The
Awakening
Capitolo
4
Robots!
“Obbeditemi”
questa semplice parola era bastata a
Mewtwo per prendere controllo della mente dei 10 militari presenti
all’ingresso
dell’Area 51, fra cui si trovavano nientemeno che Sora e
Lupin, ma perché? Per
saperlo, ci basta fare un salto indietro nel tempo di qualche minuto.
“Maledizione,
quel vecchiaccio vanaglorioso è
scomparso, rischiamo di farci scoprire” disse Lupin, rivolto
al custode: “Non
dovrebbe preoccuparti di più della sua
incolumità? Da quel che possiamo vedere
la gente di questo posto è piuttosto armata” fece
il custode del Keyblade,
prendendo dal fodero di uno degli agenti svenuti a causa di Goemon la loro pistola, che
gettò lontano da sé,
dopo averla guardata con disgusto: “ Beh, con un
po’ di risvolti e tanta
fortuna, credo che una di queste divise possa starti”,
suggerì il ladro,
iniziando a mettersi i pantaloni del militare sopra i suoi,
così come Sora che,
a malincuore, si tolse le sue amate scarpe, troppo vistose per
un’evasione
sotto copertura.
Intanto,
dalla parte opposta dell’Area, Eggman si
trovava davanti nientemeno che la sua stessa creazione, Metal Sonic, un
robot
che aveva le sembianze del riccio blu tanto odiato dal dottore:
“ Metal, brutto
idiota, dove sei stato? Mi sono dovuto liberare da quella cella tutto
da solo”
lo rimproverò lo scienziato, ma il robot non rispose, anzi,
si avvicino al suo
creatore e aprì la sua mano metallica, da cui fuoriusciva
una specie di cannone
laser: “Ehi, quello non te l’ho installato io, dove
l’hai preso?” chiese
Robotnik, ma venne afferrato per le braccia da due mani, una gialla e
una
marrone.
Lo
scienziato si voltò per vedere chi lo aveva
afferrato, rimase sconcertato nel sentire puzza di…
cadavere, come se dietro di
lui fossero dei defunti a tenerlo, ma in realtà erano dei
semplici
animatronici, robot abbastanza semplici e senza un algoritmo complesso
nel loro
cervello. L’animatronico alla destra dello scienziato
assomigliava ad una volpe
rossa con un uncino nella mano destra, mentre la sinistra teneva il
braccio del
dottore, dall’altro lato, il robot assomigliava ad un pulcino
gigante, con un
bavaglio con su scritto “Let’s Eat!”:
“Che vuol dire questo? Lasciatemi
subito!” urlò il peggior nemico di Sonic, mentre
il robot con le sembianze del
riccio blu, finalmente, proferì parola: “Tutto da solo? Ho osservato le celle grazie
a delle mini-telecamere, il suo contributo all’evasione
equivale allo 0.00%.
Probabilità di cattura, 99,99%, possibilità di
fuga, 0,000001%, probabilità di
fuga dopo eliminazione, 0,00%”
disse, caricando un
laser giallo dal cannone sulla sua mano: “Metal
Sonic, caro, i nostri superiori
vogliono i prigionieri ancora vivi” fece
una voce alle spalle del robot: “Mettaton,
che ci fai qui? Dovresti
cercare gli altri fuggitivi”
dietro alla copia di Sonic si
trovava un robot rettangolare, grigio, piuttosto piccolo, con un
ombrellino in
mano che lo teneva in aria, la quale era coperta da un guanto bianco,
con una
gamba che terminava con una ruota: “Non
preoccuparti, quello che vedi è
solo un mini me, altrettanto spettacolare, ma sempre inferiore al mio
charme,
in fondo i fuggitivi meritano di essere catturati
dall’originale”
si
vantò l’automa, mentre da un'altra parte,
l’originale stava seguendo uno dei
fuggitivi.
Intanto,
in un altro corridoio della base, Jigen stava
controllando l’orologio, nascosto dietro un angolo:
“ Sono fortunato, sembra
essere l’ora di cena, chissà se
riuscirò a trovare una guardia da sola”
pensò,
guardandosi intorno, adocchiando un militare uscito da una stanza con
uno
sguardo piuttosto disattento: “Bingo”.
Anche
Goemon stava seguendo una guardia, in modo da
poter recuperare la sua spada, ma non aveva fatto i conti con il robot
di
prima: “Oh
yeah! Guarda che bel fusto abbiamo qui… Pronto per
essere catturato”
disse Mettaton, questa volta l’originale,
a differenza dell’altro era almeno il doppio più
grande, sulla parte superiore
del suo corpo si trovava una griglia di venti quadrati gialli, e sotto
essa tre
manopole: "Cosa saresti tu?" chiese Goemon, vedendo la guardia, non
accortasi di niente a causa della distanza che li separava, andarsene,
mentre
l'automa si avvicinava: "
Io sono l'idolo che tutti
bramano"
urló, per poi lanciare delle bombe
addosso al samurai, che le schivò abilmente, allontanandosi
dal robot:"
Meraviglioso darling, saresti un ballerino perfetto per il mio tour,
peccato
che non uscirai da qui"
disse, schioccando le dita
e facendo apparire una decina di sue versioni in miniatura, come quella
che
aveva parlato con Metal Sonic, che anche stavolta il complice di Lupin
evitò,
non sapendo però delle abilità dei mini-Mettaton.
Essi infatti, schioccarono a
loro volta le dita, facendo apparire quanti cuori quanti erano loro,
che
impattarono nella schiena del samurai, non preparato per quel genere
d'attacco:
"
Sei silenzioso... Mi ricordi tanto un vecchio amico... Peccato che non
lo
conoscerai mai"
disse Mettaton, creando dal nulla delle
bombe e delle barriere che si diressero verso Goemon, il quale, ancora
disorientato dal colpo di prima, non riuscì ad evitarle e
finì per essere
colpito: " E questo è solo l'inizio, tesoro".
Intanto,
lontano dall’Area 51, Shaka e Raven tenevano
d’occhio, grazie ai poteri della ragazza, Mewtwo, il quale
aveva appena ipnotizzato
i dieci militari: “ Che ne pensi? Credi davvero che siano
lì?” chiese il membro
dei Teen Titans al cavaliere d’oro, il quale, dopo un breve
respiro, parlò: “
Non possiamo esserne certi, ma tu stessa sei riuscita a leggere nel
cuore di
quell’essere, ed hai pensato potesse essere
sincero” disse, mentre lei
ripensava alle parole di tre giorni prima…
3
giorni prima…
“In
fondo… Noi due siamo molto simili, non è vero?
Allora trova il tuo amico,
cercalo senza sosta, potrai trovarlo come no, la cosa che importa
è la speranza…
Io continuerò a cercare mio figlio, anche se so che non
esiste realmente, non
abbandonerò l’unica e sola ragione di vita che mi
ritrovo… C’è una base a
qualche miglia da qui, uno dei miei alleati era rinchiuso
lì, potrebbero
essercene altri, fra cui il tuo amico.”
“La
speranza… Bibi, perché penso che tu sia in
pericolo?” penso fra sé e sé Raven,
mentre una lacrima gli scendeva dal viso.
“Ditemi…
cosa sapete dei prigionieri” chiese Mewtwo al
gruppo di militari che aveva ipnotizzato, i quali, inginocchiati, lo
guardarono
confusi, evidentemente non ne sapevano niente, finchè:
“ Io so qualcosa,
maestro” a parlare era stato nientemeno che Sora, che si
alzò insieme a Lupin,
avvicinandosi al pokèmon: “Io e lui eravamo tenuti
prigionieri in questo posto,
senza sapere il come e il perché, poi siamo evasi grazie al
mio Keyblade” fece il
custode, evocando la chiave: “ Alcuni nostri amici sono
ancora lì dentro,
maestro, erano prigionieri come noi e ora stanno controllando se ci
sono altre
persone rinchiuse lì” continuò Lupin,
mentre il clone di Mew pensava: “ Quindi
è probabile che siano lì, l’amico di
Raven e Ash, e non solo, forse molti altri...
devo fermarli”. Mewtwo aprì gli occhi, di nuovo
illuminati di una luce blu, la
sua voce risuonò nella mente degli otto militari,
più Sora e Lupin: “Ascoltatemi
schiavi, il vostro compito è trovare tutti i prigionieri di
questa base e
liberarli tutti, ma la vostra priorità è quella
di trovare Ash Ketchum, con
lui, molto probabilmente, ci saranno i suoi amici, non importa come e a
quale
prezzo, dovete farli uscire da qui”.
Mentre il gruppo comandato da Mewtwo si muoveva, dentro il laboratorio, James aveva appena ricevuto una chiamata: “Abbiamo catturato un fuggitivo, ma ne mancano altri quattro, probabilità di fuga 9.6%, richiediamo rinforzi, Chica e Foxy stanno portando il Dr. Eggman al laboratorio” “Signori, è ora di parlare di qualcos’altro, fra coloro giunti qui, c’erano quattro robot, che abbiamo prelevato e riprogrammato per far parte della nostra élite in caso alcuni prigionieri scappassero. Purtroppo è successo e uno dei robot ha appena chiesto un aiuto, i fuggitivi in questione sono molto difficili da localizzare, viste le loro abilità, abbiamo tre ladri e un ragazzo in grado di evocare una chiave il cui potere principale è aprire tutte le serrature, potrebbero formare un team abbastanza pericoloso… Quindi, Generale Goldman, sergente Smith, vi chiedo di aiutare queste forze speciali” disse, l’FBI era pronto a contrattaccare, non sapendo però che anche Mewtwo aveva fatto la sua mossa.
Note Autore:
Visto
che alcuni personaggi potreste non conoscerli, ecco le immagini di
tutti coloro che non sono stati inventati da me, apparsi in questi
capitoli.
Shaka
Karma
Misty