Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: Placebogirl_Black Stones    09/04/2016    7 recensioni
Rannicchiata sul divano, in attesa che il compagno la raggiungesse per godersi quel momento di pace dopo una lunga giornata di lavoro, sgranocchiava cereali prendendoli direttamente con le mani da dentro la scatola di cartone e portandosene alla bocca più di uno alla volta, mentre guardava divertita un cartone animato per bambini di età non superiore ai quattro anni. Era difficile pensare ad un’agente dell’FBI in quella situazione, eppure lei non se ne curava minimamente: d’altro canto era a casa sua, sul suo divano, con i suoi cerali e la sua coperta di pile che le copriva tutte le gambe per tenerla al caldo (oltre ad impedire alle briciole di spargersi sul divano). Poteva fare tutto quello che voleva, anche guardare uno sciocco cartone animato con degli orsetti colorati...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jodie Starling, Shuichi Akai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa fanfiction è stata ispirata dal seguente prompt:
 
“ Imagine Person A of your OTP doing something really unsexy (like cuting their toenails or watching a child cartoon on the TV while eating cereals) when suddenly Person B sends them the hottest message ever on their mobile phone.”
 
Prompt by: http://otpprompts.tumblr.com/post/142343300897
 
 
THE HOTTEST UNSEXY THING
 
 
La vocina stridula proveniente dal televisore non riusciva a coprire completamente lo scricchiolio dei fiocchi d’avena sotto i suoi denti. Rannicchiata sul divano, in attesa che il compagno la raggiungesse per godersi quel momento di pace dopo una lunga giornata di lavoro, sgranocchiava cereali prendendoli direttamente con le mani da dentro la scatola di cartone e portandosene alla bocca più di uno alla volta, mentre guardava divertita un cartone animato per bambini di età non superiore ai quattro anni. Era difficile pensare ad un’agente dell’FBI in quella situazione, eppure lei non se ne curava minimamente: d’altro canto era a casa sua, sul suo divano, con i suoi cerali e la sua coperta di pile che le copriva tutte le gambe per tenerla al caldo (oltre ad impedire alle briciole di spargersi sul divano). Poteva fare tutto quello che voleva, anche guardare uno sciocco cartone animato con degli orsetti colorati dalle voci cristalline.
 
- Che stai guardando?- sentì all’improvviso la voce del compagno alle sue spalle.
- “The Adventures of the Gummi Bears”- rispose con la sua pronuncia inglese perfetta, girando il capo verso di lui e mostrandogli un sorriso innocente.
- Un programma culturale molto adatto alla serietà di un agente dell’FBI- la canzonò, lasciandosi però sfuggire un sorrisetto malcelato.
 
Shuichi era serio, molto serio, ma davanti a certi sui comportamenti buffi come quello anche lui non riusciva a non tirare fuori il suo lato spiritoso, per quanto spiritoso potesse essere nella sua impassibilità. Adorava quei momenti in cui si scambiavano battute ironiche, in cui tutto sembrava alleggerirsi.
 
- Mi risulta che abbiamo finito il nostro orario di lavoro circa quattro ore fa, perciò posso guardare anche programmi privi di cultura!- gli fece presente, assumendo un’aria saccente - E poi non è vero che è un programma stupido, lo guardavo sempre da bambina-
- Oh, non lo metto in dubbio, ma ti ricordo che una settimana fa hai festeggiato il tuo trentesimo compleanno. Direi che non sei più classificabile come “bambina”- sottolineò, sempre cercando di fare dell’ironia.
- Vorresti forse dire che sono una vecchia e non posso guardare i cartoni animati?- finse di imbronciarsi per il fatto che il compagno avesse scherzato sulla sua età.
- Dico solo che forse dovresti cercare un film o un programma per persone adulte- si allontanò dal divano, dirigendosi verso la cucina.
- Se cambio canale vieni a sederti qui di fianco a me?- gli chiese con voce dolce, come avrebbe fatto una bambina desiderosa di attenzioni, picchiettando una mano sul posto vuoto accanto a lei.
- Si può fare- rispose senza far trasparire troppo entusiasmo - Prima però mi prendo un bicchiere di Bourbon con il ghiaccio. Una cosa da adulti, a differenza dei cereali- continuò a stuzzicarla.
- Adesso non vanno bene nemmeno i cereali?!- sbuffò.
 
Non ricevette risposta, ma immaginò l’espressione beffarda di Shuichi mentre versava il liquore ambrato nel bicchiere, non prima di averci messo almeno tre o quattro cubetti di ghiaccio.
 
- D’accordo, visto che hai da ridire finisco di guardare l’episodio e poi cambio canale!- strinse le spalle - Voglio sapere come va a finire-
 
Soddisfatta della sua “ripicca”, riprese come se nulla fosse a sgranocchiare i fiocchi di avena e a sorridere delle imprese di quegli orsetti colorati che le avevano tenuto compagnia nell’infanzia durante le sue giornate solitarie.
Rilassata e presa dal cartone animato, non si accorse nemmeno che il compagno si era appoggiato con la schiena allo stipite della porta, una mano in tasca e l’altra a reggere il bicchiere di Bourbon, e la stava fissando. Scrutava ogni piccolo particolare, dalle dita sottili che portavano i cereali alla bocca, passando per il suo sorriso angelico, sino a terminare su quelle ciocche di capelli biondi che le solleticavano una spalla scoperta. Fu proprio lì che si focalizzò la sua attenzione. Stava indossando una sua camicia, decisamente troppo grande per lei, ma ormai si era abituato al fatto che lo facesse spesso. Gli aveva detto che le piaceva dormire con “il suo profumo addosso”. Aveva l’abitudine di lasciarla troppo sbottonata, tanto da mostrare sempre un’evidente scollatura che lasciava poco all’immaginazione. Quella sera non era stata da meno, facendo sì che lo scollo troppo largo le ricadesse da un lato, mettendo in mostra una spalla nuda, senza nessuna traccia di un’ipotetica spallina appartenente a un reggiseno. Era chiaro che non lo stava indossando, che sotto quella camicia c’era solo lei come mamma l’aveva fatta.
La sigla finale del cartone animato la riportò alla realtà, facendole notare che ci stava mettendo un po’ troppo per versarsi del liquore e raggiungerla. Chiuse alla bene e meglio la scatola dei cereali, posandola sul tavolino posto di fronte al divano, per poi togliere con un gesto veloce della mano le briciole che si erano depositate sulla coperta.
 
- Shu? Ma dove sei finito?- lo chiamò, guardando verso la cucina, convinta che fosse ancora lì.
 
Nessuna risposta. Provò a chiamarlo di nuovo, ma dalla cucina non proveniva nessun rumore.
Stava per alzarsi e andare a controllare, preoccupata da quel improvviso silenzio, quando il suono del suo cellulare coprì per un attimo quello della televisione: aveva ricevuto un messaggio. Si chiese chi potesse essere a quell’ora, pregando che non ci fosse qualche emergenza. Allungò il braccio sul tavolino per prendere il telefono e guardò sul display ancora illuminato: il mittente era Shuichi. Fece un’espressione stranita, non capendo perché le stesse mandando un messaggio sul cellulare dal momento che erano insieme e per di più nella stessa casa, a pochi metri l’uno dall’altra. Curiosa, aprì il messaggio e lo lesse:
 
“ La camicia che stai indossando è bella, ma ti fa sembrare una bambina con indosso un pigiama della taglia sbagliata. Se mi raggiungi in camera possiamo controllare se sotto c’è qualcosa per adulti.”
 
Sentì un leggero calore sulle guance, che poco a poco si tinsero di rosso, mentre la bocca le si apriva in uno splendido sorriso. Era raro che Shuichi facesse certe allusioni, non era da lui esporsi troppo: per questo motivo, quando accadeva, si sentiva la donna più felice del mondo. Essere desiderata dal proprio uomo valeva per lei più di mille parole.
Picchiettando velocemente coi pollici sul display, rispose a quel messaggio:
 
“Posso portare i cereali? L’intensa attività fisica mette appetito…”
 
Ridacchiò mentre premeva il tasto “Invio”, alzandosi dal divano e dirigendosi in quella che era la loro stanza da letto. Forse doveva guardarli più spesso i cartoni animati.
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Non chiedetemi come sia uscita questa cosa perché non saprei darvi una risposta! XD Ho trovato questo prompt su Tumblr e ho iniziato a scherzarci su con due amiche straniere, dicendo che forse avrei dovuto scriverci una fanfiction. Loro mi hanno presa sul serio e alla fine le ho accontentate! La storia si è praticamente scritta da sola, anche perché alla fine non ha nulla di complesso: è una semplice one shot che descrive in modo ironico uno stralcio di vita quotidiana di una coppia. Forse Shuichi è un po’ OOC quando manda quel messaggio, ma dovendo rispettare il prompt non potevo fare diversamente.
Spero che vi abbia strappato anche solo un piccolo sorriso! ;) E non preoccupatevi, non ho scordato la long!
Bacioni e buon fine settimana a tutti!
Place

P.S: per chi se lo stesse chiedendo, il cartone animato che stava guardando Jodie esiste veramente! XD Date un'occhiata qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Disney%27s_Adventures_of_the_Gummi_Bears#Episodes
 
 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Placebogirl_Black Stones