Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Ely_BM    21/04/2016    1 recensioni
Matteo Lima, personal trainar ventiquattrenne.
Grace Angeli, studentessa diciassettenne sovrappeso, con autostima sotto ai piedi.
Lui l'aiuterà a perdere peso e a credere in se stessa.
Entrambi perderanno la testa l'uno per l'altra.. un amore proibito!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo5)GELOSIA.

...POV GRACE...

Sentendo la mia sveglia suonare, apro e chiudo gli occhi e la stacco.

Mi stiracchio sotto le coperte sbadigliando.

Mi alzo dal letto e inizio a prepararmi indossando un sotto di tuta nera con elastico alla caviglia e un maglioncino verde, con un paio di scarpe da ginnastica nere.

Corro in bagno a lavarmi la faccia e dopo aver finito, scendo al piano di sotto, uscendo di casa.

Sorrido nel vedere Matteo, sul marciapiede davanti casa mia, dandomi le spalle, fare stretching.

...POV MATTEO...

Sentendo suonare la mia sveglia, apro gli occhi staccandola, per poi correre in bagno a lavarmi la faccia.

Ritorno in camera mia per prepararmi e indosso un pantalone di tuta nera leggermente aderente con cavallo basso, un maglioncino grigio e un paio di scarpe da ginnastica bianche.

Sento squillare il mio cellulare, lo afferro e rispondo alla chiamata di mia madre.

"Pronto." -rispondo andando alla porta d'ingresso-

"Matteo ti sei impazzito." -dice quasi urlando mia madre e io aggrotto la fronte- "Come puoi dire a Rosa di non amarla più?" -mi chiede furiosa e io giro gli occhi, incamminandomi verso casa di Grace-

"Preferivi che ritornassimo insieme anche se io non la amo più?" -le chiedo freddo-

"Matteo che ti è successo?" -mi chiede triste mia madre-

"Mamma non mi è successo niente, ho solo smesso di amarla." -le rispondo-

"Rosa sta tanto male, dice che c'è un'altra." -mi racconta- "E' vero?" -mi chiede conferma-

"Beh c'è anche un'altra, ma non l'ho lasciata per questo, ma perchè non è più la stessa Rosa; è cambiata, è diventata troppo gelosa mamma, mi controlla ogni cosa e io ho smesso di provare amore nei suoi confronti." -le spiego-

"Posso sapere chi è?" -mi chiede mia madre-

"Non ha importanza, perchè tra me e questa ragazza non succederà nulla." -le rispondo-

"Bene, meglio così, allora vedi di recuperare il rapporto con Rosa." -mi dice lei e io sbuffo-

"Mamma non amo più Rosa." -le rispondo freddo-

"Eravate così bellini insieme, vi amavate tanto, volevate sposarvi te lo ricordi?" -mi dice e io sospiro-

"Si, si." -le rispondo girando gli occhi-

"Rosa non ti riconosce più, dice che hai perso la testa per una tua cliente della palestra, è vero?" -mi chiede-

"E' vero, ma ripeto, tra me e questa ragazza non ci sarà mai nulla." -le rispondo- "Adesso devo andare, ciao mamma." -senza aspettare una sua risposta o un saluto, attacco la chiamata, fermandomi davanti casa di Grace e nell'aspettarla inizio a fare stretching-

'Non la sopporto più Rosa.

Sempre da mia madre a piangere va.

Ma io non la amo più, non posso tornare con lei se non la amo e deve capirlo.

Il mio cuore adesso batte per un'altra ragazza, anche se questo amore è impossibile, è proibito.

So che mamma adora Rosa, ma deve capire anche lei che non torneremo più insieme.

Per me Rosa è il passato, non è più il mio presente e futuro, ma il passato.

Passato e nient'altro.'

"Giorno." -sentendola, mi giro di scatto verso Grace e sorrido come un coglione-

"Buongiorno." -la saluto e lei mi fa un piccolo sorriso- "Oggi non hai sonno?" -le chiedo sorridendo-

"No, perchè ieri sono andata a letto molto presto." -mi risponde sorridendo facendomi l'occhiolino e io ridacchio-

"Brava." -le sorrido- "Andiamo." -le dico e iniziamo a correre-

'Adesso il mio cuore batte solo per lei.

Per questa ragazza stupenda, bellissima, dolce, tenera e che mi fa impazzire.'

...POV GRACE...

'Sono un po imbarazzata per quello che è successo ieri nella sala da ballo.

Insomma eravamo un po troppo intimi.

Lui è il mio personal trainer e io sono una sua cliente.

Io sono innamorata di lui e lui non mi vedrà mai.'

Dopo aver corso per tutto il parco e tornati, sempre di corsa, a casa mia, ci fermiamo davanti appunto casa mia.

"Sei stata bravissima Grace, hai corso più degli altri giorni, give me five." -mi dice sorridendo Matteo e io ridacchiando gli do il cinque- "Ottimo lavoro." -afferma e io sorrido- "Ci vediamo alle tre." -annuisco- "Ciao." -mi saluta sorridendo riprendendo a correre-

"Ciao." -lo saluto guardandolo-

Sorridendo entro in casa e corro al piano di sopra.

Entro in bagno chiudendomi dentro e mi faccio una doccia.

'Ormai ci sono abituata nel correre ed è diventato molto più semplice e meno faticoso.'

Esco dal bagno con il mio accappatoio addosso e mi chiudo in camera mia, preparandomi per andare a scuola.

 Look Grace

Afferrando il mio zaino e scendo al piano di sotto ed entro in cucina.

"Giorno." -saluto i miei avvicinandomi al bancone per prepararmi la colazione-

"Giorno." -mi saluta solo mio padre, evidentemente mia madre non ha ancora digerito il mio vaffanculo-

Sorrido soddisfatta, mettendomi seduta a tavola per fare colazione.

'Per una volta sono riuscita a farla tacere.

Alleluja!

Un hip hip urrà per me!'

Dopo aver finito la mia colazione, mi alzo da tavola afferrando il mio zaino e salutando i miei, esco di casa incamminandomi verso il liceo.

Dopo un breve tragitto arrivo e raggiungo i miei migliori amici.

"Giorno." -saluto allegra i miei migliori amici-

"Giorno." -mi saluto loro sorridendo-

"Come sei allegra stamani." -afferma Annika sorridendo accarezzandomi i capelli-

"Come mai?" -mi chiede curioso Guido sorridendo-

"Ieri ho mandato a fanculo mia madre e stamattina mi ha ignorata." -racconto sorridendo e soddisfatta-

"Sono fiero di te." -afferma Guido facendomi l'occhiolino e io ridacchio-

"Con il tuo personal trainer figone? Come va?" -mi chiede Annika e Guido sospira girando gli occhi-

"Primo punto non è mio." -preciso-

"Ma lo sarà molto presto." -dice Annika facendomi l'occhiolino sorridendo-

"Ma che dici?!" -quasi urlo ridendo-

"Dico la verità." -afferma seria ma divertita Annika-

"Va beh, lasciamo stare.. secondo punto va molto bene, ormai ce l'ho nel sangue la palestra." -dico ridendo- "Non sapete cosa è successo ieri." -dico seria e imbarazzata-

"Cosacosacosacosa." -dice velocemente Annika curiosissima e io rido-

"Respira." -dice ridendo Guido-

"Shh." -afferma Annika al suo ragazzo fulminandolo, per poi guardare me sorridendo- "Racconta." -mi dice e io sorrido-

"Ieri non abbiamo fatto palestra" -dico-

"E che avete fatto?" -mi chiede Guido sorridendo malizioso non facendomi finire di parlare-

"Nulla di tutto quello che stai pensando tu." -gli dico ridendo e lui alza le spalle come per dire 'peccato'- "Mi ha fatta ballare, facendomi guardare allo specchio per farmi capire che sono bella." -racconto e Annika sorride-

"Questo ragazzo mi fa impazzire." -afferma la mia migliore amica sognando ad occhi aperti-

"Ehi, io sono qui." -dice Guido guardandola male-

"Shh." -afferma Annika a Guido, che sospira alzando le mani al cielo, mentre Annika sorridendo mi guarda-"Continua." -mi dice lei-

"Poi l'ho invitato a ballare con me.. all'inizio ballavano normalmente e ridevamo, poi abbiamo ballato" -mi fermo imbarazzata-

"Come? Non fermarti sul più bello." -mi ammonisce Annika-

"Un po troppo vicini." -dico imbarazzata-

"Quanto vicini?" -mi chiede Guido malizioso-

"Ci strusciavamo." -sussurro imbarazzata e Annika spalanca la bocca-

"Oh ohh." -afferma Guido sorridendo mettendo davanti la bocca la sua mano chiusa a pugno-

"L'ho pure eccitato." -sussurro sentendomi arrossire e Annika spalanca ancora di più la bocca-

"Eh brava la mia ciccina." -dice Guido ridendo dandomi un pizzicotto sulla guancia-

"Te l'ho detto che sarà il TUO personal trainer." -mi dice convinta Annika-

"Che vergogna, non mi sono mai comportata in questo modo e solo che con lui.. non so.. non mi imbarazzo, mi sento libera di fare ciò che voglio, perchè so che lui non mi giudicherebbe mai, non mi farebbe mai sentire fuori posto, grassa, orribile.. con lui mi sento bella." -racconto sorridendo-

"Tu SEI bella ciccina." -mi dice Guido sorridendo e io faccio un piccolo sorriso-

"Beh comunque sono felice, perchè grazie a Matteo stai iniziando ad avere più autostima e ti stai vedendo bella, come ti ho sempre detto che sei.. bellissima." -dice sorridendo Annika per poi abbracciarmi- "Questo Matteo ti sta solo facendo bene." -dice baciandomi sulla guancia e io sorrido-

'E' vero.

Matteo mi sta facendo solo bene.

Non mi sta solo aiutando a perdere peso, ma anche a credere in me stessa e a fregarmene degli altri.

Mi sta facendo vedere bella, come non mi sono mai vista.

L'autostima c'è l'avevo sotto i piedi, ora sto iniziando ad apprezzare me stessa.

E tutto questo, grazie a Matteo.'

...POV MATTEO...

Dopo essere tornato a casa, fatto una doccia veloce, sono salito in macchina dirigendomi verso la palestra.

Arrivato in palestra entro e Alvaro mi raggiunge velocemente.

"Ciao Alvaro." -lo saluto sorridendo-

"Ciao, come va?" -mi chiede lui riferendosi a Grace- "Ti ha eccitato ancora?" -mi chiede ridendo-

"Coglione." -affermo sorridendo colpendolo con un pugno- "Comunque tutto bene, ho deciso di continuare ad aiutarla, ma le starò in una sicura distanza, per evitare di fare una cazzata." -gli spiego e lui annuisce-

"Fai bene." -mi dice stringendomi la spalla- "Abbiamo un problema." -sbuffo-

"Che succede?" -gli chiedo-

"Hai presente le panche per addominali che avevo ordinato?" -mi chiede e io annuisco- "L'ordine l'hanno sbagliato, hanno portato tutt'altra cosa." -mi dice e io sbuffo-

"Quindi? Adesso quando arrivano?" -gli chiedo-

"Tra circa una settimana." -mi risponde-

"Cazzo è da un mese che aspetto quelle dannate panche, adesso mi sentono questi coglioni." -dico furioso andando verso il mio ufficio-

...POV GRACE...

Mi sto incamminando a passo svelto verso la palestra, che sono le tre del pomeriggio.

Entro e sorrido nel vedere Matteo parlare con un ragazzo, aiutandolo con un attrezzo.

Mi avvicino con il sorriso.

"Ciao." -lo saluto e lui si gira verso di me-

"Ehi, sei arrivata." -dice sorridendo Matteo- "Se hai bisogno, chiedi ad Alvaro." -dice al ragazzo che annuisce-"Andiamo." -mi dice sorridendo-

"Che facciamo oggi?" -gli chiedo con il sorriso-

"Oggi facciamo palestra." -mi dice e io annuisco- "Iniziamo con una corsa di 15 minuti sul tapirulan." -annuisco e salgo su di esso, mentre lui mi imposta la velocità e io inizio a correre- "Quando finisci chiamami." -mi sorride-

"Non mi fai compagnia." -gli chiedo correndo-

"Ho un'altra ragazza d'aiutare." -mi risponde e io annuisco guardandolo mentre si avvicina a quella ragazza-

"In cosa la deve aiutare se è uno stecchino." -affermo infastidita, mentre l'aiuta a fare pesi e per i miei gusti sono troppo vicini e Matteo la tocca un po troppo-

'Uhm che nervi.

C'è bisogno che le tocchi il braccio, la schiena, la mano?

Uffa.

Perchè deve aiutare quella?

Non può stare qui con me?

Ho io più bisogno che lei.

Non è complicato tirare su un peso.

E che diamine.'

Dopo 15 minuti, scendo dal tapirulan e mi avvicino a loro.

"Matteo." -lo chiamo fredda e infastidita e lui mi guarda-

"Hai finito?" -mi chiede e io annuisco guardando male la ragazza- "Ok, arrivo subito." -dice alla ragazza che annuisce con un sorriso- "Adesso fai tre serie da 20 saltelli con la corda." -mi dice afferrando e passandomi la corda che afferro di malo modo e lui aggrotta la fronte guardandomi confuso- "Qualche problema?" -mi chiede-

"No." -rispondo acida, allontanandomi-

Mi giro verso di lui e lo vedo aiutare quella lì a fare gli addominali, mentre io inizio a saltare questa maledetta corda.

'Perchè non sta con me?

Deve aiutare me, non lei.

Poi che avrà da ridere quella gallina?!

Quando tira su il busto si avvicina troppo al suo viso e non mi piace.

Per non parlare di lui che sorride come un coglione.'

"Matteo." -quasi urlo chiamandolo e lui guardandomi si alza in piedi e si avvicina-

"Hai fatto tutte e tre le serie?" -mi chiede lui-

"Se fossi stato qui con me lo sapresti." -rispondo acida incrociando le braccia al petto e lui aggrotta la fronte-

"Parecchio acida oggi." -dice serio- "Ciclo?" -mi chiede ridacchiando e io lo fulmino-

"Non fai ridere Matteo." -gli dico sempre più acida-

"Va bene." -afferma sorridendo- "Fai tre serie da 30 addominali." -mi dice indietreggiando-

"Non mi aiuti?" -gli chiedo guardandolo-

"Devo aiutare un'altra Grace, dai falli da sola, non è complicato." -mi dice andando verso quella gallina-

"Certo, per quella è complicato invece." -sussurro infastidita, sdraiandomi su un materassino e inizio a fare gli addominali guardandoli-

'Non sono mai stata così gelosa in tutta la mia vita.

Non capisco perchè non mi aiuti.

Sembra che non voglia stare con me, lo sento distante oggi e non so che cosa stia succedendo.'

Sbuffo guardando quella gallina in piedi e Matteo dietro di lei che l'aiuta a stare dritta, mentre le tocca la schiena e la pancia per raddrizzarle la schiena.

"Ti aiuto?" -mi chiede Alvaro sorridendo e io annuisco- "Ok." -afferma mettendosi in ginocchio davanti a me, per tenermi i piedi- "Vai, inizia pure." -con un piccolo sorriso, inizio a fare di nuovo gli addominali e quando arrivo vicinissima al viso di Alvaro, non provo nulla, nessun battito accelerato come mi è successo con Matteo- "Brava." -mi dice sorridendo e io faccio un piccolo sorriso continuando gli addominali-

...POV MATTEO...

'Devo evitare di stare troppo a contatto con Grace, per questo motivo aiuto questa ragazza.

Non capisco cosa le prenda.

Gelosia?

Credo proprio di sì.

E' gelosa di questa ragazza e la cosa mi fa piacere, mi fa sorridere.

Mi dispiace non stare con lei, aiutarla, ma devo evitare un qualunque contatto con lei, per evitare di fare qualche cazzata.'

La guardo e serro la mascella, nel vederla fare gli addominali con Alvaro, mentre si sorridono e i visi si avvicinano un po troppo.

Con le mani chiuse a pugno, mi avvicino a loro come una furia.

"Che stai facendo?" -chiedo duro ad Alvaro che mi guarda-

"La sto aiutando." -risponde lui ovvio, ritornando a guardare Grace- "Altri 10 e abbiamo finito l'ultima serie." -le dice sorridendo, mentre io li guardo con mascella serrata-

"Ok." -sussurra Grace con il sorriso-

"Ottimo lavoro." -afferma Alvaro dando il cinque a Grace che sorride, mentre io li osservo- "Adesso"

"Adesso un cazzo." -dico duro alzando con la forza dal braccio il mio migliore amico e lui mi guarda con un sorrisino-

"Geloso?" -mi chiede in un sussurro il mio migliore amico-

"Da impazzire." -sussurro e lui ridacchia andandosene-

"Perchè gli hai parlato in quel modo?" -mi chiede Grace e io abbasso lo sguardo e ci guardiamo negli occhi-

"Alzati." -le dico avvicinandomi ad una parete e lei alzandosi mi segue- "Appoggia entrambi i palmi sul muro." -le dico e lei si avvicina al muro e fa ciò che le ho detto- "Vieni indietro con le gambe." -le dico guardandola e fa ciò che le ho detto- "Non tenere le gambe divaricate, avvicinale." -dico guardandola e lei fa ciò che le ho detto-"Adesso fai due serie da 20 piegamenti." -le dico e lei mi guarda-

"Ok." -afferma per poi iniziare a fare i piegamenti-

'Cazzo adesso ci mancava solo la gelosia.

Non mi è piaciuto vederla vicina, così vicina ad Alvaro.

Cazzo volevo spaccare la faccia al mio migliore amico.'

"Brava." -le dico sorridendo- "Per oggi abbiamo finito, ci vediamo domani mattina alle sei." -annuisce-

"A domani." -mi saluta lei con un piccolo sorriso e va via-

Mi avvicino ad Alvaro e lo giro dalla spalla, costringendolo a guardarmi.

"Non stare mai più così vicino alla mia Grace." -dico a denti stretti e lui ride-

"Tua? Alla tua Grace?" -mi chiede ridendo il mio migliore amico-

"Alvaro." -lo fulmino-

"Tranquillo, è tutta tua la "tua" Grace." -dice facendo le virgolette-

Dopo averlo fulminato per un'altro istante, mi dirigo nel mio ufficio.

...POV GRACE...

'Ha provato gelosia.

Vedendomi con Alvaro si è ingelosito.

Ma perchè?

Possibile che gli piaccio?

No Grace, non ti illudere.'

Dopo essermi fatta una doccia e vestita, scendo al piano di sotto per poter bere, che sono le 7 di sera.

Entro in cucina e ci trovo i miei genitori.

"Stasera andremo ad un galà." -mi dice mia madre guardandomi e io sorrido-

"Che bello." -affermo sorridendo battendo le mani-

"Solo io e tuo padre." -specifica mia madre e a me mi si spegne il sorriso-

"Voglio venire anche io; mesi fa ho comprato un vestitino molto grazioso e mi piacerebbe indossarlo." -dico con un piccolo sorriso-

"E farci vergognare? No, mi spiace." -dice mamma scuotendo la testa-

"Ti prego." -la supplico-

"Grace no, sicuramente quel vestito ti starà malissimo e ci farai fare solo brutta figura." -mi dice seria mia madre-

"Ok." -sussurro sentendo arrivare le lacrime-

Indietreggio ed esco dalla cucina, per poi uscire di casa.

Piangendo mi incammino verso il parco.

'Perchè?

Perchè mi deve dire sempre cose orribili?

Perchè mi deve fare sentire sempre in difetto? Orribile?

Sono così stanca di mia madre.

Mi ferisce soltanto, mi fa solo male e sono così stanca di tutto questo.

Stanca.'

Arrivata al parco continuando a piangere come una fontana, mi avvicino ad un ponte.

Mi avvicino alla ringhiera del ponte fatto di muro e guardo di sotto.

Con il cuore a mille, mi guardo intorno e non vedendo nessuno salgo sul muretto.

'Sono così stanca di tutto.

Del mio corpo, di mia madre, di Giulio, di tutto.

Sono stanca.'

...POV MATTEO...

'Ho deciso di farmi un giro per il parco per schiarirmi le idee.

Io devo allontanarmi da Grace, lei è minorenne e rischio di brutto.

Però mi piace così tanto.

Mi piace passare del tempo insieme e mi piace lei.

Cazzarola mi fa impazzire.

Non posso crederci che mi sia innamorato di quella adorabile ragazzina.

Ma è un amore proibito, lei è minorenne.

Rischio la galera e sinceramente non ci tengo a finire dentro.'

Vicino al ponte, noto una ragazza, molto somigliante a Grace, sul muretto del ponte, mentre guarda giù.

'Oddio ma questa si vuole buttare.'

Mi avvicino svelto e ogni passo che faccio verso quella ragazza, mi accorgo sempre di più che sia Grace.

"Grace." -sussurro e lei sentendomi si gira di scatto e noto che piange- "Che fai?" -le chiedo avvicinandomi lentamente a lei-

"Sono stanca di tutto." -dice tra le lacrime guardando di sotto-

"Grace." -la chiamo avvicinandomi sempre di più-

"Vattene." -sussurra lei tra le lacrime-

"No che non me ne vado." -dico salendo sul muretto e lei mi guarda-

"Che fai?" -mi chiede confusa-

"Se ti butti di sotto sarò costretto a farlo anche io per salvarti." -le rispondo-

"Non scherzare." -dice piangendo guardandomi negli occhi-

"Non sto scherzando." -dico guardandola negli occhi- "Dammi la mano e scendiamo insieme da qui." -dico porgendole la mano e lei la fissa- "Dammi la mano Grace." -le sussurro e lei avvicina la sua mano tremante alla mia e io gliela stringo sorridendo- "Vieni, fai attenzione nel girarti." -dico scendendo dal muretto, continuando a tenerle la mano e l'aiuto a scendere-

Appena è con i piedi a terra, mi avvicino a lei velocemente e la stringo a me, tenendole la testa premuta sul mio petto, mentre lei scoppia a piangere stringendomi.

"Che ti è saltato in mente? Eh? Sei pazza?" -dico prendendole il viso tra le mani guardandoci negli occhi, mentre continua a piangere- "Grace." -sussurro stringendola a me e lei tra le lacrime mi stringe- "Che ti è saltato in mente? Me lo spieghi?" -le chiedo guardandola negli occhi-

"Sono stanca, sono davvero stanca." -mi risponde tra le lacrime-

"Che ti è successo?" -le chiedo accarezzandole il viso-

"E' per mia madre." -dice tra le lacrime-

"Tua madre? Avete litigato?" -le chiedo strascinandomela in una panchina e ci mettiamo seduti-

"Magari avessimo litigato." -dice facendo un sorriso triste- "Mia madre si vergogna di me, è per il mio peso." -mi spiega- "E' sempre stato così, fin da bambina sono sempre stata cicciottella e i miei si sono sempre vergognati." -mi racconta con occhi lucidi- "Siamo una famiglia benestante e l'aspetto fisico è molto importante." -dice guardandomi negli occhi- "Tutti i loro amici hanno delle figlie bellissime, magre, perfette.. loro invece hanno una figlia orribile, grassa e imperfetta." -dice mentre le scivola una lacrima- "Stasera devono andare ad un galà e non mi vogliono portare con loro perchè gli farò fare brutta figura." -mi spiega mentre le scivola un'altra lacrima- "Pensa che una volta mi hanno portato con loro in uno di questi galà e hai loro amici mi hanno presentato come loro nipote, capisci? Non come loro figlia, ma come nipote." -dice scoppiando a piangere coprendosi il viso tra le mani e io l'abbraccio stringendola forte a me, mentre piange sulla mia spalla-

"Sei bellissima Grace." -le sussurro accarezzandole la schiena-

"Lo dici solo per consolarmi." -dice tra le lacrime-

"No." -dico allontanandomi da lei e ci guardiamo negli occhi- "Lo dico solo perchè lo penso." -dico asciugandole le lacrime con delle carezze- "Per me sei bellissima Grace.. per me sei perfetta." -le sussurro continuando ad accarezzarle il viso e lei fa un piccolo sorriso-

Abbasso lo sguardo sulle sue labbra e gliele sfioro con il pollice, guardandola di nuovo negli occhi, mentre lei alterna lo sguardo tra le mie labbra e i miei occhi.

Mi inizia a battere forte il cuore,  vedendola avvicinarsi al mio viso e io accarezzandole il viso mi avvicino a lei, guardandoci dritto negli occhi.

'No, che cazzo sto facendo?

Non posso baciarla.'

Abbasso lo sguardo e lei si ferma nell'avvicinarsi guardandomi, mentre mi guardo le mani.

Alzo lo sguardo sul suo e ci guardiamo.

"Ti accompagno a casa." -le dico sorridendo e lei annuisce-

"Ok." -sussurra alzandosi iniziando a camminare e io sospirando, mi alzo e le vado dietro-

'Avrei tanto voluto baciarla.

Ma non posso.

Non possiamo.'

...POV GRACE...

'Mi ha salvato la vita.

Stavo facendo una grandissima cazzata e lui mi ha salvata.

Non so perchè, ma quando lo guardo negli occhi e mi dice che sono bellissima io ci credo.

Gli credo.

Ci stavamo per baciare.

Stava accadendo, ma lui si è fermato.

Lui non ha voluto baciarmi, beh è normale..

Non gli piaccio.

Mi trova bella, ma non gli piaccio come mi piacerebbe piacergli.'

Ci guardiamo negli occhi fermi davanti casa mia.

"Vuoi entrare? I miei non ci sono e non voglio stare da sola." -gli dico-

"Ehm, non posso.. devo fare una cosa, un'altra volta magari." -mi risponde lui e io annuisco abbassando lo sguardo- "Grace." -mi chiama e io lo guardo- "Promettimi che non farai nessuna cazzata." -mi chiede accarezzandomi il viso e io annuisco con un piccolo sorriso-

"Te lo prometto." -gli dico e lui sorride abbracciandomi e io ricambio-

"Tieni sempre a mente le mie parole." -mi dice allontanandosi da me e ci guardiamo- "Tu sei bellissima e sei perfetta così come sei Grace, non pensare ai tuoi genitori e a come ti fanno sentire, pensa a me e a come ti faccio sentire io, perchè credimi, i tuoi genitori non capiscono un cazzo di bellezza." -mi dice sorridendo e io sorridendo lo abbraccio e lui mi stringe-

"Grazie." -sussurro e lui mi stringe-

"Adesso vado." -dice allontanandosi- "Se ti viene qualche dubbio, chiamami e io ti ripeterò una marea di volte quanto sei bella." -mi dice sorridendo facendomi l'occhiolino e io ridacchio-

"Ok." -affermo e lui mi sorride e accarezzandomi il viso, va via-

'Madonna ma quanto è dolce questo ragazzo?

Mi sono innamorata di un meraviglioso ragazzo.'

...POV MATTEO...

'Avrei tanto voluto baciarla, ma per fortuna non l'ho fatto.

Cazzo sono nella merda.'

Busso ripetutamente alla porta d'ingresso del mio migliore amico.

"Ma che cazzo, arrivo." -lo sento urlare-"Chi è che ro" -non finisce di parlare che io entro come una furia in casa sua- "Prego, accomodati pure." -dice guardandomi-

"La stavo baciando." -dico buttandomi sul suo divano- "La stavo baciando Alvaro." -quasi urlo guardandolo e lui sospirando si siede sulla poltrona- "Dio ho perso completamente la testa per lei." -dico sospirando mettendomi davanti il viso entrambe le mani-

"Sei nella merda." -mi dice serio il mio migliore amico-

"Lo so cazzo, lo so." -urlo guardandolo-"Che faccio?" -gli chiedo nel panico-

"Devi allontanarla da te e tu devi allontanarti da lei Matteo." -mi dice-

"Come? Come?" -gli chiedo-

"Puoi iniziare ad essere freddo nei suoi confronti e distaccato." -mi dice e io annuisco-

"Freddo e distaccato." -sussurro continuando ad annuire- "Funzionerà?" -gli chiedo continuando ad annuire-

"Ti è venuto un tic?" -mi chiede ridendo e io sbuffando smetto di annuire-"Credo di sì amico." -mi risponde sorridendo-

"Me ne vado a casa." -dico alzandomi-"Ci vediamo domani." -lo saluto andando alla porta-

"Ciao." -mi saluta lui-

Esco di casa e mi incammino verso casa mia.

'Freddo e distaccato.

Dobbiamo allontanarci.

Non si può.

Tra noi due non si può, è proibito e pericoloso.'

Arrivato a casa, mi spoglio dai miei vestiti e mi butto sul mio letto, mettendomi sotto le coperte.

'Freddo e distaccato.'

...POV GRACE...

Con addosso il mio pigiamone mi metto sotto le coperte e sorrido nel pensare alle parole di Matteo.

'Per me sei bellissima Grace.. per me sei perfetta.

E io ti credo Matteo.

Ti credo.'

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Ely_BM