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Autore: frivolippa    13/04/2016    1 recensioni
Ciao a tutti, sono tornata con una nuova storia sempre sulle nostre due amate Callie e Arizona..
Di solito le mie storie iniziano sempre con una tragedia perché penso che è proprio dopo la tempesta che ti accorgi che la vita forse ti sta dando una seconda possibilità e sta a noi saperla sfruttare al massimo. Spero vi piaccia 😊
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Ogni tanto torno anche io... buona lettura a tutti e grazie a tutte le 1500 persone che stanno leggendo questa ff!!! 

Sai quando ti rendi conto di amare davvero qualcuno a tal punto da correre tutti i rischi per lei? 
Quando ti alzi la mattina e il tuo primo pensiero va a lei, quando fai colazione e sbagli a macchiarti il latte, poco caffè e deca, e solo dopo averlo fatto ti rendi conto che quello non è il tuo latte macchiato, ma bensì quello della donna che ami.
E te ne rendi ancora conto durante la giornata, quando a lavoro non riesci a combinare nulla perché il tuo unico pensiero è lei e continui a pensare a cosa lei stia facendo, se stia bene e vai in paranoia quando non la vedi o non la senti, per non parlare di quando le invii uno stupido wathsapp e vedi quella maledetta spunta blu colorarsi e lei non ti risponde e allora cominci a farti mille film su dove sia, su con chi sia, se sta bene, se le è successo qualcosa fino a quando scopri che era semplicemente impegnata e che non aveva nessuna intenzione di lasciarti e così il tuo cuore riprende a battere normalmente, battiti regolari, e non puoi far altro che sorridere e auto definirti una scema mentre magicamente il tuo viso si trasforma in un sorriso radioso. 
E sei innamorato quando continui a cercare continuamente i suoi occhi in tutte le persone che incrociano la tua strada durante la giornata ma non riesci mai a trovare niente di più bello, perché lei è unica e nessuno mai sarà lei. 
Ed è proprio nei piccoli gesti quotidiani che ti accorgi che sei INNAMORATA, innamorata di una donna per cui daresti la tua stessa vita, la donna con cui immagini di passare tutti i tuoi giorni, di tenerle la mano fino all’ultimo respiro che il tuo corpo esalerà. 
Non immagini nessuno al tuo fianco se non lei, e dopo averne passate di tutti i colori, di essere finite entrambe vicino alla morte, di aver toccato il fondo e di aver vinto, di esserci ancora l’una per l’altra, perché in fondo il primo vero amore non si scorda mai. 
Ci sarà sempre un filo invisibile che terrà uniti i due cuori che ormai sono lontani, così tanto lontani che sembra quasi impossibile che si possano riavvicinare, ma i più grandi romanzi della storia, ci ricordano che nessuna storia d’amore è semplice, anzi, più difficoltà ci sono e più si parla di amore vero, quello con tutte le lettere maiuscole.
Perché è inutile girarci tanto attorno, ma l’amore, quello vero, fa male, è così straziante, lacera così tanto e frantuma il nostro corpo in mille pezzi buttandoci dentro un burrone che una volta che trovi la forza per risalire, ti chiedi se effettivamente ne valga la pena riprendere tutti i pezzi, prendere il nastro adesivo e riattaccare tutto alla meglio, cercando di far combaciare ogni singolo pezzo, per poi cosa? Cercare di andare avanti senza di lei, ma alla fine ti rendi conto che è impossibile stare senza e allora cerchi un modo, un perché per riaverla al tuo fianco e non ti importa nulla se vi siete ferite, se avete fatto a brandelli le vostre vite, perché le cose belle sono molte di più di quelle brutte e scopri con il tempo che amore è soffrire vanno a braccetto. 
E non è vero che l’amore è una cosa semplice, l’amore è complicato ed innamorarsi non è mai un errore. 

ARIZONA

Sono in macchina ormai da un po', non so che cosa voglio ben fare, sono sotto casa di Callie, sono giorni che penso e ripenso all’ultima volta che ci siamo visti e alla mia stupidità cercando di riportarla indietro nel tempo con gli stessi dialoghi di anni prima, sbattendole in faccia la mia coglionagine, come sempre e sottolineo il sempre rovino tutte le possibilità, a me le cose semplici non piacciono purtroppo. 
In ospedale mi ha evitato, ha mandato sempre sostituti ogni volta che ho richiesto un consulto, non l’ho beccata mai nemmeno nei corridoi dell’ospedale, sembra sparita, così ho deciso di prendere il “ toro per le corna “ e venire a casa sua.
Ho preso il vino che le piace, la pizza che ormai sarà gomma da masticare e sono ferma in macchina a cerca il coraggio di scendere e andare. 
CALLIE

Finalmente sono rientrata a casa, che giornata estenuante, due interventi d’urgenza, uno dopo l’altro, ora ordinerò una pizza, aprirò una bottiglia di vino e mi metterò sul divano a non fare nulla.
Ho bisogno di riposo, la mia mente pensa troppo ultimamente e quella stronza di Arizona Robbins, che mi ha umiliato così tanto da Joe, mi ha fatto passare dei giorni a dir poco di merda. 
Per non incrociarla sono praticamente stata relegata come un topo nel mio laboratorio, anzi a proposito dovrò comprarmi un divano almeno durante i momenti liberi posso sdraiarmi li.
-Santo divano – dico sedendomi e buttando via le scarpe da un lato: - ora sì che posso rilassarmi in santa pace – mi sdraio quando sento suonare il campanello.

ARIZONA&CALLIE

Finalmente mi sono decisa, prendo la pizza, il vino e scendo dalla macchina, esito un attimo e poi suono il campanello, il cuore mi martella nel petto, però sono felice di aver fatto questo passo e aspetto che mi apra.

-Un attimooooo, arrivo – sbuffo alzandomi dal divano ed apro la porta rimanendo sorpresa;
-Ciao- dico guardando Callie e il suo viso palesemente sorpreso: - ho portato la pizza e il vino, spero tu non abbia già cenato – cerco di sorridere;
-Arizona ciao – non mi proprio aspettavo che potesse essere lei, sono stupita e incredula;
-Hai intenzione di farmi entrare o di lasciarmi qui in mezzo alla porta? – le sorrido;
-No no entra, è solo che non mi aspettavo una tua visita, non dopo quello che – 
Non le do tempo di finire la frase, le mie labbra sono sulle sue, oggi voglio essere l’Arizona di un tempo, quella irrazionale che segue solo il suo cuore. 
Le mordo il labbro inferiore, cerco la sua lingua, il suo alito sa di menta come sempre, mi stacco un attimo da lei e la guardo, lei mi sorride e riprendo a baciarla chiudendo la porta alle mie spalle.
-Arizona ma – le dico mentre chiude la porta alle sue spalle;
-Zitta Calliope – la spingo verso il divano e le bacio il collo mentre le mie mani percorrono le curve del suo corpo.

CALLIE

Mi sento un attimo confusa, Arizona è praticamente piombata a casa mia lasciandomi di stucco e stupendomi ancora più quando ha cominciato a baciarmi.
Le sue labbra sono sulle mie, sento la sua lingua farsi spazio tra le mie labbra, riesco a percepire il sapore della pesca del suo lucidalabbra, le sue mani accarezzano il mio corpo è un brivido percorre tutta la mia schiena.
Sono titubante su ciò che devo fare, non so quali sono le sue intenzioni, ho paura di farmi male perchè so benissimo che potrei innamorarmi della ragazza con gli occhi azzurri.
Sento le sue mani che sfiorano la mia pelle raggiungendo ben presto il mio seno, le sue labbra sono sul mio collo e mi fa impazzire, ma devo fermarmi prima che sia troppo tardi.
-Arizona – sibilo, ma lei non si ferma, i suoi occhi sono chiusi e mentre le sue mani raggiungono la cinta dei miei jeans io la afferro per le spalle e la spingo indietro.
-Ti prego Arizona fermati – la guardo, dio come è bella, le sue labbra sono diventate rosse, i suoi occhi ancora più azzurri: -noi non possiamo fare così – respiro e continuo: - io non sono un giocattolo, dieci giorni fa mi hai baciata in un bagno, poi ti ho chiesto di uscire e mi hai detto che non uscivi con chi è alle prime armi e dopo ancora mi hai umiliato da Joe presentandomi la ragazza con cui esci – praticamente sto urlando. 
Lei mi guarda, con quei suoi occhioni e poi sorride e fa qualche passo verso di me, appoggia una mano sulla mia guancia e appoggia il dito medio sulle mie labbra:
-Shhh Calliope quanto parli dio santo – 
La guardo titubante e lei continua:
-Non ti sto usando e so benissimo che non sei un giocattolo come so anche che non sei alle prime armi, conosco il tuo passato meglio di chiunque altra persona al mondo e se sono qui è perché ti voglio – 
Il mio cervello non sta capendo più nulla, le parole si intrecciano tra loro e lei mi guarda e continua a parlare:
-Calliope, io non ho intenzione di fare l’amore con te e poi rivestirmi dicendoti che ti chiamerò lunedì, io voglio stringerti a me e dopo fatto l’amore voglio ricominciare e ricominciare ancora e ancora, ho già perso troppo tempo andando dietro a stereotipi inesistenti – 
La sto guardando, ma davvero questo angelo biondo mi sta dicendo tutte queste cose? Posso già sentirmi innamorata di lei? Che confusione.
-Arizona chiama Calliope, ripeto Arizona chiama Calliope – la vedo sventolare una mano davanti ai miei occhi, sorrido e lei mi sorride di rimando per poi dire:
-Forse ti ho sconvolto e ti capisco, se vuoi prendo le mie cose e vado via –
Cosa vuole fare? E dove vuole andare? Via, ma è tutta scema questa bionda:
-Non puoi andare via, non dopo quello che mi hai appena detto – dico avvicinandomi e prendendogli il viso tra le mani premendo le mie labbra contro le sue.
Mi spinge sul divano, mi siedo e lei accanto a me, mi sposta con un tocco leggero i capelli dal collo e inizia a baciarmi proprio lì, tra il lobo e l’orecchio e questa cosa mi fa impazzire, sono tutta un brivido, ho la pelle d’oca e lei se ne accorge, fa scivolare una mano sull’orlo dei mie jeans e continua a baciarmi e a succhiare il mio collo.
Mi sfila la maglietta e mi tira giù i jeans con un tocco delicato e io faccio lo stesso, mi sento un po' impacciata, mi guarda e mi sorride come se mi leggesse nel pensiero.
-Sei bellissima – le dico prendendo coraggio mentre le sfilo il reggiseno facendolo cadere a terra, lei mi guarda e senza dire una parola torna a baciarmi, prima le labbra, poi il collo e piano piano scende fino all’incavo dei miei seni, li prende tra le mani e poi li libera. 
Ho i capezzoli che diventano ogni secondo più duri quando lei li prende in bocca e inizia a succhiarli e mordicchiarli, chiudo gli occhi e mi lascio trascinare in questo vortice di emozioni. 
Le sue e le mie mani diventano le nostre mani che si intrecciano, i nostri corpi che aderiscono perfettamente l’uno sull’altro, i miei e i suoi respiri che diventano i nostri respiri che continuano a coesistere per tutta la notte fino ad addormentarci sfinite. 

ARIZONA

Le prime luci del sole iniziano ad entrare nella stanza e come sempre mi svegliano, maledizione non mi ricordavo che a casa di Callie già di prima mattina entrava così tanta luce.
Ho la schiena a pezzi, questo divano è super scomodo, ho un braccio completamente addormentato e un peso sul basso ventre, non riesco bene ad inquadrare il tutto fino a quando non la sento sospirare e allora torno alla realtà ed automaticamente sorrido.
Callie dorme beatamente sul mio ventre, le accarezzo i capelli e continuo a sorridere come un adolescente alla sua prima volta.
-Buongiorno – la sento sussurrare;
-Buongiorno a te – le rispondo sorridendo e accogliendo un suo caldo bacio;
-Allora non è un sogno, Arizona Robbins è davvero venuta qui ieri sera e ha fatto con me l’amore – sorride e io la baciò:
-Scema, ti ho detto che non mi sarei rivestita dopo aver fatto l’amore con te – le rispondo cercando le sue labbra e la sua lingua: - anzi a dire il vero, farei ancora l’amore con te – continuo.
-Mmmm il tuo programma mi piace e molto, peccato però che sono le 8:30 e io tra venti minuti devo andare in ospedale perché ho un intervento –
-Uffa – faccio il broncio;
-Piccola – mi bacia mordendomi il labbro inferiore e alzandosi dal divano continuando: - vado a farmi una doccia – 
La guardo andare nuda verso il bagno e la tentazione di seguirla è troppo forte, faccio per alzarmi e seguirla ma poi ci ripenso e so che lei la mattina non carbura senza il suo caffè, così mi alzo, mi rivesto e vado in cucina a preparare il caffè.
Dopo dieci minuti è di nuovo in cucina, bella come il sole, viene verso di me e mi abbraccia da dietro:
-Robbins pensavo che mi avresti fatto compagnia nella doccia – dice in tono dispiaciuto;
Sorrido e girandomi le porgo la tazza di caffè: 
-So che la mattina non ti metti in moto senza il tuo litro di caffè – le sfioro le labbra con le mie.
-Uuuh grazie mille – sorride prendendo il caffè e il bacio e continua: - ci vediamo in ospedale? – 
-Ovvio, il tempo di tornare a casa e cambiarmi e sono in ospedale – 
-A dopo allora – 
-A dopo Calliope e buona giornata – la bacio e lei ricambia il mio bacio per poi sorridermi e andare via.

CALLIE

Wow, mi sento ancora tutta frastornata, nelle ultime dodici ore sono successe tantissime cose, con Arizona è stato tutto bellissimo, mi è sembrato di conoscerla da una vita e soprattutto lei sembrava che conoscesse me da una vita, sapeva dove mettere le mani e dove toccarmi, cosa dirmi, è stato tutto così perfetto. 
Dan non ha mai imparato quali punti del mio corpo erano sensibili mentre Arizona sapeva muoversi benissimo e poi questa mattina il caffè nella mia tazza preferita, è tutto così semplicemente perfetto e  strano allo stesso tempo. 
Mi sento molto attratta da Arizona, ma la cosa che mi spaventa di più e che mi sento come se fossi già innamorata di lei, penso di essere completamente pazza lo so.
   
 
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