Ringraziamenti speciali alla mia beta, Lav_92, e a quelle anime buone che hanno commentato la storiella precedente ^____^
ed ora, ecco a voi l'ultima follia! muhahahah!
another farewell...?
Occhi, guardatela un'ultima volta, braccia, stringetela nell'ultimo abbraccio, oh labbra,
voi, porta del respiro, con un bacio puro suggellate un patto senza tempo
con la morte che porta via ogni cosa
.
“Romeo e Giulietta”
-dai… devo andare…-
-No… per favore, resta ancora un po’-
Un sorriso disperato, e un corpo che cerca l’altro una volta ancora, un attimo in più.
-Lo so che devi andare, che si farà tardi, ma…-
-Shh… per qualche minuto ancora voglio rimanere qui con te…-
Un’ammissione sussurrata con le labbra posate delicatamente su quel collo bronzeo che sente quasi appartenerle.
E la mano di lui si perde tra i suoi capelli, scivola lungo fili di seta corvina, finalmente liberi da ogni costrizione, senza paura, senza indugi. Sente quelle labbra curvarsi appena in un sorriso, ed anche se non può vedere i suoi occhi sa che se si staccasse da lui quel poco che gli sarebbe necessario per farlo, potrebbe notarvi una scintilla divertita con la quale tenta sempre di celare la malinconia di quegli addii che si scambiano ormai da diversi masi.
-Ma non eri tu che insistevi perché ti lasciassi andare?-
Domanda sottovoce, come se interrompere quell’atmosfera dolce che si è creata grazie a quello speciale silenzio fosse peccato.
Si allontana appena da lei, non ha la sua forza, non è capace di dirle quello che vuole, non può farle capire quello che gli attraversa lo spirito se non attraverso gli occhi.
Le mani dell’uomo scivolano lungo le sue guancie, agli angoli della bocca, per poi risalire sugli zigomi, fino a bloccare sul nascere le lacrime che sa stanno premendo sui suoi occhi per reclamare il loro posto su quel volto di porcellana.
Lei annuisce, mentre accarezza appena le braccia del compagno, cercando ancora di sorridere. -Non piangere ora…-
Dice il biondino, avvicinandosi di più a quelle labbra che sembrano implorarlo affinché con le sue possa concedere loro di riprendere vita, e la bacia, con dolcezza, con disperazione, e con quel bacio la implora di ricordarsi di lui, di fare in modo di tornare a casa, di tornare ancora da lui, che continuerà ad aspettarla, fedele e con la speranza a riempirgli il cuore.
La stringe più forte, e lei si aggrappa alle sue spalle come se fossero l’unica sua possibilità di salvezza.
Poi la lascia andare, e le rivolge ancora un sorriso. Questa volta è sereno, quasi rassegnato. -Adesso devi proprio andare, Lena. Non…-
Anche lei sorride, senza riuscire a frenare le lacrime questa volta.
Lui le raccoglie con le dita, paziente.
-Basta. Non accadrà nulla, non sarà diverso dalle altre volte.- prova a mormorare con tono leggero.
Eppure lo sente anche lui che potrebbe non essere così… missioni sempre più pericolose, sempre più lunghe, sempre più… mortali… e loro non sono che armi, poco più che agnelli sacrificali.
-Reever … ho paura che se andassi, questa volta… -
-No, non dirlo nemmeno. Non succederà nulla di nuovo. Andrete e tornerete vincitori.-
Eppure una strana sensazione,
una morsa allo stomaco…
Un brutto presentimento
Le sorride ancora, incapace di manifestare apertamente la propria angoscia.
-Mio fratello… Reever io…-
Lui annuisce, le fa cenno che ha capito. Solo un ultimo gesto, affettuoso, quasi rituale, e le sistema i capelli, posizionandosi dietro di lei e rifacendole i codini.
Ancora una volta, lei, sorride, stavolta con gli occhi chiusi, cercando di dimenticarsi di tutto quello che non sia lui o le sue mani.
...
...
...
...
...
-Lena… sei viva…- sussurra appena, stringendo forte la mano che lei gli porge e portandosela alle labbra per baciarla. Lei sorride stancamente, ma felice di vederlo lì, inginocchiato accanto al suo letto, sgusciato via dalla propria stanza nel cuore della notte solo per poterla incontrare.
-Dio… stavo impazzendo… con quelle pochissime notizie… e stare con Komui in questi casi… beh, diciamo che non è il massimo…-
Ad Edo era stato tutto più complicato del previsto, e anche lei aveva rischiato tanto, troppo.
E Komui non aveva mancato di ricordarlo a tutti.
No, non doveva lasciarsi sopraffare. Era lì, di nuovo con lui, anche se in segreto, anche se solo per un altro po’, solo fino a che un’altra missione gliela avrebbe portata ancora via.
Bisogna vivere il presente, giusto?
E allora che sparisse tutto il resto, che il futuro potesse anche andar perso da qualche parte, perché l’unica cosa importante per lui, in questo momento, è la ragazza sdraiata in quel letto d’ospedale
E che cos'altro può mai esser l'amore se non una follia molto segreta,
un'amarezza soffocante e una salutare dolcezza?
"Romeo e Giulietta"