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Autore: effe_95    25/04/2016    1 recensioni
[Storia scritta a quattro mani da Effe_95 e Micio95 ]
Percy ed Harry hanno sempre pensato che i sogni non portino a nulla di buono, e in egual misura le profezie. Gea era appena stata sconfitta, Voldemort annientato. Si prospettavano anni di pace e tranquillità per i due mondi, ignari l'uno dell'esistenza dell'altro.
Era un giorno tranquillo al Campo Mezzosangue, quando venne pronunciata la Terza Grande Profezia.
Era anche il giorno che cambiò le loro vite e nacque una nuova minaccia.
"I maghi e i semidei si uniranno, la progenie del serpente fermare dovranno. A riparare tenteranno il patto della dea fedele infranto. La bacchetta custodita dovrà essere, il male piani terribili potrà tessere. Solo l’ unione una soluzione fornirà, e alle porte dei due mondi la fine decreterà."
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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21.
 
Percy


_ Farebbe meglio a tornarti la memoria, perché adesso perirai per mano sua _.
Ok, d’accordo. Ero piuttosto sicuro che gli avvenimenti degli ultimi giorni avessero ammattito un po’ il mio cervello già non troppo funzionante, ma le parole di Bealfire non avevano alcun senso per me.
Stava parlando della sua bacchetta come se fosse una persona viva, ed Era sembrava più bianca di un lenzuolo, non avevo mai visto sua maestà la regina delle vacche con quell’espressione atterrita.
Fino a pochi istanti prima, da quando io ed Harry avevamo avuto la nostra conversazione sul lago, quando avevamo avuto l’intuizione giusta che ci aveva portati a scoprire tutta la verità, ero carico d’adrenalina e preoccupazione.
Sono abituato a combattere, sono un semidio e quella è la mia natura, la paura di morire, di perdere degli amici, sono tutte sensazioni naturali per me, per quanto sia deprimente ammetterlo, ma con quelle parole tutte le mie certezze stavano crollando una dietro l’altra.
_ Tu hai ucciso Killian, e adesso perirai per questo_
Killian? Chi diavolo era Killian?!
Io ed Harry ci lanciammo uno sguardo accigliato, nella nostra fila di guerrieri calò il silenzio assoluto, avevamo tutti sguardi perplessi, Hermione ed Annabeth sembrava stessero avendo una conversazione silenziosa con il cervello per quanto si stavano guardando intensamente.
Tuttavia, non avemmo nemmeno il tempo di conversare.
Tutto precipitò nella frazione di pochi istanti.
_ Attaccate!_ Il grido di battaglia di Bealfire risuonò per tutto il campo, la terra cominciò a tremare sotto l’avanzare minaccioso della sua armata, dracene, lestrigoni, ciclopi, centauri selvatici, dissennatori, lupi mannari, era un’accozzaglia di mostri di tutte le specie.
Bealfire aveva fatto capo ad entrambi i mondi.
Fu difficilissimo respingere la prima orda, l’impatto fu talmente violento che parecchi dei nostri furono costretti a retrocedere di metri, sempre più vicini ai confini magici del campo.
Dovevo proteggerlo con tutte le mie forze ad ogni costo.
Afferrai Vortice e stringendola forte tra le mani, sapendo che quella sarebbe stata l’ultima volta che avremmo combattuto insieme la stessa battaglia, mi gettai nella mischia.
Combattevo come un forsennato facendo appello anche ai miei poteri, avevo un vortice attorno al corpo che ero riuscito a procurarmi attingendo dal laghetto delle canoe, non troppo distante, sapevo che mi avrebbe prosciugato in fretta le forze ma non avevo scelta.
Menavo fendenti a destra e sinistra, ma contemporaneamente non potevo fare a meno di darmi un’occhiata intorno, intravidi con la coda dell’occhio Harry alle prese con un gruppo di dissennatori che respingeva indietro evocando potentissimi patroni, al suo fianco combattevano Hermione e Ron attingendo forza sia dalla bacchetta che dalla spada.
Sembravano proprio una squadra ben oliata, si vedeva che avevano combattuto innumerevoli battaglie insieme.
Ai margini del campo intravidi invece Frank, Hazel, Leo, Calispo ed Efesto combattere forsennatamente contro un gruppo inferocito di ciclopi che cercavano in tutti i modi di raggiungere il pino di Talia dove faceva ancora bella mostra di se il Vello d’Oro.
_ Attento Jackson!_
Mi distrassi solamente per un secondo, valutando se fosse il caso o meno di raggiungere i miei amici per aiutarli, ma quel secondo sarebbe stato sufficiente ad uccidermi se Draco Malfoy non avesse deviato il giavellotto di quella dracena con uno strano incantesimo.
_ Che fai? Ti fai uccidere da uno stupido serpente? _ Sbottò Draco con voce ironica, aveva i capelli scombinati, la divisa da mago sgualcita e alcuni graffi sulla faccia, ma se la stava cavando piuttosto bene anche lui_ Sei entrato nei Serpeverde no? Qualcosa dovrai pur valere o sei solo un pappamolle?_ La sua voce era intrisa di ironia, ma quel sorrisetto fastidioso sulle sue labbra servì a farmi riscuotere, scollai la testa e con un grido potente feci fuori un’intera fila di lestrigoni tra affondi, rovesci e parate.
Quando ebbi finito ero sudato peggio di un maiale, ma additai Draco con la spada e fece un suono del tipo: “Tsz” atteggiandomi a gran macho, la cosa avrebbe anche avuto il suo effetto se non fossi inciampato nei miei stessi piedi.
_ Patetico!_ Mi schernì Malfoy, affettai un’altra dracena e gli rivolsi un’occhiataccia.
_ Sta zitto Malfoy! Vediamo se sai fare meglio di questo!_
Mi sarebbe piaciuto continuare a battibeccare con Draco, ma un grido disperato attirò la mia attenzione, scorsi non troppo lontano Jason e Piper, stavano combattendo contro un gigante ed erano in grossa difficoltà.
Jason era evidentemente, inesorabilmente svenuto senza riserve e Piper stava tentando di proteggere entrambi con un solo pugnale, era talmente spaventata che non riusciva ad utilizzare nemmeno la sua voce ammaliatrice.
Sospirai pesantemente e mi precipitai da loro falciando un paio di altri mostri.
_ Percy!_
Gridò Piper sollevata non appena mi vide, approfittai del fatto che il gigante non mi avesse visto, gli saltai sulla groppa e infilai Vortice dritto nel suo orecchio sinistro.
Sono piuttosto sicuro che la mia spada non avesse apprezzato affatto il tour del cerume nella cavità uditiva di quell’essere, quando la estrassi aveva un aspetto pietoso.
Piper mi raggiunse trascinando Jason su una spalla con fatica, io afferrai il viso del mio amico e lo schiaffeggiai senza troppe riserve, non capivo perché il biondo avesse l’abilità di svenire sempre nei momenti opportuni, avrebbero dovuto conferirgli un premio.
_ Jason riprenditi, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!_
Il biondo mugugnò qualcosa e spalancò gli occhi sbattendo le palpebre, non mi accertai che si fosse ripreso del tutto, gli diedi un buffetto sulla guancia e corsi altrove.
Lì dove Annabeth, Atena e mio padre stavano combattendo contro un gruppo imbestialito di centauri selvaggi e lupi mannari, ero davvero distrutto quando li raggiunsi.
_ Percy?! Che cos’hai combinato alle braccia?_
Quella fu la prima domanda che Annabeth mi rivolse non appena mi vide, era sudata, sporca, aveva la polvere in faccia … insomma, era bellissima! Combatteva con il suo nuovo pugnale e ogni tanto scompariva sotto il suo cappello dell’invisibilità.
Atena e Poseidone erano una furia vivente.
Comunque, aggrottai le sopracciglia e mi guardai le braccia, avevo la maglietta a brandelli … fin qui tutto nella norma … e le braccia rosse … no, questo non era affatto nella norma!
_ Stai usando troppo potere Percy!_
Mi ammonì mio padre, lanciando un’occhiata veloce alle mie braccia ustionate, imprecai tra i denti maledicendo i miei limiti di potere e feci per gettarmi velocemente nella mischia, ma Atena mi bloccò.
_ Non fare lo stupido ragazzo! Non è qui che abbiamo bisogno del tuo aiuto!_
All’inizio non capii cosa mi stesse dicendo, era troppo concentrato su altro, ma quando allungai lo sguardo mi accorsi per la prima volta che stavamo perdendo di brutto.
Eravamo decimati, tantissimi ragazzi erano feriti e combattevano lentamente, molti erano caduti, altri si erano ritirati oltre il confine dove sarebbero stati al sicuro, mentre i nostri nemici non facevano altro che aumentare ed avanzare senza sosta.
Era un massacro totale, avremmo perso.
_ Bealfire! Smettila!_
Il grido disumano di Era mi fece accapponare la pelle e mi riportò al presente, la dea stava fronteggiando il suo stesso figlio, giravano uno attorno all’altro soppesandosi a vicenda come nei film western, ci mancava solo la musichetta e la scena sarebbe stata perfetta.
Lui aveva un sorriso malvagio sulle labbra, scrutava la madre con una luce avida di vendetta negli occhi soppesandola con la bacchetta puntata, Era sembrava preoccupata, aveva le sopracciglia aggrottate e le mani alzate come se fosse pronta a compiere la prima mossa.
_ Cos’è quella faccia mammina! Sono sensi di colpa quelli?_
La situazione stava per precipitare, ne avevo la netta sensazione.
_ Percy!_
Sobbalzai leggermente quando Harry mi afferrò con forza il braccio, anche lui aveva un aspetto davvero orribile, la sua divisa da mago di Hogwarts era stracciata e ricoperta di polvere, aveva gli occhiali di rovescio sul naso, i capelli scombinati sulla fronte che facevano intravedere la cicatrice a forma di saetta che l’aveva tanto reso noto e una ferita piuttosto profonda sul braccio sinistro.
_ Che succede Harry?!_
_ Stiamo subendo troppe perdite, dobbiamo farla finita adesso!_
Harry aveva ragione, non ce l’avremmo mai fatta andando avanti in quel modo.
Bealfire aveva devastato il campo, la mia casa, aveva distrutto il luogo dove mi sentivo meglio al mondo e doveva pagarla, non avrebbe ferito più altre persone per la sua stupida voglia insensata di vendetta nei confronti di una madre.
_ Hai ragione … e per farlo, ci serviremo di questo_
Mentre pronunciavo quelle parole estrassi il ciondolo di Salazar Serpeverde dalla tasca dei jeans, stranamente l’oggetto sembrava molto più pesante nella mia mano e pulsava di una luce verde quasi come se fosse carico di vita propria.
_ Dobbiamo avvicinarci il più possibile Percy!_
Annuimmo contemporaneamente ed avanzammo con passo felpato, ma fu proprio in quel momento che Bealfire ed Era decisero di attaccare.
Lui scagliò in avanti la bacchetta, che brillava come se contenesse un’anima ed una forza proprio, mentre Era scatenò un’ondata d’energia.
L’impatto fu talmente violento che tutto ciò che si trovava nel raggio di qualche metro fu scagliato via, compresi io ed Harry che andammo a sbattere molto eroicamente contro un gruppo di dracene, durante la spinta all’indietro afferrammo reciprocamente un lembo dei nostri vestiti e così evitammo di separarci.
Avevamo cominciato quella storia insieme, mi fidavo di Harry più che di chiunque altro, dovevamo farlo insieme come una vera squadra.
Maghi e semidei uniti.
Ci rialzammo imprecando tra i denti, eravamo conciati piuttosto male.
E scoprimmo di avere anche un altro problema piuttosto grosso.
Il potere emanato dall’ondata di potere prodotta dallo scontro tra Bealfire ed Era, aveva creato una sorta di barriera che non faceva altro che respingerci all’indietro, tentavamo di avanzare con tutte le nostre forze ma non riuscivamo a muoverci nemmeno di un passo.
_ Bealfire questa follia deve finire qui!_
Era stava gridando, brillava di una luce violenta, un po’ come se volesse mostrare la sua vera forma, quella che ti faceva andare in panne il cervello se non spostavi lo sguardo, tuttavia Bealfire non sembrava essere provato nemmeno un po’.
_ Questa follia finirà quando ti avrò cancellato dalla faccia della terra! Vedrai, staranno tutti molto meglio senza di te!_
_ L’unica cosa che otterrai da tutto questo sarà morte e desolazione! E’ così che vuoi raggiungere la tua felicità?_
Quell’affermazione dovette far aumentare a dismisura la rabbia di Bealfire, perché io ed Harry, che ci stavamo ancora affannando terribilmente nel tentativo di superare quella maledetta barriera, venimmo sbalzati ancora una volta indietro, e questa volta non fummo affatto fortunati, atterrammo con il sedere sull’erba dura e ci facemmo parecchio male.
Chiedetelo al mio coccige, vi risponderà con un bel:”ahia!”
_ La mia felicità?! LA MIA FELICITA’! E’ davvero divertente che sia proprio tu a parlare di felicità madre! Tu, che non hai fatto altro che ostacolarmi per tutta la vita distruggendo il mio futuro e tutto quello in cui credevo! Oh, la morte è davvero poco per te_
Era venne balzata leggermente all’indietro e per un momento il contatto con la barriera vacillò.
Io ed Harry ci rimettemmo in piedi con una certa fatica a corto di fiato.
La botta era stata piuttosto brutta.
_ Tutto bene?_
Gli domandai dandogli una pacca sulla spalla.
_ Diciamo di si … _
_ Dobbiamo passare quella barriera adesso!_
Sbottai arrabbiato ed innervosito, nel frattempo, Era aveva riconquistato terreno.
_ Non è come pensi, sono sempre stata al tuo fianco Bea!_
_ NON chiamarmi Bea!_
Il ruggito di rabbia di Bealfire fece tremare il terreno, sentii alcuni dei miei compagni che stavano ancora combattendo strillare spaventati, no, non potevo permettere che succedesse dell’altro, dovevamo farla finita il prima possibile!
_ Percy, Harry, la bacchetta e la spada! La bacchetta e la spada!_
Io ed Harry sobbalzammo sorpresi quando sentimmo quella voce, con nostro grande stupore a parlare era stato Nico di Angelo, era in compagnia di Will Solace, ferito ad una gamba, mi resi conto che anche lui era messo male.
Non avevo notato quando era sceso in campo, ma l’aveva fatto trasgredendo la volontà di suo padre ancora una volta per correre in nostro aiuto.
Giurai a me stesso da quel momento che semmai qualcuno avesse offeso di nuovo il figlio di Ade davanti a me se la sarebbe vista davvero male.
Anche perché Nico ci aveva dato la soluzione al nostro problema.
Io ed Harry ci guardammo senza bisogno di esprimere parole, io strinsi forte Vortice e la guardai per l’ultima volta, mentre il mio amico impugnava già la bacchetta di Sambuco.
Ci bastò avvicinare le sue armi perché cominciassero a brillare di luce propria attratte una dall’altra, fummo spinti in avanti da una forza invisibile, senza lasciare la presa i due oggetti si scontrarono producendo un chiarore così intenso che fummo costretti a chiudere gli occhi.
Quando li riaprimmo stringevano tra le mani la spada più potente che si fosse mai vista.
Nera come lo Stige, luminosa come Vortice e dal manico di legno come la bacchetta che era stata un tempo, era un’arma talmente potente che irradiava forza solo guardandola.
Perfino Era e Bealfire dovettero percepire il pericolo, perché smisero di combattere e la barriera che fino ad un istante prima ci aveva ostacolato si infranse magicamente.
Strinsi forte il ciondolo nella mano libera e strinsi forte la nuova arma, io ed Harry l’avremmo impugnata insieme per affrontare una volta per tutte Bealfire.
_ Facciamola finita Harry_
_ Insieme Percy_
E in quel momento le nuvole nel cielo si scostarono, mostrando il buio della notte.
Era l’ultimo chiaro di luna.
 
Angolo delle autrici:
 
Effe_95: Buonsalve
Micio95: Ehilà.
Effe_95: Cosa ne pensi del capitolo?
Micio95: Waw sono senza fiato *-*
Effe_95: Siamo praticamente alla fine ormai.
Micio95: Purtroppo si, mi mancheranno i nostri piccoli eroi, siamo a -1
Effe_95: Non mi ci far pensare, mi si stringe il cuore! A proposito cosa significa l’ultima frase? ;)
Micio95: Chissà, è tutto un mistero XD ragazzi e voi? Cosa ci dite?
 
Effe_95 e Micio95: Vi aspettiamo al prossimo e ULTIMO capitolo con il pov di … Percy ed Harry insieme. I nostri eroi ci saluteranno entrambi ;)
Ma … non è tutto, stiamo lavorando per voi, rimanete sintonizzati abbiamo una bella sorpresa in serbo.
 
Anticipazioni:
 
“L’adrenalina si faceva sentire sempre di più, eravamo noi, il nemico, due cuori e una spada.
_ É finita Bealfire _ Dissi guardandolo negli occhi.”
 
 
 
  
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