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Autore: _heartbeat_    10/04/2016    2 recensioni
-Domani Swan!I pensieri negativi rimandali a domani, come delle scuse quantomeno dovute a tutta Storybrooke e le più sincere e vere a tuo figlio- riprese fiato, poi si ricordò di non aver finito il suo discorso.-Ah, un’ultima cosa, dimenticavo questo...-
Emma non ebbe il tempo di chiedere o mostrarsi stupita che si vide arrivare la mano di Regina dritta in una guancia.
Il dolore le annebbiò la vista per un attimo prima che si risvegliasse.
-E questo?-
-E’ per avermi fatto tanto male, se prima ti punivo mi avresti uccisa quindi meglio ora che mai-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il maggiolino sfrecciava veloce e spensierato per la strada semi libera, andava così forte che a volte Regina aveva l’impressione che si stesse alzando in volo, per Emma un avvenimento del genere sarebbe stato catalogato come “Figo, indimenticabile e assolutamente da provare” per lei, invece, avrebe avuto un unico sottotitolo: FAMMI SCENDERE O MUOIO O ANCORA PEGGIO TI VOMITO QUI!
Quello era il problema di Emma, forse l’unico vero difetto di quella pazza bionda: la voleva sempre stupire e finiva sempre per spaventarla a morte.Eppure le piaceva così tanto.
Strinse gli occhi scacciando la sensazione di vuoto allo stomaco e si aggrappò più saldamente al sedile sotto lo sguardo divertito di Emma.
-Puoi stare tranquilla.Non vado fuori strada, la mia guida è eccellentissima!- Emma sorrise cercando la mano di Regina per stringerla con la sua.
-La tua guida è il primo dei miei problemi, questo catorcio giallo non reggerà ancora per molto!- rispose Regina stringendo la presa.
-Reggerà, Regina, reggerà, te lo giuro.Ha affrontato di peggio che una semplice strada-
-Certo: semplice e per niente piena di curve e soprattutti stiamo andando così piano.Mi sto quasi addormentando da quanto sono tranquilla!- Regina finse una vocina da piccola bimba sperduta guardando Emma sbuffare sonoramente.
-Se ti stai addormentando aggiungo un po’ di brio, l’acceleratore non vede l’ora!-
-Così un infarto mi uccide definitivamente e ti sbarazzi di me una volta per tutte.Come tecnica per lasciarmi è piuttosto originale: un “Scusa ma non mi piaci più” o “Forse i mondi da cui veniamo sono troppo distanti per ogni sortilegio” o ancora “Sei così pessima a letto che devo rimediare con un ALTRO e quest’altro è HOOK!” sarebbero andati bene lo stesso!-
Emma si voltò e si fermò a fissare Regina beandosi di quel sorriso genuino e straordinario che la faceva morire e poi rinascere e che era sempre e solo per lei, adorava letteralmente quella ragazza. Le piaceva da matti stare con lei, uscire, andare a mangiare e a bere fuori, ubriacarsi e raccontarsi aneddoti imbarazzanti sulle loro precedenti vite.Era così strano eppure così magico e ogni volta scopriva un pezzetto in più di Regina, della Sua Regina, quella che aveva scaricato Robin per lei e aveva accettato tutti i problemi che avrebbero dovuto affrontare.
-Lo sai che non potrei mai lasciarti così, forse per Hook sì a dir la verità, il suo uncino stuzzica!- la voce le si fece più profonda mentre Regina schioccava la lingua visibilmente contrariata.
-Ah è così?Quindi mi stai dicendo che l’idea di fare sesso con Hook ti alletta più di quella di farlo con me?- rispose a testa alta Regina.
Ci avevano sempre scherzato sulla cotta super evidente del pirata nei confronti della Salvatrice, lo prendevano un po’ in giro e si pizzicavano a vicenda.
-Certo che...niente può battere me e te insieme, neanche lui...credo-
-Swan la finisci da sola o devo marcare il territorio e pensarci io?-
Emma cambiò marcia e accelerò dando una colpetto al volante del maggiolino.
-Cosa mi fai? Pipì addosso come i cani?- rise la bionda ricevendo una gomitata da Regina.
-Ti lascio così tanti segni che anche il pirata capirà di chi sei e cercherà qualcun’altra-
Emma mimò con il labiale un “Allettante” prima di tornare a guardare la strada fischiando le note di una canzone che aveva sentito alla radio.Rimasero in silenzio per dieci minuti, Regina sembrava stregata dalla campagna fuori dal finestrino, guardava le case sfumare nell’azzurro del cielo e il profilo dimenticato di boschetti e alberi secolari, le piacevano gli alberi e la natura, dopotutto era vissuta nella Foresta Incantata per anni e anni e non si era mai lamentata dei tronchi possenti.
Emma assomigliava ad un albero perchè era forte e le offriva l’ombra necessaria a riposare, il sostegno utile per arrampicarsi e costruire una scala e poi una casetta e poi il mistero del cambiamento, dell’alternarsi di tanti momenti diversi proprio come un albero.
Le mancavano le mele e sarebbe stata una Emma perfetta.Una melEmma.Ah quanto le sarebbe piaciuta allora.
Picchietto con le dita sul finestrino e traccio il contorno del suo riflesso deformato sul vetro.
Dal canto suo Emma la guardava e si rispecchiava nei suoi capelli, nel suo corpo, nelle sue labbra e anche in quel riflesso sbiadito.Lei c’era e sarebbe voluta rimanere abbastanza per dare un lieto fine alla mora, il lieto fine che non aveva mai potuto assaggiare.Ci avrebbe almeno provato, era la Salvatrice e amava Regina, questo le bastava.
-A cosa pensi?- chiese dopo interminabili minuti di silenzio tombale.
-Uhm?- si voltò confusa la maggiore.
-Ho chiesto: cosa c’è di così bello nel panorama fuori dal finestrino?-
Regina scosse la testa stropicciandosi gli occhi.
-Non è vero!- borbotto.
-Cosa?-
-Quello che hai detto...la domanda che hai ripetuto non è quella che mi hai fatto prima!-
Emma sorrise e solleticò il fianco di Regina.
-Allora mi stavi ascoltando Gina!-
-Nah ma la prima era più corta...comunque pensavo agli alberi e a te­-
-Però, che accostamento, vuoi pensare a un sortilegio che mi faccia diventare un albero?Indubbiamente ti sbarazzeresti di me in pochi istanti-
-Sì, e poi?Rimmarrei da sola e mi deprimerei perchè l’unica persona a cui tengo, oltre a mio figlio, non ci sarebbe stata più!Non voglio ancora sbatterti sul marciapiede-
-Meglio per me e forse peggio per te!- rispose Emma, stavano torando a Storybrooke dopo il loro giretto delle cinque, il sole era ancora alto in cielo e illuminava tutto di una luce spettacolare –Non ti libererai di me così facilmente come quando si sega un albero!-
-Non volevo segarti in due, tu sei il mio albero...-
-L’albero maestro-
-Già...cioè, no...basta riferimenti a navi, pirati o rum o la tua punizione sarà esemplare!-
Risero entrambe arrivando davanti a casa Mills, un piacevole venticello avvolgeva la città.
-Contavo i minuti che avresti impiegato a fare i collegamenti-
-Stronza!-
Emma si sporse verso Regina lasciandole un tenero bacio sulla guancia scompigliando i capelli della mora che si ritrasse togliendo le mani della bionda dalla sua testa.
-Non esiste ancora un albero di Stronza-
-Beh lo potrei inventare io, tu saresti il suo primo esemplare-
-Perfida come la più perfida delle Regine perfide-
-Stronza come la più tenera delle Salvatrici stronze-


angolon di me:
Buonasera popolo della foresta incantata, ecco un'altra delle mie perle di pazzia dovute a mancanza di zuccheri o ad eccessi di caramelle,come al solito vi chiedo di leggere, recensire, commentare, recensire, criticarmi, recensire e recensire.Nah, vi ho detto già di recensire?
anyway spero vi piaccia e ci si vede presto perchè ho parecchie idee in testa.
ce :)
  
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