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Autore: Grimilde Deveraux    20/04/2016    1 recensioni
Questo è un racconto a cui sono molto affezionata, non c'è un vero e proprio motivo per cui ho deciso di pubblicarlo, forse solo il fatto che adoro il protagonista e che in questo periodo mi sto concentrando molto su di lui e su altri racconti che lo riguardano...
"Non c’è niente di meglio, donne, alcol e soldi. Questa sì che è vita" e il suo migliore amico lo guardò facendogli l’occhiolino: "Devo ricordarti che quella che hai tra le braccia è mia sorella?" commentò Jason con un sibilo mentre l’altro baciava avidamente le labbra della sua ragazza
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tre giorni dopo Drew Morris trovò una sgradita sorpresa appoggiata alla sua scrivania che lo aspettava con le braccia incrociate sul petto e uno sguardo omicida nei begli occhi azzurri:<< Signor Anderson >> commentò cercando di fingersi fin troppo spavaldo:<< Drew Morris suppongo >> l’altro sorrise soddisfatto di chissà cosa:<< A cosa devo l’onore della sua visita? Ho già avuto il piacere di conoscere sua sorella e… >> Jason scattò in avanti arrivandogli a pochi millimetri dal viso:<< Lasci mia sorella fuori da questa storia >> Morris sorrise cattivo:<< E perché? Ha forse paura che scopra chi è lei in realtà? >> Jason lo guardò come se fosse pazzo, Morris poteva anche avere ragione sulla morte di Deus, ma non aveva prove per supportare la sua teoria e nessuno gli avrebbe creduto, mai.

<< Non c’è niente da scoprire, lei è solo uno sciacallo, ma finirà con un pugno di mosche >> << E se avessi le prove? Se potessi dimostrare quello che dico? >> Jason rise di gusto, ma chi voleva prendere in giro quello sbruffone?

<< Lei si sta dimenticando di una cosa molto importante Morris, io c’ero quel giorno. Io c’ero quando l’auto è andata a fuoco e posso descriverle per filo e per segno quello che è successo, non giochi una partita che ha già perso in partenza >> << Lei c’era è vero, allora mi dica una cosa: come ha fatto ad uscire incolume dall’incidente? Il suo amico è morto carbonizzato e lei ne è uscito senza nemmeno un graffio, come ha fatto? >> Jason lo fulminò con lo sguardo:<< Ho tentato di tirare fuori Amadeus da quell’auto, era privo di sensi e quando mi sono trascinato fuori per cercare aiuto una scintilla ha dato fuoco alla benzina bruciando l’auto, che cosa vuole sapere ancora? >> Drew strinse i pugni, stavolta il round se lo era aggiudicato Anderson, maledizione:<< Troverò il modo di incastrarla, è stato lei e lo dimostrerò >> << E perché l’avrei fatto? Amadeus Kyle era il mio migliore amico e il mio compagno di squadra, che cosa ci avrei mai guadagnato? >> poi considerando chiusa la conversazione e voltandogli le spalle si diresse di nuovo verso l’ascensore, aveva solo voglia di vedere Patricia in quel momento.

 

007 era sempre stato uno dei suoi personaggi preferiti, qualunque fosse stato l’interprete, ma in quel momento Trish non lo stava davvero guardando, la testa ancora persa dietro alla sconvolgente scoperta che aveva fatto solo quella mattina:<< Cosa c’è? Sei insolitamente pensierosa stasera… >> lei abbassò gli occhi sulla pizza che aveva davanti:<< Non c’è niente…sono solo un po’ stanca, oggi all’asilo c’è stata la recita e i bambini erano molto vivaci… >> lui sorrise sorseggiando un po’ della sua birra:<< Ti lamenti ma scommetto che ti sei divertita…tu adori i bambini >> ancora quell’allusione, ancora un’allusione ai bambini, dio doveva dirglielo! Doveva parlargli prima che fosse troppo tardi…era già qualche giorno che ad ogni minimo accenno alla parola bambino lei saltava come una molla, prima o poi Jason l’avrebbe capito.

<< Sono incinta >> buttò fuori prima che le mancasse il coraggio, Jason la guardò di nuovo cercando di cogliere un qualche accenno di sorriso o del fatto che stesse scherzando, non poteva accadere davvero.

<< Jason di’ qualcosa ti prego… >> la voce di Trish era tremolante e i suoi occhi erano sull’orlo delle lacrime:<< Sei sicura? >> lei si passò le mani sul viso e poi nei lunghi capelli scuri:<< Ho fatto quel maledetto test sette volte, sette! Sono sicura >> Jason era ancora in silenzio, dio non poteva essere vero!

Cioè era felicissimo che Trish fosse incinta, incinta di suo figlio per di più…dentro di lei stava crescendo una parte di loro, lui e lei fusi in un solo magnifico essere…non poteva desiderare niente di meglio, se solo…

Se solo lei avesse saputo la verità.

Non voleva condannarla ad una vita insieme a lui per via di un bambino quando Patricia non sapeva che cosa era realmente successo il giorno in cui suo fratello era morto; e se non l’avesse mai perdonato?

<< Jason… >> lui la guardò cercando di mascherare le sue emozioni, non doveva permettere che quello stupido sorriso gli comparisse sulle labbra, non con quello che stava per dire:<< Sarebbe comica come cosa se fosse vera sai…una sola scopata e sei incinta…penso tu abbia battuto ogni record…davvero >> gli occhi di Patricia gli dissero che il suo piano era andato a segno e in quel momento lei lo stava odiando:<< Ma che stai dicendo Jason…io non… >> << Tu cosa? Ci stavamo divertendo Trish, io non ho mai messo in conto un figlio o una famiglia, la mia vita mi va bene così com’è >> le lacrime le riempirono le iridi scure e le scivolarono sulle guance:<< Ma avevi detto che…tutto quello che mi hai detto, che ero speciale, che mi hai sempre desiderato fin da quando eravamo… >> lui chinò la testa per non essere costretto a mentirle guardandola negli occhi:<< Sei davvero così ingenua? Un uomo direbbe qualsiasi cosa per fare sesso, andiamo non dirmi che ci hai creduto?! >> lo schiaffo gli arrivò un po’ prima di quanto si aspettasse, ma non importava, sapeva che sarebbe successo e sapeva di non meritare altro, non gli era concesso essere felice e quello che aveva fatto una volta resosi conto della morte di Deus era uno dei motivi!

<< Sei un bastardo! Ti odio! Non voglio vederti mai più! Ti odio! >> lui rise appena acido:<< Sì vai…vai…trovati qualcuno che abbia voglia di farsi incastrare da te, io non sono il tipo >> poi alzandosi e dirigendosi in cucina aggiunse mettendo la bottiglia di birra vuota nel lavandino:<< Ah fammi un favore, non mi cercare più >>

Senza più rivolgergli la parola Patricia uscì di casa e, di nuovo solo, Jason guardò il vaso di cristallo con i fiori freschi che lei aveva portato solo quella mattina: gerbere, enormi gerbere gialle e rosse, dio più le guardava più si sentiva male…Trish era la sua vita, la sola donna che avesse mai amato in vita sua ed era stato costretto a dirle addio…

Guardando la foto di Amadeus appesa alla parte imprecò a denti stretti:<< Vuoi trascinarmi all’inferno con te? Maledetto bastardo! >>

Non era ancora in fondo al corridoio quando sentì il rumore di vetri che si infrangevano, che cosa stava facendo? Che cosa diavolo stava facendo Jason? Per un attimo Patricia si fermò e pensò di tornare indietro, nonostante quello che le aveva detto lui restava comunque l’uomo che amava, poi però il ricordo di quella conversazione tornò ad invaderla facendole scendere in fretta i gradini del palazzo.

   
 
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