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Autore: LadyDelish    13/04/2016    4 recensioni
Vi prego di essere clementi, questa è la mia prima FF sulla trilogia di Fifty Shades.
Spero che vi piaccia.
Siamo alla fine del primo libro.
E se Anastasia fosse scappata da l'unico uomo che avesse mai amato, perché è riuscita a scoprire il terribile segreto di Christian: aveva ancora una relazione con Mrs Robinson.
Può il suo amore verso Christian, salvarlo da quella storia malata? Se volete sapere come andrà entrate e leggete.
Nella mia storia, non esiste Jack Hyde.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Katherine Kavanagh, Linc, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
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POV ANA Mi sveglio di buonumore. Guardo la sveglia e sono già le sette e mezza. Oggi sarà la prima giornata della mia nuova rinascita. Mi alzo e mi faccio una doccia ristoratrice, e poi vado a fare colazione. Mentre sto finendo di lavare la tazza, fa la sua entrata la mia migliore amica Kate. <> La presi in giro << Come siamo allegre Steele >> rispose ancora assonnata << Ho un nuovo lavoro che adoro >> dissi con sincerità Mentre Ana stava andando a finire di prepararsi, qualcuno suonò alla loro porta. Kate andò a vedere chi potesse essere alle otto del mattino. Quando aprì la porta si trovò davanti un ragazzo delle consegne, con dozzine di rose bianche a gambo lungo. << Consegna per Miss Steele >> disse annoiato il ragazzo << E' la mia coinquilina >> rispose con un sorriso << Metta una firma qui >> masticando una cingomma. Kate firmò e prese le bellissime rose. Nel frattempo Ana era uscita dalla sua stanza per sapere chi fosse. Quando vide Kate con i fiori, pensò che Elliot avesse deciso di fare sul serio con lei. Mentre stava per dire qualcosa, Kate stava finendo di leggere il biglietto e le disse solo due parole: << Occhi grigi >> Gli occhi di Ana iniziarono a brillare come lapislazzuli. Lo sapeva che lui provava qualcosa per lei. Sperava soltanto che avesse lasciato Mrs Pedofilia. Kate la guardava con ammirazione. Di solito si sarebbe messa a piangere, ma stavolta dopo mesi la vedeva sorridere di gioia. << Ana è meglio cercare un vaso per questi fiori. >> disse cercando intorno di un bel vaso << Hai ragione Kate. I fiori sono bellissimi. >> dissi annusandoli Lasciai Kate alla ricerca del vaso e io andai verso la mia nuova macchina. Ebbene si mi sono comprata la macchina due mesi fa, quando scopri di aver ricevuto una cospicua somma di denaro. Sarà stata la vendita del mio maggiolino. Cosi per non continuare a prendere i mezzi, decisi che era arrivata l'ora di avere un mezzo mio. Decisi di comprare un Audi RS7 argentata. Arrivai a lavoro in orario, Elizabeth mi diede cinque manoscritti, in cui dovevo scrivere schede esaurienti e che si fidava del mio istinto. Mentre sono assorta nella lettura, non mi accorgo dell'arrivo di una nuova mail. Appoggio il manoscritto sulla scrivania. Nella mia casella di posta, leggo la riga magica: “Da: Christian Grey Da: Christian Grey A: Anastasia Steele Oggetto: Domani Cara Anastasia, perdona questa mia intrusione al tuo lavoro. Ti sono piaciuti i miei fiori? Volevo dirti che domani ci sarà l'inaugurazione della mostra del tuo amico Josè. Non so se hai avuto tempo di comprare una macchina, ma nel caso che non fosse cosi, sarei più felice di potertici accompagnare io. Portland è piuttosto lontana. Fammi sapere. Christian Grey Amministratore delegato Grey Enterprises Holding Inc. “Merda” mi sono dimenticata della mostra di Josè. Chiamo Josè per sapere l'ora esatta. << Ciao, Josè, sono Ana. >> << Ciao Ana, come stai? >> Il suo tono è cosi amichevole. << Sto bene, volevo chiederti a che ora è l'inaugurazione della mostra >> << Ci sarai? >> Sembra felice. << Certo che ci sarò >>Sorrido. Mi immagino quello ampio di Josè << Sette e mezzo. >> << Ci vediamo domani. Ciao, Josè. >> << Ciao, Ana. >> Da: Anastasia Steele A: Christian Grey Oggetto: Domani Ciao, Christian, grazie per i fiori. Sono bellissimi. Possiedo già una macchina, ma rischierei di perdermi. Quindi si, grazie gradirei un passaggio. Riprendo a lavorare, fino a quando non guardo l'orologio che segna le 17 e 30. Saluto Elizabeth e mi avvio verso la mia macchina. Quando mi accorgo che qualcuno ha messo una busta tra i tergicristalli della macchina. Mi avvicino e fisso la busta. Da chi arriva? La apro e leggo il biglietto velocemente. Accidenti, lo manda lei! Perché non mi lascia in pace? Posso averti mal giudicata. E tu hai senz'altro mal giudicato me. Sarei più felice se lasciassi definitivamente la città. Per non causare altri traumi a Christian. Ha già sofferto abbastanza. Se vuoi ti do qualche consiglio su dove andare. Chiamami: (206) 279-6261 Mrs Robinson “Non ci credo, la pedofila si è firmata Mrs Robinson. Deve averglielo detto. Il bastardo.” Non so come abbia fatto a capire qual'era la mia macchina. Ma di sicuro, la città non la lascio, e non intendo chiamarla. Semmai potrei chiamare la polizia per denunciarla. Però potrebbe finire in mezzo anche Christian e non voglio. Cosi decido di ignorare la questione, e infilo il biglietto nella borsa. Salgo in macchina e mi dirigo verso casa. Quando arrivo, trovo la luce spenta, significa che Kate non è a casa. Parcheggio e appena entro in casa, mi preparo qualcosa da mangiare e poi mi metto sotto le coperte. Rimango sveglia fino alle prime ore del mattino, pensando a come reagirà Christian quando mi vedrà, quando finalmente cado in un sonno frammentato ed esausto.
   
 
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