Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Arianne_96    08/04/2016    2 recensioni
Annotazione: Non prendetela molto seriamente, non voglio disonorare la memoria di nessuno.
Dante e Virgilio arrivano nel secondo cerchio dell'Inferno, quello destinato alla lussuria, dove le anime vengono trascinate e tormentare da una terribile bufera. Fra esse, Dante rimane colpito dagli spiriti di due uomini, gli unici ad essere uniti: impietosito ed allo stesso tempo incuriosito, gli chiede della loro sorte. A parlare, è Levi Ackerman, ucciso dalla moglie a causa della relazione con il cognato Eren Jaeger.
Genere: Malinconico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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"Amor, ch'a nullo amato amar perdona"
 



Essere coscienti in questo mare costantemente in tempesta è la più subdula e crudele punizione che ci fosse stata impartita.
Sei sempre al corrente di quello che il proprio essere è costretto a subire incessantemente, in questo luogo ed in questo spazio privo di ogni minima traccia del tempo.
Senti solo ed esclusivamente le grida, le bestemmie, i pianti, tutta la sofferenza provenire da tutte le altre anime condannate a questo circolo vizioso, come la nostra.
Tutto questo è pura agonia.
E poi c'è la disperazione, che è la sovrana di questo luogo ai miei occhi così sconosciuto poiché il vento che ci condanna, ci nega anche della più apparente visuale.
Eppure... se mi concedessero una seconda opportunità per rimediare al peccato da me commesso, so per certo che rifarei le stesse scelte, perché non mi pento di ciò che ho fatto.
Ero felice in quel momento.
E mentre la mia anima continua ad essere violentata, scorgo delle voci in lontananza che risvegliano la mia curiosità: stanno avendo un dialogo apparentemente troppo normale ed oserei dire calmo, per essere delle anime imprigionate in un luogo come questo.
E ciò diventa sempre più strano quando le sento avvicinarsi, sempre di più, come se stessero camminando verso una meta precisa. Il ché, è abbastanza insolito ed impossibile data la situazione.
Sento la loro voce addosso a noi e senza nessun preavviso, il turbine che ci avvolegeva sparisce facendoci così rilassare dopo tanto tempo.
Mi guardo attorno e con un'immensa fatica riesco a capire che ci siamo sempre trovati in mezzo al niente, come se fossimo all'interno di una gigantesca grotta di cui nessuno è mai stato a conoscenza.
È tutto buio, ma ciò non mi impedisce di distinguere le sagome di due figure.
Che siano due uomini? No, saranno sicuramente delle divinità... giusto?
«Oh, anime in pena, per favore, parlate con noi. Diteci qual è stata la sorte che ha segnato il vostro destino, adesso che vi è stata concessa la parola da Lui.» ci chiede, lasciando trapelare un pizzico di curisità.
«Nobile e benevola creatura, se il Re dell'universo ci fosse amico, di sicuro gli pregheremmo che ti dia pace anzicché ascoltare il peccato perverso di cui ci siamo macchiati io... ed il mio amante Eren Jaeger.» dico, rispondendo alla sua richiesta con un "grazie" proveniente dal nostro cuore.
Finché il vento rimarrà cessato, dalla mia anima usciranno solo quelle parole che racconteranno della nostra storia.
«Mi chiamo Levi Ackerman, signori. Sono nato nella città di Ravenna, situata sulla riva dove il fiume Po scende per poter riposare sulle rive del mare Adriatico.- incomincio così, la mia storia - Amore che si avvicina rapidamente al cuore nobile e fa innamorare Eren del bel corpo che mi è stato tolto; e l'immensità del suo amore mi costringe a rimanergli vicino. - finisco di pronunciare queste parole e noto di come i due rimangono in silenzio ed è proprio questo che mi spinge a continuare il mio racconto. - Amore che non perdona a nessun amato di riamare, mi fa innamorare della bellezza di quest'uomo così profondamente che tutt'ora continuo ad amarlo, come potete ben notare. - e faccio notare ai presenti, di come le nostre anime siano legate. Le uniche ad essere arrivate qui in questo modo.- Amore che ci ha condotti alla stessa morte: Caina aspetta chi ci ha privato della nostra vita.»
Ecco, avevo raccontato loro, a due perfetti sconosciuti, il motivo che ha condotto me ed il mio amato, ormai in lacrime nel raffiorare questi ricordi, in questo cerchio dell'Inferno.
Infondo, ce lo meritavamo.
Non mi sarai mai aspettato, invece, di vedere lo stesso uomo chiederci del nostro destino, abbassare il capo della testa... come ad indicarci che fosse dispiaciuto.
«A cosa stai pensando?» chiede il suo compagno ad un certo punto.
E la sua risposta non tarda ad arrivare.
«Quanti dolci pensieri, maestro, eppure mi chiedo quale sia stato il grande peccato che li abbia condotti qui.» confessa in un primo momento, per poi spostare il suo sguardo su di noi.
«Levi, le tue pene mi rendono così triste da condurmi al pianto. Però, mi piacerebbe sapere in quale modo, nell'incertezza, il vostro amore è stato dichiarato?»
Ai miei occhi, appariva come un piccolo pargolo curioso nella sua innocenza. In qualche modo, questa sua curiosità mi lasciava sorpreso e nonostante facesse male ricordare, raccontarglielo sarebbe stato il minimo dopo questa breve libertà che è riuscito a farci concedere dall'alto.
«Non c'è dolore più grande che ricordare la felicità passata nell'infelicità del presente - gli comunicai - e questo il tuo maestro dovrebbe saperlo. Però, data il tuo immenso desiderio di sapere l'orgine del nostro amore, non posso fare altro che appagare il tuo animo raccontandotelo. - faccio un bel sospiro e porto la mia visuale su Eren, sta continuando a piangere.
Un ultimo sforzo, amore mio. Solo un ultimo e poi ciò che è detto tornerà ad essere un ricordo. - Un giorno, io ed Eren, così, per puro svago, abbiamo deciso di leggere la storia di Lancillotto e di come l'amore lo avvolse. Eravamo soli, in una stanza, senza alcun presentimento nonostante quella lettura ci abbia spinti più e più volte a perderci negli occhi dell'altro. Un bellissimo ed intenso verde smeraldo che si abbandonava al color del ghiaccio, con i nostri visi che impallidivano.
E così continuavamo la nostra lettura, fino al momento in cui abbiamo letto il punto esatto di come le labbra di Ginevra siano state baciate da quelle di un così nobile amante come Lancillotto.
Quello che esprimevano le parole di quel libro erano così esatte in quel momento, era come se avessero descritto quel momento basandosi su di noi talmente era scritto bene... in un modo che tutt'ora non riesco a dire da me! Il punto è che quell'amore ci ha vinti e le labbra tremanti di Eren si sono posate sulle mie, azzerando ogni distanza in un casto e dolce bacio.
Purtroppo, però, il libro e chi lo ha scritto sono stati per noi come Galeotto nel romanzo e da quella pagina in poi non siamo andati più oltre.» concludo il mio racconto, questa volta per davvero, lasciando che le ultime parole da me pronunciate siano velate da un misto di malinconia e tristezza.
Sapevo che quel che abbiamo fatto era sbagliato, ma mai mi sarei aspettato di essere strappato così brutalmente dalla vita, da mia moglie Mikasa... di cui sono stato costretto a portare all'altare per salvare i nostri due regni.
Forse, se fossimo nati in un'altra epoca avremmo potuto consacrare il nostro amore senza commettere nessun peccato.
Eren continua a piangere ed a me spezza il cuore nel vederlo così, ma vengo distratto dal tonfo di qualcosa che mi fa voltare automaticamente verso l'origine di quel suono.
È quell'uomo, accasciato a terra e sembra morto, mentre in realtà è svenuto per il troppo dispiacere.




Spero seriamente che Dante non si rivolti nella tomba o che comunque non gli abbia mancato di rispetto!

Mi presento, sono Arianne ed il mio motto è: "Sebaciel is life, Ereri is love, Mikayuu is sweetness.".
Questa è la mia prima One shot o comunque fan fiction in generale, che scrivo sugli Ereri e che pubblico su questo sito; spero davvero che voi l'abbiate trovata di vostro gradimento. >3<
Allora, come mi è venuta in mente una rielaborazione del quinto canto? Easy! (ma da dove .-.)
Vi spiego, mentre leggevo uno degli ultimi capitoli di una storia Ereri, mi è nato in testa questo pensiero di Eren e Levi come i "nuovi" Paolo e Francesca!, quindi potrei dire che è stata la mia musa ispiratrice?
Anyway, ringrazio chiunque sia arrivato a leggere fino a qui e spero di non avervi annoiato!
Un beso,
Arianne.

  
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