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Autore: Eleonora_Vasile    11/04/2016    0 recensioni
NICO, incastrato tra un figlio di Apollo convinto di essere il suo medico e un figlio di Giove convinto di essere il suo migliore amico, dovrà partire per un'impresa insieme a WILL ed AMY, una semidea arrivata da poco che assomiglia a Bianca. Dolorosi ricordi tornano dal passato, insieme ad una divinità primordiale molto peggio di Gea, se i calcoli di ANNABETH sono corretti. Anche I SETTE dovranno partire per un'impresa un po' meno ufficiale, con REYNA e altri mezzosangue. Le Porte della Morte si stanno per riaprire...
Genere: Azione, Comico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Reyna, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mano di Will Solace, il ragazzino che entro la fine del viaggio avrebbe adottato come fratello maggiore, affondò nel pacchetto di patatine. Ormai erano sul treno da qualche ora. Il loro vagone era vuoto, perciò potevano parlare tranquillamente della missione senza essere scambiati per matti. Lasciare il campo era stato più facile del previsto. Suo fratello si ostinava ancora a non parlarle. Dopo la riunione avevano litigato furiosamente e lei odiava vedere il suo faccino triste. Probabilmente la maggior parte delle sorelle maggiori l’avrebbe presa per matta, ma nonostante i litigi voleva veramente bene al fratello. Lo aveva cresciuto lei.
Calipso l’aveva abbracciata e aveva promesso di chiamarla con un messaggio iride al più presto. 
Annabeth, la figlia di Atena, l’aveva presa da parte e, un po’ in imbarazzo, le aveva augurato buona fortuna.
-    Se la mia interpretazione è giusta dovrai fermare Nyx e...beh, io e il mio ragazzo, Percy, 
l’abbiamo incontrata e non è una dea esattamente amichevole.- sembrò sul punto di commentare sul numero delle dee amichevoli esistenti, poi si fermò per evitare di morire con atroci sofferenze.
-    Grazie.- fu tutto quello che rispose Amy, amareggiata. Perfetto, le mancava la madre 
Imbarazzante che non conosceva neppure.

Gli altri sembravano più preoccupati per Di Angelo. Soprattutto il ragazzo biondo, il figlio di Giove, che a dire il vero più che preoccupato per quello che aveva intuito doveva essere il suo migliore amico se ne andava in giro tutto eccitato, come se fosse accaduto qualcosa che aspettava da tempo.
-    Sarete insieme! Voi due! Per moooolto tempo...
-    Zitto Grace.- ringhiava il figlio di Ade a bassa voce.
Amy non sapeva di chi parlava ma si era ripromessa di indagare.
Will era un ragazzo socievole e sorrideva a tutti, anche a Di Angelo. Se fosse stata una delle ragazze delle scuole da cui era stata espulsa lo avrebbe trovato attraente, con quel fisico abbronzato e gli occhi color del cielo. Ma grazie agli dei non era una di quelle ragazze.
Dopo poco erano diventati amici. A Will piaceva ascoltare la musica e il suo sogno era quello di diventare medico e magari fare scoperte in campo scientifico. Amy aveva notato che non stava mai fermo e si innervosiva quando qualcuno sbuffava, cosa che succedeva ogni cinque minuti in compagnia del figlio di Ade. Tuttavia riuscirono ad incuriosirlo parlando di musica. Will aveva dietro il suo mp3 e riempì le lacune del ragazzo in fatto di musica, che a quanto pare risalivano al 1940. Nico si addormentò con gli Imagine Dragons nelle orecchie.
-    Dove stiamo andando esattamente?-chiese Amy al biondo.
-    A Los Angeles.- disse Will, osservando Nico che sbavava sul suo mp3.- Lì sono situati gli 
Inferi.
-    Ovviamente.- concordò. Tutto filava.
-    Cercheremo di contattare il padre di Nico, sperando che ci aiuti. Poi prevedo una bella gita
nel Tartaro alla ricerca di Afrodite e dell’altro Tizio.
-    E più o meno ci metteremo...?- Amy non vedeva l’ora di tornare a casa.
-    Prima è meglio è. Possibilmente, prima che gli dei se ne accorgano e scatenino la Terza 
Guerra Mondiale dandosi la colpa a vicenda per la scomparsa di Afrodite.- sospirò Will.
-    Sì, avete accennato ad una cosa simile... È una dea così bella?
Will fece una smorfia e sembrò sul punto di dire qualcosa, poi si bloccò.
-    Ares e Efesto cercherebbero di ammazzarsi e gli dei staranno da una parte o dall’altra e...
Prima che potesse finire furono investiti da un’esplosione. Amy si sentì buttare a terra con un corpo che doveva essere quello di Di Angelo. Will, in qualche modo, li aveva buttati a terra e li aveva coperti col suo corpo per proteggerli. Soffocò un gridolino: Di Angelo dormiva ancora, e per di più le stava sbavando addosso. Will si scostò e lei spinse Di Angelo e si ripulì. Incredibile, il ragazzino dormiva ancora. Seguì con gli occhi lo sguardo di Will. Per la prima volta, le si gelò il sangue nelle vene. A prima vista sembravano ombre grigie, prive di lineamenti; ma se si concentrava riusciva a scorgere dei teschi neri, in armatura. Davanti c’era un’ombra imponente, con un viso di donna e non il solito teschio. Viva, doveva essere stata bellissima. Perchè anche se era lì davanti a cercare di ucciderli, era sicura fosse morta, con una sicurezza che faceva più paura del fatto che avesse degli zombie davanti.
Vide Will incoccare una freccia.
-    Sveglia Nico e vediamo cosa può fare.-le sussurrò.
La donna ordinò decisamente più decisa. – Uccideteli. Tutti.
Will scoccò alcune frecce che trapassarono inutilmente i guerrieri.
Amy scosse Nico.
-    Che c'è?-mugolò dopo un po’ il ragazzino.
-    Emergenza zombie! Muovi le chiappe Di Angelo!
-    Non sei Will, vero?- chiese, ancora con gli occhi chiusi.
-    Will si farà ammazzare se non ti muovi!
Il ragazzo scattò in piedi. Un fischio ruppe l’aria e i fantasmi indietreggiarono. Amy si portò le mani alle orecchie, subito imitata da Di Angelo.
-    Will smettila!- urlò il ragazzino.
-    Funziona per ora!- Will prese fiato e ripeté il suo fischio supersonico.
-    Fa qualcosa!- Amy gridò per farsi sentire. Di Angelo chiuse gli occhi.
-    Non mi rispondono. Forse...
Di Angelo alzò la mano e Amy fu avvolta dal buio.
Amy percepì che stava viaggiando e sentì Will a pochi metri da lei.
-    Stupido, il viaggio ti ucciderà! Atterra, o fa qualsiasi altra cosa si faccia nei viaggi 
nell’ombra!
-    Will, dammi la mano, prima che tu finisca in Giappone.
La voce di Di Angelo la chiamò, questa volta più vicino. – Amy?- la ragazzina provo a concentrarsi e scoprì di riuscire ad avere una visione nitida.
-    Ti vedo, Di Angelo.
-    Come?- Nico guardava verso di lei, cieco. Borbottò qualcosa tipo “Figlia di Nyx.”. – Dammi 
La mano. 
Appena Amy afferrò la mano che Di Angelo le porgeva si sentì trascinare da una forza inarrestabile. Vide il ragazzino sorridere nel buio.
-    So dove siamo...e dove possiamo arrivare.
Amy guardò verso il basso: centinaia di figure vagavano nell’oscurità sotto di lei. Si chiese se anche Di Angelo le potesse vedere. Dopo quello che poteva essere un’ora, giorni o pochi minuti si arrestarono bruscamente.
-    Tenetevi forte! – urlò Di Angelo.- Stiamo precipitando!
Amy avrebbe dovuto essere spaventata.  Ma l’unica cosa che riuscì a vedere furono le ombre. Ebbe l’impressione che il tempo si fosse fermato, come la caduta. Le vedeva una per una, i loro occhi vacui, la forma vagamente umanoide. Si era sbagliata, non erano sotto di lei. Erano dappertutto. Accanto a lei, intorno a Will e Di Angelo anche se loro, probabilmente, non potevano vederle. Dalle loro bocche, se di bocche si poteva parlare, uscivano lievi sussurri. La invitavano ad unirsi a loro, a perdersi nel buio. Le spiegavano che l’impresa era disperata e che avevano Lei sulle loro tracce, ed era molto arrabbiata, con tutti i semidei.
Amy aveva paura del buio.
E aveva avuto sempre paura delle ombre. C’erano sempre, da quando lei era piccola. Riusciva a scorgere i loro visi inespressivi. Era riuscita anche a parlarci, crescendo. Ma aveva cominciato a pagarne le conseguenze. Spesso si svegliava nel cuore della notte, sentendo le loro dita gelide sul suo collo, solo per constatare che erano davvero accanto a lei. Perché se lasci un demone entrare nella tua testa non uscirà più da solo. A nove anni era riuscita a liberarsene. E ora erano di nuovo lì. E lei non si sentiva altro che una bambina di cinque anni spaventata. Strinse forte la mano di Nico Di Angelo. Per una volta fu felice di avere vicino un semidio spaventosamente potente. Al buio, il ragazzino la scrutò, e dopo il momentaneo stupore gliela strinse più forte. E lei si sentì al sicuro, anche se non glielo avrebbe mai confessato.
-    Non le ascoltarle.
-    Ma allora... le vedi anche tu?
-    No, ma le sento, e credo che le senta anche... WILL! Non lo sento più! Che fa?
-    Sta guardando un’ombra.- riferì Amy.
-    WILL!- urlò il figlio di Ade.
Il figlio di Apollo si riscosse.
-    Scusate...ci...sono...
Ripresero a cadere.
E le ombre sparirono.
-    Non siamo a Los Angeles!- gridò Nico, prima di cadere nell’erba.- Ohio, di nuovo.
-    Di Angelo!- lo chiamò Amy, cercando di tirarlo su.
-    Ecco a cosa serve un figlio di Apollo in questa missione.- borbottò Will, tirando fuori dallo 
Zaino decine e decine di scatoline di medicinali.
   
 
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