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Autore: Alien alba    12/04/2016    2 recensioni
siete davvero sicure di conoscere ogni particolare della straordinaria vita dei Tokio Hotel?Io credo proprio di no;perché?perché io sono una parente di Bill e Tom e sono qui per raccontarvi tutti i particolari di una vita ricca di avventure…la vita dei Kaulitz!
Mi chiamo Sheere Kate,ma tutti mi conoscevano come Sheere Kaulitz,sono di origine Tedesca,anzi metà Tedesca e metà Italiana.
Oggi nessuno ricorda chi sono e ciò che sono stata,perché qualche anno fa,grazie ad un incantesimo ho fatto in modo che il mondo mi dimenticasse. ..il perché?quello lo scoprirete leggendo la storia.
Nessuno si ricorda di me,neanche i miei fratelli...solo io posso rievocare alla memoria i bei momenti passati insieme.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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.GELOSIA(Louder Than Love)

Una domenica mattina,mi arrivò un messaggio di Dylan che mi chiedeva di incontrarci a casa sua,per passare un po' di tempo insieme.

Così mi vestii pesantemente con un largo maglione e dei pantaloni a vita alta scuri,visto che nonostante fossimo alla fine di Aprile,faceva ancora un po' freddino e mi diressi verso la villa bordeaux.

Arrivai davanti al cancellino di metallo della casa di Dylan.

Provai a chiamarlo,ma non rispose così entrai.

Ero a pochi centimetri dalla porta quando sentii delle risate provenire da dietro la casa.

Così andai a dare un'occhiata ignara di ciò che stava accadendo e la mia solita curiosità non mi aiutò.

Mi trovai davanti Dylan che si sbaciucchiava appassionatamente con una ragazzina appoggiata al muro della casa,probabilmente della sua stessa età,anche se l'altezza non lo dimostrava.

Era mora con gli occhi azzurri come il ghiaccio,magra e molto minuta...decisamente perfetta.

Dylan era sopra di lei,con una mano tra i suoi capelli e una sulla coscia e le labbra attaccate alle sue.

D-Dylan?”lui si voltò spaventato,probabilmente non si era ancora accorto della mia presenza perché era troppo impegnato a tradirmi.

La ragazza giocherellava con i capelli lunghi divertita,mentre Dylan si grattava il braccio un po' imbarazzato.

Sentivo la pulsione del suo cuore aumentare sempre di più.

ehi Dog,chi è questa?”chiese la ragazza avvicinandosi al busto di Dylan.

io sono la sua ragazza,almeno credevo di esserlo fino a qualche secondo fa”esclamai abbastanza irritata.

Non sapevo che pensare,non potevo crederci.

oh Dog!allora mi tradivi?”esclamò stupita la ragazza abbracciandolo.

ma che dici Natasha?!è la prima volta che...ehm,ci baciamo”si difese lui come un bambino staccando le sue braccia dall'addome.

Lei alzò le spalle e mi osservò.

certo che mi tradivi proprio con una cessa””non ti permettere!lei è la mia ragazza,la mia vita...”cercò di “difendermi”Dylan,ma io continuavo a non capire.

Ero confusa,così corsi via.

Ma ovviamente Dylan non si arrese e mi rincorse,fino a fermarmi afferrandomi per un braccio.

Io mi voltai,mi scossi violentemente e lui,finalmente,mollò la forte presa.

Sheere io...””tu niente!tu sapevi che sarei venuta,mi hai chiamata tu,perché sei stato così sciocco...perché mi fai questo?”la mia voce era acida e severa.

Ero furiosa.

Lui si morse il labbro inferiore,probabilmente non sapeva come giustificarsi.

io-io capisco che quella ragazza è mille volte migliore e bella di me,ma non dovevi sbattermelo in faccia così...se se volevi lasciarmi bastava dirmelo,avrei avrei capito!”esclamai.

Sheere,non dire così,tu tu sei bellissima,era...era un gioco,una delle tante scommesse con i ragazzi...””non hai altre scuse?!sei ridicolo Dylan!”.

Ero furiosa,fortuna che avevo già mangiato.

Sheere,tu sai che non posso stare senza di te,Natasha non significa nulla per me””a me non sembrava da quello che ho appena visto...”esclami indicando la villa bordeaux”senti Dylan,basta bugie!finiamola qua!”conclusi io.

non puoi!”io alzai un sopracciglio,ma gli permisi di continuare a parlare.

io non voglio,io ti amo Sheere e non...non vorrei mai farti soffrire””beh,ci sei riuscito””shh!e poi dimentichi che noi due non possiamo dividerci;io non vivo senza di te e tu senza di me”mi sussurrò quasi volesse che quelle parole venissero ascoltate e catturate al meglio solo da me.

Si avvicinò delicatamente al mio viso.

La sua mano mi sfiorò il collo e le sue labbra si avvicinarono alle mie,facendomi correre un brivido lungo tutta la schiena,ma io lo fermai levandomi la sua mano di dosso.

Lui sbuffò,ruotò gli occhi al cielo e poi mi guardò spazientito.

sai che c'è Dylan?!tu vuoi tutte ai tuoi piedi,ma io non sono come le altre...certo non riesco a stare senza di te,ma me ne farò una ragione;quindi è meglio che tu ritorni a sbaciucchiarti con quella puttanella svestita e andate anche oltre intanto che ci siete,fate quello che vi pare,ma per favore non venire a rompere le scatole a me!”gli risposi acida.

eh dai Sheere!ti prego...capita a tutti,no?!”.

Io lo guardai schifata e spaesata.

no,non deve capitare!comunque ora devo andare,ci vediamo alle prove”conclusi andandomene.

Mi voltai qualche secondo per osservarlo:era ancora dove l'avevo lasciato che si insultava da solo,probabilmente dispiaciuto per quello che era accaduto,ma io non avevo intenzione di perdonarlo.

***

Per distrarmi un po',qualche sera dopo io,i miei fratelli,Georg,Gustav e Andreas decidemmo di andare in una sala giochi di Lipsia.

L'edificio all'interno era molto luminoso e spazioso e permetteva di giocare a tantissimi giochi da tavolo.

Decidemmo di divertirci giocando a biliardo e così ci avviammo verso i tavoli da gioco e iniziammo a metterci nelle varie posizioni.

io...ehm,non so giocare,mi spiace”ci confessò Andreas grattandosi il capo.

non ti preoccupare André,ti aiuta Sheere,lei è un'insegnante bravissima e molto paziente”lo rassicurò Tom sfregandosi velocemente le mani per poi prendere la stecca da gioco.

Non ero un fenomeno nel gioco da biliardo e non ero per niente paziente e questo Tom lo sapeva benissimo,ma accettai più che volentieri di aiutare Andreas.

Così mi misi dietro di lui,appoggiandomi sulle sue spalle e alzandomi sulle mezze punte.

I nostri visi si sfioravano a malapena,ma gli occhi puntavano attentamente la pallina bianca e così cominciai a mettere a posto la sua posizione.

Proprio in quel momento entrò nella sala giochi una compagnia formata da ragazzi e ragazze e subito mi giunse alle narici l'odore di un sangue a me famigliare.

Decisi di non farci caso e tornare al mio “lavoro”.

ehi Sheere,guarda chi c'è”mi disse Bill,avvicinandosi a noi.

Io mi voltai a guardarlo sorridente,tirando una ciocca di capelli contro il viso di Andreas,il quale alzò lo sguardo verso i nuovi arrivati.

Bill mi fece cenno con la testa di guardare verso la compagnia di ragazzi appena arrivata e subito riconobbi Dylan,circondato da Elena e Natasha.

Il sorriso sul mio viso scomparve e mi passò la voglia di giocare.

Dylan ci salutò con un cenno della mano,per poi continuare a tenere gli occhi fissi su di me,invidioso dell'aiuto che stavo offrendo ad Andreas,mentre Tom lo ghiacciava con delle continue occhiate.

Tom non riusciva proprio ad accettarlo.

bene Andreas!la posizione è giusta,ora devi solo colpire la pallina”lo incoraggiai,allontanandomi e ignorando Dylan e la sua compagnia.

Dopo circa una mezzoretta,le continue occhiate di Dylan cominciarono a darmi sui nervi e così decisi di uscire all'aperto.

Indossai il mio giubbotto di pelle scuro,mi diressi verso l'uscita e una volta fuori,accesi una sigaretta per calmarmi,mentre gli altri rimasero dentro.

***

Ero un po' assolta nei miei pensieri quando si avvicinò a me un ragazzo di circa 18 anni che con voce gentile mi chiese”Hai da accendere?”.

Non era molto alto,aveva i capelli lunghi,folti e scuri.

Gli occhi erano azzurri come il cielo,aveva un po' di barba anch'essa scura che lo invecchiava e un piercing al sopracciglio destro.

Era vestito elegantemente,ma si vedeva che non erano i suoi indumenti abituali.

Feci cenno di si con il capo e gli porsi l'accendino,mentre lui,dopo aver acceso la sigaretta si mise a fianco a me.

cosa ci fa una ragazza come te qua fuori tutta sola?””mi andava di stare da sola...tu?”.

oh!io ho litigato con un ragazzino,diciamo che stavamo per picchiarci alla grande,ma io mi sono fermato in tempo e così ho deciso di uscire per tranquillizzarmi”mi rispose sghignazzando.

come ti chiami?”continuò dopo aver aspirato dalla sigaretta.

Sheere,Sheere Kate...tu?””Marco,Marco e basta”.

Io accennai un sorriso e lui ricambiò guardandomi.

sono qui fuori da SOLA,perché dentro c'è una persona che in questo periodo non sopporto”gli confessai muovendo velocemente i piedi per il freddo.

Lui accennò un sorrisetto maligno e buttò a terra la sigaretta.

sei venuta qui con i tuoi genitori?”mi domandò cortesemente.

no,sono con i miei fratelli e amici,mia madre è a casa,mentre mio padre...”mi interruppi.

In realtà non sapevo dove fosse,non avevo più avuto sue notizie dalla grande avventura con Lady Eleanor.

...dovrebbe essere via per lavoro,ma non ne sono sicura,vedi...ehm,i miei sono separati”.

anche i miei genitori non vanno tanto d'accordo!mia madre si vede con un altro,mentre mio padre fa il manager e quindi non lo vedo mai”mi spiegò dettagliatamente Marco.

allora sei figlio di un riccone”esclami schernendolo.

nah,lui non ci da mai un soldo,è abbastanza tirchio”mi rispose ridendo.

e come si chiama?”gli domandai curiosa”Benjamin,perché?”.

Io sgranai gli occhi,era il nostro produttore,quant'era piccolo il mondo.

io e dei miei amici abbiamo fondato una band e...e il nostro produttore si chiama Benjamin,Benjamin Ebel””wow,allora è davvero mio padre!”esclamò Marco entusiasta.

Sheere,ti sei già trovato un altro”la voce melodiosa di Dylan interruppe i nostri discorsi.

Entrambi ci voltammo e vidi Dylan davanti a noi che ci squadrava dall'alto al basso.

no,ma se anche fosse a te non dovrebbe interessare!”risposi prontamente”invece si!”esclamò autoritario.

ora non stiamo più insieme quindi io mi faccio i fatti miei e tu i tuoi,basta,non è complicato”gli spiegai.

mi infastidisce discutere davanti a persone che non conosco,andiamo a parlarne in macchina”mi ordinò guardando Marco,il quale poverino assisteva alla scena imbarazzato.

se proprio ti infastidisce,puoi anche andartene,io non vengo in macchina con TE”.

...ehm,Sheere,se vuoi io posso anche tornare dentro,cioè stato bello conoscerti,ma se devo lasciarvi soli non è un problema”intervenne gentilmente Marco.

forse sarebbe meglio,anzi non farti più vedere””Dylan abbia un po' di rispetto...e comunque Marco non preoccuparti,qua l'unico che se ne deve andare è Dylan”.

Dylan sbuffò ruotando gli occhi al cielo,mentre da lontano si avvicinava Tom seguito dagli altri.

Dog ti avevo ordinato di starle lontana e di smetterla di tormentarla,ma vedo che non capisci proprio un cazzo”esclamò minaccioso Tom rivolgendosi a Dylan che lo guardava senza ascoltarlo.

senti ragazzino io faccio quello che mi pare e piace,okay?!””ragazzino a chi?”.

Ormai erano uno davanti all'altro e si guardavano negli occhi color nocciola minacciosi.

okay,basta litigare,Tom calmati dai,Dylan...vattene”provai a calmare inutilmente la tensione creata.

ma quale calma Sheere!a questo bisogna dargli una bella lezione”intervenne subito mio fratello”fatti sotto...ragazzino”.

Tom non se lo fece ripetere due volte e gli tirò un pugno,al quale Dylan rispose con un calcio.

Dopo qualche secondo erano per terra uno sopra l'altro a tirarsi continuamente pugni e calci.

fermati,basta,basta”provai a dividerli di nuovo inutilmente.

ciao,io mi chiamo Bill,il fratello di Sheere,tu chi sei?”Bill cominciò a presentarsi a Marco il quale era rimasto paralizzato da ciò che stava accadendo davanti ai suoi magnifici occhi.

...ehm,M-Marco””oh,piacere di conoscerti”rispose entusiasta Bill.

Biiiillll!non è il momento delle presentazioni...abbiamo un problema più importante”lo rimproverai indicando i due ragazzi che si stavano ammazzando di botte ai nostri piedi.

Bill ruotò gli occhi al cielo e sbuffando provò a dividere Dylan e Tom,ma ovviamente non ci riuscì perdendosi subito d'animo.

FERMATEVI PORCA PUTTANA!”urlai esausta.

Loro si fermarono e mi guardarono straniti e un po' spaventati.

Mi avvicinai a Tom che in quel momento si trovava sopra a Dylan e lo presi per uno orecchio.

Lo obbligai ad alzarsi e gli dissi”hai finito di fare l'eroe?!no,dimmelo,perché non ne sei proprio capace!”lui sembrò calmarsi e così mi voltai verso Dylan il quale sghignazzava maligno.

Mi avvicinai a lui,lo feci alzare prendendolo per la maglietta e una volta in piedi gli tirai uno schiaffo davanti alle facce stupite di tutti”questo per aver baciato Nitasha””NATASHA”precisò Bill.

Io e gli altri lo fulminammo e lui ritorno a conversare con Marco.

Tirai un altro schiaffo a Dylan”...e questo per aver picchiato mio fratello senza il MIO permesso”.

bene,ora che ti sei sfogata,puoi venire in macchina con me?!”mi domando Dylan massaggiandosi la guancia.

Mi prese delicatamente per il polso e mi trascinò via.

Inizialmente mi opposi,ma poi decisi di lasciarmi andare.

ehi stronzo,ma che fai?”urlò furioso Tom.

Tommy è tutto okay,tranquillo ci vediamo a casa...ehm,ciao Marco”cercai di tranquillizzarlo,mentre Dylan mi portava verso la sua macchina scura e gli altri mi salutavano con la mano.

Appena entrai nella macchina mi avvolse un buonissimo profumo di pesca che mi riporto alla mente magnifici ricordi.

Anche all'interno l'auto era scura e calda.

Quando anche Dylan entrò in macchina e si sedette al posto di guida,spinse il piede sull'acceleratore e ci allontanammo a tutta velocità.

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo,mentre io mi tenevo stretta al sedile;fortuna che su quella strada e a quell'ora non passavano molte macchine.

dovresti metterti la cintura,non voglio che tu ti faccia male”gli consigliai ma lui si limitò a sghignazzare divertito.

...e-e dovresti andare anche un po' più piano,se ci schiantiamo,tu rischi,io no,sono immortale...vivrei per sempre con il rimorso”continuai.

Lui mi guardò,sorrise,rallentò e io mi tranquillizzai.

ti prego Sheere,perdonami...lo sai che ti amo”iniziò lui prendendo una strada secondaria.

anch'io ti amo Dylan,ma non può essere tutto così semplice...se io ti perdono adesso,tu tu continuerai a tradirmi...”.

no,non è vero,te lo giuro Sheere,ho imparato la lezione,perdonami...non esiste altra ragazza che mi faccia impazzire ed emozionare quanto te...Sheere!”la sua voce era calda e sincera.

Io abbassai lo sguardo.

Ero ancora furiosa,mi aveva ferito profondamente,ma da una parte lo desideravo più di ogni altra cosa.

Dopo tutto avevamo passato bei momenti insieme e affrontato una pericolosa avventura.

Ci separarono interminabili e lunghi minuti di silenzio,poi Dylan esplose”sei proprio una stronza Sheere!ti ho detto che ti amo,che mi dispiace,che venderei l'anima per te,che altro vuoi da me,porca puttana?!”.

I suoi magnifici occhi erano pieni di rabbia.

Era la prima volta che lo vedevo così furioso,ma io,ovviamente,non ero da meno.

sei TU che hai creato questo casino,sei TU che hai baciato un'altra,sei TU che ti sei fatto beccare come uno scemo,sei TU che mi stai facendo soffrire...perché dovrei perdonarti?”esclami severa.

Con lo sguardo cercavo i suoi occhi,che però erano fissi e concentrati sulla strada.

Dylan ruotò gli occhi al cielo,sbuffò e io feci lo stesso ributtandomi sul sedile di pelle nero.

***

Dopo circa mezz'ora di continue urla e litigi arrivammo davanti a casa mia.

Così Dylan frenò di colpo e mi ordinò di scendere dall'auto e di non farmi più vedere.

Prima di chiudere la portiera però gli consigliai”Dylan,forse è meglio che tu non guida in questo stato,non sei abbastanza lucido,perché non aspetti che ti passi l'arrabbiatura...potresti...ehm,entrare in casa”.

Lui non rispose,anzi volse lo sguardo dall'altra parte,chiaro segno che non voleva scendere dall'auto*che nervi!*.

Così sbattei la portiera e lui ripartì a tutta velocità.

Guardai perplessa la macchina scura allontanarsi.

Avrei voluto avere il potere di poterla proteggere per tutto il tragitto da casa mia alla villa bordeaux.

Rientrai in casa preoccupata*forse avrei dovuto insistere un po' di più...*.

***

Non feci in tempo ad accendere la luce che mi venne incontro Tom.

Mi abbracciò forte e mi sussurrò”credevo ti volesse far fuori...”.

Io accennai un sorriso,consapevole del fatto che questo non era pienamente possibile e ricambiai l'abbraccio.

guardi troppi film d'azione Tommy,non ti preoccupare,sono ancora viva e vegeta”lo tranquillizzai*strano di solito quello drammatico era Bill*.

Ci lasciammo dall'abbraccio e salimmo insieme le scale di legno per andare ognuno nella propria stanza da letto.

Sheere...ehm,ma avete chiarito?”mi chiese Tom,prima di entrare in camera sua e di Bill.

Io mi fermai sulle scale,lo guardai e con una sottile voce molto dispiaciuta gli risposi”no...anzi,la situazione è peggiorata”.

Detto questo salii fino ad arrivare alla fine delle scale e entrai nella mia stanza.

Non riuscivo a dormire,ero preoccupata per Dylan,avevo un brutto presentimento.

Così decisi di chiamarlo,ma non ricevetti risposta.

Provai e riprovai,ma lui non rispose mai.

Andai avanti così tutta la notte.

Riuscii a dormire solo due ore,durante le quali sognai Dylan.

Era nella sua macchina incendiata;aveva avuto un incidente uscendo di strada.

Io provavo a chiamarlo per aiutarlo,ma non serviva a niente...

Mi svegliò la suoneria del cellulare,il quale continuava a vibrare sul mio comodino.

Era Dylan...

Alba_Gabbiani_©_2016

   
 
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