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Autore: Maggie_Lullaby    07/04/2009    6 recensioni
Lexi è una sedicenne testarda e dalla lingua affilata che vive in un mondo tutto suo pieno di ideali e stili di vita.
Maggie è una ragazza timida a innocente, incapace di dire di no e di vivere tranquillamente la sua vita.
Maryl è una ventenne che aspira a una grande carriera, ma è bloccata da un padre testardo e da due sorelle che hanno bisogno di lei.
La vita di tre sorelle si mescola a quella dei Jonas Brothers
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Brothers&Sisters'
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Ciaooo Ragazze,

bene questo è l'ultimo capitolo prima di Pasqua e il mio prossimo aggiornamento sarà, con ogni probabilità, venerdì prossimo. Si lo so, è tardi, ma non posso fare prima.

Questo capitolo è dedicato a tutte le vittime del terremoto che ha distrutto l'Abruzzo.

Buona Pasqua a tutte voi!!

Ecco i ringraziamenti:

sbrodolina: grazie mille per i complimenti!! Joe fa morire anche me, anche se io rimango della mia idea di amore ossessivo nei confronti di Nick!! Un bacio!

Ice_Bubble: eh no cara!! Mio marito non tradisce!!! Sposati Joe o Frankie, Nick è mio!! Dai scherzi a parte (spero non ti sia offesa perchè non era mia intenzione) . Ceeeerto che ho presente i bambini capricciosi, ne ho uno in casa ventiquattro ore su ventiquattro!! Un bacio, sono contenta che questa FF ti piaccia!!

Potterina Weasley: ah lo sai che mi mancava scrivere il tuo nickname?? Coooomunque, volevo chiederti scusa se, dopo aver letto la tua FF, non l'ho aggiunta subito nei preferiti come avevo detto. Il motivo è che ho dovuto fare una cosa (che al momento non mi ricordo) e mi sono dimenticata. Alla fine, però, ho rimediato!! La parola sbrullicciosa la adoro!! Da oggi la userò sempre, comunque condivido a pieno tutto!! Ho visto che non hai fatto tardi, brava!!! Ti voglio bene amore!! Un bacione!!

EllieGoodman: dove le prendo le mie idee?? Dalla mia mente contorta che si scervella tutto il giorno per tirare fuori idee. Immagina a scuola la concentrazione … inesistente!! Sono contenta che lo scorso capitolo ti abbia tirato su di morale, è uno dei miei preferiti!!! Spero che anche questo ti piaccia, anche se a me non molto … Dai ora passo agli altri ringraziamenti, dopo devo fare le valigie. Che palle!! Un bacione!!

jeeeeee: tesoro sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, che ti abbia fatto ridere e che apprezzi il mio modo di scrivere!! Joe rischierà di morire a causa di Lexi, no per la verità non è vero, ma forse posso infilarcelo … scherzi a parte, spero che questo capitolo ti piaccia!! Un bacio!

DarkViolet92: già già, si sono tutti riappacificati, spero ti piaccia anche questo capitolo!! Un bacio!

erbeeren: allora divertiti, anzi spero ti sia divertita dato che la notte è già passata da un po'!! Spero che anche questo capitolo ti piaccia e vedrai le cosa fra Kevin e Maryl!! Un bacio!!

annina94: si è Joe il sadico, ma di sicuro non quanto Lexi, l'assassina di famiglia!! Un bacio!!

Capitolo 9. Strain

- No signora, le ho già detto che tutte le copie di “Cime Tempestose” sono esaurite – spiegò Maggie per l'ennesima volta a una signora tozza vestita in modo stravagante.

- Ma io l'avevo prenotato! - protestò la donna facendo una faccia offesa.

Maggie alzò gli occhi al cielo.

- Mi può ripetere il suo nome? - chiese cortesemente, mentre l'avrebbe volentieri mandata a quel paese.

- Rose Childe – disse la signora.

La sedicenne controllò nuovamente il suo nome sul computer della biblioteca.

- Mi dispiace signora Childe, ma qui non è segnata alcuna prenotazione – disse con un tono educato.

- Ci deve essere un errore! - brontolò Rose.

- Nessun errore signora, lei non ha prenotato una copia di “Cime Tempestose” - spiegò professionalmente Maggie.

- Ma … - iniziò la signora Childe.

Nick si alzò dalla sedia su cui era seduto e su cui si stava dondolando da una ventina di minuti a causa della noia e si avvicinò alle due donne.

- Signora Childe, se non erro a lei piace il genere romantico – disse il cantante rivolgendosi a Rose sforzandosi di sembrare educato e utilizzando un linguaggio forbito.

- Si – annuì.

- Ha mai provato a leggere un libro d'avventura? - chiese lui mentre Maggie lo guardava curiosa.

- No – disse debolmente Rose, come se stessa ammettendo una grava colpa.

- Le posso consigliare di leggere “Il Signore degli Anelli” di Tolkien? - propose Nick, - c'è anche una storia d'amore.

- Non so … - disse la signora Childe guardando il pavimento.

Maggie roteò gli occhi in contemporanea a Nick.

- E' un libro stupendo – continuò il ragazzo, – ne ho giusto una copia qui – e prese il libro che stava leggendo porgendolo alla donna.

- Oh, beh, grazie, allora prendo questo – disse Rose con un sorriso.

- Perfetto – disse Maggie, le timbrò il libro, segnò il suo prestito sul computer e la congedò con amabili parole.

Quando Rose Childe si chiuse la porta dietro di sé, sia Maggie che Nick sospirarono di sollievo.

- Non ce la facevo più – disse Maggie sedendosi su una sedia.

- Sono d'accordo – disse Nick imitandola, - come diavolo fai a sopportare delle persone del genere? Lexi l'avrebbe già buttata fuori da qui a calci.

La ragazza sorrise immaginandosi la scena.

- Già, comunque è nel mio carattere – spiegò.

- Beata te, io stavo per dare di matto – disse Nick con un sorriso.

Maggie si scostò una ciocca di capelli dagli occhi.

- Beh io ho finito, che ne dici se chiudo tutto e usciamo a fare una passeggiata? - propose.

- Ehm Maggie, i paparazzi – esitò.

- Oh, è vero – disse dandosi una pacca sulla fronte, - mi ero dimenticata, che scema.

Nick la guardò severo.

- Maggie tu non sei scema -disse con un mazzo sorriso, - solo molto distratta.

La ragazza trattenne a malapena una crisi d'ilarità.

- E io cosa dovrei dire Nicholas? - chiese alzandosi, - o anche detto Mr Bugia.

- Ehi guarda che io non ti ho mentito! - disse il ragazzo facendo il finto offeso, - ho solo nascosto la verità.

- Ah beh, allora! - esclamò lei divertita.

Il giovane cantante si alzò, stiracchiandosi.

Guardò la biblioteca vuota, la percorse con lo sguardo fino a raggiungere il punto in cui loro due si erano incontrati la prima volta.

Maggie si alzò e spense il computer.

- A che cosa pensi? - chiese.

Nick si riscosse.

- Niente. Solo al giorno in cui ci siamo conosciuti – disse, - mi sembra passato tanto tempo, invece è poco più di una settimana.

La ragazza rifletté sulle sue parole, pensando la stessa identica cosa.

- Hai ragione – disse afferrando la giacca dalla poltrona su cui l'aveva appoggiata. - Vieni a casa mia, ti va? Magari invita anche Kevin e Joe.

- Ve bene – accettò Nick e prese il cellulare.


Quando ti ho vista arrivare

bella così, come sei

non mi sembrava possibile che

tra tanta gente che tu ti accorgessi di me

(Gino Paoli, Una lunga storia d'amore)


Il telefono di Kevin squillò proprio mentre il ragazzo aveva parcheggiato davanti a casa delle sorelle Campbell, Maryl al suo fianco che sorrideva ancora per la battuta del cantante di poco prima.

- Chi è? - chiese la ragazza mentre il giovane afferrava il cellulare e guardava il numero del mittente.

- Nick – rispose, premette un tasto e avvicinò l'apparecchio all'orecchio. - Ehi Nick!

- Ciao Kev, senti ti disturbo? - chiese, premuroso come sempre.

- No figurati, sono qui con Maryl, facciamo quattro chiacchiere.

Dall'altro capo del telefono si sentì il rumore di qualcosa, o qualcuno, che cadeva e la voce preoccupata di una ragazza.

- Nick stai bene? - chiese Maggie.

- Si, si – rispose il ragazzo, poi disse a Kevin. - Con Maryl?

Kevin capì la sorpresa del fratello minore.

- Beh si, non eri tu quello che voleva che facessi uno sforzo per essergli amico? - chiese confuso.

- Si e sono contento, ma non mi aspettavo che diventasse amici in così poco tempo … scusa, ma lei non ti voleva ammazzare l'ultima volta che ti ha visto?

Kevin voltò il viso verso Maryl che lo osservava con attenzione, come se volesse imparare a memoria tutti i suoi lineamenti.

- Abbiamo risolto – spiegò semplicemente.

- Va bene, poi mi spieghi, comunque Maggie ci ha invitato a casa sua, quindi se volete raggiungeteci, noi arriviamo lì fra poco – disse il sedicenne riferendo l'invito dell'amica.

- Okay, noi siamo qui davanti, vi aspettiamo – disse il fratello.

- Va bene, a dopo.

- A dopo – e chiuse la comunicazione.

Maryl lo stava ancora fissando, curiosa.

- Mi ha detto che Maggie ha invitato me, Nick e Joe a casa vostra. Per te va bene? - chiese.

La ragazza annuì.

- Certo, non c'è problema. Joe e Lexi sono a casa vostra, però – disse.

- Credo che li chiamerà Nick, non mi ha detto di chiamarli – spiegò il maggiore dei Jonas scendendo dall'auto.

Maryl scese dalla macchina e lo seguì in casa, e aprì la porta.

Casa Campbell era vuota, come al solito quando le sorelle non c'erano dato che il signor Campbell era sempre fuori per lavoro.

La ventenne accese la grande luce del salotto dato che il cielo fuori iniziava a farsi buio e si tolse le scarpe costose che depose con delicatezza in uno stanzino nascosto insieme alla giacca di marca.

- Vuoi darmi le scarpe e la giacca? - chiese Maryl educatamente. Provava ancora qualche risentimento verso quel ragazzo a causa di tutti i vestiti che le aveva fatto buttare, ma se si escludeva quello aveva scoperto che era d'avvero un bravo ragazzo.

Kevin glieli passò con una mossa cauta avvicinandosi a lei, credendo che una sua mossa brusca in un posto così vicino a tutte le scarpe firmate di Maryl avrebbe potuto causare una catastrofe.

Maryl rise dei suoi movimenti goffi.

- Non ti mangio, sai? - disse divertita, - se non mi rompi un altro vestito, si intende.

Il ragazzo sorrise, incerto se preoccuparsi o meno.

- Lo so – disse non del tutto sicuro della sua risposta.

Maryl capì il disagio del cantante e sorrise ancora di quella sua reazione, ma da una parte era anche preoccupata: aveva rovinato definitivamente la sua amicizia con Kevin per le sue scenate per i vestiti e le scarpe?

Scacciò quei pensieri con gesto secco della mano, come se stesse allontanando una mosca fastidiosa.

- Va tutto bene? - chiese Kevin.

Maryl annuì pensierosa.

- Si, tutto bene – rispose ancora distratta.

Kevin non le credette del tutto, ma non indagò oltre e osservò la casa per superare quel momento di leggero imbarazzo.

Il salotto era spazioso, le pareti pitturate di un colore caldo, tappezzate di foto piuttosto vecchie che ritraevano spesso una Maryl dodicenne, Maggie e Lexi di otto anni più o meno e una donna che Kevin non aveva mai visto, una versione più vecchia di Maryl.

Kevin suppose che si trattasse della madre delle tre ragazze, Joanna, che Maggie gli aveva spiegato era scappata di casa diversi anni di prima lasciando le figlie e il marito senza farsi più sentire.

Alcune foto ritraevano anche il signor Campbell, più giovane e sempre con il sorriso, che Kevin non gli aveva mai visto in volto.

Come per rispondere alle domande silenziose di Kevin mentre osservava la signora Campbell Maryl sorrise.

- E' mia madre – spiegò, - se ne è andata di casa sette anni fa. Non si è mai fatta sentire, non ci ha mai mandato una lettera, non una chiamata, niente – fece una smorfia, - potrebbe anche essere morta e noi non lo potremmo sapere.

C'erano dei momenti nella vita in cui bisognava tacere, questa lezione Kevin l'aveva imparata nel corso degli anni, e quello era uno di quei momenti.

- Io la odio – disse con semplicità la ragazza, - o almeno credo. Maggie ha sperato in un suo ritorno fino all'anno scorso, spera ancora, ma ha abbandonato le speranze. Per la verità speriamo tutti in un suo ritorno, ma sappiamo che non ritornerà.

Kevin rimase ancora in silenzio incerto.

- Praticamente non ci pensiamo più – concluse Maryl, preoccupata di essersi aperta troppo con un ragazzo che conosceva appena.

Rimasero fermi ai loro posti per qualche minuto.

- Mi dispiace – disse Kevin infine, in un sussurro roco.


Ti ricordi i giorni, chiari dell'estate

quando parlavamo fra le passeggiate

Stammi più vicino, ora che ho paura

perchè in questa fretta tutto si consuma

(Due destini, Tiromancino)


Gli occhi castani di Joe Jonas incontrarono quelli verde muschio di Lexi Campbell con un'aria di sfida.

- Scacco – disse il primo, muovendo una pedina bianca e un sorriso che gli increspava il viso.

La ragazza osservò con attenzione la scacchiera e mosse una pedina a sua volta.

- Scacco – ripeté, compiaciuta.

Joe cercò di non dare a vedere la delusione che l'aveva improvvisamente attraversato.

Si asciugò un rivolo di sudore che gli stava colando lungo la fronte con un dito.

Guardò il campo di gioco, cercando via d'uscita o una possibilità di incastrarla. Non cerano. Non voleva arrendersi però, non voleva far cadere il suo re, indicando la sua “ritirata” dalla “battaglia” che aveva iniziato quasi un'ora prima con la sua quasi nuova amica.

Lexi non si sarebbe mai arresa, avesse dovuto restare tutta la notte sveglia a giocare.

Lo squillo del cellulare del diciannovenne li fece sobbalzare entrambi, dopo aver sentito a lungo solo il suono delle loro voci.

- Pronto? - rispose il ragazzo senza guardare il mittente.

- Ehi Joe! - lo salutò Nick, allegro.

- Ciao Nicky – disse il mezzano. - Tutto bene?

- Si, tu? - chiese il minore.

- Si, sto giocando a scacchi con Alexandra, la sto letteralmente stracciando – si vantò Joe mentre Lexi faceva un verso a metà fra una risata e un grugnito.

- A scacchi? Voi due? Soli? - domandò Nick incredulo.

- Ah, ah – disse Joe, vanesio.

- Ma Joe, tu fai schifo a scacchi, ti sei fatto battere per sei volte consecutive da Frankie - disse Nick.

- Quante volte ti dovrò dire che l'ho fatto vincere? - chiese Joe, spazientito. - Comunque perchè hai chiamato? Ti manco per caso?

- Spiritoso. Ti ho chiamato per dirti di raggiungerci a casa di Maggie, Lexi e Maryl. Io e Maggie arriveremo fra poco, mentre Kevin e Maryl sono già lì – spiegò.

- Maryl e Kevin da soli?! Maryl tenterà di ucciderlo, lo sai vero? - disse Joe e non stava scherzando.

- A quanto pare sono diventati amici – disse Nick, calcando per bene sulla parola amici.

Ci volle qualche secondo prima che Joe capisse la notizia, dopodiché scoppiò in una risata fragorosa che fece sobbalzare Lexi, intenta a osservare la scacchiera con attenzione.

- Maryl e Kevin amici? - domandò incredulo Joe una volta ripresosi, - stai scherzando, vero?

- Ehm, per la verità no. Kev ci spiegherà sta sera, credo – disse Nick.

- Va bene, sono curioso. Ci vediamo fra poco – disse infine il mezzano.

- A dopo, ciao!

- Ciao – disse Joe e mise giù.

Lexi lo fissava con le sopracciglia sollevate.

- Kevin e Maryl, amici? - domandò, anch'essa restia a crederci.

Joe annuì.

- Ora sono diventati amiconi – disse, - beh credo. Dobbiamo andare a casa tua.

Trenta minuti dopo, i quali comportarono un esaurimento nervoso di Lexi a causa del comportamento di Joe e una scenata di quest'ultimo i due giovani si trovavano davanti al portone di casa Campbell.

Nel momento in cui la rossa e il moro entrarono in casa si trovarono davanti a Maggie e Nick, intenti a osservare con preoccupazione e sorpresa Kevin e Maryl, seduti sul divano che conversavano allegri.

Maggie li salutò con un cenno della mano e tornò a osservare la nuova coppia di amici, come se temesse di vedere Maryl aggredire Kevin da un momento all'altro.

Nick li salutò con la mano per poi tornare anche lui a guardare i due.

- Ciao! - li salutò Maryl quando li vide.

Lexi percorse la stanza con passo veloce, salì le scale attirando su se stessa gli occhi di tutti, per poi tornare tenendo in mano una piccola scatoletta di cartono da cui estrasse un aggeggio non ancora identificabile trasparente.

La sedicenne si avvicinò alla sorella maggiore, che la guardava sorpresa, e le fece alzare le braccia con la forza e le mise il termometro sotto un ascella.

- Lexi – disse Maryl irritata e incredula, - che diavolo stai facendo?

- Ti misuro la febbre, stai delirando – disse seria Alexandra .

Joe, Maggie, Nick e Kevin trattennero appena una risata mentre Maryl si sottrasse alla sorella e si alzò imperiosa.

- Ma sei pazza?! - domandò.

- Ehm … non credo, no – disse Lexi. - Sei diventata amica di Kevin, il ragazzo che odiavi, è ovvio che io pensi che tu stia delirando.

- Santo Dio, Lexi sono diventata amica di un ragazzo, non mi sembra di stare delirare! - esclamò la maggiore, irata.

Il diretto interessato, causa della discussione delle due sorelle tentò di farsi piccolo piccolo sul divano su cui era ancora seduto.

- Non ci credo – ammise semplicemente la minore.

La maggiore fece per ribattere quando Maggie intervenne.

- Volete fermarvi per una pizza? - propose ai tre fratelli, che la guardarono riconoscenti.

Lexi e Maryl annuirono.

La tempesta era finita, per il momento.


Continua ...


  
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