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Autore: Roby_chan_    21/04/2016    0 recensioni
Ohayo Minna!
Questa è una raccolta in cui voi mi fornirete il prompt e io provvederò a scrivere una piccola fic. Quelle che scriverò però saranno tutte Gruvie e ogni storia sarà a sé. Non seguirò un filo logico, quindi potrete sbizzarrirvi. Spero di non deludere le vostre aspettative. Buona lettura ^.^
Ps: raccolta di flashfic e one-shot
P.p.s. niente raiting rosso
Adesso in attesa di nuovi e bizzarri prompt u.u
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Prompts: Ebbrezza/grigio (Non ho saputo resistere all'idea di unire i due prompts)
Suggeriti da: NaruSaku123 / _Eris_
Genere: romantico, sentimentale
Raiting: verde
Ambientazione: indeterminata
Avvertimenti: nessuno
 
-Ehy, Gray, che ne dici di una sfida?- una voce già impastata dall'alcool fece voltare il mago del ghiaccio. Era ormai tardi quella sera, e il moro si stava giusto alzando annoiato per tornare a casa, ma la proposta di Cana non gli sembrò tanto male.
-accetto- disse infatti senza indugi. Non avrebbe mai rifiutato una sfida e poi, considerando che Cana era già bella sbronza, voleva dire che aveva più possibilità di vittoria.
-Mi sa che qui finisce male...- fu il commento di Lisanna, seduta lì vicino e al fianco di Juvia, che invece le lanciò un'occhiata confusa. D'altro canto Mira sembrava più radiosa che mai a quella proposta.
....
Una mezz'oretta dopo...
-ahahah hic!- una risata sguaiata risuonò nella grande sala, ormai quasi vuota. -ho vinto io! Hic!- gioì Cana, mentre un Gray stravolto se ne stava con la testa appoggiata al lungo bancone in legno con una mano sullo stomaco nudo.
-bene, allora decretiamo la 98isma vittoria di Cana contro Gray!- esultò l'albina.
-e...d-da quando porti il conto?- biascicò il mago del ghiaccio, immobile nella stessa posizione di prima. La bella diavolessa gli rivolse uno dei suoi splendidi sorrisi -si sta facendo davvero tardi, non trovate? -aggiunse poi, ignorandolo.
-Juvia, vieni un attimo qui- chiamò subito dopo la maga, mentre i pochi rimasti in gilda iniziavano ad andarsene. La turchina, d'altro canto, si avvicinò alla ragazza, evidentemente preoccupata per il moro.
-penso che Gray abbia bisogno di una mano per tornare a casa- le disse candidamente, mentre l'altra si illuminava a quel pensiero. Riportare a casa Gray-sama... la casa di Gray-sama... lei e Gray-sama da soli... In men che non si dica, dalla sua testa stava già uscendo del fumo.
Il mago del ghiaccio, d'altronde, voleva replicare, ma non aveva nemmeno più la forza di tornare a casa, figuriamoci di parlare. E poi, diciamocelo, non stava capendo più niente con tutto quell'alcool nel sangue. Avvertiva solo un forte senso di stanchezza e giramenti di testa.
Dopo che la maga si fu ripresa, si avvicinò al moro con un'espressione seria in volto, come se chissà quale missione dovesse portare a termine, e gli passò un braccio attorno alla vita, mentre quello del moro finiva sulla sua spalla. I due uscirono dalla gilda barcollando. Il mago in quelle condizioni di certo non aiutava molto Juvia, ma lei ce l'avrebbe fatta. Avrebbe di sicuro riportato a casa il suo amato!
E mentre i due si allontanavano nel buio della notte, in gilda una certa albina e una cartomante si scambiavano sorrisi complici, contente che il loro piano avesse funzionato.
 
-Juviaaaa... lasciamiii staaare. Posso farceela beniiiissimo da solo- biascicava Gray da più di un minuto, cercando di separarsi dalla turchina, ma invano.
-Juvia non può fare quello che dice Gray-sama - contestò decisa la maga, facendogli alzare leggermente il capo, stupito.
-Gray-sama è completamente ubriaco e non riesce a reggersi in piedi- spiegò convinta.
-quuuesto non è veeero- replicò l'altro, cercando di scostarsi dalla turchina per farle vedere di aver ragione, ma in men che non si dica per poco non si ritrovò per terra, se non fosse stato per l'intervento tempestivo dalla ragazza.
-Juvia accompagnerà Gray-sama a casa. È questa la missione di Juvia- pronunciò ancora la maga dell'acqua, determinata a portare a termine il proprio compito, e Gray non osò contestare la sua decisione.
 
Passò ancora qualche minuto, durante i quali nessuno parlò più. Solo quella leggera brezza di fine agosto li accompagnava.
-Grigio- sussurrò improvvisamente il moro, continuando ad osservare la strada con gli occhi appannati dall'alcool.
-Cosa? - chiese a sua volta la ragazza, rivolgendogli un'occhiata perplessa. Cosa voleva dire il suo amato Gray-sama con quella semplice parola?
-sapevi che il mio nome significa grigio?- chiese il mago, alzando lo sguardo per fissarla con gli occhi semi-aperti e le guance lievemente imporporate dalla sbronza.
-certo, Gray-sama- affermò allora orgogliosa la turchina. Juvia conosceva benissimo Gray-sama e non c'era particolare di lui che non sapesse.
-il grigio non è un colore adatto a te- pronunciò poi il moro, fissandola ancora più serio di prima. I suoi occhi blu scrutarono quelli acquamarina di lei, come se cercasse di stare a galla in quel mare, ma anche con la stessa intensità di chi è certo di non poter mai affogare.
-cosa?- sussurrò appena la ragazza, perdendosi anche lei in quella strana intensità che aveva colto negli occhi di lui. Poche erano le volte in cui aveva assunto quell'espressione.
-non è adatto a te- ripetè convinto il moro. I due si erano ormai fermati e il ragazzo si era riuscito parzialmente a raddrizzare, diventando della stessa altezza della maga, che invece era rimasta immobile, persa nei suoi pensieri. Cosa voleva dire Gray-sama con quell'affermazione? No, non poteva essere... Eppure non c'erano altre spiegazioni... Gray-sama stava cercando di dirle che forse lui non era adatto a lei? Forse pensava che Juvia non era alla sua altezza? No, questo non era da lui. Forse pensava invece di non essere lui all'altezza di Juvia? O forse era per il suo passato? Ma questo voleva allora anche dire che Gray-sama aveva seriamente pensato ai suoi sentimenti per lei? Juvia in quel momento non sapeva se essere felice o triste. Era confusa. Tanto confusa. Conosceva benissimo Gray-sama, eppure proprio per questo, probabilmente c'erano aspetti di lui che ancora doveva scoprire.
-Juvia pensa che sia un bellissimo colore- pronunciò alla fine, dopo aver abbassato inconsapevolmente lo sguardo. -È il colore di Gray-sama!- continuò poi, alzando gli occhi e sorridendo semplicemente. Come se fosse la cosa più ovvia del mondo, eppure così ovvia da non poter essere vista. E il mago al suo fianco non potè che restarne stupito. Chi avrebbe mai detto che Juvia avrebbe dato una risposta tanto semplice, quanto disarmante? Eppure doveva aspettarselo, eppure doveva saperlo. Forse era l'alcool, o forse era lui a non averci mai pensato. Insomma, lui era grigio. Il grigio spento, che porta tristezza e malinconia. Il grigio delle giornate di pioggia, proprio come quelle che avevano accompagnato Juvia per tanto tempo, eppure, a quelle parole, il grigio non gli sembrava poi così brutto. E questo perché era Juvia a rendere meravigliosa anche la più piccola cosa. E così come Juvia era riuscita a sconfiggere il grigio di quelle giornate di pioggia, forse era proprio lei l'unica in grado di cambiare quel grigio che era sempre stato lui.
Il mago si portò una mano alla testa. Quegli assurdi pensieri erano sicuramente causati dall'alcool. Sicuramente.
-Gray-sama, un altro sforzo, siamo quasi arrivati- lo incoraggiò improvvisamente la ragazza, facendogli notare di essere quasi arrivati alla sua abitazione.
Il mago annuì appena, lasciandosi guidare dalla ragazza. Ormai la stanchezza stava prendendo il sopravvento. Ancora pochi metri... le chiavi... la serratura... il letto... la porta che si chiude... un "Buonanotte Gray-sama " appena sussurrato e poi il nulla... Le braccia di Morfeo lo accolsero fino al giorno successivo.
 
-allora, tutto bene ieri sera?- indagò subito l'albina, notando l'arrivo di Gray in gilda. Juvia era già arrivata da un paio di minuti e si era accomodata al bancone come al solito.
-nulla di particolare- rispose semplicemente l'altra, assumendo un'espressione innamorata non appena il moro si sedette a due sgabelli di distanza.
-il solito?- l'albina si rivolse al mago del ghiaccio, prima di riprendere il discorso con Juvia, ottenendo subito da lui un cenno affermativo.
Dopo aver servito in un attimo la bibita ghiacciata al moro, tornò con la sua attenzione sulla turchina, ancora con lo sguardo sognante ad osservare il petto nudo di Gray, che sì, si era già spogliato.
-avete parlato di qualcosa?- chiese nuovamente l'albina, per nulla scoraggiata. Sarebbe riuscita a tutti i costi a sapere ogni minimo dettaglio della sera prima.
-nulla di particolare - rispose ancora una volta la turchina. Mira doveva restare calma. Juvia era una sua amica, non poteva di certo torturarla o altro per farle confessare qualcosa. E poi, visto il carattere della maga dell'acqua, se fosse successo qualcosa, già ne avrebbe parlato, o sarebbe iniziata ad arrossire all'inverosimile.
-ah, adesso che ci pensa però, Juvia ha parlato di una cosa con Gray-sama - affermò poi la turchina. La diavolessa tese le orecchie. Non si sarebbe persa nemmeno una parola.
-Gray-sama e Juvia hanno parlato del colore grigio- disse sorridente.
-Eh? -fu l'unico suono che uscì dalle labbra di una Mira alquanto allibita. Ma come? Che argomenti erano quelli? Quando si è ubriachi non si dovrebbe finire per parlare a sproposito? Rivelare i propri sentimenti? Confessarsi?!
Ma non appena quei pensieri passarono per la mente dell'albina, un suono strozzato si sentì provenire poco più un là.
Gray si stava infatti strozzando con la bibita che stava bevendo a causa delle parole della turchina e un lieve rossore gli aveva appena imporporato le guance. Così lieve, che forse solo Mira fu capace di notarlo.
-Gray-sama, tutto bene?- gli chiese subito preoccupata la turchina, avvicinandoglisi.
-sto bene!- esclamò lui, alzandosi di scatto dalla parte opposta per nascondere il volto.
-Ehy, fiammella, facciamo a botte!- disse poi, avvicinandosi al rosato, seduto ad uno dei tavoli lì vicino.
-certo, stupido ghiacciolo!- come previsto il mago accettò subito l'allettante proposta del nakama -ehy, ma perchè sei arrossit...- Natsu non ebbe tempo di terminare la frase, che si ritrovò un pugno dritto in faccia.
Il tutto sotto un'espressione perplessa di Juvia e una compiaciuta dell'albina. Allora forse non era andata poi così male... Doveva comunicarlo subito a Cana! Ma prima...
-Ehy, Mira-san, cos'è quel libricino rosa?- chiese Juvia, confusa.
-niente di importante- le rispose la diavolessa, dopo averlo riposto con cura in un cassetto.
 


Nda:
Ok, non sono morta. Gommenasai!!!!!!
Sono davvero dispiaciuta di questo enorme ritardo, ma è stato un periodo un po' così.
Oggi sono tornata solo per pubblicare questa storia, visto che non potevo lasciare Naru-chan in sospeso così a lungo, e inoltre, guarda caso è proprio giusto un anno fa che mi sono iscritta su questo sito, che mi ha permesso di recensire e pubblicare tantissime storie.
Purtroppo non ho più così tanto tempo come quest'estate o nei mesi precedenti e ormai sto su efp pochissimo tempo, ma ciò non toglie che continuerò a pubblicare, anche se molto a rilento.
Ne approfitto per avvisare anche che non sarò in grado di rispondere/aggiornare più così in fretta come prima, sia questa raccolta, che l'altro progetto che stavo portando avanti.
N.B. Ultima cosa, ma non meno importante, vi avviso che nei prossimi quattro giorni, sarò presente al Comicon di Napoli. Se qualcuno si trovasse nei paraggi e volesse scambiare due chiacchiere,  potete benissimo contattarmi per metterci d'accordo.
Bene, allora alla prossima,
Bacioni, Roby-chan 
   
 
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