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Autore: Thanos 05    11/04/2016    6 recensioni
3 oggetti, 3 semplici oggetti, che sembravano inutili, ma che ognuno di essi conteneva una specialità, Chaos, il sapeva, sapeva che quegli oggetti, non erano inutili, ed ecco perché pensa sempre che quel giorno abbia fatto un... buon affare
Genere: Generale, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mercatino nero
Timer: 9:00
Chaos stava camminando per una caverna, quella che almeno per ora era la sua casa, pensava a quelle 72 ore… ne rimanevano ancora 9, bhe meglio di niente, si era tenuto impegnato, quelle 72 ore gli servivano per ritornare al massimo delle forze, poi avrebbe potuto lanciare la sua… maledizione.
Si sentivano degli urli nelle vicinanze, erano url, urli di dolore, si sentivano anche altri rumori, come la lama tagliente e un pò arrugginita di un coltello  stesse tagliando qualcosa, qualcosa di metallico.
Chaos sentiva i suoni soddisfatto, ed era anche il motivo percuì era lì doveva prendere un oggetto molto particolare, un oggetto che non usava da tempo ed anche se non era proprio necessario per quell’occasione, a lui non gliene importava, così camminò fino a trovarsi davanti a una parete di roccia e sotto quello che si poteva definire un mobile di quercia, un armadio, con un lucchetto, schioccò le dita e fece comparire una  chiave che aprì il lucchetto, all’interno si potevano vedere solo 3 oggetti, uno specchio portatile, una lanterna, e una lampada d’oro, tutti avevano un aspetto particolare, ma avevano tutti uno scopo preciso, Chaos non li usava spesso, ma si ricordava bene come li ha avuti…
Nel passato quando Chaos aveva 12-13
Un ragazzo stava camminando per la foresta, aveva il volto coperto da quello che sembrava una maschera, molto rovinata, e sembrava anche fragile, non aveva il braccio destro, ma quello sinistro stava trasportando una grande falce, con il manico nero e la grande lama rosso sangue.
-Prima o poi, dovrò trovare una soluzione per il braccio destro.- Disse con una voce, un po strana, era una voce anche se da giovane, sembrava come se avesse qualche problema a parlare.
Poi sentì uno strano rumore, e appena si girò in direzione del rumore, aveva visto che davanti a se c’era… quello che sembrava un mercatino… comparso dal nulla, a caso.
-Finalmente un cliente!- Dal bancone comparve quello che sembrava un serpente humatronic, vestiti rovinati verdi, coda, artigli e denti appuntiti più 2 che sembravano più lunghi, pupille da rettile, e capelli verdi, e aveva anche un cappello cilindro.
-Era da tanto che non ne vedevo uno!-
-Punto 1 non sono un cliente, Punto 2 come hai fatto  a far comparire tutto questo dal nulla?-
-Per il punto 2 ti rispondo che ogni rettile ha i suoi trucchi, allora cliente, che cosa vuoi comprare?-
-Niente!-
-Eddai! Cosa ti costa?-
-Senti… tanto per sapere perché non fai comparire questo mercatino in quella cavolo di cittadella!?-
-Bhe lì non sono il benvenuto, antipatici solo perché… ho venduto qualche cibo esotico (Roba illegale, forse avvelenata)-
-Bhe a me non interessa e non ho voglio di scomodarmi per farti esplodere, sei fortunato!- Ma appena si volta, si ritrova lo stesso mercatino.
-Finalmente un cliente!-
-Ma cosa!?- Si voltà di nuovo, e se lo ritrova davanti.
-Finalmente un clie…-
-ZITTO!- Disse con evidente irritazione.
-Senti se non vuoi comprare niente, possiamo fare un baratto… quella falce deve valere un sa… AAAH!- Non ebbe il tempo di finire la frase, che Chaos con la telecinese lo sollevò e lo avvicinò al suo volto.
-Ti consiglio di non finire la frase! Sai, mi sento gentile oggi, quindi ti 5 secondi, per darmi un buon motivo per non farti esplodere!-
-Ehm, ok ok… abbiamo, ehm…-
-1…-
-Bhe forse ti potrebbero interessare, questi acchiappa sogni!?-
-…2…3…-
-Andiamo, ci deve essere qualcosa che ti piace! Aspetta!-
-…4…-
-Che ne dici di uno specchio!?-
-Uno specchio?-
-Ehm si un bello specchio portatile- Il serpente humatronico  con rapidità sfila la maschera di Chaos, e si pente all’istante…-andiamo infondo chi non desidera vedere il suo vo…vo… *prende un cesto e vomita*Orrore!!- Di certo a Chaos non era piaciuto quel commento sul suo volto, per lui esagera un pochino, mica si vede il teschio… giusto?
-Senti lasciamo stare lo specchio, ti regalo una maschera piuttosto!- Il rettile animatronic gli lancia una maschera, nera senza occhi.
-Guarda che non ci sono i buchi per gli occhi!-
-Si, perché è una maschera speciale, dai indossala!- Disse girato per spalla, non volveva vedere quel volto.
Chaos indossa la maschera, e appena la maschera tocca il suo viso, si aprono 2 buchi per gli occhi che li facevano sembrare ancora più minacciosi, e una bocca da Jack o lantern.
-Ehm te la sei messa?- Disse il serpente ancora girato di spalle.
-Si, l’ho messa!-
-Bene!- Allora ti piace, questa maschera, assume le fattezza del sentimento più evidente di quella chi la indossa… bhe a me sembra che nel tuo caso, sono la pazzia e la rabbia. Allora ti piace, dai dimmi di si! (Così non mi fai esplodere)-
-Bhe, mi sembra solida, ti sei salvato.-
-Alleluia.-
-Per 10 secondi!-
-(Bastardo!) Ehm… ho molta altra merce, allora delle sigarette? Una pipa? A-aspetta, quanti anni hai? (Non voglio finire nei guai per aver venduto tabacco a un minorenne.)-
-Che ne so, non ho un calendario!-
-Bhe io ce li… *ma appena prese un calendario, Chaos, lo fece bruciare*… ok non ti interessa, bhe allora, che ne dici di questa bella lanterna?- Il serpente, mostrò, una strana lanterna accesa, chissa se solo Chaos sentiva delle urla.
L’animatronico coniglio prese la lanterna e la visualizzò, sembrava una normale lanterna, ma chissà poteva tornargli utile.
-Bene, per oggi ti sei salvato, li prendo.-
-Hey, aspetta, mi devi pagaAAAH!- Non finì nemmeno la frase che Chaos gli lanciò un grande rubino in dritto in testa- M-ma cosa… u-un rubino!?-
-Ti basta?-
-M-ma come l’hai trovato!?-
-Ho i miei metodi, però ora voglio scegliere personalmente quello che voglio.- Il serpente non disse niente, troppo indaffarato a guardare il rubino. Intanto Chaos stava osservando e prendendo alcuni oggetti, prese, oltre alla maschera, lo specchio portatile, la lanterna e… ora era indeciso, c’era una lampada d’oro, e una specie di strano cubo, con facce di diversi colori… chissà cos’è, prese la lampada, visto che non aveva idea di cos’era quell’affare.
-Prendo questo! Ah una domanda, cos’é quella lampa…?- Notò che il mercatino era sparito… in un nanosecondo… ma come fa!?
*Intanto in una zona lontano*
-Io Viper mi sono liberato di quella dannata lampada!!! AHAHAHHA e ci ho guadagnato anche un rubino! Finalmente la lampada non è più affar mio, così quel cavolo i Jinn andrà a infastidire qualcun altro!- Appena aveva notato che il coniglio animatronico aveva preso quella dannata lampada, usò il suo incantesimo di teletrasporto, finalmente quel dannato oggetto… se l’è libetrato.-
Presente…
Col tempo Chaos ha scoperto che quei 3 oggetti non erano comuni mobilio decorazioni, ma ognuno aveva una particolarità speciale, bhe non volva rimanere lì a pensare, prese la lanterna, che lui chiamava la lanterna delle anime, e si diresse verso la direzione degli urli.
THE
END
Note dell’autore:
 Bhe spero che vi sia piaciuto questa piccola one short, l’ho fatta principalmente perché quegli oggetti appariranno in seguito, che sono, uno specchio, una lanterna e una lampada d’oro, poi c’è anche la provenienza della maschera che indossa sempre Chaos, ah e come avete potuto vedere…Genocide, non è stata sempre un braccio-falce.
Il timer si sta avvicinando alla, e quegli urli, non sono di una comparsa, ma sono di un OC che conoscete già, mentre l’OC che lo sta torturando è uno che conoscerete in futuro.
P.S. Il serpente è il mio animale preferito quindi prima o poi volevo inserirlo, e non sarà l’ultima volta che vedrete un serpente animatronco, ah e il cubo che c’era al mercatino era il cubo di Ruby.

 
Timer: 11:00
Una persona, una persona, con 2 orecchie da coniglio era davanti a una persona seduta per terra, il coniglio aveva nella mano in una maschera nera, che la misi sulla faccia del tizio seduto e all’improvviso apparvero sulla maschera 2 grandi occhi piangenti
 
   
 
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