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Autore: abyssflare    11/04/2016    0 recensioni
Come può un libro cambiare la vita di una persona?
Il libro Blu dell'aquila,un libro contenente i più grandi e pericolosi incantesimi di magia bianca e nera. Il suo potere è ha spezzato i maghi più valorosi, anche il cuore più puro è stato corrotto. Forse è già caduto nelle mani sbagliate.
Ma qualcuno deve agire, Sarah prende il comando della situazione rubando il libro per distruggerlo, ma il libro all'ultimo momento viene fatto scomparire. Ormai è tutto perso? Come faranno a trovare i custodi?
Tempo dopo Luce ignara del suo grande potere presto scoprirà cosa è veramente lei.Davvero lei è la custode?
Ma dietro tutto ciò si celano intrighi , battaglie.
Ci si può veramente fidare degli amici, o anche loro sono nemici?
Che fine hanno fatto Damiano e il Signor Bassi?
E se tutto cambierà la vita di tante persone?
Perchè quel ragazzo la incolpa di aver ucciso qualcuno?
Perchè quella donna le dice di non usare lo smeraldo d'argento,ma lei non sa nemmeno cosa è?
Presto scoprirà tutto a sue spese.
Tante sono le domande , ma quasi nessuna la risposta. L'unica cosa che sa veramente e che qualunque cosa accadrà lei non dovrà essere tentata da quel grande
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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La notte passò velocemente, alle prime luci dell'alba per prima cosa andai da Max a far finta di scusarmi per la mia scenata. Dovevo far capire che aveva ancora il mio supporto.

Mi avviai verso il corridoio e scesi le scale, le due rampe che andavano verso l'ingresso, quel tappetto blu che scendeva fin giù dagli scalini, quella ringhiera in noce rifinita con disegni floreali quante volte l'avevo visti, ora mi appariva tutto diverso. Quei quadri appesi alle pareti con noi raffigurati sembravano passati millenni da quando erano stati fatti quei ritratti, una volta sembrava di dire benvenuti questa è casa nostra  siamo una famiglia, amici, ma soprattutto persone unite. Invece ora quei ritratti mostravano solo demoni, quasi dei vampiri assetati di sangue.

Scendevo i gradini piano, sapevo che erano quaranta  ma li contavo lo stesso come facevo da piccola. Solo quaranta scalini mi dividevano dallo studio di Max.

A metà mi fermai, mi guardai intorno tutto al momento sembrava sbagliato, ma stavo facendo la scelta giusta.Sentii un qualcosa , qualcuno che mi stava osservando, non capivo, guardai velocemente ma non c'era nessuno! 

Scesi altri scalini poi il mio sguardo si posò sulla scala gemella, non era la stessa sensazione di prima fu un attimo. Una visione.

Qualcuno incappucciato saliva le scale dell'altra rampa, a fianco una ragazza incatenata. Lei mi guardò  il suo sguardo parlava, gridava un aiuto che non potevo dare. E' poi tutto spari come era apparso.

Rimasi perplessa, cosa era accaduto? Era una visione del passato?

Non sapevo che pensare, Chi erano quelle persone, ma non potevo stare li ancora a pensare dovevo andare da Max, avrei risolto dopo la questione.

Scesi gli ultimi scalini velocemente e mi avviai verso lo studio. Bussai.

Sentii la sua voce che mi diceva di entrare.

Ciao Max

Lui era seduto alla sua scrivania  sul suo volto una tranquillità, nemmeno una ruga.

Si avvicinò e mi prese la mano, aveva come sempre un tocco delicato e mi accarezzò la guancia.

Mi disse, Sarah mi dispiace per ieri sono stato troppo brusco se vogliamo dire. Scusami dovevo capire che era troppo per te.

No Max scusami tu, ho perso la ragione. So che stai facendo la cosa giusta, sono venuta per dirti che sono con te  con gli altri, non accadrà mai più niente del genere. Sono venuta per dirti che sono pronta. Ecco pensavo che dobbiamo essere i primi a far capire che le regole vanno rispettate, anche se chi ha sbagliato è nostro amico.

Vedo che hai capito, non preoccuparti se lui ci dirà tutto saprò essere clemente. 

Il suono del telefono ci fece interrompere il discorso, mise il vivavoce. Sono Jaded, Max il gran consiglio ti vuole vedere tra un ora nel salone, una piccola riunione per parlare di quello che sta succedendo. A dopo.

Ok a dopo.

Chiuse la comunicazione  e mi disse ora vai il tuo turno inizia tra poco.

Si vado.

Sarah grazie per la comprensione.

Si, siamo amici ci dobbiamo capire a vicenda. E chiusi la porta.

Uscita dalla studio, andai subito alla sala verde del libro.

Eccolo li dovevo agire ma come? Come lo avrei distrutto?

Poi mi venne in mente Damiano, se lui aveva aperto un varco perchè non potevo aprirlo anche io, ma non potevo farlo in questa stanza adesso, oppure distruggerlo ero dubbiosa sul da farsi. Poi mi ricordai della riunione, avrei agito tra un ora quando tutti erano alla riunione.

Aspettavo con impazienza, alla fine l'ora passò, guardai fuori la porta non c'era nessuno, ecco adesso era il momento giusto.

Andai verso la teca, dentro c'era il libro, era molto prezioso aveva un grande potere ma quel potere ci stava distruggendo era giusto agire così.

Tolsi la teca e lo presi, lo nascosi come meglio potevo sotto il mantello,e andai di corsa verso la porta.

Guardai ancora e allora uscii dovevo andare a casa mia li lo avrei distrutto, in quell'attimo comparve una guardia, stesi calma non doveva vedermi agitata.

Signora, deve venire con me alla riunione vogliono parlarle.

Ed ora ?

Ehm si, dieci minuti e arrivo devo andare in cucina.

No signora adesso.

Stavo prendendo tempo, valutando come andarmene, si la cucina era la mia via di fuga.

Cominciai a camminare velocemente e non di sicuro sarei tornata indietro.

Signora dove va? Aspetti.!Deve andare dal consiglio.

Mi prese per un braccio e tirandomi mi fece cadere il libro.

Lui mi guardò stupito e stava per prendersi il libro allora lo colpì, sapevo combattere, lui rimase stupefatto, non credeva che una come sapeva il fatto suo, ma subito si riprese, lui rispose , il libro era ancora a terra , salii due gradini e lui mi buttò con una mossa veloce a terra. Stavo perdendo, allora usai la magia e lo feci volare giù dalle scale. Corsi verso il libro e lo presi, tutto quel rumore aveva sicuramente insospettito qualcuno, l'uscita della cucina era off limits ormai.

Pensai allora di prendere le scale,sarei andata da Damiano, mi sarei nascosta li e avrei per quel che potevo discusso con lui di quel che voleva fare con il libro.

Salii di corse le scale ora sembravano interminabili, dietro di me sentivo qualcuno ordinare di fermarmi ma non mi voltai.

Arrivata in cima guardai di sotto, vidi Max che mi lanciò uno sguardo furente e interrogativo.Le sue guardie erano ferme li, finchè lui non avrebbe dato un comando loro stavano come delle statue immobili in attesa dell'agguato.

Un dolore lancinante si impadronì del mio corpo che mi piegò, era lui con i suoi poteri  mi voleva far del male pur di riprendersi quel maledetto libro.

Poi nella mia mente risuonò la sua voce.

 Non andrai da nessuna parte, ora mi darai ciò che mio e non ti succederà nulla.Tutto sarà finito e se collaborerai la tua punizione sarà lieve.

Il mio corpo era suo , imprigionato alla sua volontà.

Mi rialzai come un automa stavo per scendere le scale, non dovevo non potevo. Lui mi chiamava era li, era più forte di me non c'è la potevo fare,  non contro di lui, la mia fine era vicina.

Ma un tratto mentre scendevo quelle scale qualcosa si insinuò nella mia mente , una voce si faceva spazio nel potere di Max , lo contrastava. Mi dava un comando resistere!

Era la voce di Damiano, era vivo il mio cuore sussultò, una lacrima mi rigò il volto ero contenta, c'è la dovevo fare per lui. Con il suo aiuto riuscì a combattere il potere dissuasivo di Max e presi il libro. Da lassù gridai, smettila oppure il libro lo distruggo e non sto scherzando!

Smettila di fare la bambina consegnami il libro!

Saliva un gradino alla volta con eleganza sembrava quasi che stesse sfilando, invece era per venire a prendere me.

No, stai lontano non fare un passo di più, la mia mano si incendiò,  vedi lo brucio qui davanti a te e addio libro e addio ricerca dei custodi.

Lui si fermò valutando se stessi bleffando, ma io non bleffavo a fatto. Lo avrei fatto sicuramente.

Poi di nuovo la voce di Damiano si insinuò nella mia mente , prendi il corridoio e gira a sinistra,poi ti troverai altri due corridoi prendi sempre quello di sinistra , arrivata li la quarta porta sulla destra,entra  e dirigiti verso la quinta a sinistra,arrivata li ti troverai nella la biblioteca delle lance. Vai li e fai quel che devi, lo terrò impegnato  non posso materializzarmi li, non ho la forza ma nelle guardie ho degli infiltrati mi aiuteranno a tenerlo a bada.

Ancora nella mia mano la palla di fuoco, ad un tratto lo guardai e la scagliai contro di lui, l'aveva evitata stavolta si mise a correre ed io pure, mi girai un attimo alcune sue guardie lo tenevano a bada, ma non sapevo fin quanto.

Corsi come una disperata, per la fretta sbagliai corridoio  poi tornai indietro, sentivo del trambusto avevo capito che era quasi vicino, dovevo essere più veloce, arrivai alla porta e li entrai ma cosa dovevo fare? Nasconderlo in mezzo a tutti quei libri? Bruciarlo?

Poi nella mia mente la voce di Damiano, ascolta vedi c'è un libro sul tavolo, aprilo è quello per..

Ma non sentii più nulla..

Damiano che devo fare?

Ascolta ma stavolta non era Damiano. 

Questo bastardo ti stava aiutando. Nel corridoio ti avevo perso, troppe stanze, troppi corridoi avrei vagato senza meta ,non riuscivo a localizzarti, poi ho sentito un altro potere, ed ho sentito lui che ti stava aiutando. Sarò breve e conciso, se non mi consegni il libro, mi basta uno sguardo per fermargli il cuore.




Poi la sua voce, non ascoltarlo fai quel che devi, lui deve per forza venire li fisicamente non può farti nulla, perchè quella stanza è protetta da incantesimi di protezione e non permette a nessuno di usare la magia la di fuori, quindi dovrà sfondare in qualche modo la porta, nemmeno le chiavi serviranno ti prego fai ciò che ritieni indispensabile.

Che messaggio le hai dato? Io ti ammazzo.. Morirò con onor....

Damiano , no. no no no.

Cosa gli  hai fatto? Ma niente stavolta non sentivo nessuno dei due.

Era vero, li dentro doveva venire fisicamente, ma non  si poteva teletrasportare, quindi dovevo fare in fretta prima che max sarebbe arrivato qui, prima che avesse letto i pensieri di Damiano è capito che ero nella biblioteca delle lance.

Ma che dovevo fare, ero disperata. Perchè dovevo prendere quel libro?

Che libro è?Che pagine devo leggere, poi sconfortata pensai forse che era meglio bruciarlo. La mia mano scaturì il fuoco ma ad un tratto una folata di vento le spense e si  aprirono le pagine del libro.

Cominciai a leggere, non capivo era un incantesimo ma di cosa?

Cominciai a recitarlo ma sembrava più una poesia.Che razza di incantesimo era?

Guardami allo specchio, buio e profondo. Donami la via per reggiungerti sarò accanto a lei. Spazio e tempo si avvicinano

Poi un rumore mi fece interrompere, era arrivato ed ora?

Apri questa maledetta porta!Aprila!

Mi venne il panico, non ricordavo da dove mi ero interrotta ed adesso dovevo ricominciare da capo. Sempre rumori, non mi facevano concentrare. Fino a quando avrebbe retto la protezione magica e la porta?

Ma mi concentrai non potevo sprecare altro tempo

Guardami allo specchio buio e profondo. Donami la via per raggiungerti sarò accanto a lei. Spazio e tempo si avvicinano apri la mente ,vola aldilà della convergenza. Guarda oltre lo specchio della mente. Apri la via e ti seguirò. Vola altrove. Varca i confini e chiudi i limiti, suggella col sangue e varca la via dell'oltre.

Finì di recitare l'incantesimo ma non successe nulla, avevo sbagliato qualcosa?  Rilessi tutto ma non avevo sbagliato nulla.Presi il libro e lo buttai sconfortata a terra. Perchè non succedeva niente.

I secondi sembravano interminabili le linee di protezione stavano cedendo. Ero sconfortata che dovevo fare.

Damiano aiutami! gridai aiutami ti prego che devo fare.

Il libro si aprii di nuovo , ma era sullo stesso incantesimo,  non capivo, ero disperata.. che devo fare ti prego!

Non successe niente,calmati sarah pensa , pensa, poi mi ricordai che certi incantesimi  si dovevano recitare tre volte di seguito.

 Così stavolta lo recitai tre volte.

Ma anche stavolta tutto era normale,  mi misi a piangere non sapevo cosa fare, per il nervosismo buttai la lampada li accanto.  Mi tagliai la mano con l'angolo affilato. Provavo dolore, angoscia, terrore sconfitta.

Mi guardai la mano e le mie lacrime che cadevano su di essa poi ebbi un intuizione, poi capii le parole, suggella con il sangue.. 

Misi la mano sulla pagina e l'incantesimo si attivò, una nube oscura uscii dal libro, avanzava e si formò un varco, ma era piccolo troppo per entrarci anche io e non avevo tempo affinchè si aprisse ancora di più, dovevo decidere in fretta , distruggerlo o buttarlo dentro e chissà dove sarebbe andato a finire.

Alla  fine decisi,presi il libro e lo buttai dentro, il varco si chiuse subito. Era scomparso

Poi riguardai il libro avevo poco tempo la protezione magica stava cedendo guardai un altro incantesimo e lo recitai. In quel momento Max sfondò la porta  era li davanti a me  ma era arrivato in ritardo per tutto  l'incantesimo stava già facendo effetto.

Dove è il libro? Rispondi non mi guardare con quello sguardo perso, dimmi dove è? Non rispondi mi vuoi sfidare?

Mi mise una mano sulla fronte voleva leggere la mia mente., ma ormai non c'era niente. Il vuoto

Dimmi dove è? Perchè non riesco a leggere nulla? Perchè?

Non puoi perchè, ormai non c'è più e poi svenni.

Cosa hai fatto. ? Sarah, ?

Guardie prendetela, portatela in infermeria e portate li Damiano per curarla, devo capire cosa ha fatto .Muovetevi , di corsa.!

Anzi aspettate!

Signore ma ha detto di portarla di la!

Fermi, prima devo prendere una cosa che mi appartiene! Strappai il medaglione smeraldo e poi imposi le mani e mi presi tutti i suoi poteri,  ora non era altro che un umana.

La mia vendetta era iniziata.








 

   
 
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