sospeso. Aika, dalla sua postazione, guardò in direzione di Penny che, annuendo, richiamò la sua fatina dell'aria, grazie alla quale dissipò l'enorme colonna di fumo con una forte folata di vento.

Un enorme cratere si era formato nell'arena, occupando quasi interamente il suolo usato per combattere e, su due lati opposti, vi erano i team finalisti.

Da una parte, Yelle stringeva tra le braccia Angel, la cui faccia era una maschera di sangue, cercando di non farle perdere i sensi, mentre dal lato opposto del cratere vi erano Zero, sdraiato a terra con seri problemi a respirare, e Miyuki seduta a terra con il braccio sinistro ricoperto di ustioni e sangue.

Aika osservò attentamente i due team ma, all'ultimo, Miyuki alzò a fatica il braccio sinistro "Abbiamo perso".

Il pubblico si sorprese nell'udire quelle parole e la maga del sangue, abbassando il braccio, spiegò "Zero non può più combattere e io ho ormai raggiunto il mio limite. Se dovessi curarmi le ferite non potrei comunque combattere contro Angel dato che rischierei di farle recuperare il suo potere magico".

Aika sorrise e, dopo essersi alzata, annunciò "Il torneo finisce qua! Le vincitrici sono Yelle ed Angel!!!" facendo infuocare il pubblico che iniziò ad applaudire più forte che mai, mentre alcuni maghi saltavano nell'arena per aiutare i loro compagni.

"Hai combattuto malgrado avessi superato il tuo limite, davvero notevole." si complimentò Miwako con Zero, mentre Hayato lo aiutava a rialzarsi.

"Sai come sono fatto, per me i limiti non sono altro che delle stupidaggini." spiegò Zero ridacchiando, mentre Rahl aiutava a Miyuki a rialzarsi, la quale venne subito sommersa di complimenti da parte di Hanako.

Dall'altra parte, Edward e CJ stavano aiutando le loro compagne a mettersi in piedi e a nulla valsero le proteste del mago del veleno che si ritrovò suo malgrado a dover portare Yelle sulla schiena, mentre Misaki aiutava Angel con i suoi poteri.

"Un attimo di attenzione per favore!" proferì Aika attirando l'attenzione di tutti, per poi saltare giù nell'arena, avvicinandosi ad Angel mentre veniva bendata sul posto da Giada.

"Lo scopo principale di questo torneo era quello di farvi scaricare un po' la tensione accumulata in questi mesi ma serviva anche a rendervi più forti e a spronarvi a combattere al meglio senza arrivare al punto di uccidere i vostri avversari!" spiegò la master fissando i suoi compagni "Tuttavia, aveva ancora un altro scopo... benché la nostra gilda stia diventando famosa, non siamo abbastanza per poter aiutare tutti e soprattutto non possiamo farlo al meglio se restiamo sempre qui a Zafirus, perciò ho fatto creare un'altra sede della gilda, nell'estremo sud del regno".

I vari maghi della gilda ascoltarono interessati quella notizia, domandandosi dove volesse andare a parare la loro master.

"Ovviamente è impossibile anche per me gestire al meglio due gilde..." continuò la ragazza, fissando poi Angel dritta negli occhi "... ed è per questo che, qui e ora, nomino te, Angel Strong, vice-master di Last Hope e master della prima sede della gilda, congratulazioni!"

La dragon slayer sgranò gli occhi per la sorpresa, fissando la master a bocca aperta, mentre CJ e gli altri iniziavano già a farle tantissimi complimenti.

"Molti di voi si saranno ormai affezionati a questa città perciò non obbligherò nessuno ma chi di voi volesse seguire Angel nella nuova sede, sarà libero di farlo. I dormitori sono già stati preparati e aspettano solo nuovi maghi!" aggiunse poi Aika, voltandosi verso tutti gli altri maghi, tornando poi a guardare Angel "Allora? Accetti la nomina?"

La ragazza rimase senza parole per diversi secondi ancora ma alla fine sorrise alla master annuendo per poi tenderle la mano "Ti ringrazio di cuore per quest'opportunità! Non ti deluderò!"

"So che non lo farai." ribatté Aika sorridendole per poi stringerle la mano mentre il re e tutto il pubblico applaudivano per la buona notizia. Dopo qualche minuto di festeggiamenti, Aika lasciò andare gli altri, dicendo loro di portare i quattro maghi in infermeria, dopodiché si avviò verso la gilda, mentre l'arena iniziava a svuotarsi.

-Se vogliamo sconfiggere Ruganax e prevenire tutti i suoi piani, dobbiamo coprire un'area più vasta...- pensò la master camminando lentamente -Qualunque cosa succeda non gliela lascerò vinta e spero che il consiglio dei sacerdoti non sia portatore di cattive notizie...-



- - -



Qualcosa non andava.

Un'enorme coda di scorpione cercò di infilzare una figura umanoide che però la evitò rapidamente, scartando di lato.

Era da diversi minuti ormai che il suo istinto gli diceva che qualcosa non andava.

La figura scattò in avanti, creando una katana completamente nera con la quale tagliò di netto la coda alla base, facendola cadere a terra, evitando poi di essere afferrata da una mano ricoperta di piccole lame.

Per la precisione, da quando il suo avversario era diventato un umano ed aveva indossato quella strana maschera bianca.

Lo scontro tra Dorein e la creatura si era spostato nelle gallerie scavate dagli umani controllati poco dopo che lo slime si era trasformato in un umano vero e proprio, indossando nuovamente la sua maschera bianca, cambiando completamente modo di fare.

Ora aveva dei movimenti più fluidi e di sicuro più umani rispetto a prima, inoltre non compiva alcun movimento inutile, riuscendo ad evitare gli attacchi dell'avversario per poi colpirlo con estrema precisione.

"Curioso..." commentò la creatura facendo uscire una coda di coccodrillo dal suo corpo "Quella strana crisi ti ha portato a questa trasformazione ed è come se ora fossi una cosa completamente diversa".

"Osservazione corretta." rispose Dorein con una voce doppia "Prima lottavamo da soli, lottavamo come 'Alan', ma ora siamo un unico essere nel corpo e nella mente e lottiamo come 'Dorein'. Noi siamo la perfetta unione di umano e non-umano, un essere completo".

La creatura inclinò il capo "Alan... Dorein... due nomi che non mi dicono nulla ma è comunque interessante visto che anche io sono come te: una perfetta unione di umano e non-umano".

"Errato. Tu sei un esperimento. Probabilmente un tentativo fallito di creare un nuovo tipo di Take Over, fallito miseramente." puntualizzò Dorein con voce piatta "La tua completa mancanza di un aspetto umano perfetto è una prova".

La creatura annuì "Puoi chiamarmi Taov oppure Esperimento Genesis. Il nostro master ha condotto personalmente alcuni esperimenti su di me per darmi questo potere e mi ha affidato il compito di sorvegliare quell'uomo scappato con la ragazzina. Ora dovrò eliminarti per recuperarlo".

"Libero di provarci." sibilò Dorein facendo roteare la katana nella mano destra per poi scattare in avanti, azzerando la distanza tra di loro. Provò subito a colpirlo con un fendente laterale per tagliarlo a metà ma l'intero busto si rivestì di squame dure come l'acciaio, bloccando il fendente.

"Un nuovo tipo di Take Over, la tua deduzione è corretta." commentò Taov per poi creare delle zampe, simili a quelle di una mantide religiosa, dalle spalle con cui tentò di colpire Dorein dall'alto ma il ragazzo fece un ampio balzo all'indietro ed evitò il colpo "Tuttavia, lo scopo dell'esperimento non era creare un semplice Take Over, bensì una magia adatta a tutto, capace di adattarsi ad ogni nemico".

Dorein ascoltò silenziosamente la spiegazione dell'avversario, scagliando poi delle gocce di slime che, a mezz'aria, si trasformarono in affilati shuriken neri. Taov li evitò tutti quanti, facendoli conficcare nella parete rocciosa alle sue spalle ma quelli tornarono all'istante slime e cercarono di attaccarsi a lui, costringendolo ad evitarli nuovamente, permettendo così a Dorein di avvicinarsi a lui e colpirlo con una violenta gomitata in pieno torace.

Il colpo non parve avere chissà quale effetto e Taov si rialzò subito, cercando di colpirlo sia con le zampe da mantide che con la coda da coccodrillo ma nessuno dei suoi attacchi andarono a segno.

-Credevo che uno spazio così stretto avrebbe giocato a mio favore, invece neanche lui si trova in difficoltà.- pensò la creatura allungando di colpo gli artigli delle sue mani per poi scattare di lato, iniziando a correre intorno a Dorein formando un cerchio perfetto.

Il mago di Last Hope non batté ciglio e fece tornare la sua katana un ammasso di slime che fece allungare in avanti all'improvviso. Taov fu costretto a fermarsi per evitare di essere colpito in testa ma, non appena lo fece, azzerò all'istante la distanza tra di loro, menando una forte artigliata dall'alto.

Dorein balzò all'indietro ma cinque linee sottili si formarono sul suo petto, venendo tuttavia ricoperte dallo slime che componeva i suoi abiti.

"Malgrado tu possa coprire quelle ferite, loro restano sul tuo corpo." osservò Taov annusando l'aria "Posso sentire l'odore del sangue".

Ignorando quelle parole, Dorein riprese ad attaccare usando una katana con la mano destra, mentre la mano sinistra la teneva indietro, usandola per difendersi dagli eventuali del nemico che, in quel momento aveva cinque arti con cui attaccarlo.

Due fendenti dall'alto vennero bloccati dalla katana, la quale tornò slime, bloccando completamente le zampe da mantide. Taov provò quindi ad infilzarlo con i suoi artigli ma una grossa quantità di slime ricoprì il braccio sinistro di Dorein, prendendo la forma di una testa di drago la quale azzannò violentemente il nemico, conficcando i denti in profondità.

Taov vomitò parecchio sangue e, prima che potesse reagire a quell'attacco, Dorein lo scagliò contro un muro, crepandolo pesantemente, per poi far tornare il braccio sinistro al suo aspetto normale.

La creatura nemica si rialzò lentamente, osservando i vari buchi nel suo corpo. Senza alcuna difficoltà, li richiuse tutti, fermando la perdita di sangue, dopodiché guardò Dorein "Attacchi del genere sono inutili con me, ho un'alta capacità rigenerativa".

Dopo essersi avvicinato lentamente al ragazzo, Taov ruggì a pieni polmoni, cercando di colpirlo con lo stesso attacco che, poco prima, gli aveva provocato quella crisi. Tuttavia, questa volta, Dorein creò una sfera di slime intorno a sé e l'attacco non sortì alcun effetto.

Lo slime si avventò poi su Taov, cercando di inglobarlo completamente ma la creatura lo fece a pezzi con i suoi artigli, che ora brillavano di un tenue bagliore viola. I vari pezzi di slime caddero al suolo, impossibilitati a tornare insieme e la creatura si voltò verso Dorein, fissandolo con sguardo confuso "Credevo di aver già usato questo attacco con te e tu ti ostini a combattere con il tuo slime?"

"Lo slime è solo una forma del nostro potere." spiegò Dorein riassorbendo i vari pezzi "Anche se lo farai a pezzi, noi lo assorbiremo nuovamente e continueremo ad utilizzarlo finché non ti avremo ucciso".

Nella mano destra creò quindi una specie di frusta dentata mentre nella sinistra accumulò parecchio slime che iniziò a gocciolare a terra. Taov non ci fece troppo caso e fece brillare di viola anche la coda di coccodrillo così come le lame delle zampe di mantide, per poi lanciarsi in avanti.

Dorein cercò di colpirlo con una sferzata alle gambe, ma una rapida artigliata fece a pezzi l'arma, facendo cadere pezzetti di slime tutt'attorno. Taov continuò ad avanzare ruotando poi su sé stesso per colpire l'avversario con la coda, ma Dorein, dalla massa di slime nella sua mano sinistra, fece uscire una specie di corda che si attaccò al soffitto, sollevandolo appena in tempo per evitare l'attacco.

Taov non dovette neanche guardarlo per capire dove fosse e, istintivamente, alzò le zampe da mantide, parando una nuova sferzata della frusta del suo nemico. Dorein saltò poi verso di lui e, grazie alla corda attaccata al soffitto, riuscì a staccare un grosso pezzo di roccia che schiantò sulla testa di Taov aprendogli un'enorme ferita sulla fronte dalla quale iniziò a grondare parecchio sangue.

Prima ancora che la creatura potesse rimarginare la ferita, Dorein lo avvolse completamente con dello slime e cercò di schiacciarlo senza dargli possibilità di fuga. Contrariamente a quanto sperato, la quantità di slime diventò sempre più grande fino ad esplodere, mostrando Taov con delle enormi ali di acciaio che gli spuntavano dalla schiena.

La creatura guardò Dorein dritto negli occhi "Queste banali tattiche non basteranno per sconfiggermi." e scattò in avanti, aprendo le ali al massimo, mostrando che le piume di acciaio erano in realtà affilate come delle spade.

Dorein gli corse incontro a sua volta e all'ultimo saltò in alto per atterrargli alle spalle, ma Taov puntò un piede a terra e girò su sé stesso, riuscendo a ferire l'avversario sulla schiena con diversi tagli profondi.

Il ragazzo si gettò in avanti per evitare un altro attacco e si girò verso il nemico, creando una lunga lancia dalla punta seghettata e leggermente ricurva. Iniziò a farla roteare sul fianco destro, spostandola poi su quello sinistro, continuando a cambiare lato sempre più velocemente, facendo un passo in avanti alla volta.

Taov lo attese piegando leggermente le gambe e avvolgendosi nelle sue ali di metallo, pronto a proteggersi da ogni attacco in arrivo, mentre la sua coda cambiò forma, diventando quella di un serpente con lungo ed affilato pungiglione in punta.

Dorein se ne accorse ma non disse nulla né si fermò, continuando a camminare contro il suo avversario fino a quando non fu a pochi metri da lui. Fermandosi di scatto, menò un potente fendente laterale che rimbalzò contro le ali di Taov ma, anziché fermarsi, continuò a colpirlo, menando dei fendenti sempre più veloci da tutte le direzioni.

Il nemico si ritrovò suo malgrado chiuso in difesa. Se avesse cercato di colpirlo con la sua coda, di sicuro Dorein l'avrebbe tagliata di netto e far ricrescere un arto o una coda gli portava via tempo ed energie perciò doveva fare attenzione ad ogni singola mossa.

Dopo l'ennesimo colpo da parte di Dorein, le ali di Taov iniziarono ad ammaccarsi. Non erano sul punto di andare in pezzi ma pian piano si stavano riempiendo di leggeri graffi ed ammaccature, inoltre il mago di Last Hope non sembrava per niente stanco.

Taov iniziò quindi ad indietreggiare con calma ma ovviamente Dorein avanzava con lui, tenendolo costantemente sotto pressione.

-Credo che dovrò puntare ad un'apertura tra un attacco e l'altro...- pensò il membro di Empty Scream aprendo uno strano occhio sulla fronte per poi concentrarsi intensamente sui movimenti di Dorein. Erano rapidissimi e ogni attacco seguiva l'altro con un ritmo pressoché perfetto ma ormai Taov aveva notato l'unico difetto di quella tattica.

Dopo ogni fendente, la lama di Dorein rimbalzava all'indietro e ciò gli comportava una perdita di quasi mezzo secondo prima dell'attacco successivo. Taov tenne la bocca serrata, preparando una specie di lama ossea sulla lingua, intingendola con la sua saliva viola.

Nel momento stesso in cui Dorein menò un nuovo fendente, Taov attese il momento esatto il cui la lama toccò la sua ala e, dispiegandola all'improvviso, sbilanciò ancora di più l'avversario, per poi sputare la lama che si conficcò con precisione nella spalla destra di Dorein, sorprendendolo.

Il mago di Last Hope modificò la lancia in uno scudo per proteggersi dalla sferzata di coda di Taov, mentre con la mano libera si tolse la lama dalla spalla, sentendosi improvvisamente stordito.

-Una lama avvelenata...- pensò il ragazzo e una voce dentro di lui aggiunse -Un veleno potente, vuole concludere in fretta-.

Parando una nuova sferzata, Dorein si fece nuovamente avanti e schiacciò Taov contro la parete usando lo scudo come un ariete. La creatura si ritrovò impossibilitata ad attaccare e perciò usò le sue braccia per provare a spostare lo scudo ma da esso si formarono diversi spuntoni che gli trapassarono il torace in diversi punti, facendogli vomitare parecchio sangue.

Dorein ne approfittò per far scorrere il suo slime dentro al corpo di Taov ma la creatura aprì la bocca generando una piccola sfera di energia rossa che azzannò, provocando una violenta esplosione che fece tremare l'intera galleria.

Parecchio fumo riempì completamente quello spazio angusto mentre alcuni pezzi di roccia cadevano dall'alto e Taov si guardava il corpo parzialmente distrutto. Non aveva più la cassa toracica e il braccio destro, oltre a gran parte della testa ma era ancora vivo incredibilmente.

Lentamente, la sua carne iniziò a rigenerarsi mentre, con l'unico occhio rimastogli, scrutò i dintorni alla ricerca di Dorein. Il fumo iniziò a dissiparsi e una sagoma umanoide si intravide poco lontano da lui. Taov pensò di averlo eliminato ma nel momento stesso in cui la vide sciogliersi, diventando una specie di pozzanghera, capì di aver fallito.

La pozzanghera iniziò a muoversi verso di lui e, quando fu a pochi centimetri dal nemico, si trasformò nella forma slime di Dorein.

Credo che questa sia quella che gli umani chiamano fortuna...” sussurrò Dorein inclinando la maschera per poi assumere la sua forma umana dai capelli bianchi e completamente impassibile “Quella forma la posso mantenere per un periodo limitato di tempo a quanto pare... e il tempo è scaduto un attimo prima della tua esplosione”.

Taov lo ascoltò in silenzio, senza muovere un muscolo, ma quando la sua gola fu completamente rigenerata disse “Sì... credo che gli umani la chiamino fortuna...”

Dorein alzò il braccio destro, trasformando la mano in una grossa lama di un'ascia “Credo che la vittoria spetti a me. E' stato un combattimento... credo che si dica... appagante”.

Taov annuì senza batter ciglio. Era strano. Una persona dovrebbe spaventarsi quando la sua ora sta arrivando ma lui non era una persona.

Posso farti una domanda?” chiese poi la creatura alzando lo sguardo “Chi sei tu?”

Dorein lo fissò in silenzio per qualche secondo chiudendo gli occhi. Quando li riaprì, il suo sguardo sembrava quasi sereno e tranquillo “Io sono Dorein, mago di Last Hope. Niente di più”.

Capisco... allora, addio Dorein.” sussurrò Taov chiudendo gli occhi, un attimo prima che la lama dell'avversario calasse sulla sua testa, tagliandola a metà. Dorein non tirò via la lama ma la sciolse, ricoprendo il corpo del nemico con il suo slime, assorbendolo completamente nel giro di qualche minuto.

Obbiettivo eliminato.” disse poi guardandosi attorno “Ora devo trovare Tsuki e gli altri”.



* * *



Un grosso carrello da miniera venne tagliato perfettamente a metà, rovesciando a terra tutte le gemme preziose contenute al suo interno. Subito dopo, diverse casse posizionate in vari punti di quel magazzino subirono la stessa sorte, venendo fatte a pezzi da affilate lame invisibili.

Era da svariati minuti ormai che Kay aveva iniziato a combattere contro il mago di Empty Scream ma non vi era stato verso di ferirlo del tutto.

Il suo avversario si materializzò in cima ad una pila di casse, volgendo lo sguardo verso la maga di Last Hope “Sembra che tu sia in difficoltà. La cosa non mi sorprende. Maghi deboli come voi dovrebbero solo restarsene in città a bere e far baldoria”.

Ti consiglio di non alzare troppo la cresta...” sibilò Kay generando svariate lame circolari che scagliò contro il nemico ma tutte quante passarono attraverso di lui senza arrecargli danno, dissolvendo appena il suo corpo che tornò normale pochi istanti dopo.

-Tsk... quel dannato corpo mi impedisce di danneggiarlo. Eppure deve esserci un modo per colpirlo!-

Kay era visibilmente stressata dall'andazzo dello scontro. Non solo non poteva colpire il suo avversario ma lui non si degnava neanche di attaccarla, non da quando aveva visto le sue barriere almeno.

-Forse avrei dovuto tener nascosto quel lato del mio potere, così da farlo uscire allo scoperto...- si disse Kay fissando Skuas con sguardo freddo. L'uomo era ancora avvolto nel suo mantello e non aveva ancora mostrato il suo volto, non che la cosa importasse alla ragazza. L'unica cosa che voleva era farlo fuori e concludere la missione.

Quindi? Hai già smesso di agitarti, ragazzina?” domandò l'uomo accucciandosi sulle casse di legno. Kay fece per rispondergli ma poi notò la posizione su cui poggiava e quindi decise di provare con un'altra tattica. Intorno a lei creò diverse lame circolari ma a causa della polvere presente nel magazzino, la loro rotazione le rese visibili agli occhi del nemico “Che principiante, hai usato male il tuo potere. Ora so perfettamente cosa vuoi fare”.

Intendi 'colpirti fino a quando non finirai le energie per tenere il tuo corpo intangibile'? Ma che bravo!” esclamò Kay scagliando una dopo l'altra tutte quelle lame. Ovviamente Skuas rimase fermo e ogni singola lama gli passò attraverso.

Credo che sarai tu la prima a finire le ener...!” prima ancora che l'uomo potesse finire di parlare, due lame arrivarono alle sue spalle distruggendo le casse su cui si era sistemato, facendolo cadere. Kay ne approfittò subito e, saltando in alto, scagliò una decina di lame contro l'uomo che, per la prima volta, schivò le lame a mezz'aria, ricevendo comunque alcuni tagli sulle braccia e sulle gambe.

Quindi la mia intuizione era corretta.” commentò Kay con un sinistro luccichio negli occhi, fissando Skuas dall'alto “Tu non puoi modificare il tuo corpo quando non sei fermo o quando sei a mezz'aria. Per poterlo fare o per poter svanire devi essere coi piedi per terra o su qualcosa di solido!”

Notevole.” commentò l'uomo rialzandosi e materializzando due coltelli dalle grosse lame nelle mani “Una mocciosa che riesce ad intuire il mio potere dopo un combattimento così breve... darti in pasto al cucciolo del master mi sembra quasi uno spreco. Potremmo renderti un'ottima schiava”.

Kay digrignò i denti indurendo lo sguardo “Hai appena segnato la tua fine...” sibilò creando decine e decine di lame intorno a lei “Avevo in mente di ucciderti in modo rapido ed indolore... ma ho cambiato idea: la tua morte sarà lenta e dolorosa!”

Keheheh! Parole degne di una maga della luce, non è vero?” domandò Skuas calandosi il cappuccio, mostrando un volto attraversato da diverse cicatrici incorniciate da dei lunghi capelli grigi e con due occhi neri come la pece “Eppure credevo che fossimo noi i cattivi”.

Kay non si curò minimamente di quelle parole e scagliò tutte le lame insieme contro il bersaglio ma, come prima, nessuna di esse riuscì a danneggiarlo. La ragazza soffocò un'imprecazione e saltò giù sul pavimento, trucidandolo con lo sguardo “Perché non mi affronti faccia a faccia? Eppure sono solo una principiante!”

Skuas ghignò divertito “Cosa c'è? Mi sembri alquanto precipitosa ora, per caso la storia degli schiavi ti dà fastidio? Oppure è qualcosa di più intimo? Brutte esperienze passate?”

Stai zitto...” ordinò Kay creando altre lame, molto più grandi delle precedenti “Voi bastardi sapete solo far soffrire gli altri arricchendovi sulle loro morti e su tutte le vite che avete rovinato!”

Un coltello le si conficcò nella spalla destra facendole sgranare gli occhi per la sorpresa prima che un urlo atroce risuonasse nel magazzino. La ragazza cadde in ginocchio estraendo la lama dalla sua spalla per poi gettarla via. Skuas ampliò il suo ghigno facendo dissolvere il coltello per poi crearne un altro nella mano libera “Devo dire che ti preferisco così aggressiva... e così piena di aperture!”

Kay imprecò sottovoce rialzandosi ma tenendo la mano sinistra sulla ferita da cui colava parecchio sangue. Si era lasciata dominare dalle emozioni come niente e l'avversario ne aveva subito approfittato, infondo era un mago oscuro, per lui quelle situazioni erano solo divertenti.

La giovane maga si avvicinò quindi ad un carrello della miniera e, dopo un profondo respiro, tirò una violenta testata contro lo spigolo di ferro, facendo sussultare Skuas. Dopo qualche secondo, si girò verso di lui, leccando il sangue che le colava dalla ferita sulla fronte che si era appena procurata.

Ora sto decisamente meglio.” commentò l'albina ampliando il suo ghigno mentre creava una piccola lama circolare sul palmo della mano destra, per poi crearne altre tutt'intorno a lei. Skuas non batté ciglio, limitandosi a scagliarle addosso due pugnali che vennero prontamente bloccati da una barriera invisibile creata da Kay.

Credo che sarà davvero una battaglia di resistenza.” azzardò l'uomo scrocchiandosi il collo per poi creare altri due pugnali “Mi dispiace per te ma io non consumo molto potere magico, perciò posso andare avanti anche per diverse ore”.

Oh tranquillo, non ce ne sarà bisogno.” lo rassicurò Kay facendo ruotare le sue lame in modo che fossero tutte posizionate verticalmente “Tra pochi minuti non esisterai più”.

Skuas alzò un sopracciglio, leggermente innervosito da quell'atteggiamento, ma riuscì a mantenersi distaccato dalla sua presunta provocazione, iniziando a camminare contro di lei “Bene, allora perché non mi mostri cosa hai in mente di fare?”

Detto fatto.” sibilò Kay per poi scagliare tutte le sue lame contro di lui facendo affondare nel terreno. Come se niente fosse, le lame iniziarono a scavare dei sottili solchi nel suolo, girando costantemente intorno a Skuas, cercando di tagliargli i piedi di tanto in tanto ma senza riuscirci.

L'uomo parve divertito dalla cosa ma fu una domanda di Kay a fargli perdere il ghigno.

Perché non ti muovi di lì?”

Eh! Perché mai dovrei farlo?” domandò lui di rimando “Standomene fermo qui non subisco alcun danno e ti lascio sprecare il tuo potere in tutta tranquillità”.

Oh ma che scusa divertente. La verità è che non puoi muoverti finché il tuo corpo non è tornato intero, non è vero?” ipotizzò Kay e, venendolo assottigliare lo sguardo capì di aver fatto centro “Credevo che il tuo potere fosse più vantaggioso, invece ha un sacco di punti deboli”.

Resta il fatto che non puoi ferirmi.” osservò Skuas ritrovando il suo ghigno “Ovviamente neanche io posso farlo visto che le tue barriere ti proteggono, ma si da il caso che tra non molto arriveranno parecchi soldati qui e da sola non riuscirai a gestirli tutti”.

Per allora me ne sarò già andata.” ribatté Kay per poi mostrargli uno strano sorriso “Sai? Arrivando qui abbiamo fatto crollare parecchi corridoi ma ci siamo accorti di una cosa... e cioè che questo non è il livello più basso delle gallerie”.

Skuas sgranò gli occhi nell'udire quelle parole e il sorriso di Kay si trasformò ben presto in un inquietante ghigno mentre altre lame si materializzavano intorno a lei. Dopo pochi istanti, un leggero tremolio del suolo fece sussultare il suo avversario e gran parte del terreno crollò.

Le varie lame scagliate in precedenza da Kay avevano scavato nel suolo lentamente fino ad arrivare ad un corridoio sottostante e, essendo stato diviso a blocchi da quelle lame, il terreno non poteva restare sullo stesso livello, così collasso in una manciata di secondi e il corpo di Skuas divenne tangibile all'istante.

Kay non si lasciò sfuggire l'occasione e scattando in avanti scagliò tutte le sue lame contro di lui. Le prime due ad arrivare lo colpirono al braccio sinistro, recidendoglielo all'altezza della spalla, ma l'uomo non urlò né mostrò segni di dolore, preferendo concentrarsi sulla sua avversaria.

Il terreno era stato fatto a pezzi ma anche un solo blocco, per lui, andava bene uguale così posizionò entrambi i piedi sullo stesso pezzo di roccia e, quando tutte le altre lame erano a pochi centimetri da lui, si smaterializzò in una nuvola di fumo facendo sgranare gli occhi a Kay.

Prima ancora che la ragazza potesse arrestare la sua corsa, Skuas si materializzò alle sue spalle con un pugnale stretto nella mano destra. Kay ruotò su sé stessa creando una barriera dietro di lei ma l'uomo aveva ormai scagliato il pugnale che la colpì nel ventre, conficcandosi fino all'impugnatura.

La maga vomitò una grossa quantità di sangue ma riuscì comunque a creare una seconda barriera sotto di lei per non cadere di sotto, mentre Skuas si allontanò di qualche passo, creando delle bombe fumogene nella mano che scagliò successivamente addosso all'avversaria, circondandola in un'enorme nuvola di fumo.

Kay trattenne a stento un urlo di dolore nel togliere il coltello dalla sua pancia ma in qualche modo ci riuscì, mettendosi poi a sedere mentre i suoi abiti si tingevano pian piano di rosso.

-Merda! Ho gettato al vento la mia occasione per eliminarlo! Ora non ho tempo per riprovarci!- si rimproverò la giovane stringendo i denti per poi guardarsi attorno. Era completamente circondata dal fumo ma per lei non fu un problema disperderlo grazie a delle lame.

Quando si fu completamente diradato, cercò il suo avversario con lo sguardo ma vide solo una grossa chiazza di sangue nel punto in cui le aveva scagliato le bombe fumogene.

Fu forse l'istinto o forse la fortuna ma qualcosa le urlò di gettarsi di lato e così fece, evitando al pelo un affondo da parte di Skuas. L'uomo si girò verso di lei, cercando di ruotare il busto per trasformare il suo colpo in un fendente ma la ragazza aveva già creato una barriera davanti a lei che usò per proteggersi.

Se non posso ferirti, mi basterà bloccarti!” urlò Kay tenendo gli occhi aperti con fatica per poi trasformare la sua barriera in una sorta di scatola dentro alla quale imprigionò Skuas, così come aveva fatto con Aika mesi addietro.

L'uomo la fissò con sguardo furente. Era molto pallido e stava sudando parecchio a causa della perdita di sangue dal moncherino del braccio. Provò a teletrasportarsi dissolvendosi in fumo ma si ritrovò contro una parete della prigione, tornando normale all'istante.

Brava, mi hai preso...” sputò l'uomo rialzandosi in piedi “... ma ciò non toglie che sono ancora vivo e se vuoi uccidermi dovrai entrare qui dentro!”

Kay gli mostrò nuovamente quel ghigno inquietante “Non ce ne sarà bisogno.” e schioccò le dita della mano destra, materializzando dei blocchi dentro alla prigione. Skuas se ne accorse e, nel giro di qualche secondo, capì la tattica dell'avversaria.

La ragazza continuò a creare altri cubi all'interno di quella che, ormai, si era trasformata in una bara.

Il mio potere mi consente di solidificare l'aria.” spiegò Kay “E quando è in quello stato, non può essere respirata!”

Tu... maledetta mocciosa!!!” tuonò Skuas cercando di liberarsi mentre lo spazio dentro a quella scatola diminuiva sempre di più insieme all'ossigeno. Dopo pochi minuti, quando ormai entrambi erano allo stremo delle forze, l'uomo si accasciò contro la parete della prigione e i suoi occhi si spensero lentamente.

Kay fece un profondo respiro e dissolse la barriera ma, prima che Skuas toccasse il terreno, una lama circolare lo tagliò a metà verticalmente, facendo riversare a terra litri di sangue insieme ad organi fatti a pezzi.

Giusto per sicurezza...” commentò Kay crollando al suolo “Maledizione, ho perso troppo sangue... spero solo che quei due abbiano distrutto quel maledetto affare...”

Un potente ruggito scaturì dal corridoio dove erano scomparsi Zafrina e Vaiter, facendo tremare le pareti del magazzino.

Kay imprecò nuovamente “Maledetta la mia boccaccia...”



* * *



"Zafrina... so che non ti piace quando qualcuno ti mette fretta... ma dovresti davvero darmi una mano ora!" urlò Vaiter cercando in tutti i modi di tenere aperte le fauci di una grossa creatura che sembrava alquanto affamata.

"Lo so! Non mettermi fretta!" ribatté Zafrina cercando di sollevare la zampa della suddetta creatura che la stava schiacciando al suolo.

I due maghi di Last Hope, dopo essersi separati da Kay, avevano seguito quell'angusto corridoio scavato nella roccia, sbucando poi in un'enorme caverna dal soffitto a cupola con la pavimentazione di roccia finemente lavorata anche se rovinata dal tempo e ricoperta di scheletri e vestiti strappati.

Il pavimento arrivava solo a metà di quell'enorme spazio per poi lasciare spazio ad un abisso dalla quale fuoriusciva un forte bagliore viola. I due si erano avvicinati al bordo della voragine e avevano guardato giù, notando una strana roccia nera perfettamente rotonda con una gemma viola incastonata al centro e diversi simboli incisi intorno ad essa.

Intuendo che si trattasse del loro bersaglio, avevano cercato subito un modo per distruggerlo ma qualcosa, che era rimasto nascosto sopra l'entrata dalla quale erano arrivati, aveva altri piani in mente. Vaiter era stato il primo a girarsi, sussultando alla vista di quella grossa creatura simile ad un T-rex ma con il corpo rivestito da un esoscheletro viola e blu, due enormi occhi rossi, delle zampe anteriori grosse e provviste di affilati artigli, una lunga coda irta di piccoli spuntoni ossei e due zampe provviste di chele che le spuntavano dalla schiena.

Zafrina aveva subito provato a colpirla per eliminarla in un colpo ma la creatura si era dimostrata più resistente del previsto e nel giro di qualche minuto erano finiti in quella situazione.

Non appena la maga era stata schiacciata da una zampa della creatura, Vaiter aveva provato ad aiutarla ma aveva dovuto cambiare subito strategia visto che per poco la creatura non lo ingoiava in un sol boccone.

Ora il mago era bloccato contro la parete rocciosa con le mani strette intorno ai denti di quella bestia, cercando in tutti i modi di non fargli chiudere le fauci, cosa che si stava facendo via via più complicata data la forza di quella creatura.

Zafrina era anche in difficoltà a causa del peso sopra al suo corpo. Quella bestia non stava facendo troppa pressione ma la sua mole comportava un peso altrettanto grande e la maga non riusciva a respirare bene.

-Fottutissimo... bestione...-

La maga dei cataclismi mise tutta la sua forza nella parte superiore del corpo e riuscì, in qualche modo, a sollevare la spalla destra, per poi sbatterla con violenza sul pavimento, generando una scossa sismica. Il breve terremoto fece crollare dei pezzi di roccia dal soffitto che colpirono la creatura in diversi punti ma neanche uno di essi riuscì a danneggiare il suo esoscheletro.

Quei colpi, tuttavia, innervosirono il loro nemico che, solo per un istante, allentò la presa delle fauci, permettendo a Vaiter di gettarsi di lato, facendo così sbattere il muso della creatura contro la parete rocciosa.

Ruggendo a causa della botta, la creatura fece qualche passo indietro scuotendo la testa, liberando così Zafrina che si rialzò subito, scrocchiandosi il collo "Bene, ora facciamo a pezzi questo insetto troppo cresciuto e poi distruggiamo l'affare in fondo a quella fossa!"

"Ricevuto!" esclamò Vaiter per poi scattare verso la creatura insieme alla compagna che si spostò sul fianco sinistro del bersaglio. Il mostro spostò lo sguardo da lei a Vaiter e viceversa ma alla fine optò per la ragazza e tentò ci colpirla con una violenta artigliata che venne prontamente evitata.

Vaiter allora si fece avanti e, passando sotto al muso della bestia, la colpì con un pugno sulla gola. Avendo copiato i poteri di Zafrina, il ragazzo generò una sorta di scossa sismica nel corpo della creatura, facendole vomitare parecchio sangue ma ciò non bastò a sconfiggerla e, troppo distratto dalle zampe anteriori e dalla coda, Vaiter non vide arrivare una chela che lo afferrò per la vita, schiantandolo poi al suolo.

Zafrina cercò di aiutarlo colpendo il mostro sulle ginocchia con dei calci ma neanche con i suoi poteri riuscì a distruggere la corazza nemica e un colpo di coda la prese in pieno, aprendole diversi tagli sul ventre.

Facendo una capriola a mezz'aria, la maga si rimise subito in piedi e osservò il grosso animale mentre cercava di schiacciare Vaiter senza tuttavia riuscirci.

-Qua sotto non posso usare al meglio i miei poteri...- osservò Zafrina aprendo e chiudendo i pugni -I terremoti sono da escludere dato che rischierei di seppellirci vivi, un'eruzione di magma farebbe solo danni così come un'inondazione del resto... l'unica cosa che possiamo fare è generare una tempesta di sabbia per disorientarlo per poi finirlo a suon di pugni e calci!-

Dopo un profondo respiro, iniziò a muovere le braccia in circolo, generando ben presto delle forti folate di vento che portarono un'enorme quantità di sabbia nella stanza, continuando a farla vorticare senza freni

"Ohi ma che stai facendo?!" urlò Vaiter coprendosi gli occhi con un braccio -Lo sapevo che dovevo portarmi il mio set per i castelli di sabbia!-

"Zitto e colpiscilo!" ribatté Zafrina "Non c'è altro che possiamo fare ora come ora!" e scattò verso la grossa sagoma della creatura, menando poi un violento pugno sulla gamba sinistra. Il colpo fu abbastanza potente da generare una breve scossa sismica e far cadere in ginocchio la bestia, facendola ruggire per il dolore.

Vaiter tentò di mirare all'altra gamba ma la creatura lo percepì e, con una violenta sferzata della coda, riuscì a colpirlo in testa, aprendogli un brutto taglio sulla tempia, e scagliarlo contro la parete, vicino all'entrata dalla quale erano arrivati.

Zafrina lo vide schizzare via in mezzo alla tempesta di sabbia e fece appena in tempo ad abbassarsi per evitare una seconda sferzata della creatura. Provò quindi ad andare in mezzo alle zampe posteriori per colpire il ventre ma, con sua somma sorpresa, la bestia balzò all'indietro e la colpì con una violenta onda sonora.

La maga venne scagliata via e finì sul margine del pavimento. Ruotando di poco la testa, vide con la coda dell'occhio degli strani fulmini viola sotto di lei, notando che la gemma al centro della roccia nera si era come attivata e tutti quei fulmini stavano completamente cancellando la sabbia e i pezzi di roccia che cadevano lì vicino.

-Maledizione... se quella cosa si attiva del tutto chissà cosa potrebbe accadere.- pensò Zafrina alzandosi in piedi, senza accorgersi della creatura che si avvicinava a lei -Non sembra neanche avvicinabile, qualunque cosa la tocca viene completamente cancellata... devo pensare a qualcosa!-

Un improvviso ringhio la mise in guardia e, girandosi di scatto, vide la sagoma della creatura davanti a lei con una zampa alzata pronta a colpirla. La maga alzò le braccia per difendersi, sapendo benissimo di non poter parare un colpo di quel genere con le sue sole forse ma tanto valeva provare.

"Levati di lì!!!" tuonò una voce maschile e, prima che la ragazza potesse reagire, Vaiter colpì la creatura nella schiena con un doppio calcio, scagliandola di sotto. Zafrina venne colpita di striscio dalla coda della bestia, ma riuscì ad aggrapparsi al margine della fossa prima di precipitare.

Con la coda dell'occhio vide qualcosa e, voltandosi appena, vide Vaiter stretto da una chela della creatura mentre cadeva nel vuoto, con la gemma viola che aveva iniziato ad emettere ancora più fulmini.

"V... Vaiter!!!" Zafrina cercò di allungare una mano la creatura era ormai troppo lontana anche solo per sperare di sfiorarla. Il ragazzo colpì con una serie rapida di gomitate la chela che lo teneva prigioniero, riuscendo a spezzarla, grazie al potere di Zafrina, per poi voltarsi verso la bestia che stava precipitando di schiena verso la gemma.

-Alla fine mi tocca morire precipitando verso una pietra luccicante insieme ad una specie di dinosauro... morte alquanto particolare, non c'è che dire.- pensò il ragazzo -Mi chiedo cosa direbbe Zafrina in questo momento...-

"Vaiter! Dobbiamo colpire la gemma attraverso il corpo di quella creatura!!!"

-Esatto, direbbe una cosa del genere.- si disse il ragazzo con un leggero sorriso sgranando poi gli occhi all'inverosimile -Ditemi che ho sentito male...-

Alzò lo sguardo all'istante perdendo dieci anni di vita nel vedere Zafrina precipitare verso di lui con il pugno destro pervaso dal suo potere magico.

"Muoviti razza di idiota! Non avremo una seconda possibilità!" urlò la ragazza con sguardo determinato e, dopo lo sbigottimento iniziale, Vaiter tornò in sé, caricando a sua volta il pugno destro con tutto il potere magico che possedeva.

Quando ormai furono a pochi metri dalla gemma, Zafrina poggiò i piedi sul ventre della creatura che cercava in tutti i modi di fermarsi senza tuttavia riuscirci. In pochi istanti, l'enorme corpo della bestia impattò contro la grossa pietra nera e dalla gemma fuoriuscirono ancora più fulmini facendo ruggire a pieni polmoni la creatura per il dolore.

Zafrina e Vaiter alzarono in contemporanea i pugni per poi calarli uno di fianco all'altro urlando “Planet Crush!!!”

Nel momento stesso in cui toccarono il corpo della creatura, una potentissima scossa sismica fece tremare l'intera zona, creando profonde nel terreno sia in superficie che nel sottosuolo, facendo crollare alcune sezioni del castello. L'enorme bestia vomitò una quantità sconsiderata di sangue ma le scosse sismiche, attraverso il suo corpo, raggiunsero la gemma che si incrinò all'istante, disperdendo ancora più fulmini nell'aria.

I due maghi misero ancora più potere magico nei loro colpi e da essi si generò una potentissima onda d'urto che per poco non li sbalzò completamente via. La gemma si incrinò sempre di più finché non esplose in un abbagliante flash viola che scagliò in aria sia Zafrina che Vaiter facendoli tornare in cima alla fossa.

Entrambi ruzzolarono per diversi metri, impattando contro la parete rocciosa ma, dopo qualche secondo, furono di nuovo in piedi mentre il terremoto cessava del tutto. Lentamente, i due si avvicinarono barcollando al bordo della fossa e guardarono di sotto, scoprendo che, sia la creatura che la gemma, erano completamente svaniti nel nulla.

Forse quel cucciolotto è rimasto vaporizzato dalla gemma che poi è esplosa.” ipotizzò Vaiter massaggiandosi il collo mentre Zafrina fece spallucce “Chi se ne frega, l'importante è che sia morto. Ora torniamo da Kay, dobbiamo ancora trovare gli altri.” e si incamminò lungo il corridoio che li aveva portati lì, con Vaiter al suo seguito.



* * *



State tutti bene?” domandò Tsuki cercando di dissipare il fumo con una mano, mentre con l'altra si copriva la bocca.

Io sì.” confermò Zoe massaggiandosi la schiena dolorante a causa della caduta appena fatta.

Anch'io sto bene.” aggiunse Marihito tossendo un po' di volte per colpa del fumo mentre di fianco a lui Rin si sistemò la tuba “I'm fine! Ma cosa diavolo è successo?”

"Una scossa sismica... bella potente anche." spiegò Tsuki pensando immediatamente ad una certa maga dei cataclismi. Lentamente, si alzò in piedi, poggiando una mano contro una delle colonne di ferro che aveva creato insieme ad una sorta di copertura metallica per proteggerli dai detriti caduti dall'alto.

"E' la prima volta che avverto una simile scossa." commentò Marihito alzandosi in piedi con l'aiuto della ragazza "Ho come l'impressione che qualcuno stia combattendo seriamente".

"That's not fair!" urlò Rin gonfiando leggermente le guance "Anch'io vorrei combattere con qualcuno ma dopo quei soldati non abbiamo trovato più nessuno!"

"Tanto meglio per noi così non avremo difficoltà nel distruggere questo posto." sibilò Zoe spolverandosi i vestiti per poi riprendere a camminare lungo quel corridoio, facendo attenzione ad eventuali detriti o muri pericolanti.

Tsuki e gli altri due la seguirono subito dopo e, man mano che avanzarono, trovarono alcuni soldati schiacciati da pezzi di roccia. La maga di Last Hope si maledì mentalmente per quanto stava accadendo. Aveva deciso di salvare tutti quei poveri bambini ma da quando era arrivata insieme agli altri non ne aveva salvato manco uno.

-Spero solo che vi sia un modo per liberarli...- si augurò la giovane continuando ad avanzare fino a quando Marihito, alzando la testa, non udì un particolare suono che gli fece fare un rapido scatto verso un portone di legno.

Notando che era chiuso, Tsuki trasformò il suo braccio destro in acciaio puro e, con un colpo secco, mandò in frantumi la serratura e gran parte del portone, aprendolo del tutto.

"Ci siamo." annunciò Marihito entrando in quell'enorme laboratorio pieno di provette, strani macchinari ed un'enorme vasca circolare piena di un denso liquido nero "Tsuki potresti creare delle maschere antigas? Meglio non rischiare".

La ragazza annuì e ne creò subito quattro, dandone una a ciascuno dei suoi compagni per poi indossare la sua "Abbiamo circa quindici minuti d'aria pulita".

Marihito annuì, iniziando a camminare in quell'enorme stanza dalle pareti di ferro, grazie alla quale si era salvata da quella potente scossa sismica. I macchinari erano ancora in funzione e, da un grosso tubo che terminava proprio sopra la vasca, cadevano piccole gocce di quel liquido nero.

"Questo è il siero della morte che ho creato..." spiegò Marihito fissando la vasca "In questa forma è pressoché innocuo ma una volta mischiato con un certo reagente, sprigiona una densa nebbia nera che uccide tutto ciò che tocca: piante, animali, umani e perfino demoni. Queste provette..." e indicò un tavolo pieno di bottigliette con liquidi diversi "... contengono svariati reagenti ma solo uno di essi ha avuto l'effetto desiderato".

"Quale sarebbe questo reagente?" domandò Tsuki avvicinandosi al tavolo insieme a Zoe e Rin mentre Marihito prese una boccetta piena di un liquido rosso.

L'uomo si girò verso di loro "Sangue".

"Vuoi dire che... bisogna aggiungere del sangue al tuo siero per farlo diventare un'arma chimica?" domandò Zoe alzando un sopracciglio e l'uomo annuì "Stavo cercando di creare un siero per... riportare in vita le persone ma non come zombie, bensì come persone vere e proprie. Ho passato anni a sviluppare quel siero ma alla fine, tutto ciò che sono riuscito a creare, è stata questa orribile arma!"

"Non vorrei mettere il naso nei tuoi affari, old man, ma riportare in vita le persone non è tipo un taboo della magia?" domandò Rin guardandosi attorno con calma.

"Lo so benissimo ma il tempo e la solitudine possono piegare la mente e la volontà di semplice uomo come me." rispose Marihito gettando a terra la fialetta di sangue che andò in frantumi. In un impeto di rabbia, ribaltò il tavolo, rovesciando a terra tutti i contenuti di quelle provette, e le calpestò una ad una, frantumandole del tutto.

Tsuki si avvicinò lentamente e gli mise una mano sulla spalla, facendolo voltare verso di lei "Mi dispiace di averti lasciato da solo..."

L'uomo sorrise sotto la maschera, chiudendola in un caldo abbraccio "No, è stata colpa mia per essermi arrabbiata con te. Avrei dovuto rispettare le tue scelte".

Zoe fissò la scena senza dire nulla mentre Rin stava pian piano riempiendo la maschera di lacrime. Dopo essersi separati, Tsuki e Marihito si guardarono attorno e l'uomo, indicando il grosso macchinario che produceva il siero base, disse "Se distruggiamo quello non potranno più produrre niente ma credo sia meglio radere completamente al suolo questo posto".

Tsuki ghignò divertita "Mi piace come idea, dimmi solo cosa devo fare e farò terra bruciata!"

"No, lo farò io." disse Marihito con sguardo serio "Creami degli esplosivi e un detonatore per farli esplodere. Li piazzerò in determinati punti, dopotutto ho assistito alla costruzione di questo attrezzo infernale e so dove colpire per distruggerlo del tutto".

La ragazza lo osservò in silenzio ma alla fine creò davanti a lei una decina di panetti di esplosivo adesivo ed un detonatore nella sua mano destra che diede poi all'uomo. Marihito la ringraziò e, dopo aver preso un paio di esplosivi, si avvicinò al macchinario ma un grosso shuriken si conficcò nella sua gamba destra in un lampo, facendolo urlare per il dolore.

Tsuki sgranò gli occhi per la sorpresa e si girò di scatto verso la direzione dalla quale era stata lanciata l'arma, individuando dei soldati nemici irrompere nella stanza da un'altra entrata. Senza esitare, si lanciò contro di loro creando due spade corte e, con dei rapidissimi movimenti, fece dei profondi tagli dietro alle ginocchia dei primi tre nemici, facendoli cadere a terra.

Non voleva ucciderli. In quel momento era furente a causa dello shuriken che aveva ferito Marihito ma non li avrebbe uccisi per nessun motivo. Lei voleva liberarli e farli tornare dei semplici bambini, non poteva ucciderli mentre erano delle marionette nelle mani di quei bastardi di Empty Scream.

Purtroppo per lei, però, Rin e Zoe non sembravano dello stesso avviso. La ragazza, sfruttando la sua frusta di luce eterea, colpì almeno cinque nemici e, come prima, quelli caddero in ginocchio senza muovere un muscolo, venendo poi decapitati da dei rapidi fendenti di Rin.

"Non uccideteli! Sono controllati da qualcosa!" urlò Tsuki evitando uno spuntone di ghiaccio scagliato da uno di quei soldati.

"Cosa dovremmo fare allora? Chiedergli di fermarsi?" domandò Zoe con tono sarcastico colpendone altri due con la sua frusta, salvo poi essere costretta a gettarsi di lato per evitare una sfera di fuoco.

Rin non poté neanche risponderle visto che era concentrato nell'affrontare due soldati i quali avevano trasformato le loro braccia in lame affilate. Il ragazzo creò una sfera di fuoco rosso scuro davanti a lui e i due nemici rimasero come incantati ma, prima che lui potesse colpirli con la sua katana, un fulmine lo colpì in pieno, facendolo crollare in ginocchio.

I due nemici, usciti dall'incantamento, alzarono le lame per colpirlo ma un'armatura armata di scudo a torre e spada si mise davanti a Rin, proteggendolo con il suo scudo per poi combattere contro quei due. Il ragazzo si girò e vide Tsuki circondata da una decina di quelle armature che si lanciarono contro i soldati nemici.

"Smettete di combattere! Ci penseranno le mie armature a gestirli!" urlò Tsuki creandone altre ma almeno tre di essi vennero fatte a pezzi da una violenta esplosione e Zoe notò subito come le armature stessero cercando di combattere senza ferire i nemici che, d'altra parte, lottavano col solo scopo di distruggere.

Intanto, dopo essersi tolto lo shuriken dalla gamba, Marihito aveva posizionato quasi tutti i panetti di esplosivo ma sapeva che, una volta scappati dal laboratorio, i soldati li avrebbero tolti e portati via. Scuotendo la testa, ne posizionò un altro mentre un'armatura veniva scagliata vicino a lui, frantumandosi in centinaia di pezzi.

Tsuki provò a combattere a sua volta mirando a stordire e mettere fuori combattimento quei bambini ma, ogni volta che provava a stenderne uno, gli altri la attaccavano, rendendo vani i suoi sforzi.

-Devo trovare il modo di spezzare il controllo su di loro.- si disse Tsuki evitando una lama di vento mentre Rin le dava supporto ferendo i nemici alle gambe. D'un tratto, la ragazza sgranò gli occhi "Il collare!"

Rin e Zoe la fissarono confusi e Tsuki si affrettò a spiegare "Sotto al colletto del vestito c'è un collare con una gemma! E' quello che li controlla!"

Senza dir nulla, Zoe colpì un nemico con la sua luce eterea e, una volta reso innocuo, Rin scattò verso quel soldato, recidendo con dei rapidi fendenti, il collare che portava al collo.

Il soldato sussultò non appena i pezzi del collare ebbero toccato il pavimento e si guardò attorno, portandosi le mani sulla maschera per poi rimuoverla, mostrando il volto di una ragazzina dai corti capelli rossi con dei grandi occhi viola "Dove... sono...?"

Tsuki gioì internamente nel vedere che quella ragazzina sembrava tornata in sé e, dopo aver mandato un'armatura a proteggerla, le urlò "Vattene via subito! Sei in pericolo qua!"

La ragazzina non sembrò capire, fissandola con sguardo confuso, sussultando poi non appena l'armatura alle sue spalle venne fatta a pezzi da un grosso spadone creato da uno degli altri soldati. La piccola si girò terrorizzata e alzò le braccia per proteggersi dal secondo attacco ma uno spesso muro di ghiaccio si formò davanti a lei, deviando il fendente nemico.

Rin sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa "Awesome! Ottima mossa!" si complimentò per poi fare a pezzi il collare di quel nemico, rompendo il controllo anche su di lui.

Nel giro di pochi minuti, subendo diverse ferite, i tre maghi riuscirono a rimuovere i collari da tutti e ventisette i nemici rimasti che erano venuti per affrontarli. Tsuki tirò un sospirò di sollievo e, dopo aver creato una sorta di piedistallo, ci salì sopra "Ascoltatemi tutti! Io sono una maga di Last Hope, una gilda della luce, e sono venuta qua con dei miei compagni per aiutarvi! Ora ditemi, vi ricordate cosa vi è successo?"

Nessuno dei presenti seppe darle una risposta. Molti dissero di essere stati attaccati nelle proprie case, altri erano stati catturati mentre giocavano nel bosco e così via.

-In pratica non si ricordano del collare e di tutto il resto...- concluse Tsuki battendosi un dito sul mento "Ora cercate di mantenere la calma mentre vi spiego cosa vi è successo a grandi linee. Siete stati catturati da una gilda oscura che vi ha messo dei collari per controllarvi. Sul vostro petto dovrebbe essersi una gemma incastonata nel vostro corpo, quella è la fonte dei vostri poteri magici ma non dovete assolutamente toccarla! Non sappiamo cosa potrebbe succedere!"

I vari ragazzini parvero intimoriti dalla cosa ma fecero come gli era stato detto e mantennero la calma, senza toccare la gemma sul loro petto. Intanto, Marihito aveva finito di piazzare gli esplosivi ed era pronto a farli esplodere.

"Bene, andiamocene da qui!" urlò Tsuki e, guidando i vari bambini, uscirono dal laboratorio, continuando a correre finché non tornarono nella sala dove avevano incontrato Zoe e Rin.

Tsuki creò un grosso muro di acciaio per bloccare il corridoio e, dopo un suo cenno, Marihito premette il pulsante del detonatore. Una violenta esplosione si udì in lontananza e, nel giro di pochi secondi, violente fiamme si abbatterono contro il muro creato da Tsuki, facendo tremare per diversi secondi le pareti del castello.

Quando la scossa fu finita, Marihito tirò un sospiro di sollievo "E' finita... finalmente." ma qualcuno non la pensava come lui.

"No, non è finita." lo corresse Tsuki "Dobbiamo ancora sconfiggere il master della gilda e salvare gli altri bambini controllati!"

"La cosa non mi riguarda." sibilò Zoe avviandosi verso un'altra porta.

"Cosa vorresti dire?" domandò Tsuki "Non avevi detto che ci avresti aiutato?"

"A distruggere il siero, sì e l'ho fatto. Ora andrò per la mia strada, devo cercare le segrete del castello." spiegò la ragazza reggendo lo sguardo della maga di Last Hope "Il resto della vostra missione non mi interessa".

"Cerchi qualcuno per caso? Perché qui non ci sono prigionieri a parte questi bambini ed una donna che, a quanto pare, è imparentata col master di Empty Scream." spiegò Marihito con voce calma, facendo voltare Zoe verso di lui "Nessun altro?"

"No." rispose secco l'uomo incrociando le braccia al petto "Almeno, non che io sappia. Questi maghi oscuri non sono tipi che fanno prigionieri tanto facilmente".

La ragazza sospirò pesantemente, volgendo lo sguardo verso il corridoio che voleva percorrere "Andrò a controllare per sicurezza".

"Verrò con te, my friend! Un vero amico non abbandona gli altri!" esclamò Rin avvicinandosi a lei. La ragazza non parve entusiasta della cosa ma non disse nulla, limitandosi a non ricambiare l'entusiasmo del ragazzo.

"Aspetta!" la fermò Tsuki facendola voltare ancora una volta "Grazie per il tuo aiuto con il siero ma vorrei chiederti una cosa. Come siete arrivati qui? Se la via che avete preso è sicura potrò far uscire di qua almeno i bambini che abbiamo salvato adesso".

Zoe non parve neanche rifletterci ed indicò il buco nella parete dalla quale erano arrivati poco prima "Andando da quella parte troverete solo una galleria piena di morti. Seguitela e vi porterà oltre il primo anello di mura difensive, lì sarete di certo al sicuro".

Tsuki le sorrise e annuì, volgendosi poi verso i bambini, creando diverse armature intorno a loro "Avete sentito, vero? Ora dovrete andare lungo quella galleria e potrete uscire da qui. Le mie armature vi proteggeranno e quando avremo finito qua torneremo a prendervi per riportarvi dalla vostre famiglie".

I vari bambini annuirono e, insieme alle armature, si avviarono lungo la galleria, mentre Tsuki si voltò verso Marihito "Vai anche tu".

"Mi stai dicendo di lasciarti qui da sola?" domandò l'uomo visibilmente contrario all'idea.

"Non sono da sola." rispose Tsuki fissandolo dritto negli occhi "I miei amici sono venuti qua insieme a me e ora stanno probabilmente combattendo contro dei maghi oscuri! Devo andare ad aiutarli ma non posso lasciare che tu mi segua, se ti dovesse succedere qualcosa non potrei mai perdonarmelo!"

Marihito rimase in silenzio per diversi secondi, sospirando pesantemente per poi accarezzarle la testa "Sei davvero cambiata Tsuki..." e, dopo averle sorriso, le diede le spalle "E sia, faremo come vuoi tu. Vedi di fare attenzione!" avviandosi poi dietro ai bambini e le armature, mentre Zoe e Rin si incamminavano lungo il corridoio scelto dalla ragazza.

Tsuki fece un respiro profondo e si guardò attorno "Ok, ora devo trovare gli altri!"



* * *



Alexander era particolarmente estasiato da ciò che gli si apprestava davanti agli occhi. Da quando era diventato il master di Empty Scream non aveva avuto molto tempo per divertirsi e i pochi scontri che lo avevano divertito erano durati poco mentre ora si trovava di fronte ad un avversario che forse poteva farlo divertire ancora di più più: suo fratello minore, Yukiteru.

Il mago di Last Hope, in quel momento, era al centro di un'enorme colonna di luce bianca che saliva fino al cielo dissipando le poche nuvole presenti. I suoi capelli svolazzavano nell'aria senza controllo così come parte dei suoi vestiti, mentre i suoi occhi erano fissi sul fratello.

Lentamente, la colonna di luce iniziò a restringersi fino a svanire del tutto, facendo calare il silenzio sui due fratelli e sulla loro madre, la quale fissava Yukiteru con sguardo sorpreso e felice nel vederlo ancora in piedi.

In un flash bianco, un braccio di pura luce si materializzò dal moncherino di Yukiteru, sostituendo il braccio che Alexander gli aveva reciso poco prima. Guardando il suo nuovo braccio, Yukiteru lo sentì suo, come se fosse il suo vero braccio.

L'iride del suo occhio destro diventò bianca e delle squame del medesimo colore apparvero sul lato destro del viso. Le toccò delicatamente con il suo nuovo braccio, mostrando uno strano sorriso, per poi tornare a guardare suo fratello "Sembra proprio che Bobby non voglia essere tagliato fuori dalla questione".

Il ghigno di Alexander si ampliò e il ragazzo distese le braccia verso l'esterno "Allora perché non mi mostri cosa siete in grado di fare?"

Neanche il tempo di dirlo che Yukiteru svanì nel nulla, facendo sgranare gli occhi al fratello, per poi colpirlo nella schiena con un violento calcio che lo fece finire in mezzo al loro vecchio villaggio, distruggendo diverse case.

Alexander cercò di rialzarsi ma Yukiteru fu immediatamente sopra di lui e lo colpì con il braccio di luce in pieno stomaco, creando un grosso cratere. L'impatto generò una violenta onda d'urto e, sputando parecchio sangue, il master di Empty Scream si accorse del fatto che, malgrado fosse fatto di luce, il braccio di Yukiteru era duro come l'acciaio.

Yukiteru balzò poi all'indietro e scagliò un grosso raggio di luce dalla mano ma il fratello saltò fuori dal cratere all'ultimo, evitando completamente il colpo, per poi scagliare delle sfere di fuoco nero contro il suo avversario ma Yukiteru svanì nuovamente in un flash, riapparendo di fianco ad Alexander.

Prima ancora che il mago oscuro potesse reagire, Yukiteru gli afferrò la giacca e, dopo averlo sollevato con un solo braccio, lo schiantò nel terreno, colpendolo con una violenta scarica elettrica ma, tutta l'elettricità, venne divorata dal fratello.

Hai dimenticato, Yuki?” domandò Alexander togliendosi il fratello di dosso per poi rialzarsi “Posso divorare i tuoi poteri e copiarli!” e scagliò un grosso cono di fulmini neri dalla bocca. Yukiteru inarcò all'istante la schiena e scagliò un raggio di luce bianca che, scontrandosi con l'attacco del fratello, generò una violenta esplosione che fece crollare le case più vicine.

Per caso non te ne frega niente del passato, fratellino?” domandò Alexander camminando attraverso l'enorme polverone venutosi a creare “Questo è il villaggio dove siamo cresciuti!”

Non parlarmi del passato, Alex.” sibilò Yukiteru davanti a lui, mentre la polvere veniva dispersa da un leggero venticello “Da quella notte in cui tu e nostra nostra madre siete stati rapiti ho avuti incubi di ogni tipo! Bobby soffriva anche più di me e avevamo deciso di diventare forti per potervi ritrovare e tornare a casa tutti insieme! Invece scopro che il mio amato fratellone non solo è diventato un mago oscuro, ma è anche il master della gilda che ha rovinato le nostre vite!”

Mi stai davvero seccando con questa storia, lo sai?” sputò Alexander con un ghigno impugnando le sue due daghe “Te l'ho detto: mi hanno aperto gli occhi! Ora niente e nessuno potrà rovinare la mia vita e allearmi con Ruganax è solo una garanzia per essere lasciato in pace quando lui e i suoi demoni conquisteranno il mondo”.

Non solo hai dato la tua anima alla magia oscura... ma hai anche intenzione di lasciar morire milioni di innocenti?!” urlò Yukiteru avvolgendosi nella sua elettricità “Ormai credo di aver capito. Davanti a me non c'è mio fratello ma solo un altro demone da eliminare!”

Alexander alzò un sopracciglio, ridacchiando un po' “Devo dire che cambi idea in fretta, quasi non ti riconosco, lo sai? Poco fa eri tutto 'abbracci e sorrisi' e ora vuoi eliminarmi a sangue freddo?”

Yukiteru non gli rispose nemmeno e scattò verso di lui colpendolo con una gomitata in pieno petto che lo scagliò indietro di diversi metri. Alexander sputò altro sangue ma poi svanì in una nuvola di fumo, riapparendo alle spalle di Yukiteru il quale però si girò in tempo per bloccargli i polsi prima che potesse colpirlo con le daghe.

Il master di Empty Scream esibì uno strano ghigno e, alle spalle di Yukiteru, apparve un altro Alexander che riuscì a colpire il ragazzo con le due lame, aprendogli una grossa X sulla schiena. Il mago di Last Hope digrignò i denti per il dolore e, tenendo il primo nemico per i polsi, ruotò su sé stesso per poi scagliarlo addosso al secondo, facendogli schiantare entrambi contro una casa che collassò completamente nel giro di pochi secondi.

Uno dei due Alexander svanì in una nuvola di fumo mentre l'altro si rialzò in piedi, scostando alcuni detriti “Wow devo dire che ci sai proprio fare! Non oso neanche immaginare a cosa vi siete sottoposti tu e Bobby dopo il mio rapimento”.

Ci siamo allenati con dei draghi fino allo sfinimento per apprendere la loro magia e benché Bobby sia morto...” Yukiteru alzò il braccio di luce stringendo il pugno “... farò in modo che anche lui possa farti una bella lezione!”

Alexander si limitò a mostrargli uno strano sorriso per poi ricoprirsi di fulmini neri. In un istante, svanì nel nulla, portandosi sul fianco destro del fratello e cercò di infilzarlo con una daga ma il dragon slayer riuscì a deviare l'arma con il braccio di luce. Tuttavia, l'assalto di Alexander non era ancora concluso e, sfruttando il fianco ormai scoperto, tentò con la seconda lama, riuscendo a conficcarla nel petto di Yukiteru che riuscì comunque a balzare indietro, impedendogli di colpire il cuore.

Il mago oscurò guardò compiaciuto il sangue sulla punta della sua daga per poi indicare Yukiteru con essa “Beh? Tutto qui?”

Il dragon slayer assottigliò lo sguardo e si lanciò in avanti scagliando un tridente di fulmini ma Alexander lo evitò scartando di lato, venendo tuttavia preso di sorpresa nel momento stesso in cui l'attacco di Yukiteru tornò indietro, colpendolo nella schiena.

Alexander strinse i denti per il dolore ma poi mostrò un ghigno poco rassicurante e, dopo aver rinfoderato le due daghe, alzò il braccio destro e scagliò un tridente di fulmini neri. Yukiteru lo vide arrivare e creò una sfera di luce con la mano destra che usò per difendersi dall'attacco, generando un'altra esplosione.

Dal fumo venutosi a creare spuntò Alexander che, posizionando una mano sul petto del fratello, generò una potente fiammata che investì completamente Yukiteru, ustionandogli gran parte del corpo. Il mago di Last Hope provò a reagire ma venne colpito da un piccolo raggio di energia oscura che gli bucò la spalla sinistra facendolo urlare per il dolore.

Alexander si gettò nuovamente addosso a lui ma Yukiteru reagì con una violenta testata per poi colpirlo con il braccio di luce in pieno petto. Il mago oscurò sputò un po' di sangue sgranando gli occhi subito dopo nel notare che non poteva più muovere il suo corpo e uno strano simbolo bianco era apparso nel punto in cui era stato colpito.

Coloro i quali vengono marchiati dal simbolo del drago bianco perdono ogni libertà.” spiegò Yukiteru aprendo le mani e creando un cerchio magico di luce sotto al fratello e un cerchio magico di fulmini sopra la sua testa “Dragon Slayer's Secret Art!!!”

Alexander mostrò nuovamente il suo ghigno “Oh quindi è così che finisce... il buon Yuki che uccide suo fratello?”

Yukiteru si morse con forza un labbro fino a farlo sanguinare, impossibilitato a concludere l'attacco, quando una voce a lui familiare gli risuonò nella testa -Uccidilo!-

Il moro si guardò attorno confuso -Uccidilo! Forza! Ormai non puoi salvarlo!-



Bobby...?” sussurrò Yukiteru ritrovandosi in quell'enorme spazio luminoso con il suo fratellino davanti a lui mentre lo fissava con sguardo irato.

Cosa stai aspettando? Devi ucciderlo!” urlò Bobby a squarciagola stringendo i pugni.

Ma è nostro fratello!” obiettò Yukiteru “Anche se è un mago oscuro non posso ucciderlo!”

Bobby assottigliò lo sguardo e i suoi occhi diventarono completamente neri “Keh, sembra proprio che dovrò aiutarti anche in questo.” e, mostrando un inquietante ghigno, gli prese la mano destra. Yukiteru avvertì subito una fitta incredibile a tutto il braccio e finì in ginocchio all'istante, cercando di liberarsi da quella stretta ma senza successo.

E' tempo che anche tu capisca cosa significa essere un mago della luce.” sibilò Bobby per poi scoppiare a ridere.



Alexander alzò un sopracciglio nel vedere suo fratello ridere come un perfetto psicopatico ma, quel breve attimo di distrazione, consentì al master di Empty Scream di liberarsi dal simbolo bianco usando delle fiamme nere per poi allontanarsi di qualche metro mentre i due cerchi magici creati da Yukiteru svanirono nel nulla.

Suo fratello continuò a ridacchiare per diversi secondi senza rendersi conto di cosa stesse accadendo intorno a lui, finché Alexander non lo colpì in pieno con una grossa sfera di fiamme, facendolo finire contro una casa diroccata.

Ehi~! Sei già impazzito? Credevo che per impazzire in quel modo bisognasse almeno diventare vecchi.” commentò Alexander giocherellando con una fiammella nella mano destra.

Hai ragione ma sai... puoi impazzire più velocemente una volta che diventi un mago della luce.” spiegò Yukiteru con una voce un po' diversa, continuando a ridacchiare mentre si rialzava non curante del colpo subito.

Alexander fece per ribattere ma notò qualcosa di strano nel braccio di luce di Yukiteru. Lentamente, dentro all'arto, si stavano formando le ossa del braccio ed erano completamente nere. Quando furono complete, il mago di Last Hope alzò lo sguardo mostrando le squame sul volto diventate nere così come la sclera dell'occhio destro, mentre l'iride era rimasta bianca.

Ho come l'impressione che questa cosa non faccia parte del tuo vero potere.” commentò il master fissando con sguardo serio il fratello che per tutta risposta, scattò in avanti e lo colpì con un pugno in pieno volto ad incredibile velocità, facendolo volare per diversi metri, fino a farlo schiantare contro la parete di una casa.

Questo l'ho sentito.” biascicò Alexander scrocchiandosi il collo per poi evitare un raggio di energia nera che disintegrò completamente la casa, scagliando detriti ovunque.

Coraggio fratellone... non vorrai mica scappare dal tuo amato fratellino!” urlò Yukiteru arrivando dall'alto per poi colpire il terreno con un calcio, mancando di pochi centimetri Alexander che si era spostato con un rapido scatto.

Non scapperei mai da Yukiteru.” precisò il ragazzo impugnando le sue daghe “Inoltre sono abbastanza certo che tu non sia lui, anche se la tua voce ora mi ricorda qualcun altro”.

Non ci vediamo da quella nefasta notte e ti sei già dimenticato della mia voce?” domandò allora Yukiteru con un ghigno, facendo sgranare gli occhi al fratello. Il master, dopo la sorpresa iniziale, si concesse una breve risata, mostrando un ghigno simile a quello di Yukiteru “E' davvero bello rivederti, Bobby. Ora credo di capire tutto”.

Buon per te, peccato che ora morirai!” urlò Bobby per poi scagliarsi in avanti rivestendosi di fulmini. Lo stesso fece Alexander creando però un muro di ghiaccio nero tra di loro, costringendo Bobby ad aggirarlo da destra ma, quando lo ebbe superato, non trovò nessuno, ricevendo all'istante un calcio dall'alto che gli schiacciò la testa nel terreno.

Mmm direi di no invece!” disse Alexander ridacchiando “Perciò eccoti la mia teoria!” e, piegando le gambe, balzò poi all'indietro, allontanandosi di qualche metro dal fratello “Voi due vi siete allenati insieme con due draghi, uno dei fulmini e uno della luce ma mentre Yukiteru ha imparato ad usare i suoi poteri, tu ti sei fatto corrodere dall'oscurità. Infondo, la luce genera oscurità perciò ogni mago di quell'elemento corre il rischio di essere corrotto da quel potere oscuro e tu non sei un'eccezione come posso constatare. Sei morto probabilmente in preda alla follia e Yuki ha appreso il tuo potere ma, avendo combattuto principalmente con i fulmini, non ha mai rischiato di venir corrotto... fino ad oggi”.

Non sei cambiato, sei sempre stato bravo a ragionare!” si complimentò Bobby facendo spallucce “Ma sai... hai mancato una parte, ovvero quella dove sei tu a permettere che Yukiteru venga corrotto dall'oscurità! Senza di te non sarei mai riuscito a cedergli il mio vero potere!”

Vero ma questa volta sei tu ad esserti dimenticato di una cosa.” osservò Alexander con un leggero sorriso.

E quale sarebbe?”

Una strana aura oscura circondò completamente il master di Empty Scream “Tu sei morto e io stavo combattendo contro Yukiteru perciò, anche a costo di spezzare tutte le ossa del suo corpo, farò in modo che tu svanisca per sempre”.

Oh? Adesso fai il fratello protettivo che pensa sempre agli altri?” domandò Bobby con un ghigno “Essere il master di una gilda oscura ti avrà anche aperto gli occhi ma ti ha causato dei seri problemi di identità!” e scagliò una serie di raggi oscuri contro il fratello che li evitò tutti con dei rapidi scatti.

Alexander passò quindi all'attacco creando delle violente folate di vento che impedirono a Bobby di muoversi al meglio, riuscendo quindi a bloccargli le gambe con del ghiaccio nero. Il dragon slayer ringhiò innervosito dalla cosa e scagliò un cono di fulmini contro il terreno per liberarsi.

I due fratelli si scontarono poi a mezz'aria. Alexander cercò di colpire l'avversario con le sue daghe ma tutti i suoi colpi vennero bloccati da degli artigli di luce creati da Bobby che, con un affondo, riuscì a ferire il mago oscuro ad un fianco.

Cadendo all'indietro, Alexander colpì Bobby sul mento con un calcio dal basso, per poi scagliargli le sue daghe addosso, conficcandole nelle gambe del fratello che digrignò i denti soffocando un'imprecazione. Entrambi cascarono al suolo ma Alexander non ebbe problemi a rialzarsi tempestivamente, mentre Bobby fu più in difficoltà, estraendo poi le daghe, distruggendole con i suoi fulmini.

Sai, erano un regalo di alcuni membri della gilda.” commentò Alexander scagliando diverse sfere di fuoco addosso al fratello per poi svanire in una nuvoletta di fumo nero. Bobby scagliò un altro cono di fulmini annullando tutte le sfere di fuoco, dopodiché si guardò attorno, nel tentativo di individuare il suo avversario.

Non fidandosi si Alexander, preferì saltare sul tetto di una casa, iniziando a scagliare fulmini e raggi di energia oscura tutt'attorno, devastando quasi tutte le case del circondario.

-Dove diavolo è finito?- si domandò Bobby mentre, dentro di lui, Yukiteru osservava tutto il combattimento senza riuscire a liberarsi da una strana energia oscura che lo aveva come intrappolato.

-Fammi uscire di qui Bobby! Questo non sei tu!-

-Taci! Sono morto per colpa di quell'inutile drago ma ora potrò finalmente fare ciò che voglio... inoltre è anche nel mio interesse sconfiggere quell'insolente di nostro fratello.- spiegò Bobby continuando a scrutare i dintorni.

-Un conto è volerlo solo battere ma tu vuoi ucciderlo! Non pensi a nostra madre?!-

-Tsk per quanto mi riguarda possono morire entrambi. Una volta che li avrò uccisi troverò un modo per ricreare il mio corpo così da poter ritornare completamente in vita!-

Yukiteru era senza parole. L'oscurità aveva davvero corrotto così tanto il suo fratellino? Si erano allenati insieme eppure non si era mai accorto di nulla.

Prima che potesse provare di nuovo a farlo ragionare, Alexander apparì alle spalle di Bobby e lo colpì con una sfera di fuoco a distanza zero, facendo cadere giù dal tetto. Una volta che si fu schiantata, il master saltò giù a sua volta e calò un violento calcio avvolto da fulmini neri che però venne bloccato dal braccio di luce di Bobby, il quale fissò il fratello con ghigno trionfante.

Il tuo dio non può nulla contro due draghi!” urlò il ragazzo afferrando Alexander per una caviglia per poi schiantarlo a terra varie volte ma, con sua somma sorpresa, il suo nemico scoppiò in una nuvola di fumo e degli spuntoni di ghiaccio nero spuntarono dal terreno, colpendolo in diverse parti del corpo.

Bobby sputò un po' di sangue riuscendo comunque a distruggere tutti quei blocchi di ghiaccio con un'esplosione di fulmini dopodiché si girò verso l'origine di una risata divertita e non si sorprese neanche nel vedere Alexander seduto su un cumulo di macerie intento a fissarlo.

Non sai proprio combattere a viso aperto eh?” lo provocò Bobby avvolgendosi nuovamente nell'elettricità mentre l'avversario si levò in piedi prendendo fiato.

Coraggio Yuki, cosa stai aspettando a riprendere il controllo sul tuo corpo?” domandò il master di Empty Scream, sorprendendo il suo avversario “Non vorrai dirmi che Bobby è davvero così forte da poter controllare uno come te!”

Il suo avversario iniziò ad avanzare verso di lui con sguardo divertito “Stai solo sprecando fiato. Yukiteru non è debole, è la mia magia ad essere troppo forte per lui”.

Allora se non risponde tornerò al piano originale.” concluse Alexander con sguardo serio “Ti farò a pezzi finché non deciderai di restituirgli il corpo!” e scattò in avanti assestandogli un pugno devastante al costato che spezzò di netto almeno quattro costole facendo vomitare parecchio sangue al fratello.

Bobby riuscì comunque ad afferrargli il polso e, usando il braccio di luce, gli tirò una gomitata sul braccio, spezzandogli l'omero. Alexander non parve risentirne troppo e continuò a tempestare il corpo del fratello di pugni, riuscendo a danneggiarlo sempre di più, fino a costringerlo ad allontanarsi grazie ai suoi fulmini.

Cosa c'è?” domandò poi il mago oscuro aprendo le braccia “Non riesci a combattere da uomo senza usare i poteri di Yukiteru? La tua magia fa davvero così schifo?”

Vedi di stare zitto!” sibilò Bobby “Tu sei l'ultima persona che può parlare visto che copi i poteri degli altri e non lotti per niente faccia a faccia!”

Eppure ora ti ho affrontato con le mie sole forze e tu ti sei allontanato.” osservò Alexander con un ghigno, facendo innervosire ancora di più Bobby. Il ragazzo fece per rispondergli a modo ma un improvviso giramento di testa lo colse impreparato, facendolo barcollare sul posto -Che diamine succede? Perché mi sento così debole?-

Qualche problema con un corpo che non è il tuo?” domandò Alexander con sguardo divertito scagliando dei fulmini neri dalle mani. Bobby tentò di evitarli ma le gambe non gli risposero e venne colpito in piedi, urlando per il dolore.

-Perché?! Perché sento così tanto dolore? Il corpo di Yukiteru dovrebbe essere immune all'elettricità!- pensò Bobby cercando di recuperare il controllo su quel corpo che, ad un controllo più attento, era sul punto di collassare a causa dei vari danni subiti.

Alexander si fece ancora avanti ma questa volta, dopo aver inarcato leggermente la schiena, Bobby scagliò un enorme cono di energia oscura dalla bocca, centrando in pieno il fratello il quale però continuò ad avanzare, incrociando le braccia davanti al petto.

Bobby concluse l'attacco riprendendo fiato e il fratello ne approfittò per colpirlo con una sfera di fiamme in pieno volto. Si avvicinò ancora a lui, sollevandolo per la gola e lo folgorò con i suoi fulmini neri, dopodiché lo lanciò in alto e generò diverse lame di vento nero con cui colpì il fratello in diversi punti, spargendo parecchio sangue a terra.

Quando Bobby si schiantò al suolo, Alexander cadde in ginocchio, respirando a fatica -Devo dire... che ci va parecchio a tirarlo giù... non a caso si sono allenati con dei draghi!- pensò il ragazzo per poi urlare “Andiamo Yuki! Prima di distruggere completamente il tuo corpo voglio affrontare te ancora una volta!”

Bobby si rialzò a fatica, sputando parecchio sangue mentre le ossa nere del suo braccio iniziavano ad incrinarsi.

-Bobby adesso basta!- tuonò la voce di Yukiteru nella sua testa -Questo è il mio corpo! Il mio scontro! La mia missione! Non ti permetterò di andare avanti nel tuo folle piano! Sei mio fratello ma ho permesso che l'oscurità ti corrodesse nel profondo e me ne rammarico ma ciò non significa che ti lascerò uccidere la nostra famiglia!-

-Loro non sono la nostra famiglia! Non più!- ribatté Bobby scuotendo la testa mentre le ossa del suo braccio di luce iniziavano a sfaldarsi.

-Invece lo sono e sarò io a sconfiggere nostro fratello e a farlo rinsanire!-

Un fulmine a ciel sereno colpì il corpo di Yukiteru e le ossa nere si dissolsero del tutto mentre lo spesso manto di elettricità che lo circondava diventò lentamente di un bianco accesso, facendo sogghignare suo fratello.

Così ce l'hai fatta eh?” domandò Alexander “Hai finalmente preso il pieno controllo sul potere di Bobby”.

Yukiteru aprì lentamente gli occhi, ora entrambi dalle iridi bianche, e si strappò via i vestiti laceri, restando a torso nudo, mettendo così in mostra la sua pelle coperta a tratti da scaglie bianche.

Holy Lightning Dragon Mode.” sentenziò Yukiteru con voce calma iniziando a camminare verso il fratello per poi sorridergli “Anche se siamo nemici... noto con piacere che hai cercato di aiutarmi”.

I fratelli servono a questo, no?” domandò Alexander con un leggero sorriso venendo poi avvolto da una densa aura oscura che lo coprì completamente, mostrando solo due bagliori rossi al posto degli occhi “Ma ora è il momento di concludere questa storia, Yuki”.

Non potrei essere più d'accordo di così, Alex.” annuì Yukiteru ampliando il manto di fulmini bianchi per poi scattare contro il fratello ad una velocità allarmante, colpendolo con una decina di rapidi pugni al volto, facendolo indietreggiare ad ogni colpo.

Alexander ribatté con un calcio laterale avvolto da quella strana aura oscura che ustionò la pelle di Yukiteru, ma ricevette comunque un contraccolpo elettrico da parte dei fulmini bianchi dell'avversario.

Yukiteru si alzò poi in volo e lo stesso fece Alexander. I due continuarono a scontrarsi a mezz'aria usando i loro poteri al massimo delle loro potenzialità. Yukiteru scagliò un tridente elettrico più grosso del normale che colpì in pieno il nemico facendolo precipitare, ma all'ultimo Alexander riprese quota e si abbatté contro il fratello avvolgendolo nella sua aura oscura per poi farla esplodere con un violento boato.

Una grossa nuvola di fumo nero si formò in aria e da essa uscirono i due sfidanti, cercando di colpirsi con dei pugni abbastanza potenti da concludere lo scontro, ma ad ogni colpo subito, ribattevano con un colpo ancora più forte, fin quando non si schiantarono entrambi al suolo, creando due piccoli crateri.

I due rimasero a terra per diverso tempo, cercando di riprendere fiato. Yukiteru aveva le gambe gravemente ferite e diverse costole rotte mentre Alexander aveva il braccio destro ormai morto ed era a corto di fiato.

Fu proprio quest'ultimo a rialzarsi per primo, voltandosi verso il fratello che stava iniziando a rialzarsi. Alexander accumulò ancora più potere magico e creò due lame corte di acciaio nero, incrociando le braccia al petto.

God Slayer's Secret Art...” sibilò poi scattando in avanti e materializzando una decina di copie di fianco a lui, sorprendendo il fratello “... Illusion Death Dance!!!”

Tutte le copie scattarono in contemporanea verso Yukiteru e lo colpirono svariati fendenti ed affondi, aprendogli innumerevoli tagli su tutto il corpo, spargendo litri di sangue a terra, per poi svanire alle sue spalle, lasciando Alexander da solo, in ginocchio e con il fiatone, mentre la sua aura oscura si disperdeva.

Eh eh eh... con questo... dovrei aver finito...” biascicò il ragazzo tossendo un po' di sangue ma alle sue spalle Yukiteru era ancora in piedi. Un cerchio magico bianco si creò sotto al master di Empty Scream, facendogli sgranare gli occhi. Un altro si formò sopra di lui poi ne apparvero quattro intorno a lui, chiudendolo del tutto da ogni direzione.

Dragon Slayer's... Secret Art...” sussurrò Yukiteru cercando di restare cosciente mentre i cerchi magici si caricavano di fulmini bianchi. Alexander si guardò attorno mostrando un leggero sorriso “Oh beh... è stato divertente”.

Yukiteru non poté ribattere a quelle parole e, con un movimento secco delle braccia, chiuse le mani a mo' di maglio “Divine Purgatory's Sentence!!!”

I sei cerchi magici brillarono intensamente e un'enorme colonna di luce esplose arrivando fino al cielo, distruggendo tutto intorno nel raggio di decine di metri, scagliando in aria lo stesso Yukiteru che finì contro i resti di una casa.

L'enorme fascio di luce continuò a risplendere per almeno un minuto svanendo poi di colpo, rilasciando un forte spostamento d'aria che dissipò completamente il polverone creato dall'attacco.

Dopo qualche minuto di perfetto silenzio, alcune macerie vennero spostate da sotto e Yukiteru uscì ricoperto di sangue e polvere dai resti dell'edificio. Il suo braccio destro ora era completamente umano e il ragazzo aveva esaurito tutto il suo potere magico. Guardò verso il punto dove si era sprigionata quella colonna di luce e vide suo fratello riverso a terra con gli abiti bruciati e la pelle ustionata.

Fece qualche passo verso di lui ma poi lo sentì ridere lentamente al che si fermò, fissandolo con sguardo sorpreso mentre si rialzava, seppur a fatica.

E' stata... una riunione davvero... interessante...” sputò Alexander senza neanche guardare suo fratello “Questa vittoria è tua Yuki... ma non temere... non è finita...” e, dopo avergli sorriso, svanì in una nuvola di fumo nero.

Yukiteru rimase immobile per diversi secondi, fissando il punto in cui suo fratello era scomparso, senza dire nulla. Quando il dolore delle ferite iniziò a farsi sentire, si incamminò verso sua madre a cui per poco non venne un infarto nel vederlo tornare ridotto così male.

Yuki!” urlò la madre avvicinandosi a lui. Il ragazzo le sorrise e, prima di abbracciarla, spezzò la catena che la teneva bloccata a quel palo di legno. Per fortuna avevano combattuto abbastanza lontano da lei o se la sarebbe vista brutta.

Stai bene? Riesci a camminare?” domandò allarmata la madre e lui annuì restando per qualche secondo abbracciato a lei, dopodiché si alzò in piedi con il suo aiuto.

Ora dobbiamo uscire da qui... anche se Alex se n'è andato i suoi compagni potrebbero darci altri problemi.” disse il ragazzo e la donna annuì, mostrando un sorriso rassicurante “Sei cresciuto tanto, Yuki...”

Tu invece sei parecchio invecchiata.” commentò il ragazzo con un ghigno beccandosi un pugno in testa subito dopo per poi scoppiare a ridere insieme alla madre.

Uno dei suoi sogni si era avverato, ora non doveva fare altro che ritrovare Alexander e riportarlo sulla retta via ma prima, doveva ritrovare i suoi compagni e tornare a Last Hope.



* * *



Le pareti del castello avevano smesso di tremare da diversi minuti ormai ma qualche esplosione lontana si udiva di tanto in tanto, sottoterra.

Tsuki correva lungo i corridoi del castello, cercando i suoi compagni. Sapeva che Dorein e Arya erano rimasti nelle gallerie a combattere e che Zafrina, Vaiter e Kay erano probabilmente nella stessa posizione ma non aveva più trovato modo di raggiungerle dato che un pezzo di muro aveva bloccato la via per tornare da loro.

La ragazza si era quindi avventurata nel castello per vedere se erano saliti anche loro, riuscendo anche a salvare diversi bambini dal controllo dei collari nel mentre. Dopo averli liberati, li aveva mandati tutti verso la galleria che li avrebbe portati da Marihito e gli altri, augurandogli buona fortuna.

Una cosa che Tsuki notò quasi subito fu la completa assenza di demoni nel castello. Non che la cosa le desse fastidio ma si era aspettata qualche sorta di resistenza nemica o anche solo qualche demone, invece aveva trovato solo dei bambini controllati.

-Devo riuscire a trovare gli altri. Yukiteru potrebbe essere qua nel castello come me visto che stava cercando i pezzi grossi della gilda.- si disse la ragazza quando un'esplosione più forte delle altri la fece fermare di colpo. Si guardò attorno, cercando di capire l'origine di quel boato quando un'altra esplosione arancione disintegrò parte del muro poco lontano da lei, facendo cadere alcuni candelabri appesi al soffitto che per poco non schiacciarono la giovane maga.

Dopo essersi rimessa in piedi, Tsuki si avvicinò all'enorme buco nella parete, scoprendo che dava su una grossa distesa desolata poco prima della zona dove i demoni e i bambini controllati stavano scavando.

A pochi metri dalle mura, tuttavia, c'era un enorme cratere fumante e, sul bordo del suddetto cratere, c'era una ragazza dai capelli arancioni in ginocchio, con diverse ferite su tutto il corpo.

Il cuore di Tsuki perse un colpo nel riconoscere Arya ma, quando fece per andare da lei, dal cratere, che a quanto pare era collegato alle gallerie, uscì Qwavish, l'uomo che li aveva trovati nelle gallerie durante il loro arrivo. Anche il mago di classe S aveva diverse ferite sul suo enorme corpo ma erano decisamente di entità minore rispetto a quelle della compagna di Tsuki.

Dopo una breve risata, Qwavish puntò la sua arma fusa al braccio destro contro Arya e sparò un raggio di energia arancione che si divise in una dozzina di raggi più piccoli.

Arya fece un respiro profondo e poggiò una mano a terra, creando una sfera di energia azzurra intorno a lei, grazie alla quale riuscì a deviare tutti gli attacchi in arrivo che rimbalzarono contro la barriera, andando a colpire il terreno, generando così delle piccole esplosioni.

"Mi stai deludendo!" urlò l'uomo facendo qualche passo verso la ragazza "Hai usato l'energia Zero principalmente per difenderti, attaccando pochissime volte!"

Arya sembrava stremata ma riuscì comunque a rialzarsi, creando una sfera di energia nella mano destra. Dopo essersi concentrata, la scagliò contro il nemico ma, anziché andare dritta, la sfera iniziò a muoversi in modo imprevedibile intorno a lui, cercando all'improvviso di colpirlo ma ogni volta Qwavish si girava per annullarla con la sua magia e allora la sfera riprendeva a muoversi intorno a lui.

Stanco di quel giochetto, l'uomo puntò la sua arma verso Arya e sparò un raggio di energia più grosso di quello di prima, ma questa volta davanti alla ragazza spuntò un muro d'acciaio che subì il colpo al posto suo, venendo disintegrato con incredibile facilità.

Qwavish osservò la scena confuso, sentendo poi qualcosa cadere ai suoi piedi. L'uomo abbassò lo sguardo e fece appena in tempo a notare tre granate esplosive prima che esplodessero in un'enorme fiammata, sbalzandolo all'indietro.

Arya non riusciva a capire cosa stava accadendo ma, quando udì dei passi alle sue spalle, si girò di scatto, venendo chiusa in un grosso abbraccio da parte di Tsuki. La ragazza ricambiò volentieri l'abbraccio della compagna di team che, dopo essersi scostata da lei, la squadrò attentamente.

"Sei ridotta ad uno straccio!" commentò Tsuki per poi metterle le mani su alcune ferite, facendole richiudere.

"Lo so... quel tizio è più forte di quanto sembri." spiegò Arya avvertendo un certo sollievo mentre Tsuki le chiudeva le ferite peggiore grazie ai suoi poteri. Non ebbe però modo di guarirla del tutto in quanto un raggio di energia arancione venne sparato in cielo dal cratere e, dopo pochi secondi, cambiò direzione, mirando alle due maghe.

Tsuki afferrò la compagna e si gettò all'indietro, evitando così il colpo che però, colpendo il terreno generò una forte esplosione la cui onda d'urto le investì in pieno, scagliandole via.

Le due maghe si rialzarono lentamente. Malgrado Tsuki avesse chiuso la maggior parte delle ferite di Arya, la compagna era visibilmente debole e il suo occhio sinistro non era più azzurro ma giallo.

-Che sia un effetto dovuto a quella strana magia?- si chiese Tsuki tornando poi a fissare Qwavish. L'uomo sostenne il suo sguardo, iniziando a ridacchiare "E così il topolino è sopravvissuto alla frana. Credevo di averti tolta di mezzo nelle gallerie ma a quanto pare vuoi davvero morire per mano mia!"

"Spiacente ma ho già degli impegni per il fine settimana e non posso rimandarli." commentò Tsuki con un ghigno creando uno spadone di acciaio "Arya, affrontiamolo insieme e concludiamo la faccenda!"

La compagna la guardò per qualche istante ma alla fine annuì decisa, scattando poi verso Qwavish insieme a Tsuki a quale cercò di aggirare il nemico sul lato sinistro, dove sembrava ancora umano.

Menando un veloce fendente laterale, cercò di aprirgli la pancia ma l'uomo fece un rapido passo all'indietro, evitando il colpo, dopodiché si fece avanti e la colpì con il pugno sinistro ma così facendo venne colpito da Arya che gli aveva scagliato una sfera di energia Zero, colpendolo alla gamba destra.

Qwavish digrignò i denti e sparò un potente raggio di energia verso la ragazza ma lei lo evitò saltando di lato, mentre Tsuki lo colpì al braccio sinistro con il suo spadone, aprendo un grosso taglio poco sotto la spalla dell'uomo che, ruotando il busto verso di lei, tagliò il terreno grazie al suo raggio di energia, generando una catena di esplosioni.

Tsuki gli corse incontro e saltò sopra di lui per evitare il colpo ma, dopo aver annullato il raggio, Qwavish le afferrò una caviglia con la mano sinistra e la schiantò di schiena a terra, facendole sputare un po' di sangue. L'uomo le puntò quindi l'arma in faccia ma un'altra sfera di energia lo colpì alla gamba, facendolo cadere in ginocchio, permettendo così a Tsuki di rialzarsi ed allontanarsi.

"Ora mi avete davvero stufato..." sibilò Qwavish creando una grossa sfera di energia sopra di lui per poi scagliarla contro Tsuki che si sorprese nel vedere quanto fosse lenta quella sfera.

L'attacco la raggiunse dopo diversi secondi ma lei ebbe tutto il tempo di evitarla allontanandosi con un rapido scatto, tuttavia la sfera non esplose né si fermò, bensì cambiò direzione e inseguì Tsuki, la quale fu costretta a continuare a correre per non farsi colpire.

"Sei davvero brava a correre topolina!" urlò Qwavish puntando l'arma verso Tsuki. Arya scattò in avanti per impedirgli di sparare ma all'ultimo l'uomo puntò l'arma contro di lei e la colpì con un'esplosione di energia ad una distanza quasi nulla.

L'enorme esplosione inglobò completamente la ragazza e disintegrò il terreno alle sue spalle. Tsuki osservò la scena senza poter far nulla a causa di quell'enorme sfera che ancora la inseguiva.

Quando le fiamme si furono dissipate, il corpo di Arya si mostrò agli altri due, facendo ghignare in modo soddisfatto Qwavish che, alzando il braccio-cannone, colpì la ragazza al volto con esso, facendola finire a terra.

La ragazza aveva l'intero corpo coperto di ustioni ed era scossa da forti spasmi mentre la pelle ancora fumava a causa dell'attacco appena subito. Qwavish rise di gusto a quella vista e la colpì con un calcio al ventre, facendola girare sulla schiena "Questo è ciò che succede quando non usi al meglio i tuoi poteri!"

Tsuki scattò immediatamente verso di lui senza curarsi dell'attacco alle sue spalle.

"Non osare toccarla, maledetto bastardo!" urlò rivestendo le sue braccia di acciaio per poi colpirlo con dei violenti pugni al volto che lo scagliarono a diversi metri di distanza, ammaccando la maschera che gli copriva parte del volto. Senza fermarsi, saltò in alto e creò diverse granate che gli lanciò addosso ma l'uomo si riprese giusto in tempo per sparare un raggio di energia che le distrusse tutte in volo, riuscendo anche a colpire Tsuki a mezz'aria ad una spalla.

La ragazza digrignò i denti per il dolore cadendo a terra ma un altro raggio la colpì nuovamente, bucandole la coscia destra. Un urlo di dolore risuonò nell'aria mentre Tsuki cercava di curarsi le ferite ma un terzo attacco la colpì, stavolta al braccio sinistro.

Il dolore era sempre più forte e Tsuki non riusciva a concentrarsi a causa della rabbia che in quel momento le annebbiava la mente. Voleva solo uccidere Qwavish, quello era il suo solo scopo in quel momento, ma quella rabbia le impedì di avvertire la sfera di energia avvicinarsi sempre di più.

"Addio, topolina." sibilò Qwavish con un ghigno.

Tsuki si girò di scatto, notando che la sfera era ormai a pochi metri da lei ma, con la gamba ferita in quel modo, non sarebbe mai riuscita ad evitarla. Creò un muro di diamante per bloccare l'attacco ma la sua creazione venne distrutta all'istante, senza riuscire a fermare la sfera.

Creò altri muri ma tutti vennero distrutti uno dopo l'altro senza sortire l'effetto desiderato.

"E' tutto inutile! Esploderà solo quando colpirà te o la tua amichetta!" urlò Qwavish scoppiando a ridere per poi fare qualche passo indietro, così da non essere coinvolto nell'esplosione che sarebbe scaturita dal suo attacco.

Tsuki riuscì a mettersi in ginocchio ma ormai la sfera stava per colpirla. Chiuse gli occhi per non vederla arrivare, stringendo i denti nel tentativo di resistere all'attacco.

All'ultimo però la luce diventò più debole e la ragazza riaprì gli occhi, impallidendo nel vedere Arya davanti a lei con le braccia aperte verso l'esterno e il la faccia rivolta verso la sfera.

"Scusami Tsuki... sembra che non potrò più mangiare le tue torte al cioccolato..." sussurrò Arya con un timido sorriso.

"ARYA, SPOST...!!!"

La sfera colpì in pieno la maga, generando un flash arancione abbagliante alla quale seguì un'esplosione incredibilmente potente che scaraventò in aria sia Tsuki che Qwavish malgrado si fosse allontanato. Il terreno tremò per diversi secondi e molte gallerie crollarono a causa di quella violenta scossa sismica, mentre un'imponente colonna di fumo si innalzava verso il cielo dal cratere venutosi a formare.

Passarono diversi secondi, ma alla fine Tsuki riuscì a riprendere i sensi, portandosi una mano sulla fronte dove aveva sbattuto, aprendosi un brutto taglio. Malgrado lo stordimento, si trascinò a fatica fino al margine del cratere.

Un'espressione di pura disperazione si dipinse sul suo volto nel momento in cui non vide il corpo di Arya.

Della sua amica non era rimasto nulla.

Una leggera risata si udì qualche metro dietro alla ragazza e Qwavish si rialzò in piedi, scostando alcuni detriti "Un vero peccato che sia morta, avrei voluto fare altri esperimenti sul suo potere... ah se solo avesse saputo controllarlo".

Tsuki rimase completamente immobile, continuando a fissare il fondo del cratere, sperando di vedere la sua amica anche se ormai aveva capito che non l'avrebbe più rivista.

Qwavish si avvicinò a lei con sguardo divertito "Beh? Dov'è finito il tuo spirito combattivo? E' morto insieme a quella ragazzina?" e scoppiò a ridere, beccandosi un cazzotto rivestito di diamante in pieno volto un secondo dopo.

Tsuki cadde nuovamente a terra ma, usando una specie di stampella che aveva appena creato, riuscì a rimettersi in piedi, iniziando poi a zoppicare verso il suo nemico, fissandolo con uno sguardo carico di odio.

Il mago oscuro si rialzò tenendosi la mano sinistra sul volto. Il pugno di Tsuki era stato incredibilmente potente e gli aveva deformato pericolosamente la maschera, impedendogli di respirare bene. Ringhiando per la rabbia, alzò l'arma ma Tsuki afferrò la bocca della canna con la mano sinistra, anch'essa ricoperta di diamante, e trucidò l'avversario con uno sguardo "Avanti, spara".

Qwavish assottigliò lo sguardo ma non volle darla vinta alla ragazza e, dopo averla caricata, fece fuoco con la sua arma. All'impatto con la mano di Tsuki, il colpo esplose, distruggendo completamente il braccio dell'uomo che venne sbalzato indietro allo stesso modo di Tsuki.

Il mago oscuro ora aveva solo un moncherino poco sotto la spalla destra mentre la ragazza aveva la mano sinistra parzialmente distrutta. Le erano rimaste tutte e cinque le dita ma, malgrado la protezione di diamante, parte della carne era stata vaporizzata, mettendo in mostra le ossa annerite dall'esplosione.

Il dolore era pressoché insostenibile ma Tsuki riuscì a rialzarsi, avanzando poi verso il suo nemico, che si era rialzato a sua volta.

"Lurida mocciosa... farò in modo che la tua morte sia lenta e dolorosa!" urlò Qwavish per poi cercare di colpirla con il pugno sinistro ma, malgrado la mano mal ridotta, Tsuki lo afferrò per il polso con entrambe le mani e, potenziando i suoi muscoli, gli strappò via il braccio sinistro, facendolo urlare per il dolore, usando poi lo stesso braccio come una clava per colpirlo in faccia diverse volte.

Dopo aver gettato via l'arto, tirò un calcio in pieno petto a Qwavish, usando la gamba ferita, riuscendo a farlo cadere a terra, gettandosi poi sopra di lui. La ragazza alzò il pugno destro, rivestendolo con un'armatura di diamante “Questo è per Arya!” e lo colpì con inaudita potenza in pieno volto, crepando il terreno sotto di loro.

Tsuki alzò poi il pugno sinistro, rivestendolo nuovamente di diamante malgrado l'orribile ferita “Questo è per Zafrina!” e lo colpì nuovamente.

Questo è per Kay! Questo è per Yukiteru!” urlò poi colpendolo con altri due pugni, spaccandogli sempre di più la faccia “E questi...” la ragazza fece un profondo respiro “Sono per tutti i bambini che avete catturato e che avete fatto morire!!!” ed iniziò a tempestarlo di pugni sempre più pesanti e potenti, arrivando a spaccargli completamente il cranio, schizzando sangue ovunque.

Dopo l'ennesimo pugno, una mano le afferrò il polso destro, fermando la sua furia cieca ma la ragazza si girò verso l'intruso con sguardo iracondo.

Dorein la fissò di rimando con il suo solito sguardo calmo “Tsuki, smettila. Ormai è morto.” e indicò ciò che restava della testa di Qwavish ma la ragazza non parve dargli retta e cercò di liberarsi dalla presa del ragazzo che però la tenne saldamente, sollevandola poi di peso, poggiandola in piedi davanti a lui “La battaglia è finita, non c'è motivo di continuare”.

Tsuki lasciò cadere le braccia lungo il corpo, cercando di riprendere fiato e poggiando la testa contro il petto del ragazzo che, dopo qualche secondo, udì dei deboli singhiozzi. La ragazza era scoppiata a piangere, cercando di fare meno rumore possibile.

Io... io... non ho...” biascicò in mezzo ai singhiozzi “A... Arya... lei... lei è...!”

Arya è viva.” sentenziò Dorein con voce piatta facendole alzare la testa di scatto con occhi sgranati. Il ragazzo distese il braccio sinistro che si ingrandì parecchio diventando una specie di enorme baccello e da esso fece uscire Arya. La ragazza era svenuta e gravemente ferita ma, stando a quanto diceva Dorein, era ancora viva.

Ero nelle gallerie qua vicino durante lo scontro e sono passato attraverso le macerie poi ho avvolto Arya con il mio corpo quando è stata colpita da quella sfera, così l'ho salvata anche se ha subito parecchi danni.” spiegò il ragazzo mentre Tsuki non riusciva a trattenere le lacrime, lacrime di gioia. Si gettò a peso morto su Arya, poggiando un orecchio sul suo petto e il battito del cuore dell'amica la rese incredibilmente felice.

Senza pensarci, prese il volto di Dorein tra le mani e, dopo averlo costretto ad abbassarsi, gli diede un rapido bacio sulle labbra, abbracciandolo poi di slancio “Grazie! Grazie! Grazie davvero! L'hai salvata!”

Dopo averlo lasciato andare tornò a concentrarsi su Arya, cercando di chiudere le ferite peggiori, senza accorgersi dello sguardo sorpreso che si era formato sul volto di Dorein. Dopo qualche secondo, Tsuki sospirò sollevata “Per fortuna non sembra in pericolo di vita... grazie ancora, Dorein!”

La ragazza si voltò quindi verso il compagno, notando il suo sguardo ancora sorpreso e uno strano silenzio calò sui due. Nel giro di un secondo, Tsuki avvampò completamente “A... a... aspetta! Io... io non...!”

Oh ma che carina! Allora anche Tsuki conosce l'imbarazzo!” commentò una voce maschile poco lontana e i due, girandosi verso il castello, videro Vaiter con Kay sulla schiena, e Zafrina camminare verso di loro.

Se vuoi possiamo lasciarvi da soli ancora per un po'.” aggiunse la maga dei cataclismi con un ghigno e Kay, mostrando un ghigno uguale, disse “Se non ricordo male la taverna aveva delle stanze libere”.

Tsuki diventò completamente rossa “N... non è come pensate!!!”

Cosa non è come pensiamo?” domandò un'altra voce maschile e tutti i presenti, girandosi di scatto, rimasero sorpresi nel vedere Yukiteru ridotto ad uno straccio accompagnato da una donna.

Oh Yukiteru, noto che sei stato pestato per bene!” commentò Zafrina ampliando il suo ghigno e il ragazzo sbuffò innervosito “Ho affrontato e sconfitto il master della gilda! Di sicuro ho combattuto contro l'avversario più forte!”

Yuki! Non è educato urlare ad una ragazza!” lo rimproverò sua madre dandogli una botta sulla nuca e il ragazzo annuì “Scusa mamma...”

Zafrina e Kay scoppiarono a ridere come non mai ma quest'ultima dovette smettere subito a causa delle gravi ferite che aveva riportato.

Noi abbiamo distrutto la pietra per creare demoni più potenti.” spiegò Vaiter -Grazie al cielo lo ha fatto notare...-

N... noi abbiamo distrutto il macchinario per la produzione del siero della morte. Quella strana nebbia descritta dal sindaco era un prodotto artificiale, non una magia.” spiegò Tsuki cercando di recuperare la calma anche se il rossore sulle guance non sembrava intenzionato a svanire, mentre Dorein si era portato due dita sulle labbra.

Bene, allora direi che abbiamo completato la nostra missione! E' ora di tornare a casa!” esultò Yukiteru e gli altri annuirono.

Il viaggio di ritorno verso la cittadina dove erano scesi dal treno fu alquanto piacevole. Dorein aveva creato dei grossi tentacoli dalla sua schiena per portare Tsuki, Arya, Kay e Yukiteru mentre la madre di quest'ultimo, Vaiter e Zafrina avevano deciso di tornare con le loro gambe. Avevano incontrato parecchi soldati ma, a quanto pare, nessuno di loro era più controllato dai collari.

I demoni erano svaniti tutti nel nulla ma nessuno dei maghi si domandò il perché, preferendo raggiungere la cittadina dove, molti bambini, poterono riabbracciare i loro cari, tra cui Oscel, il sindaco.

Furono preparati diversi carri per portare gli altri bambini a casa mentre diversi medici si presero cura di Tsuki e gli altri feriti.

Ah! Dimenticato!” esclamò Tsuki catturando l'attenzione degli altri “Devo andare a recuperare Marihito!”

Non ce ne sarà bisogno.” spiegò una voce femminile mentre la porta della taverna si apriva. Tsuki sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere entrare Zoe insieme a Rin, Marihito e gli altri bambini.

Ci abbiamo già pensato noi, my friend!” aggiunse Rin con un sorriso, squadrando poi da cima a fondo i corpi di Zafrina e Kay, le quali non parvero apprezzare appieno la cosa.

Sei ridotta ad uno straccio.” commentò Marihito con tono divertito, sedendosi di fianco a Tsuki che gli sorrise di rimando “Ho passato di peggio”.

Ora cosa farai?” domandò l'uomo, sistemandosi meglio sulla sedia, mentre Zoe e Rin si presentavano agli altri maghi di Last Hope.

Torneremo alla gilda... vuoi venire anche tu? Potremmo trovarti un alloggio a Zafirus e la tua conoscenza potrebbe tornare utile.” propose Tsuki con un sorriso, facendo pensare l'uomo che, alla fine, annuì lentamente “Ormai sono vecchio... è tempo che mi ritiri a fare il pensionato.” e scoppiò in una leggera risata, mentre Zoe si avvicinò ai due.

Non ho trovato chi cercavo in quel castello ma i tuoi compagni mi han detto che, nella vostra gilda, potrei avere più occasioni per raggiungere il mio obbiettivo.” disse la ragazza e Tsuki annuì.

Molto bene allora.” disse Zoe con voce seria “Gradirei poter entrare a far parte di Last Hope”.

Me too! Me too!” esclamò Rin saltellando intorno alla ragazza “Non potrei mai lasciarla andare da sola! She's my friend!”

Ti ho già detto che non sono tua amica.” sibilò Zoe allontanandolo con una mano mentre gli altri se la ridevano di gusto. Tsuki rise a sua volta ma pian piano la stanchezza prese il sopravvento e, come Arya, Yukiteru e Kay, cadde in un sonno profondo.

Gli altri uscirono dalla stanza e scesero di sotto, iniziando a mangiare e bere qualcosa.

Quindi è finalmente finita?” domandò Vaiter “La gilda che tanto vi ha fatto soffrire è finalmente distrutta?”

Lo sarà domani quando tornerò lì e farò crollare il castello.” spiegò Zafrina bevendo da un boccale di birra “Ma per il resto... sì, direi che li abbiamo spazzati via, questa volta per davvero”.

Però è strano sai... continuo a pensare a quella gemma... non ha lasciato tracce quando è esplosa.” commentò Vaiter e la ragazza parve innervosirsi “Bah che importa? I bambini solo liberi, la pietra è distrutta e la gilda è stata sconfitta! Vittoria per noi!”

Non volendo accettare ulteriori discorsi, la ragazza iniziò a bere e di lì a poco nacque una vera e propria festa a cui parteciparono tutti, anche Tsuki e gli altri, decisi a non perdersi i festeggiamenti.

Avevano compiuto la missione e i fantasmi del passato ora li avrebbero lasciati in pace. Per loro quella era una grandissima vittoria.



* * *



Ah... alla fine nessuno dei miei è sopravvissuto.” commentò Alexander seduto sul ramo di un albero poco lontano dalle mura di un accampamento della sua ex-gilda “Anche Qwavish deve essere morto, i collari hanno smesso di funzionare... beh credo sia meglio fare rapporto a Ruganax, di certo mi beccherò una bella strigliata!” e saltò giù dal ramo, fermandosi non appena avvertì il terreno tremare.

Poco lontano da lui si aprì un buco nel terreno e una figura umanoide uscì da esso. Era completamente coperta da una corazza simile ad un esoscheletro viola, aveva grandi occhi rossi, una coda irta di spine e due braccia addizionali munite di chele che gli spuntavano dalla schiena.

Alexander osservò sorpreso la creatura “Guarda te se non è il mio cucciolotto!” e la creatura corse da lui scodinzolando, facendosi accarezzare la testa.

Per fortuna almeno tu sei sopravvissuto e... cosa c'è qui?” domandò Alexander notando poi una strana gemma viola conficcata sulla schiena della creatura. La gemmea brillava di un debole bagliore, mettendo occasionalmente dei piccoli fulmini viola.

Uno strano sorriso si formò sulle labbra del ragazzo “Bene bene... ecco qualcosa di interessante”.

Master Alexander?” domandò un uomo alle sue spalle facendolo voltare.

Ah Irginus... ottimo tempismo, volevo giusto fare rapporto a Ruganax!” commentò il ragazzo con un sorriso e il maggiordomo annuì, creando un portale “Da questa parte allora. La vedo felice, master Alexander”.

Oh puoi ben dirlo Irginus.” sibilò Alexander con un ghigno sinistro “Puoi ben dirlo”.



























 photo 124o64_zpsne5ehknw.jpg

Angolo dell'autore:

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee anche La nostra gilda è tornata con un capitolo da ben 61 PA-GI-NE!!! Nuovo record per me! Completamente demolito il precedente!!!

Dunque dunque dunque!!! Tempo di annunci e congetture varie!

1) Per prima cosa, direi di passare subito al vincitore (in questo caso vincitrice) del secondo giro di gara di disegno che aveva come soggetto Edward!



ECCO A VOI IL DISEGNO VINCITORE!!!

kaori_kuran!!!!



 photo kaori_kuran.jpg_zpsnsxne2rn.png

CONGRATULAZIONI!!!

Ringrazio anche Lilu_wolf per avermi inviato il suo disegno! Teoricamente dovrebbero esserci stati altri due partecipanti ma non hanno mai inviato il disegno ^^”


 photo Lilu_wolf_zpsiabqtagr.jpg

2) Togliamoci di mezzo un'altra questione legata ai disegni! Il nuovo OC da disegnare per il prossimo premio sarà: Miel Lithien!!! Ed ecco a voi le sue caratteristiche!

Aspetto fisico: bassa, con un corpo nella norma, leggermente minuto ma ben allenato. Seno prosperoso, capelli lunghi biondo-ramati e mossi, spesso in disordine, occhi blu mare, più grandi del normale, con la pupilla leggermente ovale. Qualche lentiggine sulle guance, canini leggermente affilati e acuminati. Orecchie e coda da tigre. Sui polsi da delle specie di tatuaggi neri: due bracciali formati da una decorazione floreale.

Vestiario (qua potete scegliere voi quale versione disegnare o ricercare):

- in battaglia: lungo mantello nero con cappuccio che le copre metà viso, canottiera nera che si allaccia dietro al collo e lascia libere le braccia, pantaloni attillati neri, scaldamuscoli bianchi sugli avambracci, cintura larga di pelle marrone, borsa a tracolla, ampia e fatta di tela, stivali neri.

- periodo di pace: leggings, felpone con cappuccio, ballerine o scarpe in tela, cavigliere e braccialetti.

Bene! Ecco a voi l'oc da disegnare! Vi ricordo che potete disegnare da voi o farvi aiutare o trovare delle immagini già pronte o modificarne altre con photoshop!

3) Riguardo kaori_kuran: hai vinto questo turno perciò puoi scegliere una one shot da commissionarmi con gli oc che vuoi che vengano usati (puoi anche dirmelo per mp ovviamente)!

4) Malgrado la mia nuova strategia di aggiornare le fic a rotazione, la prossima fic che aggiornerò sarà di nuovo questa qua con il Capitolo Extra 2, ovvero la one shot commissionata da kaori.

5) Come già detto, questo capitolo (che ho dovuto riscrivere due volte) vanta ben 61 pagine perciò cercate di sforzarvi un minimo senza lasciare le recensioni da 10/11 parole e basta! Inoltre, chi vorrà partecipare a questa fic DOVRA' DIMOSTRARMI ALMENO DI AVER LETTO IL CAPITOLO, SENZA SBRIGARSI CON “CIAO BEL CAPITOLO, POSSO PARTECIPARE? FAMMI SAPERE, CIAO!” PERCHE' IGNORERO' QUELLE RECENSIONI. Siete stati avvisati.

6) Per molti di voi che potrebbero non avere un'ottima memoria, il prossimo capitolo ufficiale della fic, il capitolo 25, sarà un capitolo di intermezzo ma sarà anche provvisto del riassunto e dell'elenco personaggi aggiornato!!! Yeeeee! Così siete contenti!

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto!

See you around!!!


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