Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |      
Autore: _Reika_    23/04/2016    3 recensioni
Questa storia fa parte della serie "Help! Sopravvivere al mio compagno di banco!"
E' ambientata dieci anni nel futuro. Akio e Mey si sono sposati, e conducono una vita felice piena litigi.
Sono considerati lo ying e lo yang.
Un giorno Mey fa una scoperta scioccante. Come la prendera Akio?
Ci si becca dentro ;)
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb/Akio, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Giorni di un futuro passato'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La strisciolina rosa saliva pericolosamente.
"No ti prego, no."
Mey iniziò a scuotere il piccolo oggetto che teneva in mano, nel tentativo di interrompere l’avanzata del risultato che, purtroppo, già era evidente.
Incinta.
Non può essere.
Come aveva potuto essere così stupida?
Eppure era sempre stata attentissima a prendere la pillola ogni giorno e a divertirsi con il suo Akio nei periodi di meno pericolo.
Ma tutte quelle precauzioni non erano bastate, quella strisciolina rosa e la faccina sorridente a dimostrarlo.
Akio non ne sarebbe stato felice.
Già, Akio. L’avrebbe ammazzata, ne era certa.
Quante volte le aveva detto di stare attentissima perché lui non aveva intenzione di assumersi delle responsabilità paterne, specie ora che la sua carriera era sulla via del decollo!
Poi Akio non era adatto per fare il padre, lui stesso era ancora per certi versi un bambino, che si divertiva a far scherzi, farla arrabbiare e strimpellare quella benedetta chitarra da mattina a sera oppure rompere i vetri della cucina con quel maledetto pallone.
Immaturo, ecco la parola adatta per descrivere il suo uomo.
Lei, invece, era il suo completo opposto. Organizzata, responsabile e schematica, non si lasciava scappare nemmeno un soffio di quello che le capitava intorno.
Erano considerati da tutti una coppia strana, lo yin e lo yang, in continuo scontro, in continuo litigio, ma, come diceva sempre Akio, insieme formavano un’armonia perfetta.
E quel bimbo in arrivo? Sarebbe stata una nuova nota di quella melodia, o avrebbe portato ad una brusca interruzione del pezzo?
L’avrebbe scoperto da lì a poco, quando l’uomo sarebbe rientrato a casa dopo una lunga e stancante giornata di lavoro.
Un momento.
Come glielo avrebbe detto?
Entrò nel panico più assoluto rendendosi conto della difficoltà della situazione.
Non poteva mica piazzarglisi davanti, annunciando con aria solenne “Ehi, sai Akio oggi è capitata una cosa proprio buffa, ho scoperto di essere incinta!”, gli sarebbe venuto un colpo, come minimo.
Ricordò di colpo il giorno in cui le chiese di diventare la sua ragazza. Beh, tecnicamente era più complicato di come voleva far credere.
Aveva sempre odiato quel ragazzo che a scuola si aggirava per i corridoi con un’aria da sbruffone, mentre lei era il ritratto del pudore e in particolar modo della studentessa modello.
L'insegnante aveva avuto la grande idea di metterli vicini, come compagni i banco, ed essendo uno l'opposto dell'altro passarono la maggior parte del tempo a scagliarsi a vicenda.
Così stipularono delle regole per sopravvivere a quell'anno, regole che vennero infrante -ovviamente-.
Chissà se avrebbe preso di più da Akio o da lei.
Sperava fosse una femminuccia, con gli stessi capelli neri del suo uomo e lo stesso bellissimo sorriso. Gli occhi azzurri doveva ereditarli da lei, così come il nasino alla francese di cui andava tanto fiera. Sarebbe stata una bellissima bambina, tutti le avrebbero voluto bene e poi, una volta diventata grande, avrebbe avuto file e file di ragazzi a seguito.
Già s’immaginava Akio che, imbracciando un fucile, li faceva scappare via. Oppure li avrebbe uccisi direttamente.
Ritornò a pensare ad un modo per dirglielo.
Comporre una canzone, così da addolcirlo con la musica?
Era negata per l’arte, in qualsiasi forma essa si presentasse, non avrebbe di certo apprezzato una melodia storpiata accompagnata da un testo che rifletteva la cruda realtà.
Scappare in Timbuctù?
Che poi neanche sapeva dove si trovasse precisamente il Timbuctù, ma almeno lì Akio non l’avrebbe raggiunta, dal momento che aveva la fobia dell’altezza e dei disastri aerei.
Più il tempo passava, più cadeva nell’assurdo e il momento dell’arrivo di Akio si avvicinava.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
Aprì la porta e una figura alta e slanciata fece irruzione, porgendole un mazzo di fiori rosa.
-E questi cosa sono?-, mai Akio aveva preso un’iniziativa del genere, di solito era sempre lei a spingerlo a comprare fiori e dirgli esattamente quali prendere (l’ultima volta che lo aveva mandato senza istruzioni si era presentato a casa con dei crisantemi. CRISANTEMI per il loro settimo anniversario!).
-Fiori…per te. Dovrebbero essere peonie, se non erro, la fioraia mi ha spiegato il significato e riflettevano perfettamente il tuo carattere, almeno quello che avevi prima di conoscere me, e la nostra strana unione. Ti piacciono?-, ispirò il profumo a fondo, beandosi della loro delicatezza, li trovò splendidi.
-Sono magnifici, grazie-, gli si avvicinò lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra, l’uomo arrossì violentemente, non si era ancora abituato ai modi dolci e premurosi della moglie.
Per tutta risposta brontolò un -Prego- che la fece sorridere, amava farlo imbarazzare in quel modo. Si ricordò improvvisamente della grande notizia e, dopo aver appoggiato i fiori sul bancone della cucina, gli si parò davanti decisa a giocarsi il tutto per tutto.
-Sono incinta-, lo buttò fuori tutto d’un fiato, quasi sperando che in quel modo l’impatto della cosa sarebbe stato più lieve, più facile da assorbire.
La guardò inespressivo, nulla traspariva dai suoi occhi azzurri.
-Finalmente ti sei decisa a dirmelo!- Mey lo guardò esterrefatta -L'ho scoperto qualche giorno fa. Il fatto che ti venisse la nausea ogni volta che toccavi cibo, nonostante mangiassi per un'intero zoo, che fossi più pigra del solito...Ne ho parlato con Kidou e a quanto pare aveva ragione- disse con quel sorrisetto che non aveva mai perso negli ultimi anni.
-E-e....- era a corto di parole. Com'era possibile che se ne era accorto prima di lei? -Non sei arrabbiato?-
-No, affatto- disse per poi abbracciarla -Ti amo- le sussurrò tra i capelli neri, facendo sciogliere quel nodo in gola che l’aveva tenuta in agonia tutto il giorno.
-Pensi sarà maschio?- gli rivolse uno sguardo sospettoso che lo fece ridere di gusto.
-Ovvio, dovrà diventare un calciatore bravo e bello come il suo papà-, scosse i capelli con fare pretenzioso.
-Non sarà maschio e non farà il calciatore-
-Si invece-
-Ho detto di no-
-Si chiamerà come mio nonno-
-No, come mia nonna-
-Sei lagnosa!-
-E tu un bambino piagnone!-




Angolo dell'autrice
Ciao a tutti! Eccomi qui con una nuova storia incentrata sulla vita di Akio e Mey.
Non potevo lasciare i miei due tesorini da soli, così ho deciso di scriverne una nuova long.
Spero che vi piaccia. E se avete qualche idea per il titolo ve ne sarei grata se me lo faceste sapere ;)
Un Bacio


_Reika_

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: _Reika_