Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: liserc    06/04/2009    0 recensioni
Avevo le labbra rose, ma quel rosso l’odiavo.
Avevo cercato di estirparlo dal volto ed era sceso a bagnarmi il collo. Avevo urlato e m’era scivolato in gola.
Genere: Triste, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Inventai me stessa per paura di restar sola.
Un giorno, quando il sole era alto nel cielo e luce non ce n’era, nacqui.
Col passare del tempo crescevo, piena di forze eppure sempre malata.
Avevo tutto; tutto, tranne un cuore. Quello non avrei potuto averlo mai, perché mi era stato strappato dal petto, spezzato e distrutto dal tempo e dall’amore.
Ora a stento ricordavo cosa fosse un sentimento.
Vivevo nascosta e sola, tenendomi compagnia da me. Mi parlavo e consolavo le mie lacrime; ero piuttosto brava.
Mi nascondevo dalla gente, per non spaventarli con i miei occhi spenti e il petto vuoto.
Avevo la fobia della vita ma non conoscevo la morte, così mi rassegnai a vivere, sola e nascosta, e senza cuore e senza anima.
Avevo gli occhi belli e blu, specchi d’acqua da cui mi dissetavo, ma vuoti e piatti quanto l’acqua non sarebbe mai stata.
Avevo le labbra rosse, ma quel rosso l’odiavo.
Avevo cercato di estirparlo dal volto ed era sceso a bagnarmi il collo. Avevo urlato e m’era scivolato in gola.
Avevo i capelli biondi, lunghi e belli.
Ricordo che un giorno, in un attimo di follia, li tagliai. Forse fu il giorno in cui il senno mi disse addio.
Ora non son ricresciuti ancora: scendono in ciocche scomposte e non mi piaccio più, più, più.
Un giorno ho visto il mondo perire, e ho scoperto la morte.
Ho deciso di morire nei miei occhi, e così ho fatto. Un giorno li ho aperti e mi sono lanciata in quel blu.
Ricordo che quel giorno acconciai al meglio i capelli e rassettai il vestito.
E nell’ultimo canto dell’opera, ero morta.



Ecco cosa ispira un compito d’inglese, uno stato di semi-malattia, e l’angoscia per una giornata troppo pesante.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: liserc