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Autore: Chia_084    25/04/2016    1 recensioni
raccolta di Flashfic con il titolo legato all'iniziale di ogni giorno della settimana e a seguire ispirate a fan art!
dal primo testo:
- LEAVE ME ALONE
Artù non tardò molto ad arrivare < Merlino, mi dispiace, è stato un errore… >
< baciare lei o baciare me?! > gli occhi blù del mago si incatenarono a quelli del principe che rimase in silenzio .
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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M- MEET YOU 

 
Il bambino corvino allungò una manina pallida verso il piccolo focolare che ardeva vicino a lui << Hors, Beride Tha Heofenan >> disse, e una nuvoletta di fumo bianca si alzò prendendo la forma di un cavallo al galoppo.

Improvvisamente un grido, seguito da un rumore di foglie secche, distolse il piccolo mago dal suo passatempo, che corse verso la fonte del disturbo
<< Vorrei sapere chi è quell’idiota che ha posizionato una trappola per conigli in mezzo al sentiero >> disse il bambino biondo, penzolando dall’albero al quale era fissata la trappola 
<< Che disdetta, pensavo di aver preso un animaletto bello grosso, invece ho preso solo uno stupido asino >> disse il corvino incrociando le braccia. 
Arthur sgranò gli occhi << Come mi hai chiamato !? >> 
<< Asino, perché solo un asino può non vedere una trappola per conigli così mal celata come la mia >> disse Merlin, slegando con un gesto la corda e facendo precipitare a terra il biondino che si massaggiò il fondoschiena contuso.
 
Il piccolo principe appena si riprese cominciò a correre dietro al giovane mago che, come per magia, riusciva a schivare ogni affondo della spada
<< Dove sei vigliacco! >> 
<< Dai amico, ti sei divertito abbastanza >> disse il corvino, lasciando penzolare i piedi dal ramo sul quale era salito
<< Ci conosciamo? >> 
<< Sono Merlin >> disse il moro, atterrando in maniera goffa a terra
<< Quindi non ti conosco >> disse il biondo
<< No >>
<< Eppure mi hai chiamato “amico “ >> 
<< È stato un mio errore >> 
<< Lo penso anch’io>> .

Merlin si sedette su un masso vicino ad un ruscello dando le spalle ad Arthur, con le dita affusolate sfiorò la superficie argentea facendo volare qualche goccia d’acqua che si andò ad infrangere sulla testa dell’altro, ornando come tanti piccoli cristalli i suoi capelli dorati.
<< Come hai fatto!? >> chiese il biondo avvicinandosi
<< Con la magia >> 
<< La magia è cattiva! >> a quelle parole il moro si ritrasse
<< Non è vero! Chi ti ha detto questo!? >>
<< Mio padre>> rispose il giovane Pendragon
<< La magia non è ne buona ne cattiva, è chi la usa a deciderne lo scopo… >> .
<< Principe Arthur! Principe Arthur! Dove siete! >> una voce raggiunse i due bambini
<< Principe!? >> 
<< Ora non ho tempo di spiegare, presto! Nasconditi!>> disse il principe spintonando il mago verso un cespuglio appena in tempo << Eccovi! >> disse il Cavaliere dalla chioma riccioluta << Leon, stavo solo giocando >>
<< Si beh, ora torniamo a palazzo, non vorrei che il re s’infuriasse come la volta scorsa, mi ci sono voluti giorni, per riprendermi dall’allenamento punitivo >> disse la guardia suscitando le risate del bambino.


Negli anni seguenti, i due continuarono ad incontrarsi in segreto promettendosi a vicenda che questo loro rito non sarebbe finito mai, tutto cambiò però quando al compimento dei 16 anni di Arthur, Merlin decise di presentarsi a Camelot per consegnargli il suo regalo e avvertirlo della sua partenza. 
Fu così che in una folata di vento il mago apparve nelle stanze del principe facendolo sussultare per lo spavento…
<< Idiota! Lo sai che è pericoloso qui per te! Come ti salta in mente di venire! e apparire con la magia pergiunta! >> disse il biondo scuotendo il corvino per le spalle << Scusami, ma dovevo vederti, domani partirò con i druidi più anziani per completare la mia formazione come mago, e... volevo darti questo >> disse il mago porgendo al principe un pacchetto.

Arthur strappò la carta e lasciò uscire una medaglia in ferro battuto
<< Guarda >> disse Merlin prendendola in mano, i suoi occhi divennero incandescenti e la medaglia si spezzò perfettamente a metà
<< Tieni, questa è la tua e questa è la mia, siamo due facce della stessa medaglia, non mi dimenticherò mai di te, e sappi che un giorno, non so quando tornerò, tu solo, aspettami ok.
Sei il mio migliore amico, non dimenticarlo mai >> così dicendo il corvino posò le sue labbra su quelle del biondo e sparì così com’era comparso, senza lasciare all’altro il modo di dirgli addio.

Dopo quel giorno Arthur si recò varie volte nella piccola radura sperando di rivedere Merlin seduto sul solito sasso come da 6 anni a quella parte, ma dell’amico nessuna traccia, era sparito dopo quel bacio, e il principe voleva trovarlo a tutti i costi almeno per salutarlo un’ ultima volta.

Passarono i mesi, poi gli anni, la sensazione d’abbandono si fece sempre più forte e pesante nel cuore del biondo che piano piano decise di dimenticare il corvino.
Arthur aveva ormai compiuto 22 anni, con fatica era riuscito a dimenticarsi di Merlin e ora viveva la sua vita da principe ereditario facendo ciò che il padre si aspettava da lui; tutto sembrava andare per il meglio quando, una mattina particolarmente soleggiata, un ragazzo corvino fece il suo ingresso a Camelot.
Il principe era intento, come sempre, a torturare il suo nuovo servitore facendolo correre da una parte all’altra della piazza con un pesante scudo di legno addosso che lui e i suoi amici usavano come bersaglio, non lo faceva per cattiveria, ma fin da ragazzo si era sentito in dovere di torturare qualcuno per sfogare quella sensazione di vuoto che lo tormentava.

<< Dai amico, ti sei divertito abbastanza >> disse lo sconosciuto corvino fermando con un piede lo scudo che nel frattempo era rovinosamente caduto a terra << Ci conosciamo !? >> chiese il biondo, quel volto gli sembrava dannatamente famigliare e guardarlo gli provocava un tale fastidio alla bocca dello stomaco, come qualcosa che era rimasto sepolto ma che ora stava per riaffiorare << Pensavo non me lo avresti mai chiesto >> disse Merlin sollevando il cordino con la medaglia e rivolgendogli un sorriso a 32 denti e finalmente, dopo tanto tempo Arthur si sentì nuovamente completo. 
  
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