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Autore: g i r e i    23/04/2016    4 recensioni
In un regno lontano dove le gioie del popolo erano animate dalla leggenda di una donna dagl'occhi blu, saliva al trono un nuovo sovrano accecato e ossessionato dalle ricerca della sua Marilù. "Marilù nei tuoi occhi dipinti di blu c'è la Luce di un Regno che non vive più"
Il regno e il sovrano iniziavano a crollare su loro stessi. Chi riuscirà a ricongiungere i pezzi del cuore di un sovrano ferito dalle false illusioni e pretese? Entrate e scopritelo.
"La mano di Koutaro era calda e confortevole e le dita dure e callose, ma in quel gesto di dolcezza sconfinata sembrava racchiusa un po' di quella bontà che il Sovrano aveva custodito gelosamente nel cuore per lunghi anni, una dolcezza che avrebbe regalato solo alla sua Marilù."
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Non lasciatevi ingannare dal nome femminile Marilù. C'è solo BokuAka e KuroKen c:
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Myosotis - "Non ti scordare di me"
 
"C'era un Regno incantato nel tempo che fu, ma l'arrivo del Male lo fece cader giù, nel momento in cui il Re preparava la resa un Miracolo accadde e nacque Marilù. Marilù nei tuoi occhi dipinti di blu c'è la luce di un Regno che non vive più, Marilù porti vita nei giorni più neri, nei tristi pensieri e ci libererai"

Sotto ordine del Sovrano, Keiji si ritrovò in sua compagnia seduti uno di fronte all'altro soli. Gli occhi di Koutaro erano gentili quando si posavano su di lui e il fatto che ciò accadesse unicamente in sua presenza lo agitava assai. Il Re lo guardava sognante e spensierato con il mento appoggiato al palmo e quegl'occhi così amorevole lo inebriavano di un piacevole tepore. Erano tutte emozioni belle quanto nuove per la Marilù appena nata, per cui non capiva come mai non riuscisse a placare il rossore sulle guance. Il silenzio era calato inesorabilmente e così i due giacevano non sapendo di che parlare. Quella quiete portava Keiji a perdersi negl'occhi dorati del sovrano e ciò gli faceva battere il cuore ancora più forte mentre sul suo ritmo le Myosotis continuavano a fiorire dalla chioma corvina. 
Il Re incominciò a guardarlo un po' confuso, iniziavano ad essere davvero tanti quei boccioli e Keiji perplesso dall' eccessiva fioritura cercò di liberarsi da qualcuno di questi. Il maggiore sorrise di fronte ai gesti un po' impacciati del moro che arrossiva vistosamente e quando si accorse dei suoi occhi su di sè non potè far a meno di scusarsi.

-Mi dispiace Sire...- bisbigliò desolato con le dita intrecciate alle sue ciocche.

Il Re rise fievolmente -Posso aiutarti?- domandò allegramente sorprendendo Akaashi che abbassò il capo non sostenendo più il suo sguardo accompagnato da quella risata cristallina che continuava risuonava nelle sue orecchie piacevolmente.

-Ah ma non si preoccupi!- lo tranquillizzò.

Koutaro prese la sua risposta come un permesso concesso e alzatosi dalla sedia si avvicinò al moro ed affondo delicatamente le dita nella sua chioma.

-Sapevo che dai capelli delle Marilù sbocciassero i fiori blu... ma così tanti non credevo!- constatò sorpreso il Re.

A quelle parole Keiji sentì l'imbarazzo fare un passo in più nel suo cuore per la magra figura. Percepire le mani calde del sovrano accarezzarlo nel tentativo di liberarlo da qualche fiore, gli fece sfuggire un sorriso mentre intorno a loro si creava un bellissimo manto blu. La Myosotis continuavano a sbocciare su un ritmo più sostenuto mano a mano che le dita del Re si intrecciavano di più fra i suoi capelli.

-Oddio peggiora!- disse il Re incredulo con gli occhi strabuzzanti.

Fece qualche passo indietro e lo ammirò notando nuovamente le tenere gote arrossate. -Tutto bene?- domandò con un sorriso furbo. -Sembri agitato...- continuò assottigliando lo sguardo per studiare ogni sua piccola reazione.

-Oh... sisi sto bene, grazie- rispose timidamente guardandosi. -Mi dispiace per i fiori...- si scusò notandoli numerosi intorni a loro.

Il rossore si affievolì mentre Koutaro lo guardava curioso. Gli si fece più vicino e con delicatezza colse un ultimo bocciolo che si era posato sulla guancia del giovane. Keiji lo osservò con cura mentre lo portava dinnanzi a sè e sentì il cuore stringersi come il Re si rattristò nel vedere che la Myosotis si fosse scomposta sotto la sua insufficiente delicatezza. ma il Sovrano ammirando con più cura quel blu sorrise.

Più guardava quei piccoli petali blu e più Koutaro sentiva il cuore alleggerirsi. - Ma se sono bellissimi...- lo scusò sorridente.

Il rossore tornò e con lui altri fiori, strappando così l'ennesima risata al Sovrano. -Allora è come pensavo!- esordì soddisfatto incrociando le braccia al petto.

Keiji lo guardò perplesso. -Cosa?- chiese curioso.

-Quando ti imbarazzi le Myosotis sbocciano più frenetiche!- rispose avvicinandosi al viso di Akaashi con un' espressione furba dipinta sul volto.

Akaashi distolse lo sguardo un po' offeso con l'espressione di un bambino capriccioso. Gli occhi blu notte un po' lucidi, le guance leggermente rigonfie e ancora rosee, le labbra corrucciate e gli occhi indispettiti furono come un'altra freccia scoccata al cuore del Re burbero che probabilmente quel giorno stava sorridendo più di quando avesse fatto negl'ultimi tempi.

Notando l'eccessivo disagio di Keiji divagò. -Come ti chiami?- chiese addolcendo lo sguardo.

Keiji perse un battito alla domando improvvisa. Lo guardò un po' insicuro per poi rilassarsi con un sorriso gentile. -Keiji Akaashi- rispose.

Il Re sorrise. -Il mio nome è Koutaro Bokuto e sono l'attuale Re di Otus.- si presentò fiero.

Keiji trovò quell'improvvisa esuberanza alquanto divertente e chinò il capo in segno di rispetto.

-Senti un po'...- tentò di proporre allegramente il Sovrano fino quando la deliziosa atmosfera fu brutalmente interrotta da delle urla.

Akaashi si voltò verso l'ingresso preoccupato, soprattutto quando vide gli occhi di Koutaro tornare burberi.  

-Cosa sono tutti questi fiori??- domandò furibondo il mago di corte entrando nella sala. -Sono sparsi per tutti i corridoi!-

Keiji, che gli dava le spalle, si strinse a sè intimorito da tale rabbia dovuta ai suoi fiori. Bokuto notò immediatamente la preoccupazione del compagno e si sentì fremere di rabbia che mise da parte quando tranquillizzò la sua Marilù con un'occhiata fugace, superò la sua sedia e rivolse la sua attenzione al mago. Intanto il cuore di Keiji si alleggerì a quella premura e si lasciò scivolare un po' sulla sedia sentendosi al sicuro dietro l'ampia schiena del Re.

-Le sembrano questi i modi di rivolgersi al proprio Sovrano?- 

Era ritornato fredda e dura la voce, ma l'uomo non si smosse e alzò gli occhi al cielo esasperato. 

Koutaro di tutta risposta sorrise, come chi guardava qualcosa di patetico. -Non sono più quello di quattro anni fa, potrei non essere così magnanimo questa volta.- 

-Sire, ne abbiamo già parlato...- rispose seccato.

-Per essere uno dei miei primi consiglieri e anche primo mago, si prende troppe libertà...- lo ammonì fulminandolo con sguardo. -E poi sono in lieta compagnia, non è educato irrompere così.- 

Keiji sentendosi chiamato sobbalzò e quando si voltò verso la soglia vide il suo Re porgergli la mano, sentì definitivamente tutte le insicurezze scivolare via. Gli sorrise timidamente abbassando gli occhi schivi e posò la sua mano su quella dell'altro che la strinse delicatamente accompagnandolo al suo fianco. Quella mano, che non era poi così più grande della sue, era confortante e sentirla stringersi intorno alla sua gli tolse il respiro.
Di fronte a Keiji il presunto primo ministro si irrigidì non credendo a ciò che gli si mostrava davanti.

-Tu...- sussurrò incredulo fissandolo in quegl'occhi rari.

Keiji si sentì intimorito da tale sguardo e istintivamente si avvicinò al fianco del Re stringendosi un po' al braccio del sovrano mentre scendevano la scalinata insieme ancora mano nella mano.
-Ora noi andiamo.- lo informò.

A quelle parole l'uomo si fece indietro liberando il passaggio e sotto i suoi occhi ancora increduli difronte alla leggenda da poco nata, i due lasciarono la stanza.

Continuando a tenersi per mano vagavano per i corridoi del castello. Entrambi si sentivano tremendamente impacciati a quel contatto, eppure in quel momento per loro non poteva esserci niente di più bello che sentirsi un po' più vicini. Koutaro che tentava di mantenere un passo fiero parlava e parlava del castello e di quanto fosse grande e maestoso, degno di un vero Re. Akaashi invece in cuor suo non vedeva altro che delle vecchie pareti di un castello troppo grande e tetro per essere abitato in una tale solitudine, immaginarsi Koutaro vagare solitario era come uno spillo al cuore.
D'un tratto si ridestò, un bisbiglio nel vento gli aveva solleticato l'orecchio e come una voce lo guidò. Keiji porse lo sguardo fuori dall'imponente vetrata al suo fianco. Il cielo era tinto dei colori del crepuscolo, colorando il vetro di quell'imponente cupola che aveva catturato la sua attenzione. Poi la terra mancò sotto i piedi non appena la riconobbe.

-Cosa c'è Akaashi?- domandò allarmato il Re accorgendosi del turbamento del moro. Ma lui non rispose.

Con sguardo vacuo e assente persisteva a guardare fuori dalla vetrata.

-Keiji?- lo richiamò dandogli una lieve scossa.

La voce arrivò ovattata alle sue orecchie ma lo ridestò e si voltò verso Koutaro. -Che posto è quello?- domandò indicando la cupola di vetro. 

Era agitato, il Re lo leggeva nei suoi occhi blu e sentiva quell'agitazione infettare anche lui. Passò una mano tra la folta chioma e chinò il capo evitando gli occhi della Marilù. 

-Niente...- rispose vago.

Lo sguardo di Keiji si fece più intenso e il Re si sentì schiacciare da tale fermezza. -Solo una vecchia serra...- indugiò. -Promettimi solo che non ci andrai.- chiese un po' supplichevole. 

Anche Koutaro aveva d'un tratto cambiato umore e la tristezza lo aveva assalito rapidamente annullando la spensieratezza che scemò inesorabilmente.

-Mio Re...- lo richiamò rammaricato Keiji con gli occhi umidi di dispiacere. -Perché non mi guarda più negl'occhi?- domandò allungando una mano al suo viso. 

La mano si posò gentilmente sulla guancia del Re e solo allora lui rialzò lo sguardo, i loro occhi si incontrarono, e lui sorrise amaramente per poi stringere debolmente la sua mano posata sulla guancia. -Promettimi solo che non ci andrai...- ripetè debolmente.

Keiji esitò, era come se dentro di sè sapesse già che non sarebbe riuscito a tenere fede a quella promessa, ma per rasserenarlo acconsentì. L'espressione di Koutaro si rilassò immediatamente e sorridente riprese il passo. Di fronte quel sorriso a Keiji fu subito chiaro di aver fatto la scelta giusta.

-Ho così tante cose da farti vedere!- esultò allegramente. 

Keiji sorrise inconsciamente mentre la sua mente era ancora bloccata al pensiero di quel posto proibito.

In una stanza del castello, stipata fra le torri del Nord, intanto Kenma e Kuroo cercavano di riposare. Il più piccolo stava seduto al bordo del letto mentre rigirava e rigirava le mani per l'agitazione dovuta ai mille pensieri che martoriavano la sua mente, l'altro lo guardava dispiaciuto mentre percorreva avanti e indietro la stanza guidato dalla tensione.

-Kenma...- lo richiamò fermandosi di fronte a lui.

Lui alzò finalmente lo sguardo e lesse in quegl'occhi scuri tanta preoccupazione, troppa. Allora lo guardò e accennò un sorriso tirato che sapeva solo d'amaro.

Il moro gli si fece vicino, si piegò sulle ginocchia e incastonò gli occhi nei suoi. -Almeno tu... torna a casa.- disse accarezzandolo.

-No...- rispose evitando i suoi occhi. -Non ti lascio qui da solo.- ribattè.

Gli occhi di Kuroo si assottigliarono contrariati -Ma Kenma ti vedi?- gli domandò preoccupato costringendolo a guardarlo negl'occhi. -E' da quando ci hanno portati qui che non dici una parola e hai lo sguardo fisso nel vuoto.-

-Sto bene.- si giustificò un po' stizzito.

Kuroo si rialzò, sbuffò e si scompiglio il ciuffo ribelle esasperato dalla testardaggine del compagno. Lo guardò, era ancora lì seduto a testa bassa come se stesso portando tutti i pesi da solo sulle spalle. Per Kenma quel posto era troppo pieno di ricordi, quelli belli erano finiti per essere sostituiti da i più dolorosi e poteva sentirli un ad uno tornare alla sua mente schiacciandolo. Strinse le lenzuola amareggiato. 
Poi sentì due braccia avvolgersi delicatamente alla sua vita reclamando attenzioni che erano diventate troppo schive. Kenma si ritrovò disteso sul letto sovrastato dal fisico scolpito del moro e guardandolo negl'occhi si perse in quel dispiacere celato di nero. 

-Kuroo...- lo chiamò scombussolato.

Le labbra del moro si distesero in un sorriso furbo prima di tempestarlo di baci. Sulla guancia, sul naso, sulle labbra, sul collo, sulla fronte sulle orecchie e il sorriso non lo abbandonò mai. Il più piccolo sentì l'angoscia scivolare via sotto il ritmo di quei baci divertiti e intrecciò le braccia al collo del moro stringendolo più a sè. Kuroo si fece guidare piacevolmente al suo petto dove posò il capo e chiuse gli occhi sotto le cure delle carezza timide di Kenma.

-Non voglio vederti imprigionato qui con me.- confessò Kuroo.

Kenma alzò il capo e si perse nel guardare il soffitto. -Non è poi prigionia...- disse iniziando a far vagare lo sguardo intorno. -ci ha concesso una delle stanze più belle.- 

-Per lui saremo sempre prigionieri....-

Kenma si sorprese di tale affermazione. -Cosa importa? Ciò che conta è che siamo vivi, io e te, e che la Marilù ora è proprio dove dovrebbe essere- lo rassicurò. 

Kuroo si alzò liberandolo, portò i palmi sul letto soffice per sorreggersi e lo guardò ancora ma sorridendo più amorevolmente.

-Ti rendi conto di quanto sei speciale?-  Era dolce, immensamente dolce la sua voce d'un tratto.

Kenma sentì le guance pizzicare per il previo rossore. Kuroo invece ammirava quegl'occhi timidi e sottili vagare, che brillavano alla luce di quella inaspettata confessione, gli prese una mano e la portò al volto riempendola di flebili baci.

-Tutto questo è merito tuo, tu sei stato la nostra fonte di speranza.- continuò baciando con insistenza la pelle morbida del palmo. -Tu sei la mia speranza.- 

Le parole di lì in poi si annullarono, nella mente c'era spazio solo per le labbra bramose che si facevano strada per la pelle candida di Kenma seguendo una linea indistinta. Si stringevano sempre più l'uno all'altro, guidati dal desiderio di sentirsi ancora vicini, che in tutto quel mondo buio e incerto c'erano almeno loro, l'uno la certezza dell'altro. Anche i vestiti sembravano troppo spessi per essere ignoranti, finendo inesorabilmente ai piedi del letto. Le mani di Kuroo erano gentili ma decise sul corpo minuto di Kenma che sotto quel corpo marmoreo si sentiva al sicuro e protetto da quel l'ostilità che risiedeva dietro la porta. Cercò le sue labbra e lo baciò, lo baciò come tutte le notti in cui cercava rifugio dagl'incubi, lo baciò come ogni volta che reclamavano il loro amore. 







Dove la Figlia del Rosso riposa;
Eccomi ancora qui! Finalmente Koutaro e Keiji hanno interagito! Cosa ne pensate? Ho buttato qua e là alcune cosucce che più avanti dovrebbero svelare altre cose (?) insomma... mi sto intrippando il cervello! Ho notato che da quando scrivo questa Fiction questi due non posso fare a meno di chiamarli per nome! Insomma prima erano sempre Bokuto e Akaashi! LOL Spero vi sia piaciuto! E che vi sia piaciuto abbastanza da lasciare qualche parolina! Insomma, credetemi, anche due parole di incoraggiamento sono tantissimo!! Per questo ci tenevo a ringraziare varie persone!! Allora incomincio con IvelostwhoIam che ha recensito entrambi i primi capitoli! Grazie mille!! Anche Ranrioku e Kitsune Chan che per la mia felicità ho avuto modo di leggere loro recensioni in altre mie storie! *^* poi animedoro! Anche lei si è presa la briga di recensire altre mie storie ma soprattutto ci tengo a ringraziarla per il bellissimo disegno ispirato a questa storia! Mi hai dato una soddisfazione pazzesca!! Grazie! Per ultima ma non meno importante Palketta! Che mi sostiene e mi riempe di gioia con i suoi complimenti tramite Facebook! *^* Del resto un grazie enorme anche a chi ha inserito la storia tra preferite, seguite o ricardate! La storia, anche se minimo, sta avendo più successo di quel che credevo e davvero, il cuore mi si gonfia di gioia. Grazie a tutti. Sapete far sentire una persona realizzata! çwç *lancia biscotti* Ok, ora la schianto qui! A presto!
Vi lascio sempre il mio profilo facebook che pubblicizzo peggio di non so dire cosa: https://www.facebook.com/profile.php?id=100011699100242
Girei <3
 
   
 
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