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Autore: neverend    04/04/2009    4 recensioni
AVVISO: EVITATE DI LEGGERE, l'ho scritta (in modo pessimo) quando avevo 13 anni e non la elimino solo perché ci sono affezionata. Non è niente di che. Dico sul serio, non per attirare lettori.
Aoi x Uruha. Amici da sempre, si amano a vicenda, ma l'uno è ignaro di ciò che prova l'altro e viceversa..Ma fino a quel giorno. Aoi vive dai nonni, i suoi genitori hanno divorziato
I nomi dei capitoli c'entrano ben poco con la storia. Sono i titoli delle canzoni che ho ascoltato maggiormente durante la "costruzione" del capitolo ^.^
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(prima parte) ~ People Error


Poco dopo, tornò in classe beccandosi una nota sul registro per il ritardo ingiustificato e una battuta di poco spirito da parte dei compagni. Li odiava e loro odiavano lui. Tornò a posto; bisbigliò con Aoi.
Aoi: « scusa..ho preso anch'io una nota, non c'entri nulla »
Uruha gli sorrise: « non ti preoccupare, una nota in più, una in meno.. non cambia niente »
Infatti, Uruha si guadagnava almeno tre note al giorno, anche se non lo faceva apposta. I professori si lamentavano continuamente per il suo abbigliamento poco adeguato, per la sua "strana" pettinatura (che poi, di strano aveva ben poco), per la sua perenne distrazione che finiva per distrarre anche il resto della classe, involontariamente, per i graffiti che faceva sul banco.. Però, come studio, aveva ottimi risultati. Al contrario di Aoi, che prendeva minimo due rapporti all'anno, si comportava bene e rispettava le regole, ma per quanto riguarda lo studio, era un vero e proprio disastro. E si che Uruha si fosse offerto più volte per aiutarlo..
Aoi: « ..ehi.. ma hai pianto? » Si avvicinò di più al biondo, abbassandosi per non farsi vedere dall'insegnante, che sembrava parlare aoi muri.
Uruha: « N-No...perchè?» Aveva appoggiato la testa sul banco, per lo stesso motivo dell'amico.
Aoi: « Sembra di sì, invece. Hai la matita leggermente scolata » gli sorrise
Uruha: « Urghh »
Aoi: « ma dai, che sei bellino lo stesso! » Uruha arrossì; gli ricambiò il sorriso, un pò imbarazzato.
« Takash, ti va di continuare a leggere? » Li interruppe il professore. Uruha sbattè la testa sul banco, facendo sorridere visibilmente Aoi e qualche compagno che gli diede dell' "idiota cronico".
« O preferisci continuare tu, Shiroyama? » In quel momento suonò la campanella che annunciava la fine delle lezioni. Come ogni giorno, tornarono a casa insieme.



(seconda parte) ~ What Hurts the Most



Pomeriggio. Erano ognuno a casa propria. Aoi stava suonando la chitarra, Uruha era sul suo letto con il cellulare in mano. Stava per scrivere un sms al moro, ma ogni volta che stava per cliccare "invio" si fermava.
« Kouyou, vieni un attimo » Una delle sue due sorelle lo chiamò dalla cucina.
« ...Arrivo... » Rispose con un tono scocciato; si alzò dal letto e andò in cucina, lasciando il cellulare con un messaggio aperto, sul punto di inviarlo.
« Io e la mamma stiamo uscendo. Vuoi venire con noi o rimani a casa? »
Uruha ci pensò per qualche secondo, senza dire niente. « Rimango a casa.. Verso che ora tornate? » disse.
« Verso le 8 nel peggiore dei casi, ma almeno un' ora ci serve. »
« Ok... a dopo allora » Tornò in camera sua. Il cellulare lampeggiava: un messaggio ricevuto da Aoi: "Cosa?!?" diceva. Uruha rimase con una faccia da idiota.. Cosa, "cosa?!" Rispose al messaggio.
Uruha: " Che cosa, cosa?!"
Aoi: "Mi hai inviato un messaggio con scritto "Ti amo" ..stai bene??"
Uruha: "Ah... si, si sto benissimo" Il cellulare di Uruha, ultimamente, dava problemi.. faceva tutto da solo, quindi il messaggio si era inviato. Il biondo capì.
Aoi: "Ma stai scherzando o.. fai per davvero??"
Uruha: "Naah"
Aoi lo chiamò direttamente al cellulare, per sentire se la sua voce era seria e per controllare che non lo stava prendendo per culo.
Uruha: « Aoi? »
Aoi: « Hey Uru... ma staui scherzando? »
Uruha: « No, non scherzo.. Mhm.. ti va di venire a casa mia? »
Aoi: « Quando? Adesso? »
Uruha: « Si.. mia madre e mia sorella stanno uscendo e.. l'altra mia sorella sta... a fanculo credo. » Risero insieme
Aoi: « Ok, vengoi subito! Ciao »
Uruha: « A tra poco, ciao »
Appena chiuse la chiamata, Aoi non smetteva più di fare salti che quasi poteva raggiungere la luna.
   
 
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