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Autore: Redferne    24/04/2016    9 recensioni
Tra Nick e Judy sta accadendo qualcosa di totalmente nuovo ed inaspettato.
E mentre Nick cerca di comprendere i suoi veri sentimenti nei confronti della sua collega ed amica, fa una promessa a lei e a sé stesso: proteggerla, a qualunque costo.
Ma fare il poliziotto a Zootropolis sta diventando sempre piu' pericoloso...
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 3

 

 

 

 

 

 

 

RED & HONEYBUNNY: SPARRING PARTNER(S)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Sul serio, Nick. Io non ti capisco proprio, questa volta. Abbiamo la nostra palestra al dipartimento, con tutto quanto l'occorrente. Perché mai dovremmo allenarci in quel tugurio?"

"Naah, Carotina. Troppa folla per i miei gusti, giù al distretto. Qui saremo solo noi due. Nessuno a romperci le scatole. E poi, vuoi mettere il gusto di tornare alle origini? Niente attrezzi ed accessori all'ultimo grido. Solo polvere, cuoio, sudore e..."

"Pulci. Mi auguro solo di non prenderne qualcuna, quando metterò piede lì dentro."

No. Questa volta Judy non riusciva in alcun modo a condividere l'entusiasmo del suo collega. L'edificio che avevano di fronte aveva un aspetto diroccato e sotto la fioca luce della luna, unica fonte d'illuminazione in quella strada deserta, appariva ancora più fatiscente. L'insegna luminosa della palestra o per meglio dire quel ne rimaneva, posta a lato del portone d'ingresso, era intermittente.

Come risultato di un bel tiro a segno a base di sassi o chissà cos'altro, il nome della palestra non era più leggibile. Rimaneva solamente la parola GYM.

Nick spalancò il portone ed entrò, seguito a ruota da Judy. L'atrio era deserto e piuttosto sporco. Sulla destra vi era la guardiola del portinaio, ovviamente vuota e con i vetri completamente infranti. Pareva proprio che il palazzo fosse disabitato.

"Che razza di posto…" bisbigliò lei, guardandosi attorno.

“Lo so, Carotina. La prima impressione é sempre deludente.”

Nick puntò deciso verso una piccola rampa di scale sulla sinistra. Al termine vi era una porticina di vistoso rosso porpora, con una piccola insegna nel mezzo:

 

 

 

 

COULSON'S GYM

 

 

 

Almeno qui il nome si legge, osservò tra sé la coniglietta.

 

Quello che vide, una volta che varcarono la soglia, non contribuì certo a migliorare l'opinione maturata in precedenza. Un ring malandato al centro della stanza. Sacchi da boxe avvolti da giri e giri di nastro isolante grigio. Tutto in quel luogo dava l'idea di vecchio, lacero e consunto.

 

Chissa' che ci trova Nick di tanto speciale, in questo posto.

 

Una voce greve proveniente dall'altro lato del locale la distolse dai suoi pensieri.

"E' tardi, sto per chiudere."

Vide avvicinarsi un nerboruto rinoceronte dalla pelle rugosa. Vestiva una canotta rosso acceso e shorts di colore giallo in satin, e sembrava piuttosto in là con gli anni. Judy ipotizzò si dovesse trattare del proprietario, o quantomeno del gestore.

Il rinoceronte si avvicinò ancora, come a volerli squadrare meglio. Poi disse: "Ah...sei tu, ROSSO."

"ROSSO?!" Disse Judy, mentre guardava Nick.

"Poi ti spiego." si affrettò a rispondere lui . Ed aggiunse: "BUTCH! Vecchio mio, come va?"

"Va." rispose Butch. "E HONEYBUNNY chi é?"

“HONEY…BUNNY?! Ma che…” mormorò tra sé Judy, sempre più perplessa.

“Lei é Judy, la mia collega di pattuglia. Stasera si allena con me, OK?” Disse Nick.

“Come ti pare. Io tra poco levo le tende.” Rispose il rinoceronte, allontanandosi. ”Le chiavi ce le hai, almeno spero. Ricordati di risistemare tutto e di spegnere tutte le luci, prima di uscire. E chiudi bene la porta.”

“Tranquillo, Butch. Penso a tutto io.”

“Ah, dimenticavo...se vuoi c’é della birra scura, nel frigorifero.”

“Quella te la puoi tenere. Lo sai benissimo che mi fa schifo, quella roba.”

“Apposta la compro, Rosso.” rispose Butch, sghignazzando.

Detto questo, si diresse lentamente verso la porticina color porpora e, prima di uscire, si volto’ verso i due dicendo: “Divertitevi, e non sporcate in giro.”

Lo sentirono ghignare ancora da fuori, mentre si allontanava. Judy, a quelle parole, sembrò quasi arrossire da sotto la pelliccia, mentre Nick scosse la testa.

“Devi scusarlo” si schermì. “E’...piuttosto grezzo, a volte.”

“Amico tuo, no? Ormai non mi stupisco più di nulla.” rispose lei, ironica. “Piuttosto...che significa ROSSO?!”

La volpe fece spallucce.

”Niente di speciale” le spiegò. “Devi sapere che Butch ha il vizio di rifilare soprannomi a chiunque. A proposito...molto carino quello che ha scelto per te, HONEYBUNNY…”

Andò verso una porticina sul lato destro della stanza. La aprì e si volse in direzione di Judy.

”Prima le signorine, prego.” annunciò, orgoglioso.

“Vorresti dire che...c’é un solo spogliatoio?” Domandò la coniglietta, incredula.

“Beh, sai...la palestra di Butch non e’ molto frequentata. Men che meno da clientela di genere femminile, quindi…”

“…Quindi facciamo che nello spogliatoio dei MASCHIETTI ci vai tu, mentre io mi cambio qua fuori. Non oso neanche immaginare che razza di odore ci deve essere lì dentro!!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Caarootiiinaaaa….” cantilenò Nick in direzione della porta.

“Che vuoi?” Rispose Judy, dall’altra parte.

“Deve fare piuttosto freddino, di lì…perché non vieni a finire di cambiarti qui dentro? Prometto di non sbirciare, parola d’onore!”

“Non fare lo scemo.”

“E va bene, ne possiamo riparlare anche dopo. Sai...la doccia mi sembra bella spaziosa, credo ci potremmo stare belli comodi entrambi, e…”

“Nick, ho detto di darci un taglio!!”

“Ok, ok. Pensavo solo ti facesse comodo uno che ti insaponasse la schiena...” e soffocò una risata.

“Muoviti a cambiarti, invece di continuare a blaterare idiozie!!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nick uscì dallo spogliatoio. Indossava una maglia bianca di una misura più larga ma bella comoda, e un paio di pantaloncini neri lunghi fino al ginocchio. Notò Judy mentre era intenta a fare riscaldamento, saltellando ritmicamente con la corda. Si fermò un momento ad ammirarla.

Vestiva un paio di leggins bianchi con due bande nere sui lati, ed un top di colore blu scuro con le lettere ZPD, maiuscole ed anch’esse di colore bianco, stampate all’altezza del cuore. Il guizzare dei muscoli sotto sforzo lasciava intuire un addome perfettamente tonico e ben sviluppato sotto il manto bianco e grigio.

 

Wow...ci hai dato dentro con gli allenamenti di recente, Carotina.

 

Armeggiò nel borsone e tirò fuori due paia di guantini leggerissimi. Erano imbottiti solo sul dorso della mano e avevano delle aperture all’altezza delle falangi, per lasciare libere le dita.

Ne lanciò un paio a Judy, che li afferrò al volo.

”Fammi vedere come ti stanno.” le disse.

La coniglietta li esaminò, incuriosita.

”Che cosa sono?” Chiese.

“Oggi si fa combattimento corpo a corpo, no? Questi andranno benissimo.” Rispose lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fecero una mezz’oretta al sacco pesante, alternandosi e provando varie combinazioni di colpi. Poi salirono sul ring.

Nick cominciò a saltellare intorno a Judy, punzecchiandola con dei rapidi e continui colpi di sinistro, mentre lei rimaneva immobile al centro del ring, con le braccia serrate a difesa ed aspettando l’occasione per contrattaccare.

Pochi istanti dopo, Judy parti’ con due rapidi sinistri,seguiti da un diretto destro e da un gancio sinistro. Poi alzo’ di scatto la gamba destra e lancio’ un calcio circolare alto. Nick ammortizzo’ il colpo spostandosi di lato e le afferro’ il piede con la mano sinistra.

Gli fu sufficiente una piccola spinta sulla spalla con l’altra mano per farla finire a terra.

Nick le fu sopra in un istante e le sferrò un diretto destro al viso.

Judy fu percorsa da un brivido e chiuse gli occhi. Sentì lo spostamento d’aria scompigliargli il pelo. Quando li riaprì, vide il pugno di Nick fermo a pochi centimetri dal suo naso.

Lui aprì la mano e gliela porse, sorridendo. Lei l’afferro’.

“Alzati, su.” disse, rimettendola in piedi.

Riprese a muoversi.

”Occhi sempre aperti, Carotina!” Le intimò, puntando l’indice ed il medio verso di se e successivamente nella sua direzione. “Se proprio non puoi fare a meno di prendere un pugno, prendilo. Capita, a volte. Ma non distogliere lo sguardo dall’avversario, in nessun caso.”

“Perché ti sei fermato, prima?” Domandò lei. “Si era detto che dovevamo fare sul serio, no?”

“Tsk, tsk.”

Nick ondeggiò il dito a destra ed a sinistra, in segno di diniego.

”La prima regola del MIO FIGHT CLAW é…non si colpiscono le fanciulle. MAI.”

“Senti, Nick” esclamò Judy. “Non mi sono lasciata convincere a mettere piede in questo buco puzzolente per fare finta di combattere. Niente sconti, capito? Datti da fare, o te ne faro’ pentire.”

Cominciarono a scambiarsi una serie di colpi rapidissimi. Poi Judy tentò nuovamente un calcio circolare destro, questa volta al busto. Nick lo blocco’ sotto il braccio sinistro.

“E due! Stai diventando prevedibile, Carotina!” Disse.

“Davvero?” Rispose lei. “Allora stà a vedere cosa ti combino ora, ROSSO.”

Spiccò un leggero balzo verso l’alto e a mezz’aria, con un colpo di reni ,si avvitò su sé stessa in senso antiorario lanciando un calcio girato all’indietro con la gamba sinistra. Il suo tallone si abbatté sulla testa di Nick, facendolo cadere in avanti.

 

Non e’ possibile!! Pensò, mentre stramazzava al suolo.

 

Sfruttando l’attimo favorevole, Judy gli afferrò il braccio sinistro e, dopo avergli serrato intorno braccia e gambe, si buttò a terra stringendolo tra collo e spalla e premendo contro il gomito, mettendolo così in leva.

Una smorfia di dolore comparve sul viso di Nick, che batté ripetutamente con l’altra mano sul tappeto, in segno di resa.

Judy mollò il braccio e si rialzò con una capriola all’indietro, mentre Nick si rimise in piedi qualche istante dopo, ancora un po' stordito.

“Fiuuu…però! Davvero niente male…” disse, massaggiandosi il braccio ancora dolorante.

Judy fece un gesto con la mano, invitandolo a farsi sotto.

“Hai capito, adesso?” Disse, con un sorrisetto di sfida. “Non sottovalutarmi, Rosso. O te ne pentirai.”

Nick ricambiò con un sorriso ironico.

“Lo terro’ a mente, Carotina.”

ROSSO…quanto gli piaceva sentirlo pronunciare da lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti, rieccomi qua!

Da appassionato ed (ex) praticante di arti marziali, mi sono divertito un sacco a scrivere questo episodio.

Ma, divertimento a parte, mi sono scontrato da subito con un grosso ostacolo: descrivere scene di combattimento, sulla carta, in particolar modo se si tratta di colpi spettacolari, può essere molto complicato.

Ma era un mese che avevo in mente questa scena, ed era talmente BELLA che non avrei rinunciato a metterla PER NESSUN MOTIVO AL MONDO.

Spero vi piaccia ma soprattutto di riuscire a farvela immaginare come l’ho immaginata io.

A presto per il prossimo episodio!

 

 

 

See ya!!

   
 
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