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Autore: itachiforever    10/04/2016    1 recensioni
Dal capitolo 1
“Sono già passati mesi dal mio arrivo, ma ricordo ogni singola cosa sia successa da quel giorno come se fosse passato solo qualche minuto. Non so ancora come andrà a finire questa storia. Ho deciso di scrivere tutto dal principio, non si sa mai dovessi fare una brutta fine…magari qualcuno troverà questo libro e cercherà di portare avanti la mia causa. Mi chiamo Sasha, ho 17 anni e questa è la storia di come sono arrivata qui, a Minecraft, e di come sono diventata “Colei che porterà l’ordine”.”
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 7


Io e Charlie arrivammo dal vecchio saggio, che mi chiese di raccontare al ragazzo quello che già avevo detto al villaggio intero. All’inizio pensava fosse uno scherzo, ma la serietà sia mia che del vecchio gli fece cambiare idea.                                                                                                                                                                                   -Ancora non riesco a capire come sia possibile una cosa del genere…cioè non avrei mai immaginato che…insomma…                                                                                            Che dire, di certo avevo fatto colpo.
-Le vie di Notch sono infinite ragazzo mio, ricordalo.                                                          -Sì ma…come fa lei, che ha quanto ho capito è viva per miracolo, ad essere quella che sconfiggerà Her-ehm…Lui? Senza offesa, Sasha.                                                           -No no, figurati, hai perfettamente ragione. Neanche io ci credo molto a questa cosa. Sinceramente dubito fortemente perfino che esista. Ma guardiamo in faccia la realtà, sono la cena che cammina degli zombie, uso la spada come se fosse una racchetta da tennis ed è la prima volta che riesco a sopravvivere per così tanto tempo.- credo che il mio tono fosse anche piuttosto isterico in effetti…                                                                                -Capisco che tu sia dubbiosa e spaventata da tutto questo, ma, miei giovani amici, è un’occasione che non possiamo perdere.- disse il vecchio saggio.                                  -Ma anche volendo, non credo che da sola avrei molte possibilità.                                   -Ed è per questo che Charlie e i suoi amici ti aiuteranno. Ti allenerai con loro e ti insegneranno a sopravvivere e a combattere. Con la benedizione di Notch, presto sarai pronta.                                                                                                                                  -Ma sì, dopotutto potrebbe rivelarsi una cosa divertente. Non ci vedo ancora chiaro in questa faccenda, ma sarà bello avere una faccia nuova in giro con cui passare del tempo.- Affermò Charlie sorridendo.                                                                                -Molto bene allora, portala a conoscere i tuoi amici. Insieme ce la farete.- Detto questo, il vecchio saggio ci congedò e tornammo a casa di Charlie.                                             -D’accordo. Allora “maestro” cosa facciamo ora?- chiesi a colui che a quanto sembrava sarebbe diventato il mio mentore.                                                                                        -Per prima cosa ti porterò nel villaggio vicino a conoscere i miei amici e a procurarti un cavallo.                                      
-Un cavallo? Perché? A cosa mi servirebbe ora?                                                              -Se vuoi allenarti e diventare più forte dovrai viaggiare e il modo più comodo alla nostra portata è sicuramente viaggiare a cavallo.- Mi portò dietro alla sua casa, mostrandomi il un cavallo grigio con macchie nere sul dorso, che prima, quando mi aveva fatto vedere casa sua, non avevo notato, legato ad un palo da staccionata accanto al muro.
-Lui è Rufus, un regalo della mia amica Martha. Te la faccio conoscere appena arriveremo a Thorin. Ho una sella in più, te la presto volentieri.                                                               -Va bene…allora grazie per la sella.- Sinceramente ero un po’ dubbiosa. Non avevo affatto pensato a procurarmi un cavallo per prima cosa, ma che altra scelta avevo? Non mi avrebbe certo intralciato, anzi.            
Messa la sella che Charlie mi diede nello zaino, che andai a prendere a casa di Frank insieme alla spada di diamanti, partimmo alla volta di Thorin. La strada da fare non era lunga e non era affatto male passeggiare in compagnia di Charlie, anche se per tutto il percorso non fece altro che vantarsi su come avesse salvato il villaggio o su come avesse ucciso questo o quel mob e in quale pericolosa occasione. Ma alla fin fine mi stava aiutando no? Quindi che parlasse pure.                                                                                Il paesaggio non era affatto male. Seguivamo il sentiero di sabbia che ci avrebbe condotto al villaggio degli amici di Charlie attraverso la pianura. Ogni tanto scorgevamo qualche pecora o qualche pollo, ma molti meno di quelli che mi sarei aspettata, data la vastità della zona. Che li avessero uccisi tutti?                                                           
La foresta di alberi di mogano che circondava la vallata era estremamente fitta e decisamente inquietante, ma anche molto bella allo stesso tempo. Attraversammo un laghetto abbastanza grande passando su un ponte di legno di betulla che aveva costruito Charlie stesso. Poco dopo averlo superato dovemmo fermarci a causa di alcuni charger e alcuni goblin armati di bacchetta magica che avevano deciso di attaccarci.                         Li avevo già visti durante quei giorni, ma da lontano e i goblin erano decisamente i peggiori tra i due, anche se i pulcini troppo cresciuti non scherzavano. Tirammo fuori le spade e ci dividemmo gli avversari. Charlie si occupò dei goblin, a detta sua era meglio così, e io dei charger. Alla fine del mini scontro, io mi ero beccata solo qualche calcio, lui aveva la nausea per colpa degli incantesimi che gli avevano lanciato.                             Poco dopo arrivammo a scorgere le costruzioni in pietra e legno, ma quello che mi lasciò di stucco, fu il piccolo recinto messo a “protezione” di un portale per il Nether, proprio davanti all’entrata del villaggio.                  
-Non sorprenderti troppo, Il mio amico Thomas, il fratello di Martha, è un patito del combattimento. Chiederemo a lui di darci una mano. E’ stato nel Nether varie volte ed è sempre riuscito a tornare, più o meno intero.                                                                    -Ah bene, quel più o meno mi rassicura molto- ridacchiai, anche se internamente avrei solo voluto girare i tacchi e andarmi a rinchiudere in un bunker. Non ero mai stata neanche vicina ad un portale del Nether e, sinceramente, in quel momento avrei preferito continuare a stare lontana da quel vortice viola.                          
Charlie mi fece avvicinare. Il recinto non era fatto altro che da una ringhiera di ferro alta quanto una persona e l’ingresso era rappresentato da due blocchi di diorite messi a creare una sorta di scalino, preceduto da un paio di cartelli che intimavano di stare alla larga da quel posto pericoloso.                                                                    
Non era passato neanche un minuto che una voce ci fece sobbalzare. O almeno fece sobbalzare me.                        
-Ehi voi! Via di lì! – mi girai e vidi un ragazzo con i capelli castani, uno strano completo blu, bianco e marrone, scarpe nere e occhi azzurri, ma più scuri di quelli di Charlie, praticamente blu. Portava anche lui una spada di diamante legata alla schiena con una cintura.                                                                                                                     -Tranquillo Tom, non vogliamo fare niente al tuo prezioso portale- gli disse Charlie.          -Charlie, Sei tu! Non ti avevo riconosciuto, è da un po’ che non passi a trovarci- i due amici si strinsero la mano.                                                                                                   -Si lo so, ho avuto da fare…-                                                                                               -Certo, come no, sempre in miniera a cercare materiali per quelli della città. Ma riposati ogni tanto!- Charlie stava per rispondere ma l’amico lo precedette- E questa affascinante donzella? E’ la tua ragazza?- e si mise a ridacchiare, facendo diventare Charlie un blocco di redstone.                                                                                           
-Ma che dici?! Non è la mia ragazza, è una nuova amica, si chiama Sasha. Sasha, ho il dispiacere di presentarti il mio purtroppo amico Thomas Ironblock.-                            Quello si avvicinò e mi fece il baciamano, con mio forte disappunto. –Incantato, chiamami pure Tom-                         
-Eheh…sì, piacere mio Tom…- diciamo che se è vero che la prima impressione è quella che conta, lo avrei lasciato perdere all’istante.
 

 
 
Angolo autrice

Ciao a tutti!                                                                                                                                                        Finalmente dopo secoli sono riuscita a pubblicare un altro capitolo...con il solito formato sfasato che non si capisce da dove arrivi.                                
Non mi dilungherò troppo su questo angoletto e mi prendo solo un paio di righe per dirvi che in questo mondo di minecraft saranno presenti le mod. Di volta in volta vi dirò a quale mod mi sto riferendo.                                             
In questo capitolo hanno fatto una breve comparsa i Charger e i Goblin, due mob aggiunti nell’overworld dalla Nevermine: Advent of Ascension, che probabilmente sarà la mod più presente nella storia.                                   
Detto questo, vi lascio ad un’immagine di Thomas, che come l’altra non è mia ma ho trovato su skindex.                   
Alla prossima!


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