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Autore: callingonsatellites    24/04/2016    1 recensioni
L'aria fresca sulle braccia. Il sole che brucia negli occhi. Le gambe leggermente indolenzite, e una melodia sconosciuta che girava nella sua mente. Poi un forte dolore alla testa. E ora fissava quegli occhi color nocciola, e ogni domanda veniva annullata come se quei due pozzi scuri fossero l'unica cosa importante ed esistente, l'inizio e la fine di tutto.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Heyyyy ciaino non ci crederete i’m coming back. Ci ho messo un casino di tempo lo sooo è che avevo un casino di impegni (ultimamente le mie settimane sono un disastro, perdonatemi Dx). Adesso vi lascio al capitolo :*
 
-Continuo a pensare che non sia giusto. Cos’ho che non va?
 
-Guardandoti, Bill, devo dirti la verità, nemmeno un club di biliardino per pensionati ti prenderebbe.
 
-Ma! …
 
-Tom ha ragione, Bill. Non devi agitarti se non ti hanno lasciato entrare.
 
-Però … perché non hanno lasciato entrare me?
 
-Ecco, adesso ti lamenti tu però! Giusto, lui cos’ha che non va?
 
-Ragazzi, mi state facendo venire l’emicrania! Non lo so. Lo chiederò a … - Kim si tappò la bocca. Niente nomi. –Qualcuno mi darà una risposta. Però voi state buoni! Non fatevene un dramma.
 
-Sì invece. Sto ingrassando.
 
-Cosa c’entra? … che poi sei un grissino, figuriamoci se proprio tu ingrassi.
 
-Ma non vedi? I jeans mi stanno stretti, non si chiudono.
 
-Bill, è difficile che possano starti più stretti di così. E ti ricordo che non ti si chiudono perché li hai presi di una taglia in meno per farli stare ancora più stretti.
 
-Non è giusto però. Cos’ho che non va?
 
-Non ricominciare da capo. Dimentichiamo tutta la faccenda.
 
-No.
 
-Non fare il bambino.
 
-A proposito …- una delle poche cose che Tom faceva giuste era intervenire al momento giusto. –Verrai a Berlino questo weekend?
 
-Uh?
 
-Diamo una festa gigante dopo il concerto.
 
-Ah. Non siete stanchi dopo i concerti?
 
I gemelli si scambiarono uno sguardo complice. –HA! Giammai.
 
Kim li guardava scettica.
 
-Ok, lo ammetto, ci facciamo una caraffa di caffè concentrato.
 
-Caffè dello Studente?
 
-Eh?
 
-Il Caffè dello Studente! Si fa il caffè, poi se ne fa un altro mettendo quello appena fatto al posto dell’acqua. Caffè dello Studente.
 
-AH. Capisco. Sai com’è, siamo usciti da quell’ambito da un pezzo.
 
-Che ignorantoni.
 
-Veramente, non lo so io. Dovrebbero mandarci direttamente a scuola.
 
-Bene, allora, domani pomeriggio tutti a casa mia a tradurre tre testi in latino!- gridò battagliera Kim alzando i pugni in alto.
 
-EH?- i gemelli la fissavano con un’espressione a metà tra due vecchiette rugose e due drag queen scadute. Un paio di mamme allontanarono preoccupate i loro bambini, non si sa mai. –Scusa, non ho inteso. COME? LATINO? Cos’è il “latino”, un nuovo modo di scrivere le poesie? …
 
-Con voi ci sarà molto da lavorare, presumo. Comunque … cosa diceva Tom a proposito della festa?
 
Il criceto all’interno della testa di Tom iniziò a correre all’indietro. Si sentiva chiaramente la rotellina girare nel senso contrario.
-Dunque … latino, scuola, caffè … festa! Giusto, festa. Dopo il concerto a Berlino faremo una serata fra pochi eletti per festeggiare la fine del tour. Vieni?- l’espressione finale di Tom era l’esatta personificazione della smile con due punti e una D.
 
-Beh … non lo so … non so se sarò ancora in grado di reggermi in piedi.
 
-Non ti preoccupare, ti faremo avere i biglietti per il backstage.
 
-E questo cosa c’entra? …
 
 Tom e Bill si esibirono in un perfetto ‘ghigno malefico alla Kaulitz’.
 
Sul viso di Kim si dipinse un’espressione di puro terrore.
 
#
 
-Wendell! In ritardo, come sempre!
 
‘No prof, io non arrivo in ritardo. Solo alle sue lezioni. È colpa sua’ –Scusi prof, ho portato la giustifica.
 
-Vorrei ben dire! Voli al suo posto.
 
‘Ma voli lei in Cina con un biglietto di sola andata’ –Certo prof. Scusi ancora.
 
Appoggiò con forza il libretto sulla cattedra e scivolò verso il posto libero in seconda fila in parte a Joey.
Il prolisso professore di latino iniziò a scribacchiare alla lavagna, mentre il trio dell’Ave Maria partì a bisbigliare. Per Kim, Joey e Christina seguire la lezione non rientrava nel programma; i bei voti erano merito di Santo Stuart in Prima Fila che ne sapeva una più del diavolo su Bigliettini&Affini.
 
-Allora? Notizie del giorno?- chiese Chris sporgendosi dal banco dietro.
 
-Sabato sera, dopo il concerto i Kaulitz danno una festa. Ho inviti liberi per tutta la gente che voglio portare- annunciò Kim, ripensando a Tom che diceva ‘solo per pochi eletti’. Erano i loro standard. –Voi due ci siete, giusto?
 
-Sì- affermò la rossa, sorridendo.
 
-No!- si lamentò la  … bianca? –Non ho voglia né di assistere al concerto di quei cosi urlanti né di averceli a meno di tre chilometri di distanza.
 
-Chris, non sono tanto più urlanti dei metallari assatanati che ascolti tu.
 
-Sì, ma almeno loro urlano con criterio. I cosi giappocrucchi no.
 
-Ovvio, perché gli Slipknot hanno molto criterio.
 
-Vuoi mettere in discussione il criterio di Corey Taylor?!
 
-Taci che quel sacco in testa la dice già lunga. Possiamo tornare a noi?
 
-No. Non voglio venire.
 
-MADDAI! Tanto saranno tutti ubriachi. Nessuno si accorgerà di chi sei e magari riesci anche a farti qualcun…ouff- il colpo di stivali a para alta che Joey ricevette sugli stinchi riecheggiò in tutta l’aula.
 
-E allora? Joey, ripeta tutto quello che ho appena detto!
 
-Io … faccio testamento- mugugnò la rossa da sotto il banco, dove era scivolata nel frattempo gemendo.
 
-FUORI!
 
#
 
-Al prossimo calcio che mi tiri ti faccio nera anche la faccia.
 
-Al prossimo accenno che fai sul mio perenne stato di single ti tiro ben peggio di un calcio.
 
-Allora quando passo a prendervi?
 
-Ma io non ci voglio venire!
 
-Ma tu ci vieni! Non puoi rimanere chiusa in casa tutto il tempo.
 
-Sì che posso!
 
-No che non puoi. Inizia a scegliere qualcosa di decente che sabato alle sette sono sotto casa tua.
 
-Ma …
 
-Niente ma. Adesso meglio che BUONGIORNO HERR HAUFMANN- le tre ragazze scattarono sull’attenti come soldatini addossati al muro bianco e scrostato del corridoio, alla vista del preside che arrivava da dietro l’angolo.
 
-Buongiorno ragazze. Come mai qua fuori?
 
-Ehm … noi andavamo a prendere … del ghiaccio. Sa, per la mia amica- si giustificò Kim ammiccando a Joey. –Che è inciampata e si è fatta male. Ha difficoltà a camminare, perciò la scortiamo in due- terminò, con un sorriso che andava da un orecchio all’ altro; e mettendo un braccio intorno all’amica moribonda e invitando Christina a fare lo stesso. Il sorrisino tirato di Joey che faceva compassione terminava perfettamente il quadro.
 
-Uhm. Capisco. Beh, buona giornata- augurò loro il signore, allontanandosi fischiettando con le mani in tasca.
 
Le tre ragazze crollarono in un sospiro si sollievo. Letteralmente, si accasciarono accanto al muro.
 
-Allora, posso contare su di voi?- chiese Kim alle amiche, fissando un punto indefinito degli armadietti di fronte a loro.  
 
-Sì- confermò Joey decisa.
 
-…no…- sussurrò Chris sconfitta.
 
-Bene.
 
-Cosa ci fate voi qui?- tuonò la voce del professore di latino, arrivato giusto in tempo per interrompere il momento. –Alzatevi subito e volate in classe! Per punizione, all’intervallo copierete sedici testi dal libro! Verrò a controllarvi, potete starne certe! Siamo in una scuola, non sotto un ponte!
 
I tre soldatini sconfitti facevano la loro marcia estenuante dentro l’aula, mentre il professore gridava loro dietro peggio di Hitler nei film anni novanta.
Il primo, in fondo, esplodeva d’entusiasmo.
Il secondo, si struggeva.
Il terzo, aveva un bruttissimo-issimo-issimo presentimento riguardo ai backstage.
 
Ciao a tutti renne lapponi! Rieccomi. Intanto, ripeto, perdonate il ritardo incredibile che ho fatto nel postare questa cosa chiamata capitolo, in cui abbiamo visto esibire tutta l’immensa stupidità dei nostri amati personaggi. Ve lo dico subito, nel prossimo ne vedremo delle belle. (provo ancora pena per i poveri gemelli. Non li hanno presi)
… chi conosceva il Caffè dello Studente? Io ne sono venuta a conoscenza da un’amica che boh. Non ho voglia di provarlo (dicono che se ne bevi più di uno in pochi giorni crepi LOL :D ), fatemi sapere se qualcuna di voi ha esperienze in proposito :P e lasciatemi un bel commentino!! Adesso devo scappare.
Rakastan sinua tutti!!! Ci vendiamo al prossimo capitolo. :**** (un bacino speciale per la Marty che sopporta questo mio sclero infinito da mò. Non ho idea di quando quest’agonia finirà. Ma spero presto. Scherzo dai xD )        Lisa-La-Renna^^
 
   
 
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