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Autore: Galicata_luke2003    24/04/2016    1 recensioni
I nostri eroi partono per un'avventura nella città perduta di Atlantide per aiutare Ariel a riottenere il suo regno rubato da Ursula, la perfida strega del mare, che per spaventare gli abitanti di Atlantide, si serve di un mostro marino, il Kraken, che darà ai nostri eroi del filo da torcere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ripresero a correre verso la nave, che per quanto fosse veloce, non riusciva a tenere testa al Kraken.
Quando arrivarono ad Atlantide, Ursula aveva già iniziato a terrorizzare gli abitanti per mezzo del mostro marino, che era costretto ad obbedirle.
“Dobbiamo fermarla!” disse Biancaneve.
“Ma come?” domandò Regina.
“Dobbiamo prendere la Rovina del Kraken!” disse Emma.
Il gruppo si riunì in cerchio ideare un piano.
Appena il si divisero, per adibire ciascuno ai propri compiti, Gold apparve nella sala del trono di Ursula.
“Noi abbiamo fatto un accordo” disse Tremotino, facendo venire a galla dei vecchi ricordi di Ursula “Lo so, devo uccidere il pirata, va bene, ora lo faccio…”
Tremotino scomparve con un ghigno soddisfatto.
“Ursula!” gridò Uncino, appena entrato a palazzo.
“Che ci fai qui, squallido pirata?!” rispose lei, con il medesimo tono.
“Sono venuto per chiederti scusa per ciò che ha fatto molti anni fa al tuo regno…” continuò lui.
“Sì, certo, e perché dovrei crederti?” chiese lei, con tono sarcastico.
Intanto
“Regina, usa la tua magia per combattere il Kraken!” disse Biancaneve.
“Meno chiacchiere e più frecce!” rispose Regina all’ordine di Biancaneve.
“Dov’è Tremotino?” chiese Biancaneve “Non doveva aiutarci con i suoi poteri?”
Intanto
“Dobbiamo cercare la Rovina del Kraken” disse Emma.
“Di qua!” disse David, dirigendosi verso la sala dei gioielli, descritta da Uncino molto accuratamente.
La sala dei gioielli era piena di ricchezze: la pietra blu delle pareti faceva sembrare le monete d’oro ancora più brillanti; se si guardava con più attenzione si potevano notare anche oggetti magici come l’Occhio della Tempesta, Fagioli magici, Conchiglie magiche, Candele magiche, un Fuoco Fatuo, una spada incantata,  e molto altro. Infine, c’era un bacheca incantata, all’interno della quale si trovava la famigerata Rovina del Kraken.
Emma si avvicinò per aprire la bacheca, ma quando era sul punto di sfiorarla, venne fulminata.
“Non puoi toccarla…” disse Tremotino dopo essere apparso dietro di loro “Ursula ha usato una magia che permette solo a lei e ad un’altra persona di aprire la bacheca”
“E chi sarebbe?” chiese Emma.
“Il caso vuole che sia io l’altra persona” rispose Tremotino.
Così egli si avvicinò alla bacheca, la aprì e prese la statuetta d’oro.
Successivamente sparì.
Intanto
“Voglio davvero scusarmi con te” disse Uncino.
Tremotino apparve nella stanza e diede ad Ursula la statua.
“Il loro piano è di distrarti con Uncino che fa finta di volersi scusare, mentre Regina e Biancaneve cercano di combattere il Kraken, e Emma e il suo adorato paparino avevano il compito di prendere la statua, ma hanno fallito” spiegò Gold “E ora Ursula, rispetta l’accordo” continuò lui.
“Di che accordo sta parlando?” chiese Uncino.
“Vedi, molti anni fa…E quindi adesso devo ucciderti” raccontò Ursula.
Intanto
La magia di Regina non era sufficiente a sconfiggere il mostro marino.
Preso dalla collera, il Kraken, si scatenò, e quando era sul punto di uccidere Regina con un tentacolo, qualcosa lo fermò: dal nulla si innalzò un’enorme tornado di acqua che immobilizzò il Kraken.
“Da dove diavolo viene?” chiese Regina.
“Sono stata io” disse Ariel appena uscita dall’acqua.
Intanto
Ursula era sul punto di uccidere Uncino, ma Emma, appena arrivata, le lanciò una fiamma.
Questo la fece distrarre in modo da permettere ad Uncino di darle un colpo con il suo uncino.
Il forte e improvviso dolore di Ursula, le fece perdere l’equilibrio, e senza accorgersene fece cadere la Rovina del Kraken sul pavimento di roccia atlantidea.
“Ora papà!” gridò Emma.
Avuto il segnale, David usò la spada incantata, rubata dalla sala dei gioielli di Ursula, per distruggere la rovina del Kraken, e lasciare il mostro marino libero.
“NO!” gridò Ursula con la rabbia negli occhi.
Intanto
Il tornado di acqua che avvolgeva il Kraken si fermò e, non essendo più sotto il controllo della magica statua, il mostro marino fu libero.
Come ultima cosa, per affondare di nuovo Atlantide, usarono della carta magica per mandare al Kraken il messaggio di richiesta di aiuto nell’impresa.
Per ringraziarli il Kraken acconsentì, e Atlantide tornò ad essere la città sommersa di Atlantica.
“Grazie di cuore, ora il mio regno può vivere in pace e in armonia come un tempo” disse Ariel a tutti i nostri eroi.
“E’ stato un piacere” rispose Emma.
“Bene, adesso tutti sulla Jolly Roger per tornare a casa.
Quando tornarono
Emma, aspetta, devo darti una cosa” disse Uncino.
“Cosa?” chiese Emma.
“Ricordi che prima del viaggio dovevo darti una cosa?” chiese Uncino “Ebbene eccola” continuò.
Il regalo era un anello che gli era stato regalato da Milah, quando si amavano.
“Te lo do in segno della mia eterna fedeltà a te” concluse lui.
Emma e Uncino si baciarono appassionatamente.
 
 
 
   
 
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