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Autore: Dragana    09/04/2016    3 recensioni
Una raccolta di storie su Clarisse la Rue e le persone che le girano intorno.
Quando non li picchia, ovviamente.
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Chris Rodriguez, Clarisse La Rue, Silena Beauregard, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CANTI DI GUERRA

“Che la guerra è bella anche se fa male
che torneremo ancora a cantare…”
(“Generale”, F.de Gregori)

La Terra era tornata a dormire, la notte era illuminata dal fuoco del falò e l’aria risuonava di canzoni, in greco e in latino, e qualcuna anche in inglese (che erano quelle più stupide, ma almeno erano divertenti). Il coach sembrava non avere intenzione di fermarsi prima di aver fatto vedere suo figlio a tutti; Clarisse non ci capiva molto di bambini, ma quel piccolo satiro secondo lei stava desiderando disperatamente una tetta e poi una culla, subito, grazie.
–Coach…–, provò a dirgli, ma lui non la ascoltò. –Ah, guarda qui! Reyna, la mia ragazza! Hai già conosciuto Clarisse, la mia ragazza? Eccole qui, le mie ragazze!
Reyna Ramirez-Arellano (Chris aveva cercato di farle pronunciare il suo nome con le “r” giuste, ma non c’era stato verso), si mise a ridere. –Coach, forse è il caso di portarlo a letto, Chuck, o no?
Ecco, Rrrreyna Rrrramirrrez-Arrrellano aveva buonsenso. –Stavo per dirlo io, Coach. L’hanno visto tutti, Chuck. Due volte. Potranno sopravvivere fino a domani.
Lui le guardò con le sopracciglia aggrottate. –Mah, forse avete ragione. Magari lo riporto a Mellie.
–Magari. Così mangia e va a dormire. Vorrei essere lui–, sospirò Reyna.
–Perché, ti piacciono le tette?
Forse avrebbe dovuto dire “sei già stanca?”, ma ormai era troppo tardi. Reyna aprì e chiuse la bocca un paio di volte, e il coach le disse di chiudere quella fogna prima di dire cose del genere davanti al bambino. Poi se ne trotterellò via, scandalizzato.
–Comunque sono portoricana, preferisco i culi. Reyna, molto piacere.
Clarisse ghignò. Non era una principessina sul pisello, questa Reyna. Le piaceva.
–Clarisse. Sei brava a combattere.
–Anche tu, ti ho vista alla guida dei greci. Ho avuto paura, pensavo che non sarei mai riuscita a trattenerti e che avevo portato l’Atena inutilmente. Avremmo dovuto asfaltarvi, sarebbe stato un peccato.
–Seh, sogna pure. Però forse ti avrei risparmiato, sei coraggiosa. Sembri quasi una figlia di Ares!
Reyna rise. –Dicono che Bellona sia la compagna di Marte, o sua figlia. Magari una volta vieni a trovarci a Nuova Roma, mi piacerebbe vederti alle prese con i ludi di guerra.
–I che?
–Giochi di guerra.
–Io non gioco alla guerra, io la faccio. Per voi è diverso?
Reyna si mise le mani sui fianchi. –Clarisse-non mi ricordo-il cognome. Ti è sembrato che giocassimo, contro gli eserciti di Gea?
Clarisse finse di pensarci su. –No, ve la siete cavati abbastanza bene, in effetti.
–Anche voi. Un po’disordinati, ma piacevoli. Ti ho sentita cantare alalà.
–Canto un sacco di roba. I rugbisti neozelandesi mi fanno una sega.
–È il canto di guerra di Bellona.
–È il canto di guerra di Ares.
Reyna si fece seria. –È il lato bello della guerra, vero? I canti, l’esaltazione, l’adrenalina della battaglia, i nemici che cadono, persino la polvere. Poi finisce, ti dovresti godere la pace, e invece ne vorresti ancora.
–Sì… l’odore del sangue, il rumore delle armi, le urla degli avversari, le ferite che bruciano… è lì che sei viva. Viva per davvero.
Si erano avvicinate. –Lo sai che non è finita, vero? Gea è sconfitta, ma ci saranno altri nemici. Altre battaglie. Altre canzoni.
–Non vedo l’ora.
–Ci sarai?
–In prima fila, e tu?
–Come tutte le volte.
–Sentitevi pure libere di continuare!
Clarisse fece un salto di mezzo metro. Chris era di fianco a lei e le guardava con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
–Ma sei scemo? Quante volte ti ho detto che non mi devi arrivare alle spalle in questo modo! Ehm, Reyna, questo è Chris, il mio, ah…
Reyna fece un mezzo sorriso. –Il tuo ragazzo. Molto piacere, Reyna Ramirez-Arellano.
–Chris Rodriguez. Querìas recoger a mi chica?
Te molestarìa?
–Avete finito di parlare in spagnolo? Non lo capisco!
–Però ti piace–, fece Chris, e schivò il cazzotto di Clarisse. –Sei lenta!
–Scusa, Reyna, ora devo andare a massacrare di botte il mio ragazzo. Goditi il nostro falò, sono sicura che non ce l’avete nel campo romano!
Reyna le fece cenno di andare. Clarisse scattò dietro a Chris, che però era già un bel pezzo più avanti e la aspettava, pronto a ripartire di corsa appena lei si fosse avvicinata. Si girò.
–Ci vengo, a fare i tuoi giochi di guerra!
–Ti aspetto!
Corse via, dietro a Chris. I canti risuonavano fortissimi, intorno al falò.










Note: Storia scritta per la Spring Shower, organizzata dal campmezzosangue, con prompt “canti di guerra”. È ambientata alla fine della seconda saga (seconda serie? Come si dice?) quando greci e romani festeggiano assieme. E, festeggiando festeggiando, volevo far interagire Clarisse e Reyna perché entrambe sono guerriere, entrambe guidano il proprio esercito, entrambe sono legate al coach, e loro due che hanno fatto? Hanno iniziato a flirtare. Scrivere di loro mi è piaciuto un sacco, comunque.
l’alalà era sul serio il canto da guerra di Ares e, più tardi, dei romani. Lo so che poi è stato ripreso durante il ventennio ma ovviamente non voglio fare apologia del fascismo, penso sia chiaro ma meglio specificare.
Lo scambio di battute in spagnolo dovrebbe voler dire: “Ci stai provando con la mia ragazza?” “Ti darebbe fastidio?”, ma io non so lo spagnolo e il traduttore è un mio amico che lo studia. Se c’è qualche latinos tra voi che pensa abbia scritto castronerie, me lo dica che correggo!
Ho molto in simpatia il personaggio di Reyna: ha la mia stessa sfiga in ambito sentimentale! Ho l’headcanon che sia bisessuale, forse perché la prima cosa che mi è venuta in mente quando Afrodite le ha detto “non c’è nessun semidio per te” non è stata “vabbè, sarà un mortale o un dio”, no, è stata “heeeheeeheee, sarà una semiDEA”. Chissà se scopriremo mai qualcosa in più, intanto io mi diverto così.
Grazie mille a chi legge e segue questa raccolta, un bacio e a presto!


   
 
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