"Well I know when you're around
'cause I know the sound
I know the sound of your heart."
-The sound, the1975
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"Ma un artista può dipingere pur non sapendo quale colore sta usando?"
Luke distolse l'attenzione dal libro che stava leggendo, voltandosi completamente verso suo fratello maggiore che stava guardando qualche programma riguardo l'arte in televisione.
"Penso che usino le diverse tonalità di grigio, non sono tutti uguali" rispose il ragazzo più giovane dopo averci pensato accuratamente, non si era mai posto una domanda del genere, senza dubbio Jack era più curioso di lui, che invece non pensava minimamente a ciò che lo circondava.
"E se invece fosse riuscito a trovare la persona giusta e riuscisse a vedere i colori?" Tentò poi un'altra teoria il maggiore mentre si grattava il mento pensieroso, a Luke non importava della risposta, voleva solo finire di leggere il suo libro.
"Lo sai che ci sono poche probabilità di trovare la persona giusta, ora finisci di guardare in silenzio." Rispose Luke sapendo di essere riuscito a zittire il fratello, poteva anche essere il più piccolo della famiglia ma sapeva come troncare un discorso piuttosto bene.
"Mamma ci era riuscita." Luke non si aspettava di ricevere una risposta del genere, ma non per questo non sapeva in che modo controbattere, infatti si tolse gli occhiali dal viso e si alzò dal divano, dirigendosi verso le scale.
"Infatti hai visto come è andata a finire?" Disse poi salendo il primo gradino delle scale scricchiolanti, ignorò Jack che lo rimproverava per il suo modo di rispondere male alle persone e arrivò di corsa nella sua camera.
Quello di suo padre era un discorso che voleva assolutamente evitare, ma allo stesso tempo era l'unica cosa che lo rendeva certo che l'amore, quello vero che si crea tra due persone, esiste davvero.
I suoi genitori facevano parte del piccolo gruppo di persone in tutto il mondo che erano riuscite a vedere di quali colori fosse fatto quel che li circondava.
Quando era bambino, Luke amava farsi raccontare da sua mamma il modo in cui aveva conosciuto suo padre, quali colori l'avessero colpita di più e come si fossero riconosciuti in mezzo a così tanti esseri umani.
Lui credeva davvero di poter trovare la persona giusta, quella che riesce a mostrarti la realtà.
Ma con il passare del tempo le cose cambiano, non sempre in positivo, purtroppo.
Quando, una mattina di otto anni fa, Luke sentì sua madre singhiozzare ininterrottamente in salotto andò a chiedere cosa fosse successo, e ancora fa fatica a crederci.
Suo padre, l'uomo che doveva crescerlo proprio come aveva fatto con i suoi due fratelli maggiori, era stato investito da un suo collega di lavoro.
Come se non fosse abbastanza, quel giorno Luke scoprì che il mondo non è più a colori anche quando si perde la persona che te lo ha fatto scoprire.
Questo lo terrorizzava di più, trovare la persona giusta e perderla.
Con il tempo più nessuno era riuscito a vedere i colori, mai nessuna coppia era quella giusta, nonostante ciò la vita continuava a scorrere e pur sapendo di non avere la persona giusta accanto si andava avanti.
Ma questo non era il pensiero di Luke, che forse poteva dire di essere ancora un adolescente che credeva nelle fiabe, a lui sarebbe piaciuto davvero riuscire a vedere di quale colore fosse la sua camera, o i fiori che sua madre annaffiava tutti i giorni con cura, per il momento però sembrava essere tutto dello stesso colore.
Notò anche il cambiamento di sua madre dopo che la sua vita era tornata in bianco e nero, la sentiva spesso parlare da sola, parlava di come non riuscisse più ad andare avanti, che avrebbe preferito non scoprire mai i colori, l'avevano resa debole.
Eppure, Luke sapeva che non era vero.