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Autore: Lizobelle Wood    24/04/2016    0 recensioni
Ecco a voi un'altra delle tante storie sulla nostra cara gilda dove ad abitarla, insieme ai soliti protagonisti, c'è una dolce e coraggiosa dragon slayer dell'acqua di 19 anni di nome Iris Acqua, che durante la sua battaglia per la libertà verrà aiutata, sostenuta e incoraggiata da Natsu, Wendy, Erza, Lucy e Grey, senza dimenticarci del Master, Levy, Gajeel, Cana, Mirajane e tutti gli altri fantastici maghi della gilda (con aggiunta di piccole storielle amorose). Oh si, dimenticavo: ci sono anche Carla e Happy, e a loro si aggiunge anche Maila, la simpaticissima gattina di Iris (proveniente anche lei da Edolas).
Spero che vi piaccia. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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3:Domande senza risposta

«Magia del ghiaccio, bello. Il Master mi ha detto che ci sono altri dragon slayer, qui in città. Sai sicuramente chi sono, quindi ti chiedo ti portarmi da loro, devo parlargli.» Grey aveva un'espressione dubbiosa sul viso, ma poi si ricordò di Igneel, Grandine e Metalica e anche della loro estinzione, e pensò che tutto questo centrasse anche con lei, visto che era una dragon slayer, «Ok, lo farò, ma ad alcune condizioni: prima cosa, smettila di darmi occhiatacce e di minacciarmi» a queste parole Iris fece una smorfia «secondo: sii gentile con loro, qui non sei l'unica ad aver avuto un passato difficile, terzo: non frugare mai più nelle mie tasche, non mi piace avere delle mani nei pantaloni.» quest'ultima cosa la disse con inbarazzo velando le proprie guance di rosso, «Ah ah. Senti un po' questo “non mettere le mani in tasca, non mi piace avere delle mani nei pantaloni”» borbottò divertita alzandosi dal letto, dirigendosi nella camera accanto, sculettando in modo provocatorio, lasciando il povero Grey ancora più sbigottito.

Mattina

Una luce accecante invase le pareti della stanza di Iris penetrando negli occhi verdemare, ormai aperti a causa dei soliti incubi, ma fu un'altra cosa a far innervosire Iris: Grey era in piedi davanti al letto con uno sguardo serio «Da quant'è che mi fissi? Sembri uno stalker pervertito.» domandò acida «Ti fisso da appena 5 minuti, quindi calmati non ti voglio molestrare o cose del genere.» con questo uscì dalla stanza sbuffando annoiato. «Ciao ti sei svegliata finalmente. Sono le 10 e 30, io e Grey abbiamo già fatto colazione: io pesce grigliato lui wuppa di miso. Mi ha detto che spesso fa colazione alla gilda, per cui è stato strano mangiare a casa sua, e pure in compagnia.» disse tutta esaltata Maila. «E allora?» «Come non detto Iris» rispose con una nota di delusione, e un'espressione triste prese il posto di quella felice ed estasiata. «Sto scherzando, vieni qui!» allargò le braccia a mo' di cianbella incompleta e Maila ci sprofondo in un sol salto. «Lo sai che ti voglio bene? Ti faccio questa domanda perché qualche volta ho l'impressione che tu non lo creda o te lo dimentichi. Qualunque cosa faccia o dica non scordarti di quel poco amore che mi resta perché lo dedico tutto a te, hai capito?» e quest'ultima frase la scandì tenendo il viso della cara gattina tra le sue mani calde, che si macchiarono di bollenti e cristalline lacrime. «Non piangere Maila! Su, che è una bella giornata e poi abbiamo dormito in una vera casa in veri letti! Dovremmo gridare dalla gioia!» «E allora perché non gridiamo?» «Primo, non possiamo perché Grey potrebbe avere un attacco di cuore, secondo, non è casa nostra e dobbiamo essere riconoscenti ed EDUCATE, e utilizzo le tue stesse parole, così non puoi contraddirmi» disse con tono malandrino accompagnato da un sorriso malizioso. «Uffa! Però vedo che facciamo progressi con le lezioni di galanteria, almeno ti ricordi qualcosa.» rispose con un sorriso timido liberandosi dalla forte stretta di Iris.

Maila corse in cucina mentre Iris rimase ancora un po' in camera. Con Maila faceva degli sforzi per sembrare felice, ma in realta si sentiva vuota, e non riusciva a capire il perché, continuava a combattere inutilmente quel vuoto, che alla fine la divorava fino al cuore lasciando solo quella piccola porzione di cui aveva parlato a Maila, era già tanto se gli era rimasto quel fatidico pezzo. Continuava a pensare che fosse una reazione esagerata, che fosse nella sua testa ma quel vuoto che continuava a distruggerla dimostrava tutto il contrario. Senza accorgersene una lacrima tagliente e amara le scese sulla guancia ma non le lascò scampò afferrandola violentemente con le dita. Un singhiozzo le blocco il respiro, come i molti altri che susseguirono.

«Iris, stai bene? Se vuoi chiamo Maila e...» «NO! Non farlo, ti prego.» lo imploro con gli occhi dolci che continuavano a far sgorgare lacrime ininterrottamente; era diventata una cascata. «Io.. mi riprendo subito.. tranquillo... non c'è bisogno di chiamare Maila... anzi.. non lo deve proprio sapere.. chiaro?» ordinò tra un singhiozzo e l'altro, cercando di farsi capire. Grey chiuse piano la porta e si avvicinò a lei, si sedette sul letto accanto e l'abbracciò, cercando di calmarla accarezzandole i capelli per tutta la loro lunghezza. Iris per un momento pensò che non lo conosceva così tanto da poter avere così confidenza con lui, insomma, si conoscevano da appena due giorni e lui la stava già abbracciando!

Rimasero così per qualche minuto, fino a quando Iris si staccò bruscamente da Grey «Grazie Grey. Em, lo so che non è il momento giusto, ma come sai il mio nome, e dove a dormito Maila? Sai, non me lo ha detto e io non glielò neanche chiesto.» «Me lo ha detto Maila il tuo nome, e ha dormito sul divano in soggiorno. Tu come conosci il mio nome?» «Me lo ha detto Maila.» e tutti e due scoppiarono in una fragorosa risata.

Dopo la colazione tutti corsero nelle proprie stanze per prepararsi ad andare alla gilda per parlare con gli altri dragon slayer. «Mhh, dovrei comprare altri vestiti, questi sono ormai sudici e sgualciti. Anche i tuoi Maila non sono dei migliori, non credi?» «Già, bè, potremmo fare shopping uno di questi giorni.» disse con un sorriso a 32 denti, sperando, però inutilmente, che Iris avrebbe accettato, «Mi dispiace Maila ma non possiamo. Non ho un soldo! Però potremmo procurarceli: Grey mi ha detto, durante la colazione, che ci sono più tipi di missioni: missioni di tipo S, le più difficili riservate ai maghi S, i più esperti della gilda, e il resto delle missioni riservate ai maghi che cercano ogni anno di diventare di tipo S, anche se invano. Mi ha detto che si guadagna bene.» disse con un ghigno, «Mhh, aspetta... ieri ho visto nella gilda una bacheca attaccata al muro piena di volantini con su scritto dei numeri. Penso che quei volantini siano le missioni, e quei numeri scritti sopra siano il pagamento, e devo dire che erano delle cifre piuttosto grandi.» a questa rivelazione gli occhi di Iris si accesero «Andiamo!» Iris afferrò Maila per il vestitino, più grigio che bianco. «AHHH, MA CHE FAI!» «Dobbiamo fare soldi! Quindi sbrighiamoci prima che tutte le missioni siano esaurite!» gridò tutta esaltata. Già si immaginnava le belle monete d'oro tra le mani. «Hei ma che fate?!» «Andiamo a fare un po' di soldi!!!» «Voi non andate a fare un bel niente!» disse con tono autoritario afferrandola per il polso. Cominciò a stringerlo sempre più forte poiché Iris continuava a dimenarsi cercando di liberarsi. Prese anche l'altro polso con forza (collegato alla mano che non teneva più l'abitino di Maila). La sbatte con forza contro la porta. Iris cominciò ad accaldarsi e a intimorirsi. Grey aveva la testa bassa. Appena alzò il capo si mise a ridere rumorosamente. Maila e Iris avevano un'espressione sbigottita, ma dopo qualche secondo la gattina si mise anche lei a ridere. «Hei ma perché... BASTARDO MI HAI LEGATA AL POMO DELLA PORTA!» «Iris, modera il linguaggio!» disse la gattina con tono ambiguo «A fanculo il linguaggio Maila!!! Ma che nodo hai fatto!!! Liberami Grey, o giuro che quando i miei polsi avranno come lacci l'aria non potrai più ridere ne respirare!!!» «Ah, ah. Si si, certo!» disse sghignazzando mentre allungava le mani per liberarla da quei lacci.

«Vedo che riesco a respirare.» «Sei fortunato che mi hai dato ospitalità, se no saresti già sul tappetto, stecchitto.» Grey la guardò con finto terrorre, mettendosi poi a ridere. «Ohh, mio caro Grey, non sai nemmeno quanto io sia esperta in questo campo.» il viso di Grey sbianco all'udire di quelle parole.

Tutto il breve viaggio andò avanti tra i piccoli litigi di Grey e Iris, Maila ormai perse la speranza di riconciliarli una medesima volta. Si diede uno schiaffo sulla fronte dicendo tra se e se «I simili non si attraggono.».

«Grey, fatti... ah?! Hai portato quella ragazza antipatica con te.» «Cos'hai detto??!! Adesso ti faccio vedere imbecille!!!» «Credimi è meglio se non lo fai.» «Perché?!» «Perché lui è... il dragon slayer del fuoco.» Iris fece una faccia incredula «Come fa quell'idiota a essere il dragon slayer del fuoco?!» «Credimi, non lo so.» disse con tono a dir poco disperato. «Ciao, tu devi essere Iris io mi chiamo Wendy, mi sono presentata anche ieri, ma tu non eri dell'umore giusto per saluti e presentazioni. Lei è Charla. E questa bella gattina chi è?» «Io sono Maila, piacere.» rispose con un sorriso smagliante, Charla, come al solito, fece una smorfia e andò da Lily. «Oh, scusala Maila, Charla ha un carattere particolare.» «Sei la dragon slayer dell'aria, non è vero? Io sono la dragon slayer dell'acqua.» domandò incerta Iris, dopo aver sentito una strana presenza, familiare, «Em, si ma tu come lo sai, che io sappia non te lo detto.» «Niente, cioè, non lo so, io l'ho sentito. Vorrei parlarti, e vorrei parlare anche a.. come si chiamava?» «Natsu!» disse Wendy felice di aver saputo del legame che provava Iris verso di lei. Pensò che questo avesse a che fare con Grandine, perché anche lei sentiva qualcosa di familiare quando le stava vicino. «Vorrai parlare anche con Gajeel, forse. Sai, è un dragon slayer anche lui, del metallo.» gli occhi di Iris si illuminarono alla parola “metallo”. A lei piaceva essere un dragon slayer dell'acqua, ma avrebbe sempre voluto dominare un'elemento, soprattutto il metallo, perché pensava gli si addicesse al suo carattere. «Certo! Chiamalo pure, penso che mi piacera molto più di Natsu.» Wendy annuì e corse verso Gajeel, che era come al solito con Levy, infatti Wendy interruppe un momento un po' intimo nello sgabuzzino, appunto si stava chiedendo del perché fossero nello sgabuzzino. «Ohh, siii Gajeel...» «Ahhhh....ragazzi?» disse Wendy dopo essere violentemente arrossita «Ah?! WENDY??!! O MIO DIO, MA CHE CI FAI TU QUI???!!! GAJEEL FERMATI!!!!» «Ah? WENDYY!!!!». Wendy uscì subito dalla stanza sbattendo fortemente la porta.

Nello sgabuzzino...

«Dici che ci ha visti, Levy?» le disse mentre la aiutava a scendere dallo scaffale e a sistemare le spalline del vestito, «Secondo te? Siamo nei guai!» rispose preoccupata «Te lo avevo detto di non farlo qui, te lo avevo detto, ma tu sei il solito “avventuriero”!» «Però...devi ammettere che ne è valsa la pena, geehee». La cinse per i fianchi e la spinse verso di lui facendo sbattere i propri bacini...

Nel frattempo...

«Ma, dov'è?» «Em, Iris, al momento Gajeel è occupato.» disse tutto d'un fiato...

«Ciao Wendy, scusa per prima, ecco, stavamo, “parlando”...» disse Gajeel con il solito ghigno stampato sulla faccia.


 

Dopo le solite presentazioni Iris invitò i dragon slayer in un luogo più appartato.

«Sapete qualcosa su i vostri draghi, sulla loro estinzione, su di loro? Io non mi sono nemmeno impegnata nelle ricerche, ma non è di questo che dobbiamo parlare!» «Perché?» «Io mi faccio i fatti i miei, perché tu non ti fai i tuoi, Natsu?» «Va bene, va bene...» «Mi dispiace Iris, io ho provato a cercarla, anche se inutilmente, visto che non ho trovato nessuna traccia di Grandine.» rispose Wendy dispiaciuta.

Gajeel non disse molto, a lui non piaceva particolarmente parlare della scomparsa di Metallica. Così la discussione fu continuata da Iris, Wendy e Natsu.

«Be', grazie lo stesso ragazzi, ci vediamo in giro.» «Certo!» rispose Wendy, raggiante come sempre.

Quando tutti se ne andarono per la loro strada, Iris si accorse di una strana ragazza dai capelli rosso fuoco e un'armatura scintillante. Aveva notato che non aveva smesso di fissarla per tutta la durata della discussione tra i dragon slayer. Si incamminò verso di lei per capire il perché la stesse guardando così “intensamente”. «Scusa, ma hai qualche problema con me?!» «Chi sei?» «Nessuno che ti possa interessare, te lo garantisco. Comunque, smettila di fissarmi, è abbastanza irritante e invadente.» e con questo finì la discussione.


 

La giornata passò tranquilla, tra un litigio e l'altro di Natsu e Grey, e le interruzioni continue di Erza più le fragorose risate e i rimproveri di Lucy.

Erza, alla fine, smise di fissare Iris, e andò a parlarle direttamente. Non fu una discussione molto lunga, Erza voleva solo sapere chi fosse e da dove venisse, Iris fu come al solito diffidente ma Grey le parlò di quella persona molto simile a lei; a quella rivelazione Iris si scongelò subito, sapendo di stare con una persona del suo genere.

Maila stette tutto il tempo con Happy, e lui da gentiluomo che è, le regalò molti pesci.

Charla non si scomodò nemmeno a salutarla come si deve, ma si sa com'è la nostra Charla, permalosa come non mai, non le piace quando Happy le sta intorno e non le piace neanche quando non le sta intorno.

Tutta la sera si sussegui fra shottini e lotte corpo a corpo con qualche doccia offerta da Iris.


 

Spazio autore: ciao a tutti, perdonate il mio ritardo ma tra esami, compiti e studio non sono riuscita a scrivere nulla. Vi starete chiedendo il perché non abbia aggiornato durante le vacanze di pasqua, be', è perché mi sono presa una pausa da tutto, sfortunatamente non nei Caraibi; dovevo assolutamente premere il tasto OFF se no sarei crollata di sicuro. Spero di farmi personare con questo capitolo e con i prossimi, e vi fara piacere scoprire che è più lungo del solito. Ciao a tutti e scusatemi ancora. Recensite!!!

   
 
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