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Autore: LorasWeasley    16/04/2016    10 recensioni
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Prima di iniziare voglio ricordarvi che questo non è un gioco, non vi state allenando, qui se sbagliate siete morti. Siete i migliori ragazzi in addestramento che siamo riusciti a trovare, venite da diverse parti del mondo, ma ci servite tutti.
...
Spero di non aver sbagliato a fidarmi di voi. Riuscite a portare a termine questa missione e tutto il mondo vi ricorderà come degli eroi."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
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31.SMS

[qui nello specifico quello che è successo la notte prima ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3429762]

Percy gli schioccò le dita davanti al naso e solo a quel punto il ragazzo si riscosse.
-Mi stai ascoltando?
-Oh- Will si riscosse quasi del tutto infilando anche la mano destra nella manica della felpa che aveva appena indossato – Si, si, certo.
Percy alzò un sopracciglio scettico e incrociò le braccia al petto –E come rispondi alla mia domanda?
Il biondo si morse un labbro e fece un sorriso davvero innocente –Penso di essermi perso l’ultima parte.
Il compagno di stanza sbuffò esasperato.
-Mi spieghi che ti prende? Da quando ti sei alzato sei in una fase che è un misto di estasi e rincoglionimento totale. Ti sei anche infilato la felpa al contrario!
Will si fissò, in effetti Percy non aveva tutti i torti.
Mentre si aggiustava l’abbigliamento sospirò. Doveva parlarne con qualcuno o sarebbe esploso.
-Insomma…- Iniziò mentre Percy si concentrava, davvero curioso.
-Mettiamo il caso che io ieri notte abbia, ehm… Consumato. E che magari questa persona potrebbe anche interessarmi.
Percy si sedette al suo fianco dandogli una, quasi violenta, pacca sulla spalla.
-Okay allora, comprendo perfettamente il tuo comportamento. Almeno è stato appagante?
Le guance di Will s’imporporarono, abbassò lo sguardo ma non riuscì a reprimere il sorrisetto che gli era appena spuntato.
-Oh si, decisamente.
Percy gli sorrise a sua volta e stava per alzarsi, quando Will continuò –Solo che … non mi ha baciato neanche una volta.
Il moro scrollò semplicemente le spalle –Era solo sesso, Will. Non fartene un problema.
Will stava per rispondere, quando Percy continuò, noncurante che quella frase attirò del tutto l’attenzione del biondo.
-E’ tipo lo stesso principio di Nico.
-Cosa?
Percy fece un nuovo gesto non curante.
-Qualche giorno fa parlava con me e Jason e ha detto qualcosa tipo che la vera intimità, o il vero amore, insomma quelle cose li, le capisci con i baci. No quelli delle scommesse e dei giochi, quelli veri. Cioè per lui è più intimo e vero baciare qualcuno che fare sesso.
Ci pensò un attimo su.
-Si insomma, penso fosse una cosa del genere. Ma non può essere solo una sua filosofia, magari anche questa ragazza la pensa allo stesso modo.
Will non lo corresse sulla “ragazza”, troppo concentrato a pensare.
Il vero problema era capire davvero cosa pensare, a quel punto.
Come se fosse stato chiamato, Nico gli mandò un messaggio proprio in quel momento.
“Terzo bagno. Secondo piano. Adesso.”
E il cervello di Will smise completamente di essere collegato a tutto il resto.
Quasi senza accorgersene si alzò avviandosi velocemente alla porta.
Lasciò il suo compagno di stanza a fissarlo stranito dopo avergli detto qualcosa tipo – Dimenticavo, ho un impegno, devo proprio scappare! – senza lasciargli il tempo di rispondere, perché era già scappato via.
 
Annabeth sospirò sentendo il suono della sveglia, senza alcuna fretta si girò per staccarla.
Era già sveglia, in realtà non aveva dormito molto quella notte, aveva passato il suo tempo a far lavorare il cervello, più del solito s’intende, per mettere a punto tutto il suo piano.
Ci aveva pensato veramente tanto, molte cose sarebbero potute andare storte.
Ma se fosse andato secondo la sua logica, gli aspetti positivi avrebbero superato quelli negativi.
Annabeth doveva solo riuscire ad essere fredda e calcolatrice, seguendo la logica e la razionalità, al posto di seguire le sue simpatie e le sue amicizie.
-Oggi non vieni a lezione?
Era stata Drew a parlare, l’aveva chiesto distrattamente, molto probabilmente la risposta neanche le interessava.
-Non mi sento molto bene- mentì la bionda.
La sua compagna di stanza si limitò ad annuire, poi afferrò un enorme borsa piena zeppa di trucchi e uscire dalla camera.
Si portò dietro anche qualche libro, così Annabeth suppose che dopo essersi truccata in bagno sarebbe andata direttamente a lezione, senza farsi vedere fino, almeno, all’ora di pranzo.
Lentamente si alzò e si cambiò, indossando qualcosa di comodo.
Optò per un sotto di tuta grigio chiaro e una maglietta celeste, sopra questa indossò la felpa che si abbinava al sotto di tuta appena indossato, lasciandola aperta sul davanti.
Si attaccò i lunghi capelli in una crocchia disordinata sulla testa dalla quale uscivano alcuni ciuffi ribelli.
Infine, afferrò il cellulare e si andò a sedere nella sedia della sua scrivania.
Raccolse le gambe al petto e circondò le ginocchia con il braccio sinistro.
Con la mano destra si mise a scorrere la rubrica del cellulare, selezionò 8 persone e scrisse un semplice e conciso sms.
“Venite in camera mia, subito, la questione è urgente”.
 
Leo e Calypso si erano incontrati nei corridoi mentre si avviavano entrambi a colazione.
Era stata più Calypso a notare il ragazzo, visto che quest’ultimo era troppo preso dai suoi pensieri.
Leo non sapeva più come comportarsi con Nico.
Più che altro non aveva idea se sarebbe stato più saggio affrontarlo, esponendo tutti i suoi sospetti  e cercando di capire come si sarebbe giustificato, parlarne con qualcuno, anche se avrebbe dovuto capire di chi si poteva fidare o, semplicemente, aspettare ancora.
Ma Leo era sempre più convinto che la spia di cui parlavano Ottaviano e Reyna fosse lui.
Anche la sera prima, dopo che tornarono dalla pizzeria tutti insieme, Nico aveva fatto il suo ritorno in camera solo dopo parecchio tempo.
E quella mattina era scappato via dalla camera l’attimo dopo essersi vestito.
Leo non riusciva a pensare a nessun’altro motivo, se non il tradimento, per quel comportamento.
-Guarda che se pensi troppo ti bruci anche gli ultimi neuroni che ti sono rimasti.
Commentò Calypso con un sorriso, affiancandolo.
Leo rispose al sorriso.
-Tranquilla che non corro nessun rischio, sono già morti tutti.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, ma era visibilmente divertita.
Leo la fissò, in meno di qualche secondo arrivò alla soluzione del suo grande dilemma.
Ne avrebbe parlato con qualcuno, qualcuno di cui si fidava ciecamente, questo qualcuno era Calypso.
Si fermò in mezzo al corridoio e fece fermare anche la ragazza trattenendola per un gomito.
Lei fece una muta domanda corrugando la fronte e Leo, dopo aver dato un’occhiata ai ragazzi che li circondavano, rispose –Devo parlarti, ma non qui.
-Oh, questa mi sa tanto di un “sto per lasciarti, ma non voglio farlo davanti a tutti per evitarti una brutta figura”.
-Cos… no!
Calypso sembrò molto più sollevata.
-Non si tratta di noi due, è una cosa che ho sentito quasi per sbaglio, sulla missione. E’ un fatto abbastanza delicato e non mi fido di nessun’altro oltre te- Ci pensò su e concluse –Forse anche di Jason, ma prima ne voglio parlare con te.
La ragazza annuì, intrecciarono le loro mani e cambiarono direzione, stavano andando in cortile, il miglior posto per parlare indisturbati e senza la paura che qualcuno li potesse sentire attraverso dei microchip o cose simili.
Erano a qualche metro dal portone d’ingresso quando il cellulare di entrambi annunciò l’arrivo di un nuovo messaggio.
Dopo aver letto l’sms di Annabeth fu Calypso la prima a rompere quel silenzio.
Mordendosi un labbro e fissando il suo ragazzo direttamente negli occhi mormorò –Forse questo è più importante.
Leo sospirò, non riusciva più a tenersi tutto dentro, ma dovette ammettere che Annabeth aveva assolutamente la priorità.
 
Percy fu il primo ad arrivare.
Salutò la ragazza con un bacio in guancia, sinceramente non aveva ancora ben capito cosa fossero loro due, così la guancia gli era sembrato il posto più neutro.
-Che è successo?- Domandò poi.
La ragazza sospirò dandogli le spalle e andandosi a sedere sopra la scrivania.
Percy la seguì prendendo posto nella sedia li accanto.
-Te lo spiego dopo, quando siamo tutti, non mi va di ripetere la stessa cosa 8 volte.
Il moro annuì pensieroso, poi fece una successiva domanda –Ma è una cosa grave, cioè, compromette la nostra missione?
-Abbastanza.
La bionda non aggiunse più nulla e pochi secondi dopo arrivarono anche gli altri.
Prima Hazel, poi Calypso e Leo insieme. Passò qualche altro minuto prima che arrivassero Jason e Frank. Gli ultimi, anche se avevano solo un ritardo di qualche secondo, furono Nico e Will.
Quando i due ragazzi entrarono nella camera di Annabeth, erano già tutti li, seduti nei posti più vari.
Naturalmente, tutti gli occhi si puntarono su di loro, poi si spostarono velocemente su Annabeth.
La curiosità era palese nell’aria.
-Allora? Spero sia importante, ero abbastanza impegnato- Nico spezzò il silenzio.
Forse gli uscì con un tono di voce un po’ più acido di quello che voleva realmente.
Ma quando l’sms era arrivato sia a lui che a Will, erano entrambi nel pieno delle loro attività fisiche.
E loro sapevano bene che il lavoro veniva prima di qualsiasi altra cosa. Così, frustati, si erano rialzati velocemente i pantaloni ed erano  usciti dal bagno come se non fosse successo assolutamente nulla.
Annabeth non staccò gli occhi da Nico, studiandone ogni minimo particolare.
Poi, senza giri di parole, disse quello che tutti stavano aspettando.
-C’è una spia tra noi.
Cadde il silenzio più fitto, quello che ti fa sentire anche il battito del tuo cuore.
Annabeth continuò a tenere gli occhi puntati su Nico.
-E so benissimo che sei tu.
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Ed eccomi qui, puntuale come sempre.
Allora, che dire di questo capitolo... partiamo con ordine.
La Solangelo, come Will "racconta" a Percy o come avrete visto nella OS rossa quei due ragazzi hanno iniziato una relazione di solo sesso.
Insomma, già flirtavano decisamente da molto tempo, poi c'è stato Will con la sua provocazione quel giorno che hanno dormito insieme e infine Nico in pizzeria, non si poteva non arrivare a una conclusione del genere.
Leo. E' ovvio che scoprire quella cosa della spia è un gran peso, non poteva non parlarne con nessuno ancora per molto.
Che ne pensate della sua idea di voler dire tutto a Calypso? (Anche se poi non c'è arrivato, ovvio)
Infine Annabeth, semplicemente quella ragazza è terribilmente intelligente, non fermatevi alle apparenze ;)
Alla prossima settimana!
Deh
  
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