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Autore: Chia_084    25/04/2016    1 recensioni
raccolta di Flashfic con il titolo legato all'iniziale di ogni giorno della settimana e a seguire ispirate a fan art!
dal primo testo:
- LEAVE ME ALONE
Artù non tardò molto ad arrivare < Merlino, mi dispiace, è stato un errore… >
< baciare lei o baciare me?! > gli occhi blù del mago si incatenarono a quelli del principe che rimase in silenzio .
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L-look at me  

L’insegna luminosa del locale sfarfallò un paio di volte prima che la E della scritta “EDEN” si accendesse, Arthur osservò la porta di vetro dalle quali s’intravedevano le luci della pista da ballo, fece un respiro profondo ed entrò. 
L’odore di fumo all’interno gli affannò il respiro, si guardò intorno notando numerose ragazze e anche qualche ragazzo ballare in maniera piuttosto provocante
<< Ovvio no, solo Gwain poteva scegliere un locale di spogliarelli per passare un sabato sera “tranquillo” >> borbottò fra se e se 
<< Arthur finalmente! Pensavamo non arrivassi più!>> disse Gwain facendo posto al nuovo arrivato sul divanetto di pelle nera << Chissà quante cose ha visto questo povero divano >> si disse il biondo sedendosi. 

<< Scusa se te lo chiedo Gwain, ma come mai ci hai chiesto di venire in questo locale? >> chiese Lancelot grattandosi la fronte << Un mio amico si esibisce qui sta sera… e io gli avevo promesso di venire a vederlo, così mi sono detto perché non approfittarne per organizzare una bella serata con i miei amici… >> disse innocentemente il castano
<< Gwain, abbiamo portato un po’ di dirink, ah ciao Arthur! >> disse Parcifal appoggiando dei bicchieri sul piccolo tavolino davanti a loro, seguito da Leon che prese posto accanto ad Elyan. 

Improvvisamente le luci del piccolo palchetto che capeggiava in mezzo alla stanza si accesero e, sulle note di 
“ Bills, Bills, Bils “ dei Warblers, due ragazze vestite con abiti in pelle nera uscirono da dietro la tendina bluastra e cominciarono ad arrampicarsi sui pali cimentandosi in numeri degni dei più bravi circensi. 
Gli occhi di tutti si puntarono su Gwain che alzò le spalle sorridendo, il piccolo sipario si aprì nuovamente e questa volta ne uscì un ragazzo dalla pelle nivea e i capelli corvini
<< Eccolo, è lui l’amico che vi dicevo! >> disse il castano battendo sulle spalle di Arthur.
 
Il giovane Pendragon spostò lo sguardo dal suo drink e lo puntò sul ragazzo che aveva appena fatto la sua entrata ed ora si stava strusciando in maniera molto provocante su una sedi posta al centro del palco << Come si chiama >> chiese cominciando a mordicchiare la cannuccia << Merlin >> rispose Gwain rivolgendogli un’occhiata incuriosita che però il biondo non notò.
Il corvino si alzò dalla sedia e con un movimento ben studiato si strappò la maglietta bianca lasciando scoperta la sua figura longilinea ma dotata di muscoli, il biondo per poco non soffocò con un sorso del drink, << Se ti va dopo te lo presento… >> gli sussurrò Gwain all’orecchio facendolo rabbrividire << Gwain, io non sono totalmente gay… diciamo che sono ancora molto confuso, fino ad ora ho avuto solo delle ragazze e non so se… >> 
<< Sciocchezze amico, vedrai che Merlin è ciò che ti serve per chiarirti le idee >>.

Arthur era talmente preso dai suoi pensieri che non si accorse che la musica era finita e che il ragazzo corvino era sceso dal palco e ora gli stava davanti con una mano tesa
<< Sei sempre così timido? >> gli chiese Merlin sfoggiando un sorriso smagliante
<< Ehm… scusa dicevi >> disse il biondo riscuotendosi << Dicevo se sei sempre così timido, gli altri si sono già presentati da 20 minuti, ma tu sei sempre rimasto in disparte con un espressione da asino stampata in faccia, quindi ho deciso di venire io a presentarmi per primo. Piacere, Merlin Emrys >> 
<< Arthur Pendragon >> disse il Pendragon stringendo la mano che gli veniva offerta.
<< Ehi Merls! Perché non porti il mio amico a fare quattro salti in pista? >> esclamò improvvisamente Gwain spuntando dal nulla, << No, no Gwain, lo sai che io non so ballare! >> cercò di giustificarsi Arthur << Dai, non sarai così male… se ti va, il tempo di cambiarmi e ti raggiungo >> disse Merlin guardandolo negli occhi. 
Dopo pochi minuti il moro rispuntò sedendosi sul divanetto, il biondo, intento a mandare un messaggio, sobbalzò per lo spavento << Scusa non volevo spaventarti >> disse ridendo il corvino << Ragazza apprensiva? >> chiese poi, il Pendragon scosse la testa << no, per ora non voglio vedermi con nessuno, devo chiarirmi un po’ le idee>> 
<< mmm… il Grand Dilemma, ci sono passato anch’io >>.

Arthur si voltò di scatto verso il ragazzo appena conosciuto e lo squadrò dalla testa ai piedi, la maglietta bianca ridotta a brandelli era stata sostituita con una felpa leggera color vinaccia, al posto dei pantaloni neri di pelle un paio di jeans strappati che lasciavano intravedere pezzi di pelle nivea e i capelli corvini, prima dritti e ingellati, adesso erano pettinati da una parte a creare un piccolo ciuffo
<< È veramente molto carino >> pensò << Ti va di ballare? >> chiese improvvisamente Merlin << Va bene, andiamo, ma ti avverto, sono pessimo, conosco solo il passo della giraffa ubriaca >> disse Arthur ridendo.

I due si trascinarono sulla pista da ballo ridendo di un passo buffo o di una faccia stupida << Arthur, noi andiamo… tu cosa fai? >> chiese Lancelot comparendo vicino ai due e tirandosi dietro l’amico << Arrivo anch’io, giusto il tempo di salutare >> disse il biondo tornando dal suo accompagnatore 
<< Devi andare? >> chiese il corvino un po’ triste << Si, tu? >> 
<< Si, ti accompagno all’uscita >>. 

Varcata la porta di vetro un freddo gelido l’investì e qualche goccia di pioggia cominciò a cadere dal cielo << Merda l’ombrello! >> esclamò Merlin sbattendosi una mano in fronte << Sei a piedi? Se vuoi ti accompagno io fino a casa… sempre se non è un problema >> propose Arthur infilando le mani nelle tasche del giubbotto 
<< Non ti voglio disturbare, andrò a piedi >> 
<< Nessun disturbo, vieni altrimenti ti prenderai un raffreddore >> disse il biondo prendendo la mano del corvino e trascinandolo sotto la pioggia fino alla sua macchina.
 
Il viaggio fu breve e silenzioso, entrambi continuavano a lanciarsi occhiate sfuggenti
<< Puoi accostare qui, casa mia è quella >> disse Merlin indicando una piccola casetta bianca con il tetto rosso
<< È molto carina… >> rispose Arthur fissandogli le labbra << Beh… piacere di averti conosciuto, spero… ecco… spero di rivederti >> disse imbarazzato il corvino
<< Anch’io… ci scambiamo i numeri? >> 
<< Si >> il Pendragon tirò fuori il cellulare e cominciò a segnare il numero che il moro gli stava dettando << Ok, ora vado… grazie mille per il passaggio Arthur >> disse Merlin uscendo dall’auto.
 
Arthur l’osservò percorrere il piccolo vialetto di sassolini bianchi << Merlin! >> gridò aprendo lo sportello prima che quest’ultimo si chiudesse la porta alle spalle, il corvino si voltò appena in tempo per ritrovarsi le labbra del biondo premute sulle sue. 
<< Totalmente gay >> disse Arthur staccandosi dalle labbra di Merlin che, con un sorriso lo invitò ad entrare.
  
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