Amortentia
 
Camminavo per il corridoio dei sotterranei ricordando il bel pomeriggio del giorno prima, passato assieme a lei. Per la prima volta in vita mia ero preoccupato per una lezione di pozioni.
“Pozioni, quale sublime arte” così la materia era stata presentata dal professor Lumacorno e subito avevo sentito di condividere questo amore.
Quel giorno avremmo dovuto preparare l’Amortentia: il filtro d’amore più potente al mondo. Conoscevo bene gli effetti della pozione ed ero certo di poter indovinare gli odori che avrei avuto il piacere di gustare di lì a poco, ma cosa avrebbe sentito lei? Forse lo stesso odore di terriccio fresco, di pioggia e di tè amaro che io avrei sentito, oppure quell’odore animale di Potter?
Entrai nella stanza di pozioni e mi sistemai al mio posto, il banco accanto già occupato proprio da Lily, quello in fondo da Potter.
“Che hai, Severus? Sembri teso” Lily si rivolse a me con il solito tono dolce.
“Non ho niente” ebbi giusto il tempo di rispondere che il professore ci diede il via per cominciare l’infuso.
Lavorai duramente cercando di non farmi distrarre da quel dubbio martellante che sembrava non voler trovare soluzione, ma la soluzione arrivò… esattamente un’ora e quaranta minuti dopo l’inizio della lezione.
Lumacorno passò tra i vari calderoni a verificare la qualità delle pozioni, sentivo le mani sudare mentre lo vedevo avvicinarsi sempre di più ai nostri.
Appena alzò il coperchio del mio calderone i tre profumi che mi raggiunsero furono proprio quelli che mi aspettavo. Il professore si complimentò per l’eccellente risultato e mi strizzò l’occhio prima di passare a Lily.
Il mio volto doveva essere particolarmente cinereo perché lei non la smetteva di guardarmi preoccupata. Spostai lo sguardo avanti e tornai a guardarla solo dopo che Lumacorno ebbe alzato il suo coperchio.
Non potevo vederlo, ma sentivo lo sguardo pungente di Potter sulla mia schiena e sapevo che anche lui stava aspettando il medesimo verdetto.
Vedendo la pozione di Lily Lumacorno trillò soddisfatto dell’ottimo risultato, poi continuò il suo giro di verifica.
“Severus, sei sicuro di stare bene?” questa volta laciava ben trapelare la sua preoccupazione.
“Credo sia quella leggera forma di influenza che sta girando in questo periodo” mentii.
“Dimmi, cos’hai sentito?” chiesi tentando un tono noncurante.
Lei arrossì voltando leggermente la testa per permettere ai capelli di adombrarle il volto come faceva tutte le volte che si sentiva in imbarazzo per qualcosa.
“Io…profumo di dolci… legno vecchio…” lasciò scemare la frase, poi riprese con tono più sicuro “e tu?”
“Talco e resina di pino”
“Oh”
Per qualche scherzo della natura, gli odori che dissi di aver sentito erano quelli che mi ricordavano mia nonna. L’unica persona al mondo che avessi veramente mai amato…oltre a Lily, ma era ovvio che lei non ricambiava: l’odore di dolci… di Mielandia dove era andata con Potter lo scorso sabato, di legno… la Stamberga Strillante.
Non potevo vederlo, ma sentivo il sorriso di Potter allargarsi di più e di più alle mie spalle.
 
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Buongiorno a tutti. Ecco la prima parte delle one-shot con le quali partecipo al concorso "D'Amortentia e Mollicci" indetto da erzsi sul forum di efp. La prossima storia la pubblicherò a breve, nel frattempo spero gradiate questo primo episodio.
Un bacio
Leo