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Autore: cats_4ever    19/04/2016    1 recensioni
Judith, una ragazza povera di Grosswald, capitale dell'Impero della Selva Occidentale è etichettata da tutti "strega" per via del suo potere: è legata ad un Drago, Anthaliah, che vive nel Grande Impero della Russia.
Una notte la sogna che implora aiuto: il re tiranno della capitale Max Clapschloss vuole il suo cuore per ottenere l'immunità e governare sull'intero continente.
Seguendo l'istinto, intraprenderà un lungo viaggio, dove incontrerà il Principe Matthias, l'amico Carlus, la sorella Karin e altri personaggi che abitano le foreste, ma il Re è pronto a tutto per ottenere il monopolio del continente.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inizio Dicembre.
Le ultime foglie smorte si staccano silenziose dai rami, scosse dal vento gelido che annunciava l’arrivo della stagione fredda.  Le vie lastricate della capitale erano calpestate continuamente dai piedi infreddoliti della gente alla ricerca di ottenere il maggior numero di provviste per sopravvivere all’inverno. Molti di loro non avrebbero preso cibo a sufficienza e, di conseguenza, avrebbero perito di stenti.


Questo clima per la lotta alla sopravvivenza non era minimamente percepita all’interno del castello del re Max Clapschloss. Per lui erano riservati i migliori prodotti di selvaggina e pesce, che venivano serviti in abbondanza durante pranzo e cena. Il re aveva una barba incolta marrone, dove i resti del cibo rimanevano incastrati, due occhi marroni e una corporatura robusta.
Da quando era diventato re, ovvero dopo la “Grande Rivincita”, dove il regno di Grosswald e Il Grande Sultanato Del Pakistan si disputarono per oltre 50 anni, causando una digressione dei modi di vivere e dell’economia,  facendo tornare il popolo ad uno stato di ignoranza di tipo medievale, che veniva sfruttato da questo re tiranno per continuare a incutere timore e paura.


La sua arma nascosta era il cuore del Drago: bevendone il sangue otteneva l’immunità e quindi non poteva essere ucciso da nessuno. Per questo ordinò ai suoi cavalieri di cercare tutti i Draghi e consegnargli il loro cuore, portando così alla scomparsa di quasi tutti i Draghi e dei loro signori. Infatti ogni Drago aveva un legame indissolubile con il suo padrone e, quando vennero uccisi senza pietà, giunse anche a loro un dolore atroce nella parte colpita, causando la morte di questi ultimi.


Quel giorno sedeva nel suo trono ricoperto d’oro, con la sua enorme corona nel capo, quando un suo suddito entrò, dicendo che il messaggero proveniente dall’ impero della Russia, sotto mentite spoglie, era giunto con buone notizie.
Lo fece entrare con un sorriso sadico in volto e lo fece accomodare, spronandolo a parlare.
"Vedete Sire, grazie alle mie ricerche ho scoperto che a Nord dell’Impero della Russia sono stanziati alcuni esemplari di Draghi, che aspettano solo di essere trovati" disse con voce ovvia.
"Molto bene, hai fatto un ottimo lavoro. Per questo sarai ricompensato" rispose alzandosi pigramente dal trono,
"Guardie! Buttatelo nelle segrete e domani impiccatelo! Una notizia così importante non deve uscire da queste mura!"
"Ma-ma- Sire" il pover’uomo venne preso di forza e condotto via dalla sala del trono.
Il re Max sospirò, guardò fuori dalle ampie vetrate alla sua sinistra: il sole mandava tiepidamente dei raggi soffusi di un colore arancio, lasciando spazio alle stelle e alla notte; esclamò ridendo:"Finalmente, è ora di mangiare!"
Ma l’ingenuo Re non sapeva che fuori dalla porta, suo figlio Mattihas aveva origliato tutto e, deciso a contrastare quest’opera malefica, mise in atto un piano. L’unico problema che giungeva ora era: non farsi scoprire da uno spietato assassino, pronto a tutto per l’immunità.

Bussò alla porta del suo amico Carlus Wandolski e gli chiese di partecipare alla sua missione, in fondo due era sempre meglio di uno. Lui accettò subito, non appena ebbe finito di formulare la domanda.
Ma lui non era l’unico che stava ascoltando cosa il Principe gli stava proponendo: sua sorella Karin sbucò fuori dalla porta  e pretese di partecipare alla spedizione. Nonostante tutti i no ormai si stava già preparando lo zaino con tutto l’occorrente. "Non cambierà mai, quella testolina testarda" disse ridendo, mostrando i suoi denti bianchi e curati.

La data per la partenza era prevista per il giorno seguente, dopo pranzo, non appena il Re avrebbe finito di immettere cibo a dismisura nel suo enorme stomaco. Non dovevano sbagliare.
   
 
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