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Autore: Tinucha    09/04/2016    0 recensioni
Isabella era ancora una bambina, eppure aveva bisogno di essere salvata.
Lui le avrebbe donato un po' della sua eccessiva luce.
Lei l'infinità della sua oscurità.
Un bacio e finalmente fu per sempre.
L'incastro perfetto di due corpi e fu straziante.
Uno sguardo e beh, lì fu amore.
Isabella si fingeva forte agli occhi del mondo quando in realtà la notte si rannicchiava nel suo letto con la paura che lei tornasse.
Edward aveva paura, paura di farle del male, eppure nonostante fosse la persona più pericolosa al suo fianco era l'unico che sapeva ridarle i sorrisi. L'unico capace di proteggerla.
“Completami, Edward”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Il professore entra in classe mentre io e Bella continuiamo a sfidarci con lo sguardo. La lezione scorre troppo veloce e appena la campanella, che segna l'inizio dell'intervallo, suona lei si alza con i libri stretti al petto pronta a scappare-fuggire. Mi affretto a fermarla tirandole un braccio. Si volta, lo sguardo curioso e stranito che punge sulla mia pelle. Guarda la mano che io ritiro. << Sei-sei freddo >> sussurra quando in aula rimaniamo solo noi due. Mi agito, senza darlo a vedere, mentre il suo sangue mi annebbia i sensi. << Fa freddo qui >> << Ma sei molto freddo >> sottolinea il molto con enfasi. << Andiamo in mensa, ok? >> scuote il capo e roteando gli occhi si avvia. << Edward e Bella insieme e ancora non c'è stato l'annuncio della Terza Guerra Mondiale? >> ridacchia Rose vedendoci arrivare, emetto un ringhio silenzioso, aspettando che lei si sieda. << Vostro fratello è abbastanza congelato. >> riporta i suoi pensieri ad alta voce, mentre le risatine dei miei fratelli si stoppano. << Ho detto qualcosa di sbagliato, per caso? >> "Forza vai Chad puoi farcela" avverto dei pensieri alle mie spalle, e vedo che il ragazzo super riccioluto della squadra di basket sta avanzando verso il nostro tavolo. << Ciao ragazzi. >> il restante dei miei "compagni" si volta a guardarlo accennando ad un saluto. << Ehi Isabella. >> vedo le spalle di Bella irrigidirsi all'istante, ed i suoi occhi perdersi nel vuoto. Dallo sguardo, dalla bocca tremante sembra stia avendo una crisi. << Per una fottuta volta vedete di ficcarvi in testa che io voglio essere chiamata Bella. >> il suo tono è duro, scostante. Leggermente in contrasto con la sua personalità sensibile e sprizzante. << Ehm si Scusami Bella. >> "Questa è matta da legare." i miei occhi ritornano con l'attenzione su di lui. Inclino la testa di lato aggrottando un sopracciglio. << Ti serve qualcosa Chad? >> << Volevo..volevo.. >> "C'è un modo diverso per dire che sto cercando di farmi spazio tra le gambe della nuova arrivata?" i suoi pensieri sono sempre più vividi e viscidi nella mia testa. Incontrollabile. La scossa, il fremito che si impossessa del mio corpo. Tutto dannatamente incontrollabile. << Bella non può. >> scuoto il capo beccandomi delle occhiatacce dai miei fratelli. Mi sto esponendo troppo, giustamente gli umani intorno a noi si staranno chiedendo come l'ho capito, ma lo sguardo di quell'idiota è abbastanza eloquente. << Ti serve altro? >> domando con una punta di irritazione picchiettando le dita sul tavolo e spalleggiandomi sulla sedia, vedendolo deglutire. << No. >> << Bene, Tomilson. Puoi ritirarti adesso. >> senza degnarlo di uno sguardo ritorno con l'attenzione a Bella di nuovo persa a guardare il vuoto. Le tiro un leggero calcio sotto il tavolo facendola sussultare. << Ahi idiota! >> << Potresti almeno ringraziarmi, ho cacciato lo sgorbio. >> << E chi ti dice che non volevo uscire con lui? >> soffia ad un passo dalle mie labbra. Basterebbe sporgermi verso di lei per impossessarmi di quei due pezzi di carne che formano le sue labbra. Sorrido sfacciatamente attorcigliando una sua ciocca di capelli intorno al mio dito. << Il tuo corpo, Swan. I tuoi occhi. Tutto di te gridava aiuto. >> inarca un sopracciglio per poi scoppiare a ridere. La sua testa mandata all'indietro, i suoi lineamenti morbidi e definiti, i suoi denti bianchi e splendenti, i suoi occhi luminosi. << Ma ci prova sempre così spudoratamente con tutte? >> si rivolge ai miei fratelli indicandomi. << In questo periodo si è calmato, per fortuna. >> sussurra Emmet aumentando la sua risata cristallina. La campanella di fine ricreazione suona e lei si alza di fretta e furia. << Io vado fratelli Cullen, mi aspetta una lunga e pallosa lezione con il professor Smith. >> sorrido maliziosamente e la guardo negli occhi. << A me invece un'interessante scopata nei bagni con Brittany, se ti va puoi unirti. >> stranamente al rossore delle sue guance si aggiunge un sorriso stavolta. << Per stavolta passo, Cullen. >> e senza aggiungere altro va via.



Le altre due ore di lezioni scorrono troppo lentamente, quando la giornata scolastica finisce tiro un sospiro di sollievo, fiondandomi fuori da quel manicomio. Alice, Rosalie, Jasper ed Emmet sono attorno a Bella che è dentro al suo pick up pronta ad imprecare. << Cazzo, parti. Cazzo. >> sospira disperata dando dei piccoli colpetti sul suo clacson ed io trattengo una risatina. << Serve un passaggio? >> << Fanculizzati, Cullen. >> sbotta riprovando a far partire "la sua auto", giocherello divertito con le chiavi della mia Audi mentre Alice la guarda. << Dai Bella è tardi, ti accompagniamo noi, più tardi torni a prenderla con tuo padre. >> << Oh e va bene. >> sbuffa la castana frustata scendendo per passarsi le mani tra le ciocche ribelli dei suoi capelli. Con un'eleganza innata si piazza nella mia auto, al mio fianco, mentre dietro i miei fratelli litigano per lo spazio ristretto. << Oh dannazione chiudete quelle boccacce! >> sbotto guardandoli dallo specchietto mentre sono uno sopra l'altro. Bella è schiacciata contro il sedile con le pupille dilatate e le unghie conficcate nel cruscotto. << Potresti che so..andare più piano? >> il suo tono è abbastanza timoroso mentre una risatina abbandona le mie labbra. << Sei noiosa, Swan. >> il resto del viaggio si svolge così, tra le grida di quei quattro deficienti, il silenzio mio e di Bella e la musica sparata ad un volume illegale. Quando raggiungo casa sua si slaccia la cintura ed esce frettolosamente dalla macchina. << Tu sei un folle. >> la sua gola secca, il respiro affannato, ed il suo cuore palpitante. Il suo sangue mi arriva fin dentro il cervello. Stringo forte lo sterzo accennando ad un ghigno. << Alla prossima, mora. >> << Fanculizzati Edward. >> e salutando i miei fratelli con un sorriso corre in casa senza più voltarsi.
   
 
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