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Autore: Millydr    12/04/2016    1 recensioni
É il giorno degli scherzi e a Fairy Tail tutti si stanno impegnando per fare degli scherzi indimenticabili. Riusciranno ad arrivare vivi alla fine di questa giornata?
Contenente accenni di Nalu, Gruvia e Gale.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Natsu P.O.V.

«Yaaaawn!».

Entrai nella gilda ancora sbadigliando e mi guardai attorno. Nessuno era riuscito a chiudere occhio quella notte a causa delle infinite sveglie posizionate da Erza in tutta la città. Molti ora si erano addormentati sui tavoli, altri cercavano a fatica di tenere gli occhi aperti. L’unica persona che sembrava aver passato una bella nottata a dormire era una maga dai capelli scarlatti.

Grugnii e mi lasciai cadere sulla panca vicino al tavolo dove si trovavano Erza, Gray, Juvia ed Happy.

Erza stava tranquillamente mangiando una torta alle fragole con un sorriso sulle labbra, lo stripper stava cercando di rimanere sveglio, mentre Juvia si era addormentata al suo fianco con la testa poggiata sulla sua spalla. Infine Happy si era rannicchiato sul tavolo e stava dormendo.

«Natsu! Dormito bene?». La maga del requip sorrise maligna e mi guardò di sottecchi.

Per tutta risposta le lanciai solo un’occhiata innervosita e appoggiai la testa sul tavolo cercando di dormire.

La sera prima, dopo quello che era successo (o meglio non successo) tra me e Lucy, avevamo cercato di ignorare l’accaduto per poterci concentrare sul trovare tutte le sveglie e solo a casa della maga degli spiriti stellari ne avevamo trovate circa 150. Dopodiché eravamo andati in strada e, dopo esserci incontrati con gli altri membri della gilda, avevamo continuato a cercare le altre sveglie fino alle prime luci del mattino. 

Verso le 7.30 Lucy era tornata a casa sua per potersi riposare almeno un po’ prima di tornare alla gilda. Non la vedevo da almeno un ora e mezza e continuavo a rivivere nella mia mente quei pochi minuti che ero stato su di lei come se stessi guardando un disco rotto che si era guastato nel momento più importante.

Sospirai. Solo poche ore prima ci stavamo per baciare. Io e Lucy. La mia nakama ed io. Però se vogliamo essere più corretti, io mi ero avvicinato per baciarla, lei non poteva muoversi sotto di me senza rendere la situazione ancora più imbarazzante. E se lei non avesse voluto baciarmi? Era ovvio che quelle fossero le mie intenzioni, quindi anche se praticamente non era successo nulla, non avrei potuto negare. Avevo incasinato la nostra relazione? Le cose tra di noi ora sarebbero state imbarazzanti? Saremmo riusciti a guardarci negli occhi come se nulla fosse? E se lei avesse deciso di lasciare il team, perché riteneva che la situazione non fosse sostenibile? E se non avesse corrisposto i miei sentimenti?

Aspetta…

Quali sentimenti? Io non provavo nulla per Lucy, giusto? Eravamo solo due cari amici. Migliori amici. Due nakama.

La verità è che il mio corpo aveva agito di sua volontà mentre ero completamente rapito dai suoi occhi color cioccolato. Però mi rattristavo pensando che non fosse successo nulla. Pensavo che se Erza non avesse fatto quello stupido scherzo sarei riuscito ad appoggiare le mie labbra sulle sue. Forse Lucy avrebbe ricambiato e ora starei insieme alla donna che… amo.

Perfetto. Mi ero innamorato di Lucy.

Che c’era di sbagliato in me?

Sbattei la testa sul tavolo con forza catturando l’attenzione di Erza e di Gray, mentre Happy si rigirò nel sonno e Juvia strinse a sé il braccio di Gray come se fosse un peluche.

«Ehi, testa calda, che ti prende?».

Ignorai il ghiacciolo e continuai a ragionare.

Ok, sono innamorato di Lucy. E quando è successo? Ripercorsi con la mente tutti i momenti passati insieme. Quando ci eravamo incontrati in Hargeon, quando la presi al volo mentre cadeva dalla base di Phantom Lord, quando avevo avuto l’idea di sradicare uno dei ciliegi arcobaleno per poterglielo far vedere, quando si era rifiutata di scappare via di fronte ai membri di Grimoire Heart per rimanere con me ed Happy, quando durante i Grandi Giochi della Magia l’avevo aiutata a rialzarsi dopo il suo primo incontro, quando era stata ridotta in fin di vita da Minerva, quando mi aveva incoraggiato prima del mio scontro contro Sabertooth, quando avevo visto morire la Lucy del futuro…

Le avventure insieme erano tantissime e mi resi conto che mi ero innamorato di lei poco a poco. Qualcosa era scattato dentro di me quando ci eravamo incontrati, mi ero subito fidato di lei e mi aveva incuriosito. Da lì piano piano i miei sentimenti erano cresciuti sempre di più.

Sorrisi pensando al sorriso radioso che mi rivolgeva la bionda quando le dicevo qualcosa di bello e alla sua risata quando facevo qualcosa di divertente. Sì, mi ero proprio innamorato.

Il sorriso però venne presto rimpiazzato da un’espressione abbattuta. Lei non avrebbe mai provato la stesso per me. Perché avrebbe dovuto? Probabilmente la sera prima se avesse potuto si sarebbe scansata. Però ripensandoci bene, il suo cuore aveva iniziato a battere fortissimo. Era perché voleva quel bacio o solo perché era imbarazzata?

Sbattei di nuovo la testa sul tavolo e sbuffai, guadagnando di nuovo degli sguardi dai miei amici. Sarei riuscito a tornare sull’argomento con Lucy? Sarei riuscito a confessarmi? Che cosa sarebbe successo ora?

Sentii la porta aprirsi e un odore familiare mi raggiunse le narici. Lucy. Non mi serviva girarmi a guardare per capire che era appena entrata la ragazza che non riuscivo a togliermi dalla testa.

«Ohayou.» disse una voce assonnata prima di sbadigliare e lasciarsi cadere accanto a me sulla panca.

Mi girai a guardarla da sotto i capelli che mi erano caduti sugli occhi e notai che aveva l’aria distrutta. Si vedeva che in quelle due ore non era riuscita a riposare granché. Aveva gli occhi stanchi e delle lievi ombre scure sotto gli occhi che aveva cercato di coprire con del trucco.

Forse anche tu in queste ore hai pensato a quello che è successo. Quando mi accorsi di cosa avevo pensato, distolsi lo sguardo da lei e sbattei per l’ennesima volta la testa sul tavolo, svegliando Happy.

Erza e Gray mi ignorarono, ma Lucy mi guardò con occhi interrogativi.

«Natsu, perché mi hai svegliatoooo!» Happy si lamentò stropicciandosi gli occhi. Quando mise a fuoco lo vista, si guardò attorno prima di poggiare lo sguardo su di me e su Lucy. Alternò lo sguardo tra noi due un paio di volte e poi sorrise. Avevo un brutto presentimento.

«Allooooora, che cosa è successo dopo che me ne sono andato ieri sera?».

Cercai di combattere il rossore che voleva salirmi sulle guance e distolsi lo sguardo dall’Exceed. Traditore.

Lucy nel frattempo era diventata dello stesso colore dei capelli di Erza e stava guardando ovunque tranne che in direzione mia e di Happy. «Ehm… dopo che te ne sei andato…» iniziò a parlare incerta.«… sono iniziate a suonare le sveglie di Erza!» esclamò dopo qualche istante di silenzio, soddisfatta di aver trovato qualcosa da dire.

Happy però non sembrava soddisfatto. «Oh, davvero? Eppure io me ne sono andato un po’ prima della mezzanotte e vi ho lasciati mentre stavate…».

Non lo lasciai finire di parlare e, in preda al panico che spifferasse all’intera gilda quello che aveva visto, presi al volo dal vassoio che Mirajane stava portando alle nostre spalle del pesce e glielo lanciai in bocca facendo canestro. Happy dopo un attimo di sorpresa, iniziò a mangiarlo contento. Tirai un sospiro di sollievo. Non c’era bisogno di farci parlare si questa cosa adesso…

«Happy, finisci di parlare».

Mi voltai lentamente a guardare la proprietaria di quella voce. La più grande dei fratelli Strauss, con ancora il vassoio in mano, fissava Happy in attesa. Impallidii e notai che Lucy al mio fianco si lasciò cadere i capelli sul viso per nasconderlo. Oh, no. Era la fine.

Aspettammo qualche minuto che Happy finisse di mangiare e una volta ingoiato l’ultimo boccone ci rivolse un sorriso maligno. Poi si girò a guardare Mirajane, Erza e Gray. «Bhè, ieri sera ho pensato di andarmene da casa di Lucy e di lasciarli da soli.» Ci lanciò un’occhiata veloce mentre arrossivamo. «Li ho lasciati che stavano entrambi sul pavimento. Natsu sopra Lucy.».

Mira iniziò a fare gridolini felici ed Erza mi stava fissando con aria assassina, pronta a tagliarmi a fettine. Gray invece sembrava che stesse cercando di non ridere.

«Allora? Che cosa è successo? Che cosa avete fatto? Siete stati prudenti? Avete preso precauzioni? Oh, ma chi se ne importa di quelle! Sarà fantastico avere dei bimbi con i capelli rosa e gli occhi castani che scorrazzano per la gilda!» Mira iniziò a strillare contenta saltellando su e giù come una bambina. Aveva davvero detto quello che pensavo avesse detto? Realizzandolo sentii del fumo uscirmi dalle orecchie per l’imbarazzo e guardai di sottecchi Lucy che continuava a nascondere il volto dietro i capelli. Fantastico, stava succedendo quello che temevo. La situazione stava diventando terribilmente imbarazzante.

«Natsu… che… cosa… hai… fatto… a… LUCY?!» Erza iniziò a urlare e salì sul tavolo puntandomi alla gola una delle sue spade.

Gray non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere, facendo svegliare Juvia. Nel frattempo avevamo attirato l’attenzione di tutta la gilda e presto tutti iniziarono a farci domande, rendendo la cosa sempre più imbarazzante.

Stavo cercando di elaborare una risposta per poterli calmare, quando Lucy si alzò di scatto dalla panca, tenendo ancora gli occhi nascosti dalla cascata di capelli biondi. «N-Non… Non è successo nulla!» gridò per sovrastare il fracasso che c’era, facendo zittire tutti. «Non è successo nulla…» ripeté questa volta in un sussurro che solo io riuscii a cogliere. Così come fui l’unico a cogliere un certa nota di tristezza nelle sue parole.

«Oh…» Mira sembrò afflosciarsi improvvisamente sulla sedia come un palloncino appena scoppiato. Guardò per qualche secondo davanti a sé, mentre il silenzio si propagava, poi si girò a guardarmi con fare minaccioso, quasi incolpandomi del fatto che non fosse successo niente. Erza nel frattempo si era calmata ma continuava ad avere la mano sull’elsa della sua spada, pronta a colpire.

«Smettetela di voler giocare ai matchmaker. Tra me e Natsu non c’è nulla, siamo solo scivolati. Ci siamo alzati poco dopo che Happy se ne è andato. Io e lui siamo solo migliori amici. Nessuno dei due potrebbe mai provare sentimenti più forti di una profonda amicizia per l’altro. Non siate stupidi!» Lucy alzò finalmente lo sguardo e mostrò (con mia grande sorpresa) un sorriso divertito.

Ogni parola sembrava lasciarmi una sensazione amara dentro e una piccola ferita. Perché stava dicendo quelle cose? Per chiudere la questione di fronte a tutti, in modo da poterne parlare in privato senza problemi? O veramente non aveva capito che l’avrei baciata? Certo, eravamo migliori amici, ma era davvero impossibile che uno dei due si innamorasse dell’altro? Per lei era davvero un pensiero ridicolo? Nella sua testa era così improbabile potersi innamorare di me?

Nonostante le mie paure che lei potesse rinfacciarmelo ed essere schifata dall’idea di dovermi baciare, erano risultate infondate, allo stesso tempo quello che stava dicendo adesso mi stava facendo imbestialire. Era come se fossi stato rifiutato a prescindere, senza che avessi avuto bisogno di aprire bocca. Piano piano sentii la rabbia crescermi dentro. Per Lucy era stupido pensare che mi potessi innamorare di lei? Va bene, allora le avrei dimostrato quanto ero stupido.

Le presi il polso facendola sussultare per l’improvviso contatto e la tirai verso di me. «Bhè, Luce, tu lo dici sempre che sono stupido.» Rivolsi un ghigno divertito alla donna sorpresa tra le mie braccia e nell’istante in cui abbassò le sue difese lessi nei suoi occhi una miriade di emozioni che aveva cercato di nascondere: tristezza per ciò che non era accaduto, desiderio che accadesse qualcosa, aspettativa per quello che doveva ancora accadere e, più importante tra tutti, amore per l’uomo che aveva davanti.

Le cinsi la vita con le braccia e catturai le sue labbra con le mie. Lucy in un primo momento sussultò e rimase immobile tra le mie braccia, poi ricambiò il bacio con passione e mi buttò le braccia al collo. Ignorai completamente quello che ci circondava, che fossero grida di gioia, versi sorpresi o minacce di morte da parte di Erza se non mi fossi preso le mie responsabilità. In quel momento la cosa più importante era la persona che era tra le mie braccia e che lo sarebbe rimasta finché il mio cuore non avesse smesso di battere.

 

 

 

 

 

 

Angolo di Milly:

Salve a tutti!

Alloooora, ho pensato di inserire questo piccolo angolino giusto per dirvi un paio di cose.

All’inizio non avevo programmato di inserire questo Extra, però quando me lo avete consigliato nei commenti (sto parlando di te, Giulia_Cullen), ho voluto scrivere un piccolo lieto fine per questa coppietta che adoro alla follia. Quindi grazie mille per l’idea!

Questo Extra non ha nulla a che vedere con i pesci d’Aprile, ma è solo un capitolo per completare la storyline.

É tardi, quindi è molto probabile che ci siano errori, però volevo pubblicarla lo stesso, per non far passare altro tempo e poter concludere questa storia. Nei prossimi giorni la revisionerò e correggerò gli errori.

Inoltre mi scuso per il ritardo degli aggiornamenti sia di questa che delle altre storie (vi prego, non linciatemi), ma a causa di un sacco di impegni, ho poco tempo libero e quindi non riesco a seguire i ritmi che vorrei per le mie fanfiction.

Un’ultima cosa, prima di lasciarvi. Tra poco ci sarà il Comicon a Napoli, qualcuno ci andrà? Io ho comprato l’abbonamento a Gennaio e porterò il cosplay di Lucy!

   
 
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