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Autore: leanon_    19/04/2016    2 recensioni
Dal primo capitolo:
« La fazione prima del sangue»
Sento sei occhi puntati su di me. Mi ricordo di ciò che mi ripeteva sempre mio padre . "La vita è fatta di scelte,la tua quale sarà?"
Penso a cosa lascio,a Theodor,alla mamma.. Sono tentata di rimanere fra gli Eruditi. Anzi. Questa sarà la mia scelta.
Quasi mentre le gocce stanno per cadere nella vaschetta,un rumore fa sì che mi giri di scatto facendo cadere il mio sangue negli..
«Intrepidi!» pronuncia Jeanine.
Dannazione!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Test my limits.


E' passata circa una settimana dal mio ultimo scontro con Eric e mi ritrovo a pensare di notte su uno scomodissimo letto  come avrei potuto rispondere per metterlo a tacere  o almeno non farmi più riprendere..
Impossibile metterlo a tacere,Zoe..
Già..però devo essere in grado di non farmi buttare fuori,di ottenere risultati migliori degli altri. Io che parto svantaggiata voglio arrivare in cima: non gli darò mai la soddisfazione di averla vinta,è una sfida fra me e lui.
 «Sei sveglia,Zoe?» Alice mi punzecchia  il braccio con le dita per accertarsi delle mie condizioni.  «Sì Alice..»
Basta solo questa piccola risposta,nemmeno data per intero che subito mi afferra per farmi alzare e mi intima di prendere gli scarponi.
 «Andiamo al pozzo dai,ci stiamo deprimendo troppo» esclama infilandosi gli anfibi.  «Se ci beccano siamo nei guai,Alice!»
Sussurro sperando che nessuno ci senta.  «Chi vuoi che ci sia alle tre di mattina?»
Giusta osservazione.
Ci avviamo in punta di piedi e usciamo fuori dal dormitorio avviandoci tra le gallerie che di notte sono peggio di un labirinto.
Arriviamo al Pozzo in una decina di minuti e con grande sorpresa notiamo che nonostante  l'orario, ci sono ancora gruppi di Intrepidi sparsi per la piazzola.
Non notiamo nessuno di conosciuto,forse,intravediamo Matt ma facciamo di tutto per non farci notare. I negozietti scavati nella pietra sono quasi tutti chiusi ,eccetto qualche locale. Quello che ci salta all'occhio è il negozio di tatuaggi: io ed Alice abbiamo bisogno di un solo sguardo per capirci e ci precipitiamo dentro.
All'interno ci sono parecchie persone: chi guarda i vari tatuaggi esposti,chi invece si rivolge ai tatuatori per farsene fare uno.
 «Dobbiamo farcene uno insieme,Alice!»
L'idea esalta la mia amica ed io sono contenta di questo,ma quello con lei non è l'unico tatuaggio che farò. Fra i vari tatuaggi esposti ne noto uno che mi cattura subito: non è molto articolato,anzi è molto semplice,ma lo adoro.
E' un teschio messicano in bianco e nero dove all'interno degli occhi vi sono due rose rosse,il viso del teschio è coperto da linee sinuose che lo rendono piuttosto femminile. Quello con Alice,invece è un tatuaggio che rappresenta una frequenza cardiaca che si completa una volta unite le due parti interne del polso.
Ci dirigiamo dalla tatuatrice che si presenta come Tori,e le porgiamo i disegni.
Inizio per prima perchè il numero di tatuaggi sono due;Tori mi chiede dove fare il tatuaggio con il teschio e le indico l'avambraccio. In pochi minuti il primo è pronto e subito passiamo a quello di coppia.
Il tempo impiegato è ugualmente breve. Dopo aver fatto ciò,paghiamo ed usciamo dal negozio soddisfatte.
Non avrei mai pensato di farmi un tatuaggio..eppure mi fa sentire molto bene avere qualcosa da condividere con Alice.
 «E' fantastico il tuo tatuaggio sull'avambraccio,Zoe!» esclama sfiorandolo leggermente. La ringrazio ed indosso la felpa nera lasciando la cerniera aperta.
In questa settimana ho avuto modo di poter legare davvero molto con Alice e Luke. Il tenero che c'è fra loro due è noto a molti,tranne che a loro e questa situazione diverte molto sia me che Quattro.
 «Che ci fate qui?»
Quattro appare dietro di noi come se fosse un fantasma e sussultiamo credendo che fosse in realtà Eric.  «Quattro,cavolo! Mi farai morire un giorno o l'altro» esclamo,dandogli un leggero pugno sul braccio. Fa una piccola risata e rivolge la stessa domanda ad Alice che risponde prontamente «I letti sono scomodi,ci stavamo deprimendo e siamo venute qui per fare un giro»
Quattro inarca il sopraciglio destro e ci guarda con fare sospetto,ma il suo "sospetto" dura poco.  «Dato che siete qui venite con me,ci sono anche Matt e Luke»
Mi volto leggermente per vedere gli occhi di Alice illuminarsi e seguiamo il nostro istruttore. Lei si precipita subito dal suo "amico" Luke,mentre io con molta calma mi guardo attorno. Mi guardo attorno per qualche minuto,fin quando focalizzo una figura massiccia,muscolosa,accompagnata da un più esile.
Eric.
"Chi vuoi che ci sia alle tre di mattina?"facendo una piccola smorfia ricordo l'esclamazione di Alice. Purtroppo i due si avvicinano al nostro gruppo a grandi passi: cioè Eric si avvicina a grandi passi verso di noi,mentre la ragazza,rimane indietro camminando più lentamente.
Stranamente Eric è calmo questa sera-chissà che avrà fatto prima- e si avvicina verso Matt dopo aver salutato tutti eccetto me ed Alice,ovvio, e qualche secondo dopo arriva anche la ragazza. Quattro si volta e la saluta chiamandola Jade. La ragazza si avvicina precipitandosi su tutti i ragazzi presenti per dar loro un "caloroso" saluto,senza curarsi di Eric,ne di noi. Quasi non ci nota.
Inizia a fare un tantino caldo,così mi lego i capelli in una coda disordinata e con mia grande sorpresa noto che Eric mi sta fissando.
 «Le Iniziate non dovrebbero essere nel loro dormitorio?» ammicca,incrociando le braccia al petto. Quattro si avvicina nuovamente a me per suggerirmi di non dargli corda..ma ovviamente le mie intenzioni sono diverse. «Ti disturba la cosa?» pianto il mio sguardo dritto nel suo e non lo so,quasi mi perdo. I suoi occhi sono davvero intensi,profondi..mi ci potrei tuffare dentro.
Zoe,riprenditi!
Eric  continua a fissarmi,la tensione che c'è può essere addirittura toccata. Non risponde,ma si rivolge a Quattro dopo che Jade si siede sulle gambe muscolose del capofazione.  «Quattro..domani esce la classifica del primo modulo,vero?»
Non ha bisogno di aggiungere altro: se fossimo in un fumetto,probabilmente,si noterebbe che dalle mie orecchie stia uscendo fumo.
Non ho bisogno di avvicinarmi per rendere l'idea del mio umore. La mia voce  è più gelida della sua.  «Credi di essere migliore di me,Eric?» il mio sproloquio è appena cominciato ed ho intenzione di zittirlo. Una settimana di riflessione per questo discorso e ho finalmente l'opportunità di spiaccicargli in faccia ciò che penso. Gli altri non fiatano ed Eric sposta Jade dalle sue gambe per alzarsi e arrivarmi ad un palmo della faccia. «Continua» ringhia chinandosi verso il mio viso. Lui è molto più alto di me e quando lo guardo negli occhi sembra quasi che mi sia dimenticata come si parla,o si muove la lingua. Eppure il mio pensiero è rivolto alla sua di lingua che si muove bagnandosi il labbro inferiore.
 «Sei sicuro che vuoi che lo dica davanti ai tuoi amici? Oppure pensi che ti potrei ferire nell'orgoglio da macho?»
Non risponde,così inizio a stuzzicarlo un po' e con la mano sul suo petto,lo spingo leggermente indietro.
 «Solo perchè sei tu che valuti me,non significa che tu abbia il diritto di minacciarmi o cercare di dimostrarti più forte di me con minacce o plagiandomi. Sei meno di me,sei il nulla. TU,mio caro Capofazione..» una mano mi chiude la bocca,letteralmente. Eric si è subito riavvicinato per sussurrarmi qualcosa all'orecchio e tapparmi la bocca.  «Ricordati che io sono più importante di te.A nessuno mancherà una ragazzina impertinente se cade casualmente dallo strapiombo.»
Odioso.
Mi stacco dalla sua presa e assottiglio gli occhi,fissandolo. Ancora con le minacce?
Se vuole dimostrarsi più forte di me psicologicamente non ha bisogno di minacciarmi. Ci sono tanti modi,eppure,lui non sarà mai superiore a me per il semplice fatto che non riesce a comunicare con nessuno. Si tiene dentro quasi tutto ed è come se diventasse letale. Lui è letale: tutto ciò a cui si avvicina viene distrutto e non parlo di distruzione fisica,ma anche di distruzione psicologica. Alcuni Iniziati del mio gruppo tremano solo a sentirne il nome,quando poi li osserva è come se si bloccassero. Altri invece,cercando di "farselo buono" cercando di apparire forti e di non temerlo ma è impossibile. Lui ti scruta e cerca di entrare nella tua mente,per poi distruggerti.
Se credessi nell'Oltretomba,sicuramente lui sarebbe Ade..anzi,per quello che ne so io,Ade sarebbe più simpatico di lui!
Non tengo conto di ciò che potrebbero pensare gli altri di me o delle conseguenze del mio gesto,ma lo spingo animatamente all'indietro, esclamando un "Smettila" che fa girare tutti i presenti in piazza.
Fatto ciò mi giro e mi avvio verso la sala allentamenti. Non ho voglia ne di dormire,ne di essere sotto lo sguardo inquisitore di Quattro o di Alice.
Eric non riuscirà mai nel suo intendo di demolirmi psicologicamente. Io sono più forte.
Mi dirigo ai sacchi da box ed inizio a tirare pugni e calci con tutta la forza che ho in corpo. Ho bisogno di sfogarmi.




                                                                                     ****
Non ho per niente dormito questa notte,per cui sono la prima ad arrivare in mensa. Afferro con foga la maniglia della porta di ferro e faccio una leggera pressione per aprirla.
La mensa è appunto vuota,per cui me la prendo comoda. Mi dirigo verso la caffettiera per versarmene una generosa tazza e mi siedo su una panca in un angolo appoggiando un piede su di essa e lasciando pendolare l'altro piede.
Non ci sono finestre,la mensa è una serra dove la luce filtra attraverso i vetri,ma dove sono io non arriva.
Per cui,posso starmene in disparte e osservare gli altri. 
Assorta nei miei pensieri,non mi accorgo che la stessa figura intravista la sera scorsa è davanti a me.
 «Eric.» esclamo io,come se volesse apparire come un saluto. Lui si siede accanto a me,afferrando la tazza da cui stavo bevendo.
  «Ecco perchè sei così schizzata,bevi troppo caffè!» dice per poi berne un sorso ,anzi un generoso sorso.
Fa per riporgermi la tazza,ma io mi alzo e mi avvio verso la caffettiera per prendere un'altra tazza da cui bere.  «Non ho nessuna malattia per cui cambiare tazza.»
Gli rivolgo uno sguardo ironico e mi risiedo,ma non accanto a lui,anzi,difronte a lui su di un'altra panca.
 «Non vorrei essere contagiata dal tuo karma positivo» detto questo,bevo un altro sorso di caffè e lo guardo. Lui è intento a fissare il liquido all'interno della tazza,così io posso osservarlo meglio.
Non mi sto intenerendo nei suoi confronti,ma bisogna ammettere che è un ragazzo oggettivamente bello. Davvero bello.
Il taglio di capelli fa sì che i capelli siano rasati con un ciuffo più lungo degli altri,tirato indietro con del gel. I suoi muscoli sono contratti,probabilmente prima di arrivare in mensa si allena. I suoi tatuaggi sembrano ancora più..belli.
Penso di essermi incantata fissandolo,poichè si sente una risatina di sottofondo e sento le mie guance andare in fiamme.
 «Attenta,non ci sono estintori qui e poi chi lo dice a Quattro?»
Sul mio viso si forma un punto interrogativo. «Quattro? »
Non ho il tempo di ricevere risposta perchè lui è andato via,a causa degli altri Intrepidi che stanno pian piano riempiendo la sala. Scorgo la chioma rossa di Alice e subito mi precipito verso di lei.
 «Che fine avevi fatto ieri?» mi domanda,guardandomi mentre mi siedo accanto a lei.  «Volevo stare sola,avevo bisogno di sfogarmi un po' »
Il nostro tavolo man mano viene riempito da Quattro,Matt e Luke.  «E noi che pensavamo fossi caduta nello strapiombo» dice Luke,dopo avermi abbracciato e scompigliato i capelli. Bevo un'altro sorso di caffè  «Preoccupatevi di quando non gli risponde,piuttosto che quando gli risponde»afferma Quattro sedendosi accanto a me.
La colazione continua fra chiacchiere e risate ed ogni tanto noto lo sguardo,anzi,gli sguardi dei capofazione fissati su di me.
 «Coraggio,andiamo» ci incita Luke.  «Tra poco escono le classifiche.»
Il mio pensiero va a ciò che Eric disse ieri sera e improvvisamente sono invasa da un senso di nausea. Non ho molta voglia di vedere il mio nome al di sotto del limite,ma non ho altra scelta.
Il nostro gruppo si avvia nella sala allenamento dove ho trascorso la gran parte del mio tempo questa notte. E' già colma di altri Iniziati.
C'è un tabellone al centro sul ring dove tutti possono vederlo,ma è spento. C'è un gran fremito.
Aspettiamo che Quattro ed Eric arrivino e prende parola il nostro istruttore.  «Buongiorno Iniziati.» guarda velocemente tutti e riprende parola.  «Alla mia destra,tra poco usciranno i vostri primi risultati. Se siete al di sotto della linea rossa non preoccupatevi,ci saranno tante occasioni per rifarsi,dare il vostro massimo.»
 «E testare il vostro limite» aggiunge Eric nella sua solita posizione fiera. Mi guarda per un attimo e poi fissa il tabellone spento.
Quattro si limita ad accendere il tabellone ed avviarsi assieme al capofazione in un angolo della sala.
Sento tutti i miei muscoli contrarsi,ho davvero paura. Vorrei essere meno ansiosa,meno timorosa eppure sono bloccata,quasi non riesco a muovermi. «Zoe!» la voce trillante di Alice mi sblocca dopo qualche secondo.  «Ce l'abbiamo fatta!» mi abbraccia e inizia a saltellare.
Apro gli occhi ed esclamo un grande Cosa? Alzo gli occhi al tabellone e noto di essere nella quindicesima posizione,mentre Alice è alla tredicesima.
Sono soddisfatta di essere al di sopra della linea rossa,ma non è finita qui. Io devo arrivare alla prima posizione.
Mi giro per osservare la faccia di Quattro ed Eric. Hanno la stessa espressione ammiccante e la stessa posizione:gambe leggermente divaricate e braccia incrociate al petto.
Mi dirigo verso di loro,in particolare verso Quattro,correndo,e lo abbraccio forte.
Lui ricambia il mio abbraccio e mi sento a casa. Come se lui rappresentasse la mia famiglia,come se stessi abbracciando mio fratello,o meglio, Theodor.
Mi sussurra un "complimenti" all'orecchio,e noto anche l'espressione infastidita di Eric. Mi rivolgo poi verso il capofazione  «Non volevi buttarmi fuori?»
Sul suo viso compare un ghigno.  «Questo è ancora l'inizio novellina
                                                                                                    


                                                                                   ****

Gli ostacoli lungo il percorso d'allenamento questa mattina erano davvero difficili:spuntavano continue sagome di cartone spesso che dovevamo abbattere con calci o pugni e subito dopo partivano delle freccette che simulavano il dolore che si prova quando si viene colpiti da un proiettile. Dal nulla spuntavano trappole e buche che dovevamo evitare.
Peter era riuscito a superare il percorso senza alcun tipo di problema,forse è per questo che è arrivato tra i primi in classifica. Edward,invece,un'altro iniziato,era riuscito nel percorso uscendone colpito da quelle freccette sul polpaccio. Niente male.
Io ed Alice ce la siamo cavata: non siamo cadute ne nelle trappole,ne nelle buche ricoperte da foglie,ne tantomeno inciampate. Abbiamo abbattuto tutte le sagome,ma il problema sono state le freccette. Io sono stata colpita una volta al braccio ed una volta alla coscia sinistra poco più sopra del ginocchio. Alice,invece,colpita al fianco sinistro.
Era un dolore atroce,sono stata a terra per cinque minuti prima di riuscire a dare il comando all'altro braccio non colpito di estrarre le freccette. Il tutto sotto il controllo strettissimo di Quattro e questa volta,con mia sorpresa,Christopher.
Eccetto che il primo giorno non l'ho più rivisto. Ci osserva scrupolosamente e scambia qualche parolina con Quattro,che ci guarda nello stesso modo.
Dopo il percorso di corsa ad ostacoli,abbiamo fatto i nostri amatissimi venti minuti di riscaldamento. Cosa inutile,dato che se non ho avuto uno strappo muscolare lungo il percorso,credo di esserne immune.
La cosa che è strana,però è che in una settimana abbiamo avuto l'opportunità di allenarci solo fisicamente,ma di maneggiare coltelli e armi non se ne è mai parlato.
Forse è diviso per fasi il percorso di addestramento.
Le giornate alla base degli Intrepidi passano molto velocemente,lo devo ammettere,non tengo conto del tempo,non mi chiedo continuamente quando passerà la giornata. L'unica cosa di cui mi lamento è la mia caparbia nel non fare una buona colazione al  mattino perchè adesso sono appena le undici e già sto morendo di fame.
Quattro ci richiama tutti velocemente indicandoci di andare attorno al ring.  «Allora ragazzi,è stata una settimana molto faticosa,siete stati tutti davvero bravi per cui ciò che sto per dirvi ve lo siete davvero meritati:l'allenamento mattutino finisce ora. Il pomeridiano riprenderà alle ore quindici. Sfruttate bene il vostro tempo libero.»
La mia espressione è ineguagliabile. Alice mi afferra la mano e corriamo verso il dormitorio dove siamo le prime ad entrare in doccia per evitare gli sguardi maliziosi dei ragazzi. Mi lavo il corpo strofinando via tutto il nero che avevo sulle caviglie,braccia e viso,poi passo ai capelli. Massaggio la cute in maniera rilassante..ricordo quando ero a casa mia,fra gli Eruditi e la doccia serale era la parte migliore della giornata:potevo passare le ore a spazzolarmi i capelli e guardarmi allo specchio.
Passo sotto la doccia circa quindici minuti, un terzo del tempo che impiegavo a casa mia nemmeno una decina di giorni fa e mi avvolgo in un largo asciugamano. Inizio a maneggiare i capelli per strizzarli e poi avvolgere anche essi in un asciugamano più piccolo. Mi precipito subito sul mio letto e afferro una spazzola.
Decido di non asciugarmi subito i capelli,ma di provvedere un po' alla cura del mio corpo. Per cui afferro tutti i beni di prima necessità nei beauty-case e provvedo con una pinzetta alle mie sopracciglia e subito dopo prendo delle strisce depilatorie.
Dopo essermi 'curata' mi rigetto sotto la doccia velocemente per levare ogni traccia di cera e mi rivesto. Fortunatamente,nel tempo libero possiamo vestirci come ci pare,sempre però utilizzando colori molto sobri..altrimenti sceglievo i Pacifici,no?!
Opto per il buon vecchio e solito pantalone nero e un golfino dello stesso colore e gli anfibi. Meglio essere sempre in regola anche con il vestiario.
Alice nel frattempo aveva già svolto tutto ciò che avevo fatto anche io,così ci asciughiamo i capelli. Finiamo in pochissimo tempo. Nel mentre la sala era ormai al completo,così usciamo.
Non sapendo dove andare e poichè non ci sono posti in cui Quattro ha detto che non possiamo andare, dato che siamo delle grandissime curiose decidiamo di andare al poligono.
«Zoe,lì c'è Luke..ti dispiace se?» l'espressione con cui me lo chiede è pari a quella di un cucciolo che vuole cibo. E' troppo tenera per dirle no.  «Tranquilla,se cambi idea mi trovi al poligono.»
Alice mi abbraccia saltellando e corre verso Luke urlandomi  «Ti adoro!»

Il poligono è deserto,non c'è nessuno. Non ho intenzione di utilizzare un'arma,non so nemmeno come s'impugna, ma questo posto mi attira. Ci sono arme di tutti i tipi sul tavolo centrale,e anche molti bersagli già colpiti perfettamente nell'obiettivo.
Faccio per toccarne una,ma inevitabilmente cadono alcuni proiettili a terra:solita fortuna del principiante.
 «Cazzo» sussurro prima di chinarli a prendere velocemente. Alle mie spalle sento dei passi,così scatto all'indietro con i proiettili nelle mani congiunte,dietro la schiena. «Non dovresti essere all'allenamento mattutino?» mi riprende,sorpassandomi e afferrando una pistola.
Controlla se è carica,dopo di chè con un gesto secco,colpisce gli obiettivi che nel frattempo si muovevano grande ad un meccanismo.
 «Quattro ci ha dato la mattinata libera dalle undici in poi..»
Eric si gira allungando la mano verso di me  «I proiettili.»  glieli passo velocemente cacciandoli da dietro la schiena,provocando un punto interrogativo nella sua espressione. Si gira nuovamente per sparare e noto il suo vestiario. Ha una maglietta nera a mezze maniche che aderisce sul petto, un gilet di pelle nera e il solito pantalone nero con anfibi. La maglietta permette che si notino i tatuaggi sul braccio e sul collo.
 «Non dovresti nemmeno essere qui.» mi rimprovera,cambiando arma.   «Ma già che ci siamo...prova!» La sua non è una richiesta,ma una pretesa.  «Lo sai vero che non ho mai sparato?» Il suo volto si apre in un sorriso divertito.  «Lo so,lo so. Prova ugualmente.»
Mi porge la pistola e si appoggia al tavolo in ferro con le natiche ed incrocia le mani fra loro lasciandole penzolare.
Non riesco però a non pensare al discorso della mattina su Quattro,per cui scuoto la testa e con la pistola impugnata mi giro verso di lui. Naturalmente l'arma non è puntata verso di lui,ma verso il pavimento.  «Tu sei strano» affermo io,guardandolo. Eric mi fa segno di continuare il discorso.  «dico nei comportamenti..prima davanti a tutti mi dichiari guerra,quando siamo soli invece risulti loquace e..la tua compagnia è piacevole. E poi,quel discorso su Quattro,ma che vuoi da me?»
Eric non risponde,non da segni di vita e questo mi porta un grande fastidio.  «Sto parlando con te,pallone gonfiato!» dico io, riprendendo la sua attenzione. Non risponde,non mi presta attenzione,ma si alza e va via.
Questa mancanza di rispetto è troppo per me. Vorrei tanto lanciargli dietro qualcosa,ma l'unica cosa che ho in pugno è la pistola.
Tentar non nuoce..ha detto che devo provare no?
Punto la pistola verso una colonna di ferro vicino alla quale Eric passerà. Chiudo un occhio per riuscire a prendere la mira e non uccidere il capofazione. Sono decisa a far uscire il colpo,a premere il grilletto..
Il proiettile trapassa la colonna di ferro bloccandosi al suo interno,e il suono riecheggia per la sala.
Eric si gira di profilo verso di me,muovendo solo le pupille e assumendo una posizione terrificante. Le spalle sono contratte,i pugni delle mani serrate e fa dei movimenti con il collo.  «Stai scherzando,vero?»
Ritorna indietro a grandi falcate verso di me,sfilandomi la pistola dalla mano e avvicinandosi pericolosamente alla mia faccia. I suoi occhi guardando prima i miei,poi le mie labbra e il suo pollice le sfiora delicatamente.«Se tu mi avessi ascoltato forse non avrei provato ad ammazzarti.»
Eric mi sorride. Miracolo!  «Non ne avresti il coraggio.»
Patetico. Io ce l'ho eccome il coraggio di farti fuori. Però lui gioca scorrettamente: non può fare il duro,poi la persona normale. E' forse psicopatico? Dovrebbe esserci uno psicologo qui. Oppure ne chiamo io uno bravo.
E come lo chiami,tonta? Ah si,giusto giusto: non posso.
I miei pensieri vengono interrotti da una leggera pressione sulle mie labbra. Non è un vero e proprio bacio: le sue labbra si sono fatte spazio fra le mie,mentre le sue braccia mi hanno incatenata al suo petto. Non ho nessuna intenzione di lasciarmi andare. Se pensa che questi giochetti con me funzionano ha sbagliato di grosso.
Dura il tutto pochi secondi,esattamente come il sonoro ceffone che gli regalo. Non fraintendetemi,mi sono sentita in fiamme quando lui mi ha sfiorato le labbra,poi le ha avvicinate alle mie. Mi sono sentita bene,ma di sicuro così non va. Io non sono Jade,io non sono una con cui può scherzare. Lui non può giocare con me come fa con le altre: i suoi atteggiamenti nei miei confronti non sono mai del tutto amichevoli e non vedo il perchè di questo suo affetto improvviso.
Lo lascio sicuro senza parole,perchè strabuzza gli occhi e mi guarda in maniera interrogativa.  «Io non sono una delle tue puttane,Eric!»
Dopo aver fatto questa scenata,lascio il poligono dirigendomi verso il Pozzo,ma non sono sola. Dietro di me Eric mi segue a grandi passi,afferrandomi per il braccio. Mi attrae a sè e mi intrappola fra la parete di roccia ed le sue braccia.  «Che cosa hai detto prima?» ringhia arrabbiato ed evidentemente infastidito. Non me lo faccio ripetere due volte e gli rispondo a tono.  «Non sono ne Jade,ne nessuna delle tue amichette. E' dura avere un rifiuto,ma fidati che potrai sopravvivere lo stesso.»
Zoe,sei davvero coraggiosa! Questa vocina nella mia testa incomincia davvero ad infastidirmi! Non è stato facile ripetergli quelle cose,mentre respiravamo all'unisono e le sue labbra..e che labbra,erano praticamente a due millimetri dalle mie.
Scivolo via dalla sua presa e lascio che mi guardi andare via. Ma sicuro non sarà il nostro ultimo incontro,gliel'ho letto negli occhi..e poi,abbiamo un discorso in sospeso!




 

SPAZIO AUTRICE:


Ciao ragazze! sono riuscita finalmente a pubblicare il capitolo.
Che pensate dell'incontro,anzi,degli incontri tra Eric e Zoe? Eric è davvero psicopatico?
Non perdete di vista questa storia,mi raccomando,ho in serbo numerosissimi colpi di scena per voi!!
Ringrazio tutte voi che avete messo la storia nei preferiti\seguite,vi adoro come prima_a_saltare  che con le sue recensioni mi rende super felice! Spero di poter leggere anche delle vostre recensioni,per sapere cosa ne pensate! :)
Un bacione,alla prossima<3


 
   
 
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