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Autore: Volley92    14/04/2016    1 recensioni
Ultimo anno alla Beacon Hills High School, il nostro branco affronterà una nuova scoperta scioccante, un nuovo nemico, amori che tornano e altri che se ne vanno. Per Scott, Stiles e Lydia tutto sta per cambiare; sarà la fine di un'avventura o l'inizio di una nuova?
Buona lettura :)
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-Allarme SPOILER 5° stagione, storia ambientata dopo la 5B
[Principale Ship: Stydia]
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Scott McCall, Sorpresa, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV. STILES

Avverto i primi raggi del sole che attraversano le tapparelle e che si posano su di me come ad avvertirmi che il giorno sta nascendo ed è giunta ora di alzarsi. Apro gli occhi ancora assonnati e cerco di nascondere con la mano uno sbadiglio. Mi sto alzando dal mio amato e comodissimo letto, quando sento mio padre chiamarmi dal piano inferiore:

"Svegliati pigrone, io vado in centrale, non fare tardi a scuola mi raccomando!", dice prima di chiudersi la porta di casa alle spalle. Mi alzo svogliatamente, mi infilo la mia t-shirt preferita con una felpa, un paio di jeans e le mie fidate sneakers, compagne di corsa per sfuggire a lupi mannari e qualunque altro essere sovrannaturale. Mi reco in bagno dove mi sciacquo il volto e mi do una sistemata ai capelli passandoci una mano e cercando di dargli una forma. Ed eccomi pronto ad una nuova giornata di stressante studio e avventure notturne nei boschi. La mia è una vita tutt'altro che monotona, a volte mi piacerebbe avere un pò di tranquillità in più, vivere una vita da normale liceale. Ma forse, se non fosse stato per tutto quello che è successo, non avrei tanti amici intorno e io e Scott saremmo rimasti i soliti sfigati di turno. Quanto tempo è passato da allora. Stento a credere che siamo già all'ultimo anno di liceo e che ci avviciniamo al diploma. Questo mi ricorda che mi sto perdendo troppo nei pensieri e che dovrei proprio sbrigarmi. Scendo in cucina con lo zaino in spalla, apro il frigo prendendo il cartone del latte e ne mando giù una buona dose. Afferro una ciambella che mio padre mi ha, gentilmente, lasciato sul tavolo e esco di casa. In pochi minuti sono nel parcheggio della mia scuola con la mia adorata Jeep tirata a nuovo. Trovo Scott che sta scendendo dalla sua moto e mi avvicino a lui:

"Ehi Scott, si può sapere che fine hai fatto ieri?" chiedo alzando un sopraciglio.

"Buongiorno anche a te, ho dovuto fare il doppio turno da Deaton" mi risponde piccato.

"Dovresti pensare allo studio piuttosto, prendi esempio da me" dico, ostentando una certa fierezza.

"Sei solo fortunato che quella poveretta di Lydia ti sopporti, altrimenti saresti in alto mare anche tu".

Non ribatto, so che ha perfettamente ragione. Neanche a farlo apposta, il soggetto della nostra discussione si materializza davanti a noi accompagnata da Malia.

"Buongiorno ragazzi, vi andrebbe se oggi ci riuniamo tutti? Stasera c'è la luna piena e magari se stiamo insieme riusciremo a sentirne meno gli effetti e a controllarci" propone Malia. Scott annuisce convinto.

"Sono d'accordo" rispondo io sorridendo, ma qualcun altro non è della mia stessa opinione.

"Stiles ti sei già dimenticato che oggi dobbiamo studiare per il compito? Se non vuoi studierò per conto mio, ma poi non lamentarti se prenderai un brutto voto" Lydia mi sta fissando con le braccia incrociate.

"Accidenti, l'avevo dimenticato. Beh potremmo sempre studiare pomeriggio presto cosi stasera ci uniremo agli altri" le dico.

"Certo, con la tua innata capacità di comprendere la matematica, in un paio di ore riusciremo sicuramente a concludere" sta usando l'arma del sarcasmo contro di me, il Re del sarcasmo.

"Abbi un po di fiducia in me, Lydia" dico puntandole un dito contro.

"Va bene, ci vediamo da me alla fine delle lezioni, sii puntuale" Lydia era ossessionata dalla puntualità e io ero un ritardatario cronico quindi spesso mi rimproverava ma io trovavo la sua espressione arrabbiata tremendamente adorabile.

Mentre Lydia e Malia se ne andavano, Scott, che non aveva ancora aperto bocca, ridendo dice:

"Ti fai tenere per il guinzaglio, amico!" lo guardo in modo truce e gli tiro una gomitata sulle costole prima di entrare in classe seguito da lui che ancora se la rideva.

Le ore passano e, come d'accordo, alla fine delle lezioni mi dirigo verso casa di Lydia. Busso alla porta e sento dei passi che si avvicinano. La porta si apre e io mi ritrovo a fissarla, bella come non mai. Si era cambiata. Ora indossava un maglioncino che le scopriva la spalla e degli shorts che mostravano le sue gambe slanciate e perfette. Ha legato i capelli in una coda alta lasciando alcune ciocche slegate. Lydia è una di quelle bellezze rare, di quelle che ti ammaliano, che ti fanno rimanere incantato e penso che lei se ne sia accorta perchè mi chiede:

"Stiles, ti sei imbambolato? Che aspetti ad entrare?"

"Ah s-si, scusa" balbettando mi ridesto ed entro in casa. Ovviamente entrando inciampo in qualcosa ma riesco ad aggrapparmi al braccio di Lydia. Ed eccola li, quella scossa ormai familiare. Le nostre pelli al contatto sembrano prendere fuoco. Ci stacchiamo guardandoci con imbarazzo, tanto che mi sembra di aver visto anche un leggero rossore sulle sue gote. Il cuore mi batte all'impazzata. Ma che mi succede? Credevo di aver superato la fase "ho una cotta colossale per Lydia Martin" dopo aver frequentato Malia.

Cercando di scacciare questi pensieri, saliamo in camera sua e mi siedo alla scrivania accanto a lei. Il tempo passa più di quanto immaginassi, tra studio e pausa-merenda non ci accorgiamo che siamo sui libri da almeno 4 ore. Lydia, infatti, controlla l'orologio ed esclama:

“Wow, sono le sei e sono riuscita a farti studiare quasi tutto. Sono un'insegnante impeccabile e tu sei pronto per il compito” assumendo un'espressione soddisfatta, ma la mia risposta non si fa aspettare:

“Ehi guarda che il merito è soprattutto mio e della mia grande concentrazione”. Lydia fa una smorfia e scoppia a ridere e anche se mi sta palesemente prendendo in giro, non riesco ad immaginare suono più dolce della risata di Lydia. Metto su un finto broncio e lei mi si avvicina pericolosamente, sorridendo:

“Scusa Stiles, ti meriti un premio per il tuo impegno”. La vedo uscire dalla stanza e tornare poco dopo con qualcosa tra le mani; me lo porge:

“Ho pensato che questo potrebbe servirti per la tua futura carriera da poliziotto”. Era un taccuino rilegato in pelle marrone davvero molto bello.

“Lydia non dovevi, grazie” le dico commosso.

“Non devi ringraziarmi per cosi poco” risponde abbassando lo sguardo.

“Non per questo, cioè anche, ma soprattutto perchè credi in me cosi tanto”. Lei mi sorride e io non capisco più niente. Quello che riesco a vedere sono solo i suoi grandi occhi verdi riflessi nei miei. Siamo ancorati con lo sguardo da non so quanto tempo ed io non mi accorgo neanche che ci stiamo avvicinando sempre di più. La vedo socchiudere gli occhi, i nostri visi sono a pochi centimenti di distanza. Ho la gola secca e mi tremano le mani, il cuore non so più dove sia, sicuramente non più nel petto, sarà uscito girovagando per la stanza.

A rompere quel momento cosi intenso, però, è la suoneria del suo cellulare che avrei voluto distruggere in quell'istante. Lei si allontana di scatto, come se avesse realizzato solo ora cosa stava accadendo, e risponde alla chiamata:

“Pronto? Malia dimmi” ha la voce un po' rauca e il fiato corto. Malia se ne dev'essere accorta perchè lei risponde:

“No, figurati, tutto bene. Adesso? Va bene, arriviamo” e riattacca la chiamata.

“E' successo qualcosa?” le chiedo smorzando l'imbarazzo che si è creato.

“No, vogliono riunirsi ora a casa di Scott, pare che lui abbia qualcosa da dirci”.

Chissà di cosa vuole parlare Scott, non mi ha detto nulla, probabilmente non è qualcosa di grave.

“Allora andiamo, tanto qui con lo studio abbiamo finito” le sorrido e lei mi fa una smorfia dicendo:

“Grazie a me, Stilinski”.

Saliamo sulla mia Roscoe e poco dopo siamo da Scott. Ci sono già tutti, Malia, Liam, Hayden e Mason. Ci riuniamo tutti nel salotto di casa McCall, impazienti di ascoltare il discorso di Scott. Lui si mette davanti a noi e con sguardo serio dice:

“Ragazzi devo parlarvi di una cosa”, Liam risponde:

“Scott che sta succedendo? Altri nemici nei paraggi?”

“Questo non lo so, ma c'è qualcosa di strano. Oggi ero nei dintorni del borso quando ho sentito un odore che non ho mai sentito prima, non era l'odore di una persona viva, ma neanche di un cadavere. Dobbiamo andare a controllare”.

“E quale momento migliore di una notte di luna piena per andare nel bosco?” Rispondo io con il mio acido sarcasmo.

“Stiles, ci andremo stasera perchè con la luna piena è molto più facile scovare il nemico” spiega Malia e prontamente interviene Lydia:

“E se non fosse il nemico?”

“Per questo dobbiamo andare; dobbiamo scoprirlo” dice Scott ottenendo il tacito consenso di tutti i presenti.

Arrivati al bosco, Scott ci indica il punto dove ha sentito lo strano odore.

“Hai ragione Scott, sento anche io qualcosa di strano, non parlo solo di odore. C'è una presenza sovrannaturale qui, non è umana, ma non è neanche un lupo mannaro” dice Malia guardandoci stranita. Liam annuisce e Lydia è visibilmente preoccupata. Per spezzare il silenzio, rispondo:

“Se non è come voi, allora che cos'è?” mi guardano e fanno spallucce. Nemmeno il tempo di rispondere che dagli alberi si intravede una figura che si avvicina a noi; Lydia che è accanto a me, si aggrappa al mio braccio, stringendo la stoffa della mia felpa tra le sue dita. Quello che vediamo ci lascia interdetti, un essere coperto solo da un lungo mantello, senza volto, sembra essere stato inghiottito dall'oscurità. D'un tratto, ci mostra i suoi artigli affilati e gli occhi di un rosso intenso. Noi ci prepariamo a combattere, ma invece di attaccarci, fugge addentrandosi nel bosco. Scott però non si arrende, decide di seguirlo e io mi rivolgo agli altri dicendo:

“Sapete, mi è sembrato di vedere qualcosa nei suoi occhi quando ci ha guardato”

“Cioè? Paura?” mi chiede Liam.

“No, mi è sembrato come se ci avesse riconosciuto”.

POV. SCOTT

Accidenti, l'ho perso di vista. Sto per tornare indietro, quando sento di nuovo quell'odore. Mi volto, è alle mie spalle. Prima ancora che possa fuggire di nuovo, ringhio, mostrando le mie zanne e i miei occhi da alfa, sperando di riuscire a rivelare la sua vera identità. Lo vedo accasciarsi e prendere forma nell'unica persona che non mi sarei più aspettato di rivedere. Sbarro gli occhi e sento che sto per svenire quando l'oggetto della mia attenzione punta i suoi bellissimi occhi su di me e riesco a pronunciare solo una parola, un nome:

“A-Allison??”

   
 
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