Goccia dopo goccia il terreno s' impregnó d'acqua, i fiori crebbero nel silenzio della primavera e gli uccelli nascosti nei propri nidi lo ruppero. 

Goccia dopo goccia il bicchiere di Giada fu riempito di vino bianco. Una, due, dieci volte e con l'alcol si dissetava anche di bugie.
Goccia dopo goccia la pioggia le bagnó il viso,  il trucco si sciolse e cominciò a cantare strofinandosi le gote. Rosse come gocce di sangue.
Goccia dopo goccia il liquido scarlatto le colorava il volto. Danzava sotto il cielo sporcandosi il vestito e cadde a terra esausta.
Goccia dopo goccia anche il calice di Giulio era pieno. Mandava giù grandi sorsi amari, ma lui è di corpi gelidi che aveva sete. 
Goccia dopo goccia, decise di uscire fuori. Seguì la sua donzella ed osservò i suoi passi.  E udì la sua voce. E asciugó le sue lacrime.
Goccia dopo goccia, continuavano a sgorgare. Giada aveva ancora sete. Di un uomo che gliele sapesse baciare. Giulio baciava solo corpi gelidi.
Così frugó tra le tasche: le dita fremevano dalla brama di compiere quel gesto. Goccia dopo goccia, aveva già premuto il grilletto. Lo sparo riecheggió nella carcassa. Il proiettile trafisse proprio la sua bocca.
Goccia dopo goccia,  Giada già dormiva sui sassi. Giulio la raggiunse e finalmente le diede un bacio. La divorava ormai: era come la voleva lui.
Goccia dopo goccia, le aveva strappato i vestiti dalle carni morte e l'aveva accarezzata. Si stava dissetando lentamente. Lei nuda dei suoi errori, lui che li indossava.
Quando entrambi i ventri si toccarono con forza, goccia dopo goccia Giulio urlò di piacere. Il corpo esangue invece non fiatava. Cominciava a raffreddarsi. Allora poteva essere amato.
Goccia dopo goccia, veniva violato. Necrofilia. Malattia. Amore e gelosia. Misoginia. Quando per avere il cuore di qualcuno lo si deve prima odiare. Lo si deve ammazzare.
Goccia dopo goccia, Giulio era appagato. Ma si era macchiato di una colpa. Un peccato che non andava via. Prese di nuovo la pistola. Sfiorò il suo cranio e quello di Giada. Si stese su di lei. Continuava a sentir fremere gli organi. Quindi li ghiacció. 
Goccia dopo goccia la pioggia smise di bagnare la città. E i fiori erano crisantemi posti tra due anime spazzate via dalla tempesta. Uccise.
E non c'era nessuno a cantare per loro. 
Goccia dopo goccia arrivò il sole. Si innestó tra le membra gelide di Giada e Giulio. Era lui che adesso li baciava.